Monsters and Monocles
Versione testata: PC

Monsters and Monocles – Provata la versione Early Access

La cultura steampunk ha sempre avuto una certa influenza e fascino in ambito videoludico, con brand come Dishonored o BioShock Infinite che rappresentano i titoli di maggior spicco. Allo stesso modo, il mondo horror ha ispirato alcuni dei videogiochi più amati della storia, dove mostri e zombi sono protagonisti indiscussi di franchise come Resident Evil. Proprio a queste due culture si ispira Monsters and Monocles, uno shooter dallo stampo vintage in cui quattro personaggi dal look decisamente british dovranno affrontare mostri e forze del male a suon di proiettili, reliquie e… tazze di tè!

Sviluppato da Retro Dreamer, un piccolo team composto da sole tre persone, Monsters and Monocles si appresta a fare il suo debutto tra qualche giorno in formato Early Access su Steam, con un twin-stick shooter votato all’insegna della cooperazione e caratterizzato da interessanti meccaniche di gioco che rendono l’esperienza divertente e frenetica.

GRADISCE UNA TAZZA DI TÈ, SIR?

Monsters and Moncoles ci mette di fronte a un compito delicato, quello di combattere l’occulto, scegliendo se farlo in solitaria o attraverso la modalità cooperativa locale (oppure online) ideata per quattro persone. Al momento, è possibile scegliere tra soli quattro personaggi disponibili (gli sviluppatori hanno già annunciato che ne saranno aggiunti altri in futuro) che tuttavia non dispongono di abilità uniche, differenziandosi solo nell’aspetto estetico. A bordo di uno Zeppelin, che ha la funzione di un vero e proprio hub centrale, è possibile accedere a uno dei tre mondi disponibili inizialmente, scegliere tre delle reliquie tra quelle che abbiamo sbloccato eventualmente potenziandole con le monete raccolte ed infine familiarizzare con i comandi e le meccaniche di gioco con le istruzioni affisse su alcuni cartelli all’interno del dirigibile.

Pad alla mano (il gioco supporta sia tastiera che pad, ma la nostra scelta è ricaduta sul controller DualShock 4, che meglio si adatta al contesto dei twin-stick shooter) si viene rapiti dalla semplicità del gameplay: con la pressione di pochi tasti è possibile muoversi, sparare e cambiare arma o effettuare un rapido spostamento laterale per schivare gli attacchi dei nemici. Ogni sessione di gioco è caratterizzata da livelli creati in modo procedurale: obiettivi e nemici sono presenti in gran numero e caratterizzati da pattern di attacco e resistenza diversi, ma per rendere il tutto ancora più vario gli sviluppatori hanno inserito una vasta gamma di armi e di reliquie, facendo sperimentare al giocatore varie combinazioni a seconda dello stile di gioco preferito. La barra della salute è situata in alto a sinistra, e potrà essere ricaricata grazie alle tazze di tè lasciate dai nemici eliminati. Potremo equipaggiare un massimo di due armi, che non avranno un contatore per le munizioni, ma piuttosto una barra che indicherà lo stato di surriscaldamento, imponendo la necessità di tenere d’occhio il contatore con una certa continuità per evitare di dover aspettare che le armi si raffreddino, rimanendo così invulnerabili agli attacchi delle creature demoniache.

Monsters and Monocles

Per potenziare le reliquie sono richieste delle monete che possono essere raccolte eliminando i vari nemici o distruggendo i forzieri sparsi nel livello. Non mancano anche zone segrete e un’area in cui acquistare armi più potenti o una tazza di tè per ripristinare l’energia usando le monete raccolte. Uccidendo mostri in successione riempiremo una piccola barra che aumenterà il livello delle armi in nostro possesso, che risulteranno dunque più potenti: la barra però verrà azzerata al termine di una serie di uccisioni. Tra gli elementi generati in maniera casuale all’inizio di ogni partita ci sono, come anticipato poc’anzi, degli obiettivi che prevedono l’uccisione di un determinato numero di nemici, o di un singolo tipo, o il raggiungimento di alcune zone specifiche: completando i requisiti, sarà possibile accedere allo scontro con il boss di fine livello.

VICTORIAN STEAMPUNK

Ogni elemento del gioco ha uno stile ben definito ispirato all’immaginario horror ma soprattutto alla cultura steampunk vittoriana, che ritroviamo a partire dai quattro personaggi giocabili fino ai nemici (la sfera di Tesla che lancia laggi laser è un chiaro riferimento ai classici di questa cultura), passando dai boss (con tanto di cilindro e monocolo) alle ambientazioni dei tre mondi disponibili (come quello che vedrà catapultato il giocatore in un sobborgo londinese) e per finire con le diverse armi messe a nostra disposizione. Il tutto è realizzato in uno stile pixel art che rende Monsters and Monocles un piacere per gli occhi, conferendogli una precisa identità stilistica. Per quanto riguarda il sonoro, ogni mondo è caratterizzato da un suo tema musicale, decisamente orecchiabile, anche se gli effetti in generale risultano un po’ scarni.

I tre mondi sono impreziositi da elementi e nemici unici: imparare i loro pattern d’attacco e abilità può fare la differenza tra il superare senza troppi patemi il livello o incappare in un Game Over che vanificherà tutti gli sforzi fatti. Se Monsters and Monocles offre un buon tasso di sfida qualora decidessimo di giocarlo in solitaria, le cose diventano leggermente più semplici (ma estremamente divertenti) quando si affrontano i vari mostri in compagnia di altre tre persone, ma attenzione: è richiesta comunque una certa cooperazione tra tutti i giocatori dal momento che i quattro condividono lo stesso numero di vite. Giocando in locale (per la realizzazione di questa anteprima non è stato possibile unirsi a partite online, data la mancanza di altri giocatori nei server) il gioco è in grado di offrire comunque un buon grado di sfida, e l’impressione è che il titolo di Retro Dreamer possa regalare tante ore di divertimento impreziosite dalle meccaniche incentrate sulla cooperazione tra giocatori.

Nonostante la presenza di solo tre persone nel team di sviluppo, Monsters and Monocles è senza dubbio un twin-stick shooter interessante, che offre il meglio di sé in compagnia di altri giocatori. I livelli generati in maniera procedurale hanno reso ogni nostra partita sempre diversa e ci auguriamo che in questa fase dello sviluppo possano essere inseriti ulteriori nuovi mondi caratterizzati da ambientazioni, nemici e boss inediti. In attesa della release definitiva di Monsters and Monocles possiamo comunque ritenerci soddisfatti (anche se non mancano piccoli difetti e aspetti poco rifiniti, comunque giustificati dallo stato di Early Access) di un titolo che ha tutte le carte in regola per affermarsi nel mondo degli twin-stick shooter, grazie al suo stile unico che mescola atmosfere steampunk a quelle vittoriane tipiche della Londra ottocentesca.