La mia generazione

È arrivato il momento di tirare le somme, ora che la next-gen è più vicina che mai.

L’ansia che stiamo provando nel mettere le mani su Xbox Series X/S e PlayStation 5 è direttamente proporzionale al numero di giorni che ci separano dall’arrivo sul mercato delle console di nuova generazione. Ergo, più ci avviciniamo alle fatidiche date (rispettivamente il 10 e il 19 novembre) e meno l’attesa diventa gestibile.

Però di colpo non possiamo mica fare tabula rasa dei giochi e delle console che in questa generazione ci hanno tenuto compagnia per sette anni (e lo faranno ancora per qualche tempo), regalandoci diverse emozioni o cocenti delusioni. E anche se nessuno di voi me l’ha chiesto, adesso vi racconto un po’ com’è andata la mia generazione e quali sono le mie aspettative per l’imminente next-gen. 

PlayStation 4
Sì, sono stato un fiero possessore del primo modello di PlayStation 4 nella colorazione Glacier White. Che design elegante, altro che PlayStation 5…

A differenza di quanto si potrebbe credere, la mia generazione è iniziata con qualche mese di ritardo sulla tabella di marcia. Come ben saprete PlayStation 4 e Xbox One arrivarono sul mercato nel novembre del 2013, ma il sottoscritto si tuffò nell’ottava generazione soltanto in un freddo giorno di dicembre dell’anno successivo. La scelta ricadde sulla console Sony e, dopo aver strisciato il bancomat nell’apposito POS, rientrai a casa in compagnia di PlayStation 4 e un paio di giochi: Watch Dogs e Destiny. Praticamente mi feci un bel regalo, d’altronde mancavano pochi giorni al Natale, ponendo fine a un periodo piuttosto lungo in cui mi ero preso una pausa da console, videogiochi e il resto appresso. 

Ricordo di essermi divertito parecchio con PlayStation 4, soprattutto grazie a esperienze single player come La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor, Transistor (capolavoro assoluto che mi spinse addirittura a platinarlo) e Bloodborne, non disdegnando però titoli con una forte componente multiplayer come Killzone Shadow Fall e The Division. Devo ammettere però che il dover pagare per giocare online ancora oggi mi va poco a genio, specie se consideriamo che su PlayStation 3 e PC non ho mai speso un solo centesimo durante le sessioni di gioco multiplayer. 

A un certo punto però capii che non mi bastava più soltanto giocare, non più, ma iniziai ad avvertire la necessità di approcciarmi al videogioco da un punto di vista differente, con un occhio più clinico e profondo. L’appuntamento col destino non tardò ad arrivare e per puro caso notai che un sito che si occupava di videogiochi, tale VGN.it, cercava dei collaboratori da inserire nella propria redazione virtuale. Com’è andata a finire lo avrete facilmente intuito, fatto sta che dopo il mio articolo di prova (dedicato al divertentissimo Broforce) entrai a far parte della famiglia di VideoGames Nation, “vugienne” per gli amici. 

Monsters and Monocles
Ah, Monsters and Monocles, il mio primo gioco recensito su queste pagine!

Monsters and Monocles è stato poi il mio primo articolo pubblicato su VGN.it, evento che ha dato il via al mio percorso nel settore dell’informazione videoludica. Sono passati oltre quattro anni da quel 12 agosto 2016 e da allora ne ho fatta di strada, percorrendo anche tappe importanti di cui vi parlerò nelle prossime righe. La mia generazione si è così divisa tra il dovere e il piacere, facendomi scoprire tanti giochi che altrimenti non avrei degnato nemmeno di uno sguardo. Perché è vero che mi sono occupato di uscite importanti come For Honor e Battlefield 1, ma allo stesso tempo ho avuto il piacere di recensire giochi come forma.8 ed Everspace. Quando non sono stato impegnato con recensioni, anteprime e quant’altro, mi sono goduto un bel po’ di esclusive come Horizon Zero Dawn, Uncharted 4: Fine di un Ladro (con annesso DLC) e God of War, abbinati a giochi di una certa rilevanza e altre piccole gemme nascoste.  

Ho sempre preferito le console per la loro natura plug-and-play e la non necessità di dover aggiornare componenti qua e là, non a caso all’annuncio delle console mid-gen mi promisi che non avrei mai ceduto a questo stravolgimento di fronte così repentino. Peccato poi che un anno dopo mi feci un altro auto-regalo di Natale e passai a PlayStation 4 Pro, così da godermi i giochi citati poc’anzi in 4K e HDR (sì, mi auto-regalai anche un nuovo televisore). Ovviamente si spera che sia stato solo un incidente di percorso di questa generazione, ma la riproposizione di console mid-gen appare molto probabile anche nella prossima, ipotesi che non piacerà nemmeno al vostro portafoglio o conto in banca. 

Complice una di quelle offerte da non rifiutare, nel luglio 2018 feci entrare in casa anche Xbox One S (sostituita mesi dopo con il modello One X). Ufficialmente il motivo di tale acquisto fu dovuto a esigenze professionali, ma in realtà fonti attendibili hanno confermato che quella mossa non fu altro che un chiaro tentativo di recuperare un po’ di esclusive Microsoft vecchie e nuove. Perché non solo Sony ci ha regalato esclusive da leccarsi i baffi, pure Microsoft si è data da fare con Sea of Thieves, Hellblade: Senua’s Sacrifice, Ori and the Blind Forest e altri formidabili giochi presenti su un servizio grandioso come Xbox Game Pass. Sia lodato Phil Spencer per averci fatto questo gran bel dono! 

ASUS ROG Evento Gamescon 2019
L’E3 e la Gamescom sono eventi massacranti ma anche in grado di regalare enormi soddisfazioni personali.

Venne poi il momento di partire per la Gamescom di Colonia, tappa obbligata e ricca di fascino per ogni critico videoludico (o presunto tale) che si rispetti. Il bello delle fiere di settore non è soltanto partecipare a eventi in cui si mangia e beve allegramente, ma aiutano anche a comprendere che piega prenderà il mondo videoludico con le novità annunciate o mostrate in quei caldi giorni di fine agosto. 

Sono poi ritornato al solito tran tran fatto di giochi da recensire e speciali di varia natura (tra cui spicca anche quello dedicato alla generazione di EA, tanto per rimanere in tema), impreziosito dai contributi alle nostre Cover Story che ci hanno fatto compagnia fino all’Electronic Entertainment Expo 2019. Ecco, uno dei miei punti più alti di questa generazione è sicuramente la spedizione “punitiva” all’E3 2019, che non è stata di certo una passeggiata di salute però è stata un’esperienza incredibile e altrettanto gratificante (ve ne ho parlato qua). Che poi l’Electronic Entertainment Expo abbia bisogno di una ristrutturazione totale è fuori discussione, ma guai a renderlo totalmente un evento digitale

Archiviato l’E3 2019, e successivamente la Gamescom 2019, la voglia di next-gen è entrata nel vivo e ha finito per contagiare anche me, in senso buono ovviamente. Se il 2020 continua a essere un annus horribilis in tutto e per tutto, dal punto di vista videoludico mi sono consolato con un po’ di esclusive per una console e l’altra alternandomi tra PlayStation 4 Pro e Xbox One X. Quest’anno terribile, che più terribile non si può, è stato un po’ meno terribile grazie a al sognante Dreams, il poetico Ori and the Will of the Wisps e l’impegnativo Nioh 2. Sarebbe stato poi bello ritornare a Los Angeles e Colonia per le rispettive fiere videoludiche, peccato che con non sia stato possibile. Ci avviciniamo così ai giorni nostri, così vicini all’arrivo sul mercato delle console next-gen che quasi stento a crederci che siano già passati sette anni dall’approdo di quelle che potremmo ormai definire degli hardware old-gen, che tuttavia hanno ancora molto da dare. 

Death Stranding
Non vedo l’ora di recuperare Death Stranding per giocarci su PlayStation 5.

Dovessi fare un bilancio della mia generazione direi che senz’altro è stata estremamente positiva tanto in termini di esperienze videoludiche vissute, quanto per vari traguardi raggiunti anche grazie a VGN.it. Posso affermare con certezza che in questa generazione mi sono capitati tra le mani più giochi che in tutte le precedenti messe insieme, visto che tra PlayStation 4 e Xbox One (con un pizzichino di PC) ho avuto l’imbarazzo della scelta. Però ho ancora da recuperare un po’ di giochi arretrati (uno su tutti, Death Stranding) e sfrutterò PlayStation 5 per cercare di godermeli come si deve. PS5 che tra l’altro sarà la prima console in assoluto che prenderò al lancio (eventi imponderabili permettendo) in oltre vent’anni di carriera videoludica. 

E ora passiamo alla fatidica domanda: cosa mi aspetto dalla prossima generazione? Sarebbe scontato dire tante cose belle e una marea di giochi incredibili su tutte le piattaforme principali, per cui sarò banale e infatti mi aspetto tante cose belle e una marea di giochi incredibili su PLayStation 5 e Xbox Series X/S. Da una parte Sony dovrà ripagare tutta la fiducia che milioni di giocatori hanno riposto in lei a scatola chiusa (io sono tra quelli), dall’altra attenzione a Microsoft che dal canto suo sembra aver imparato dai suoi errori e ha tanta voglia di rivalsa dopo una generazione passata a rincorrere.

I ruoli si invertiranno o tutto rimarrà uguale a prima? La risposta la riceveremo tra un po’ di anni, inutile sobbarcarsi di quesiti inutili, pensiamo a goderci questo finale di current gen e inizio di nex-gen che, pur condizionato dalla pandemia globale, promette di essere altrettanto scintillante e senza esclusione di colpi. E detto questo non mi resta che augurarvi buona nex-gen a tutti.