Il 2020 videoludico si è aperto (purtroppo) con una serie di rinvii, anche piuttosto dolorosi, di giochi di una certa rilevanza come Cyberpunk 2077, Watch Dogs: Legion e Marvel’s Avengers. Anche il 2019 non era stato da meno, con un titolo come DOOM Eternal che è stato vittima dello stesso destino di tanti illustri giochi tripla A, con la data di pubblicazione (programmata in origine per il 22 novembre 2019) spostata così al 20 marzo 2020.
Quando manca poco più di un mese dall’uscita ufficiale del nuovo titolo in sviluppo presso id Software, e che sarà pubblicato da Bethesda, abbiamo deciso di raccogliere le informazioni più importanti su DOOM Eternal e inserirle in questo articolo riassuntivo, in attesa di poter mettere finalmente le mani su uno dei giochi più attesi dell’anno.
STRUMENTI (DI MORTE) PER OGNI EVENIENZA
Il reboot del 2016 di DOOM ha dimostrato che la suddetta serie aveva ancora del potenziale inespresso, tanto da sorprendere in positivo i fan della saga e gli addetti ai lavori che hanno accolto con entusiasmo il colpo di spugna ideato da Bethesda per una delle sue proprietà intellettuali di punta. Il protagonista della nuova fatica di id Software sarà ancora una volta l’iconico Doomguy, che farà ritorno sulla Terra per prendere a calci e dilaniare una smodata quantità di demoni e aberranti creature infernali. DOOM Eternal tenterà quindi di imporsi come un’esperienza ancora più grande e ricca del reboot che l’ha preceduto, con una longevità che dovrebbe assestarsi sulle venti ore, che ovviamente potranno aumentare o diminuire a seconda del grado di difficoltà e dell’abilità al pad dei giocatori.
Già durante le nostre anteprime all’E3 di Los Angeles e alla Gamescom di Colonia vi avevamo raccontato di quanto il fattore strategico rendesse DOOM Eternal uno shooter diverso dagli altri, ben lontano dal solito “pew pew” che siamo abituati a vedere negli sparatutto moderni o quelli decisamente più old school. Per concezione il nuovo capitolo di DOOM si rifà ovviamente ai dettami della serie, con punti vita da recuperare e corazza da ripristinare con oggetti sparsi negli scenari o sfruttando elementi del gameplay.
Ecco, immaginate che la tecnologica armatura indossata dal DOOM Slayer sia una sorta di coltellino svizzero equipaggiato con il non plus ultra degli strumenti di morte: un lanciafiamme, un jetpack, un rampino e tutta una serie di accessori come una motosega alimentata con del carburante. Dovete sapere che alcuni di questi strumenti possono essere usati per avere un vantaggio contro le creature demoniache: uccidere i nemici con il lanciafiamme vi farà ripristinare la corazza mentre farlo con la motosega vi garantirà munizioni per le vostre armi, invece con le Uccisioni Gloriose recupererete parte della salute.
Vista la quantità esagerate di demoni che compariranno a schermo, i giocatori dovranno ben ponderare l’uso delle armi (numerose e tutte altamente letali) ma, soprattutto, capire quali sono i bersagli che richiedono la massima priorità e in che modo sbarazzarsi di loro. DOOM Eternal offrirà quindi anche una marcata componente strategica che obbligherà i giocatori a leggere il campo di battaglia e capire quando usare i determinati strumenti messi a disposizione per recuperare energia o ricaricare le munizioni, spostandosi velocemente da un punto all’altro in quella che diventerà ben presto una carneficina a base di proiettili, esplosioni e spargimenti di sangue.
UN MULTIPLAYER BRUTALE
Oltre a quella che si prospetta essere una campagna single player all’insegna della varietà e della brutalità, DOOM Eternal potrà contare su una modalità multiplayer altrettanto adrenalinica, che farà felici i fan della serie e delle sfide online. Pur orfano del classico Team Deathmatch, la componente PvP del nuovo capitolo della serie vedrà il debutto della Battle Mode, una modalità multigiocatore che mira a coinvolgere maggiormente i giocatori più di quanto ha fatto quella classica presenta nel reboot della serie. Da una parte i giocatori potranno calarsi nei panni del classico DOOM Slayer armato di tutto punto, dall’altra invece sarà possibile prendere il comando di due demoni. Il risultato è una modalità asimmetrica uno contro due, dove le due creature infernali dovranno battagliare contro il marine spaziale, in arene studiate appositamente per rendere gli scontri avvincenti, dinamici e brutali.
Da quanto visto nei trailer non basteranno quindi una buona mira e riflessi allenati per avere la meglio degli avversari, ma entrambe le parti chiamate a scontrarsi dovranno sfruttare al meglio le arene di gioco, le risorse messe a disposizione e le abilità peculiari dello Slayer e dei demoni. Quest’ultima categoria potrà contare su cinque tipologie di orripilanti creature: Marauder, Revenant, Mancubus, Pain Elemental e Arch-Vile. Demoni come il Mancubus potranno, ad esempio, sfruttare la potenza di un arsenale comprendente lanciafiamme, cannoni al plasma, mentre il Revenant potrà contare su un jetpack e due lanciamissili montati in spalla. Dal canto suo DOOM Slayer sarà equipaggiato con armi, potenziamenti e abilità presenti anche nella campagna, in modo da poter fronteggiare gli avversari ad armi pari, letteralmente.
Anche le meccaniche che regolano questa particolare modalità punteranno a rendere l’esperienza multiplayer di DOOM Eternal un vero “inferno”, considerando che i giocatori che sceglieranno di schierarsi dalla parte del male potranno evocare anche creature minori (controllati dall’intelligenza artificiale). Inoltre, se per i giocatori che comanderanno i due demoni basterà eliminare il DOOM Slayer per aggiudicarsi il round (su cinque totali, dove vincerà chi se ne aggiudica almeno tre), quest’ultimo invece dovrà sconfiggere entrambi gli avversari, eliminando il secondo entro venti secondi dalla prima uccisione. In caso contrario i demoni messi al tappeto rientreranno in gioco con la barra della salute dimezzata, in modo tale da non rendere la vita troppo difficile al DOOM Slayer.
LA VIOLENZA È SEXY
A rendere ancora più avvincente DOOM Eternal ci penserà un comparto grafico di assoluto valore, affiancato da una direzione artistica eccezionale per quanto riguarda il level e il character design. Con un ritmo di gioco così frenetico e adrenalinico, il lavoro di id Software ha avuto come obiettivo quello di rendere stabile il frame rate, un obiettivo ampiamente raggiunto nelle versioni di prova che abbiamo testato con mano all’E3 e alla Gamescom. Al momento non sono emersi dettagli sulle specifiche della versione PC e quelle console, ma DOOM Eternal dovrebbe essere ottimizzato per le console mid-gen di Sony e Microsoft, oltre a offrire una gradita caratteristica come l’HDR.
Chiaramente un’esperienza così adrenalinica andrà accompagnata da una colonna sonora non da meno, spaccatimpani e ignorante al punto giusto. Anche in questo caso DOOM Eternal non dovrebbe deludere i fan del metallo pesante, in quanto le musiche assordanti ascoltate durante il nostro provato ci hanno dato la giusta carica nel fare a pezzi qualsiasi demone entrasse nel nostro campo visivo.
Viste le premesse che hanno accompagnato DOOM Eternal a partire dal suo annuncio, pare proprio che il rinvio di quattro mesi che ha coinvolto la produzione firmata Bethesda e id Software sarà ampiamento ripagato con un titolo degno di nota. Il ritorno di Doomguy sulle scene videoludiche segnerà probabilmente uno degli ultimi sussulti di questa generazione, grazie a una campagna single player brutale e spettacolare come non mai, a cui verrà affiancato un comparto multiplayer intrigante, il tutto condito da un gameplay che miscela sapientemente piombo e strategia. La caccia ai demoni è dunque fissata al prossimo 20 marzo, quando DOOM Eternal irromperà di prepotenza su PC, Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e Google Stadia.