Le Leggende di Tamriel #30 – Abnur Tharn

Continua il viaggio alla scoperta degli Eori di Tamriel e delle loro fantastiche imprese

Benvenuti amici di VGN.it al trentesimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata agli eroi di Tamriel e alla loro trasposizione nel gioco di carte digitale The Elder Scrolls: Legends. Oggi facciamo un piccolo passo indietro, dopo aver introdotto nell’episodio precedente il drago Kaalgrontiid, andando a parlare di Abnur Tharn, personaggio di congiunzione tra Guerra delle Alleanze e Lune di Elsweyr. Buona lettura.

LA STORIA

Il Gran Cancelliere Abnur Tharn era il sovrano imperiale di Nibenay e il capo del Consiglio degli anziani durante la metà della Seconda Era. Proprio come i suoi antenati, noti per aver ricoperto posizioni di potere in tutto il Cyrodiil dai tempi del Potentato di Akaviri, Abnur è stato consigliere di vari imperatori e re per oltre 117 anni. Durante la turbolenta ascesa e caduta dei sovrani cyrodiilici durante l’Interregnum, Abnur fu l’unica costante, fornendo continuità e coerenza. Fervidamente fedele all’Impero, Abnur divenne Cancelliere del Consiglio degli anziani nell’anno 465 della Seconda Era e da allora venne nominato Mago da Battaglia Imperiale.

Abnur Tharn nelle sue vesti da consigliere

Ben presto la casata Tharn arrivò a incarnare la moderna nobiltà nibenese con Abnur come suo patriarca. La famiglia di Abnur divenne ben presto molto ampia, con almeno sedici figli avuti da sette mogli diverse e numerosi altri parenti. Il più importante tra i suoi figli fu senza dubbio Clivia Tharn, della quale Abnur si curò personalmente fin dalla tenera età  in quanto in lei vedeva la sua degna erede per la successione al Trono di Rubino. Gli altri membri della famiglia includono sua figlia Septima Tharn, Magus generale della legione imperiale, e la sorellastra Euraxia Tharn, regina di Rimmen.

Per quasi trent’anni Abnur consigliò a malincuore gli Imperatori di Casalunga, da Durcorach a Leovic. Orgoglioso nibenese, Abnur credeva che la natura aliena e la bassa eredità della dinastia dei Reachmen li rendessero inadatti al governo. Nel tentativo di legittimare la sua pretesa sul trono di Ruby, Leovic sposò la sedicesima figlia di Abnur, Clivia, un atto che fece infuriare Abnur, il quale non ci pensò due volte ad accettare l’offerta di Varen Aquilarios, figlio di un duca di Colovia e di un potente leader militare a sé stante, che lo contattò in segreto chiedendo la sua assistenza per deporre l’Imperatore Leovic. Abnur acconsentì con entusiasmo e fornì a Varen informazioni sulla Città Imperiale, che alla fine portò alla morte di Leovic nel 577 della Seconda Era. Varen si dichiarò Imperatore, e per la lealtà e l’assistenza di Abnur accettò di prendere sua figlia Clivia come sua sposa.

Cercando di legittimare il suo dominio, Varen iniziò con Abnur Tharn, Lyris Titanborn, Sai Sahan e Mannimarco la ricerca dell’Amuleto dei Re perduto. Mannimarco credeva che tale oggetto potesse essere usato in un rituale per convincere Akatosh a nominare Varen come il nuovo Sangue di Drago. Dopo due anni di ricerche, i Cinque Compagni finalmente recuperarono l’Amuleto da Sancre Tor, ma alla fine, Mannimarco, corrotto dal potere dell’amuleto che soggiogò il animo impuro, tradì Varen e corruppe il rituale. Un’esplosione di energia arcana, chiamata Soulburst, fece svanire Varen nel nulla, e le sue mistiche scosse di assestamento travolsero Nirn, il tutto nell’anno 578 della Seconda Era. Nel caos che ne seguì, il Principe Daedric Molag Bal dispiegò le sue forze e iniziò a trascinare Nirn nel suo regno di Coldharbour per tentare di fonderli assieme in un processo noto come Planemeld.

Abnur Tharn mentre concentra il potere dell’Amuleto dei Re

Dopo il tradimento di Mannimarco, Abnur non ebbe altra scelta che consegnare le redini dell’Impero nelle mani del Re dei Vermi. Per garantire il dominio della negromanzia su tutte le altre forme di magia, Mannimarco eliminò immediatamente ogni traccia della Gilda dei Maghi dalla Città Imperiale, poi fece arrestare tutti i dissidenti rimanenti come nemici dello stato. Per evitare l’esecuzione, Abnur promise la sua lealtà a Mannimarco, una mossa vista da molti come vile opportunismo, in quanto in cambio gli fu concessa la gestione della Città Imperiale. Sua figlia Clivia, ancora imperatrice reggente, divenne il sovrano titolare dell’Impero, ma Mannimarco rimase il potere dietro il Trono. Nonostante la sua posizione, Abnur fu emarginato e chiuso in clausura a Coldharbour e persino sua figlia Clivia si ribellò contro di lui, attirato dalla promessa di Mannimarco di insegnarle le arti oscure che le avrebbero conferito padronanza della vita e della morte.

Nell’anno 582 della Seconda Era, Varen riemerse come il Profeta. Con l’aiuto del Senz’anima e di Lyris Titanborn, salvarono Abnur da Coldharbour. Con la riforma dei Cinque Compagni, si recarono a Coldharbour dove Abnur eseguì lo stesso rituale che era stato tentato su Varen. Tuttavia, questa volta uno dei Compagni fu costretto a sacrificare la propria vita per consentire ad Akatosh di infondere al Senz’anima la forza di sconfiggere Molag Bal. Poiché Abnur era l’unico a conoscere il rituale, non poteva essere sacrificato.  Alla fine, un sacrificio ebbe luogo e il Planemeld fu fermato. Dopo la sconfitta di Molag Bal, Abnur prese l’Amuleto dei Re, per il recupero del quale inavvertitamente liberò Kaalgrontiid e il suo esercito di draghi dalla Sala del Colosso, e fuggì a Cyrodiil. Da questo momento in poi il suo desiderio più profondo divenne quello di unire i territori in guerra sotto un unico stendardo.

Ecco come appare la carta di Abnur Tharn in The Elder Scrolls: Legends

LA CARTA

La carta che rappresenta Abnur Tharn è una carta davvero molto particolare, appartenente al set relativo a Guerra delle Alleanze ma che con Lune di Elsweyr sta trovando sempre più spazio. Una creatura che apparentemente può non sembrare troppo forte, con un costo di 6 e statistiche inferiori alla media per quel costo in magicka, ma il vero potere del consigliere Tharn è nascosto nel suo effetto di evocazione che ci permette di copiare l’effetto di una qualsiasi altra carta presente in gioco.

Alla luce di questo è evidente come Abnur Tharn risulti una carta estremamente forte, in molti casi determinante, specialmente in late game nel quale potrebbe facilmente permetterci di copiare effetti come quello di Miraak, Alduin od Odahviing a un costo molto ridotto. Abnur Tharn è quindi, in definitiva, una carta estremamente versatile, che può assumere mille ruoli all’interno di una partita permettendoci di correre ai ripari laddove il nostro mazzo potrebbe non arrivare.