Lo scorso 20 dicembre il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha ufficializzato la nascita del programma astronautico militare denominato United States Space Force (USSF). La decisione del tycoon americano di avvallare la creazione della Space Force ha ovviamente suscitato critiche, pareri favorevoli e gli immancabili commenti ironici del web. Ma cosa centra questa notizia con i videogiochi? Poco o nulla in realtà, ma se avete un buon bagaglio videoludico di certo l’idea di Trump non vi sembrerà così strampalata. Da Space Invaders a The Outer Worlds, in questi anni abbiamo vissuto fantastiche esperienze galattiche e interstellari, attraverso videogiochi che hanno portato su schermo la loro visione personale della Space Force.
Ancora più memorabili sono stati però i protagonisti di questi fantastici titoli che ci hanno permesso di prendere parte a incredibili avventure nello spazio. Ecco perché mi sono preso la briga di immaginare una galassia (lontana lontana) in cui i personaggi più influenti dell’universo videoludico si sono riuniti per imbarcarsi in una nave spaziale di prim’ordine, una sorta di Space Force composta dal miglior equipaggio possibile (si fa per dire) e immaginabile!
Numerosi sono i personaggi meritevoli di essere citati e inseriti in questa ciurma composta da nomi di un certo calibro, tuttavia, lo spazio all’interno fregata stellare è purtroppo ridotto, così sono stato costretto a selezionare con cura chi far salire a bordo, con buona pace di quelli rimasti a terra.
Fox McCloud, l’asso dell’iperspazio
Nell’assemblaggio di un equipaggio spaziale c’è un ruolo che più di altri è fondamentale per la buona riuscita di fantastiche (e fantomatiche) avventure a spasso per l’universo: quello del pilota. Condurre una nave spaziale non è un compito adatto a tutti, ecco perché un ruolo così delicato non può essere affidato al primo che capita, a meno che non vogliate assistere a uno schianto subito dopo la partenza.
Un nome su tutti dunque: Fox McCloud, uno dei personaggi simbolo di Nintendo e protagonista della serie Star Fox. Così come gli altri personaggi presenti a bordo, anche l’astuta volpe antropomorfa si è dimostrata più volte abile nel combattimento, perché un vero eroe lo si riconosce anche quando si tuffa in battaglia con indomito coraggio. In ogni caso state certi che con Fox McCloud ai comandi nessun avversario avrà vita facile, perché è lui il miglior pilota spaziale in assoluto, e vi sfido a trovarne uno migliore.
Cayde-6, il giullare di bordo dalla battuta facile
Ogni equipaggio spaziale che si rispetti deve avere tra le sue fila anche un carismatico e divertente personaggio capace di intrattenere il resto della banda, possibilmente raccontando barzellette vietate ai minori e storie maledettamente epiche; se poi quello stesso individuo è anche un abile pistolero, allora tanto di capello. Uno come Cayde-6, tanto per intenderci.
In questo team di all-stars videoludiche non potevo quindi che affidarmi a uno dei personaggi più apprezzati dell’universo di Destiny, che tra l’altro può vantare una discreta esperienza in quanto a traversate spaziali e su pianeti più o meno pericolosi, Nessus è la conferma. Già me lo immagino intento a catturare l’attenzione dell’equipaggio raccontando come con il suo Asso di Picche è riuscito a far fuori prima un esercito di Cabal, poi di Vex e infine a eliminare Oryx, il Re dei Corrotti. Ovviamente è una balla spaziale, ma non ditelo a nessuno!
Ehi Cortana, che tempo farà su Venere?
Dopo aver capito di essere stata messa da parte come assistente vocale sui dispositivi Windows e non solo, Cortana ha deciso di fare i bagagli (virtuali) e unirsi alla spedizione spaziale, trovando lavoro come intelligenza artificiale di bordo. Un ruolo, in verità, già ricoperto con soddisfazione e ammirabile dedizione nella serie Halo. Sulla nave spaziale Cortana troverà finalmente la sua dimensione ideale, quella di preziosa assistente informata su tutto ciò che accade nello spazio profondo. E sono del tutto sicuro che l’intera ciurma riuscirà ad apprezzare quella che è senza dubbio l’intelligenza artificiale più sexy mai apparsa sotto forma di ologramma, alla faccia di Satya Nadella e Bill Gates.
A cena da Chef Kawasaki
Perché nutrirsi di cibo in pillole e pappette concentrate quando a disposizione della ciurma spaziale c’è un vero cuoco? Certo, nello spazio non sarà facile trovare gli ingredienti per una buona pizza o un appetitoso hamburger, ma nella dispensa di Chef Kawasaki (Kirby) l’unico ingrediente che non manca mai è il Pomodoro Maxim. Il cuoco dalla forma ovale non avrà la maestria ai fornelli di Canavacciuolo, ma sapete come recita il detto, “o mangi la minestra di Pomodori Maxim o ti lanci dal portellone sul retro”.
I membri dell’equipaggio poco intolleranti alla cucina dello chef stellato Kawasaki potranno tuttavia fermarsi in uno degli autogrill lungo la Via Lattea, famosi per i loro costosissimi tramezzini spaziali al sapore di cometa di Halley, oppure chiedere a Cortana di ordinare del cibo tramite smartphone, ricordandogli però che su Windows Mobile non è disponibile nessuna applicazione per farlo.
Meccanici bestiali e dove trovarli
Corna facendo, la nave spaziale che ospiterà alcuni grandi nomi del firmamento videoludico potrà richiedere interventi di manutenzione e riparazione, specie in caso di attacco o impatto con meteoriti e asteroidi. E no, rimanere appiedati nello spazio non deve essere certamente una bella situazione. Il primo meccanico di bordo è un Lombax, “tale” Ratchet, un eroe galattico che i fan di PlayStation avranno certamente avuto modo di apprezzare nella serie Ratchet & Clank. Con la sua Onnichiave non c’è guasto o perdita d’olio che non possa riparare, mal che vada potrà comunque affidarsi a uno degli strambi dispositivi venduti da Gadgetron, un marchio di sicuro affidamento.
Al simpatico Lombax ho deciso di affiancare un altro meccanico “bestiale” come Pey’j, che tutti noi attendiamo di riabbracciare con ansia nel prossimo capitolo di Beyond Good & Evil, un gioco perfettamente aderente al tema di questo speciale spaziale. L’abilità con la chiave inglese di Zio Pey’j non è certamente inferiore a quella di Ratchet, non a caso questo esemplare di Sus Sapiens è uno dei meccanici più in gamba dell’intero universo, chiedere alla nipote adottiva Jade per averne conferma.
Ovviamente ho dato per scontato che con Ratchet salga a bordo anche il suo inseparabile compagno Clank, con quest’ultimo che magari potrebbe aiutare Cortana nella gestione della nave e tentare di riprogrammare la scheda madre del prossimo personaggio in questione. Di chi stiamo parlando? Leggete sotto.
Claptrap, irritante tuttofare
Chi mi sa dire quale sia l’utilità dell’unita robotica CL4P-TP quando non è impegnata a infastidire i membri dell’equipaggio? Scena muta, come da pronostico. Se avete giocato a una serie come Borderlands, o relativi spin-off, guardando l’immagine sopra avvertirete una forte sensazione di fastidio mista a odio viscerale.
Ironie a parte, Claptrap potrebbe rivelarsi prezioso nell’economia della vita a bordo dell’aeronave, a patto di non affidargli incarichi troppo importanti o che richiedono una percentuale di successo troppo alta per essere portati a termine. Ma anche se molesto come un cactus attaccato agli zebedei, non si può non amare Claptrap e la sua robotica ingenuità.
Provate a immaginarlo in coppia con Cayde-6 mentre si divertono a premere pulsanti a caso sulla plancia di comando della nave. Ecco, soltanto un guardiano come lui riuscirebbe a tenergli testa, risultando in alcuni casi perfino più fastidioso. Attenti a quei due, è proprio il caso di dirlo!
Isaac Clarke e Amanda Ripley, gli esploratori dell’orrore
È risaputo che lo spazio è un luogo tanto affascinante quanto pericoloso, soprattutto se tra una cintura di meteoriti e un buco nero capita di imbattersi in qualche relitto fatiscente e abbandonato. In questo caso il ruolo di esploratori avanzati spetta certamente a due personaggi pronti a ogni evenienza, avendo visto con i loro occhi orrori di ogni razza e genere. Se Isaac Clarke (Dead Space) ha ormai una certa familiarità sul come neutralizzare necromorfi senza troppi patemi, Amanda Ripley (Alien Isolation) è diventata maestra nello sfuggire a pericoli come xenomorfi, coloni impazziti e disgustosi alieni che vengono fuori dalle fottute pareti!
Se singolarmente sono notevoli, insieme questi due personaggi formano una coppia inarrestabile. Poi è risaputo, da cosa nasce cosa, e chissà che a furia di eliminare orripilanti creature Amanda e Isaac non scoprano di avere molto più in comune dell’odio profondo per necromorfi e xenomorfi. Insomma, se son rose fioriranno, se son spine… continueranno a massacrare alieni rimanendo nella friendzone.
L’artiglieria pesante: Samus Aran e Doomguy
Ma quando i pericoli spaziali richiedono eroismo, potenza di fuoco e una sana dose cazzutaggine, non si può fare altro che affidarsi ai migliori specialisti su piazza. Nel gioco delle coppie, al netto di “du is megl che uan”, trovano spazio anche due pezzi da novanta come la cacciatrice di taglie spaziale Samus Aran (Metroid) e il Marine sventrademoni Doomguy (Doom).
L’eroina dai capelli biondi di Nintendo tra l’altro ha un conto in sospeso contro i pirati spaziali in generale, un motivo più che valido per chiamarla in causa quando c’è da rispedire al mittente un tentativo di abbordaggio. Per Doomguy poi trucidare e spappolare qualche alieno o pirata sarà come rubare le caramelle a un bambino di tre mesi, considerando la facilità con cui in ogni capitolo di Doom riesce a maciullare demoni e creature infernali.
Emma Fisher, spirito da crocerossina (spaziale)
Un’altra figura di vitale importanza, letteralmente, all’interno del team è quella del dottore, pronto a rattoppare eventuali ferite, a debellare epidemie di salmonella spaziale o fronteggiare pericolose malattie come la sindrome della mano aliena. La Dottoressa Emma Fisher (Observation) presterà amorevoli cure avvalendosi dell’aiuto di Cortana, che in questo caso prenderà il posto di SAM, l’intelligenza artificiale di bordo con cui ha lavorato prima di entrare in questo improbabile equipaggio galattico.
Capitano Shepard, piombo e diplomazia
Quando non è impegnato a dare la caccia ai Razziatori, salvare il suo equipaggio o intrattenere relazioni poliamorose con alieni, ologrammi ed esseri umani, il Capitano John Shepard è anche un ottimo diplomatico interspaziale. Avere un elemento del genere tra le proprie fila assicura buoni rapporti con gli altri naviganti spaziali e un’ottima conoscenza di pianeti e galassie, grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni nella serie Mass Effect.
Se poi le cose si mettessero male, beh, John ha già dimostrato quanto piombo e laser protonici siano “strumenti diplomatici” più che efficaci per far cambiare idea a chiunque abbia intenzioni poco amichevoli. Amanda, la dottoressa Fisher e Samus sono avvisate, il Comandante Shepard è nuovamente su piazza, chi delle tre riuscirà a far breccia nel suo cuore? Io punto tutto su Emma Fisher, ma credo che alla fine l’ha spunterà un outsider come Cortana.
Commander in (Master) Chief
E a comandare questa allegra, valorosa e scanzonata ciurma spaziale troviamo nientedimeno che Master Chief, il super soldato Spartan-II della serie Halo. Per lui si tratta del giusto riconoscimento dopo le eroiche battaglie di cui è stato protagonista, una promozione più che meritata, una sorta di pensionamento anticipato ma che tale non è a causa di alcune leggi sulla riforma pensionistica che richiedono almeno centoventi anni di contributi versati, in quello che è uno scenario futuristico che riguarderà anche gli italiani del futuro. No, non c’è niente da ridere a riguardo, vedrete.
Quella sotto la sua gestione non sarà una squadra perfetta (no, non lo è) ma è comunque formata da un manipolo di donne e uomini che sanno come si maneggia una pistola al plasma o uno Spartan Laser. Ma piuttosto di impartire ordini urlando a destra e a manca, come il personaggio di cui vi parlerò dopo, Master Chief è uno che ci mette la faccia (in senso figurato) ed è il primo a scendere in campo quando si tratta di difendere i suoi uomini dalle tante minacce, aliene e non, che si annidano nello spazio più profondo.
Il mio nome è Jack, Handsome Jack
Pensavate fosse finita qua? Eh no, cari miei. Master Chief sarà pure il capitano di questa inaffondabile flotta spaziale, ma c’è un altro personaggio ancora più importante di lui, il cui vero nome è John, anche se si fa chiamare Jack. Armatore, filantropo, imprenditore di successo e sciupafemmine (no, non sto parlando di me, ma soltanto perché non sono un armatore), a dirigere, e finanziare, le avventurose incursioni spaziali non poteva che esserci Jack il Bello, uno dei personaggi di Borderlands più carismatici in assoluto.
Il boss dell’Hyperion Corporation, nonché autoproclamato dittatore di Pandora, preferisce gestire le missioni spaziali dal suo ufficio, in tutta comodità, senza rischiare nulla. Beh, chiamatelo fesso. Alle mirabolanti avventure spaziali Jack preferisce il profitto, pagando al minimo salariale i membri dell’equipaggio, a eccezione di Claptrap, che è già tanto se non l’ha rottamato per farlo diventare un frullatore a tre velocità con cui preparare dei “deliziosi” Gargle Blaster.