Little Nightmare 2

Little Nightmares 2

I "piccoli incubi" di Tarsier Studios tornano con nuove e vecchie conoscenze.

Reputo gli horror psicologici la vera essenza del genere. Preferisco l’inquietante costruzione del pathos, l’atmosfera oscura che non si rivela mai o magari solamente alla fine rispetto a una serie di jumpscare o di mostri che aspettano nell’ombra e puntualmente saltano fuori divorando la povera vittima di turno. Adoro quel senso di macabro, di intangibile tangibilità che è tipica ad esempio del cosmic horror (quello di Lovecraft per intenderci), adoro l’impossibilità dell’uomo di mettere a fuoco ciò che ha davanti e lasciarlo incapace di reagire.

Anche se Little Nightmares 2 non ha a che fare con viscidi polpi dallo spazio profondo o ammassi gelatinosi fatti di bocche e occhi, la tensione che si crea in ogni situazione mi ha raggelato il sangue più e più volte. Tarsier Studios ci ha riportato nello strisciante mondo dei piccoli incubi, in compagnia di Mono, il nuovo, piccolo protagonista incappucciato, che dovrà fuggire insieme a Six dai nuovi orripilanti esseri che cercheranno di divorarci in un sol boccone.

Little Nightmares 2
Almeno Mono ha Six a fargli compagnia.

RITORNO NELL’INCUBO

Lo studio svedese torna sui suoi passi riproponendo la stessa formula di gameplay che avevamo visto nel primo capitolo. Ci troviamo quindi a esplorare un totale di quattro sezioni che si sviluppano in orizzontale ma che mantengono un certo grado di tridimensionalità. Dalla foresta alla scuola, dall’ospedale alla cittadina, Mono si troverà ad affrontare, insieme a una ritrovata Six, i viscidi pericoli che Tarsier Studios ha imparato a farci apprezzare (per modo di dire) nel primo episodio.

Di fatto ritorna anche la struttura e le sezioni puzzle che si alternano a momenti più concitati di fuga: per quanto riguarda i primi possiamo solo che confermare la bravura degli sviluppatori nel far scervellare nella giusta misura il giocatore. Personalmente non nascondo di aver avuto dei momenti di blocco totale, dovuti tuttavia a una mia mancanza. Little Nightmares 2 infatti mette tutto sul tavolo del giocatore, nulla è lasciato all’interpretazione e se ci dovesse essere un problema, è perché siamo stati noi a non vedere la soluzione. Una piccola chicca che avrebbe reso il gameplay ancor più coinvolgente sarebbe potuta essere una maggiore interazione con Six. I due piccoli protagonisti infatti si aiuteranno a superare le varie difficoltà lungo il percorso, ma essendo Six controllata dall’intelligenza artificiale eseguirà solamente le azioni già preimpostate, mentre probabilmente la possibilità di comandarla avrebbe messo un po’ di pepe al gameplay.

Come per il primo capitolo, anche qui non mancano quegli inseguimenti da fiato sul collo che ci lasciano sfiniti una volta conclusi; in Little Nightmares 2 ci saranno tante occasioni in cui dovremo correre il più veloce possibile e scappare dagli inquietanti abitanti. C’è da rimarcare però un po’ di imprecisione nei movimenti che più volte ha portato una prematura dipartita di Mono.

Little Nightmares 2
In queste fasi la tridimensionalità non ha aiutato a regolarsi nei movimenti.

SIGNORA MAESTRA FARÒ IL BRAVO

La nuova fatica di Tarsier Studios riesce ancora una volta a porci di fronte alle nostre più recondite paure, anzi lo fa maggiormente rispetto al capitolo precedente. Non c’è spazio per la calma in Little Nightmares 2, e persino nelle prime fasi che fanno ancora da tutorial si percepisce quel pericolo imminente. Tuttavia, nell’avventura di Mono avremo più possibilità di difesa rispetto ai nemici presenti, come ad esempio la possibilità di spaccare la testa dei bambini-bulli della sezione della scuola,o i manichini (e qui ho pensato di chiudere per sempre il gioco) dell’ospedale.

Non che Six nel primo capitolo non abbia potuto prendere a sassate le sanguisughe, ma nel nostro caso questo sentimento si è fatto più forte. Tralasciando queste fasi più “coraggiose”, ci sono invece momenti in cui possiamo soltanto nasconderci e fuggire a gambe levate da alcuni pericoli, come nel caso del cacciatore o della maestra che riescono a trasmettere tanta inquietudine e paura. Questa volta non c’è un’unica grande stanza in cui si svolge la vicenda, piuttosto tante piccole camere comunque collegate, ma che danno l’idea di come debba svolgersi l’azione.

Little Nightmares 2
Mi auguro si sia lavato le mani…

UN PESO AL CUORE

La forza trainante del gioco però risiede nella direzione artistica unica. Se il primo episodio aveva colori tendenti all’ocra e al marrone chiaro, in Little Nightmares 2 è un deprimente blu a fare da padrone. Il gioco riesce a trasmettere un senso di pesantezza, di cupa tristezza non solo grazie al colore di fondo, ma anche al design ambientale che sembra volerti cadere sopra da un momento all’altro. Il senso di solitudine è poi accentuato dalla mancanza totale di “sani di mente”, ora sostituito da camicie svolazzanti e da ombre di bambini, che costituiscono insieme ai cappelli una sorta di collezionabile.

Ad aggiungere tensione poi ci pensa il fantastico comparto sonoro coerente con l’ambientazione. Scricchiolii, lamenti, risate si amalgamano in base alla situazione e là dove potrebbero sembrare fuori posto, si viene a creare un bizzarro contrasto che mette ancor più soggezione, come nel caso degli incontri con gli spettatori, imbambolati di fronte a una trasmissione vuota che emette solo una musica da carosello, mentre tutto il mondo va a rotoli. Che si tratti di un avvertimento?

Little Nightmare 2
Little Nightmares 2
GIUDIZIO
Little Nightmares 2 è una piccola chicca per chi volesse godere di un'esperienza horror meno splatter e più psicologica. Il team svedese è riuscito riproporre con una veste migliorata la formula vista nel primo capitolo, che ci catapulta in un mondo ancor più tetro di quello visto in precedenza. I nuovi mostri sono ancor più inquietanti e rendono ancor di più l'idea di oppressione che il titolo vuole trasmettere. Sicuramente qualche elemento ludico in più avrebbe fatto piacere, a partire dalla longevità non troppo elevata, e da qualche interazione maggiore con Six, che comunque tutto sommato riesce a essere una buona compagna di tetre avventure.
GRAFICA
9
SONORO
8
LONGEVITÀ
6.8
GAMEPLAY
8
PRO
Atmosfera ancor più inquietante
Nemici e boss al limite della comprensione umana
Enigmi curati e in linea con le situazioni di gioco
CONTRO
Durata relativamente breve
La presenza di Six andava sfruttata ancor di più
8
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