DOOM Eternal provato in anteprima alla Gamescom 2019

Lo sparatutto più brutale di sempre si è lasciato provare all'evento tedesco e ne sentiamo già la mancanza.

Gli ultimi tre mesi per Bethesda si sono rivelati particolarmente importanti nell’opera di promozione e annuncio delle sue proprietà intellettuali relative alla sfera videoludica. Si è partiti a giugno inoltrato con l’E3 di Los Angeles, tra nuovi giochi rivelati e altri in procinto di arrivare o già usciti sul mercato, l’edizione annuale del Quakecon che è stata pensata soprattutto per l’enorme community affezionata alle sue produzioni, fino a terminare l’intenso tour con la Gamescom che ha chiuso i battenti pochi giorni fa.

Per la tappa tedesca il publisher ha puntato tutto su DOOM Eternal, un po’ per mancanza di materiale da mostrare e far provare, sia per dare una notevole spinta a quella che è la prossima uscita nei negozi, così come festeggiare con i fan europei le venticinque candeline spente quest’anno dal brand. Per noi la prova avvenuta durante la Gamescom 2019 è stata un’ulteriore occasione per prepararci psicologicamente al prossimo 22 novembre, giorno in cui il nuovo capitolo della serie sarà disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One.

DOOM Eternal

DIAVOLO DI UN DEMONE!

Non potremmo definire questa una corretta e dettagliata anteprima di DOOM Eternal se nel citare i contenuti della demo provata da Bethesda non ci soffermassimo sulla brutalità della nuova esperienza hardcore che id Software sta impacchettando a dovere. Gratuita, barbara, visiva, oltraggiosa, e perfino sonora, la lista degli aggettivi relativi alla violenza che scorre nelle vene della serie è così lunga da scriverci un libro. E credeteci, non stiamo affatto esagerando. Demo che si è aperta con un esaustivo tutorial sulle nuove capacità del protagonista di eseguire doppi spostamenti rapidi laterali e arrampicarsi su apposite superfici. Quando vi abbiamo parlato di esperienza hardcore nelle righe precedenti ovviamente ci riferivamo anche alla difficoltà oltre la media degli altri sparatutto, in pieno stile vecchia scuola. Dopo che il tutorial ci ha lasciato la mano e scaraventato con infamia verso il letterale “inferno sceso in terra”, è toccato mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti per farsi largo tra centinaia e centinaia di creature che hanno scelto la Terra come luogo di villeggiatura.

Il processo di familiarizzazione con le novità di Eternal è avvenuto così in maniera progressiva, in controtendenza ai fiotti di sangue e adrenalina che scorrono rapidamente negli scenari di gioco, anche se necessario visto che per tenere a bada le creature demoniache c’è bisogno di padroneggiare la nuova e fiammante dotazione di serie a disposizione di DOOM Slayer. Sappiate quindi che a ogni azione speciale portata a termine una ricompensa, legata ovviamente allo strumento di tortura usato contro i malcapitati nemici di turno. Il lanciafiamme ad esempio è lo strumento di cottura perfetto per guadagnare punti armatura mentre affettare i nemici con la motosega garantisce munizioni, che in DOOM non sono mai abbastanza. Squarciare in due sfilze di demoni attraverso le Uccisioni Gloriose fa bene non solo allo spirito ma anche all’energia del cazzuto marine che impersoniamo. Ultimo ma non per importanza, il lanciagranate montato sull’armatura è utile per far esplodere gruppi di nemici ragruppati in un solo posto.

Bisogna prestare però sempre attenzione ai vari indicatori di cooldown di questi strumenti, o della benzina nel caso della motosega, ponderandone l’uso nelle situazioni in cui è realmente utile farlo per evitare di doversene pentire successivamente. Questo nuovo sistema è un’ottima trovata per rendere i combattimenti divertenti e dinamici anche se richiede un periodo di adattamento, ma verso la parte finale della demo siamo riusciti a padroneggiarlo in maniera più che sufficiente.

IL MOOD DI DOOM 

Avrete intuito che DOOM Eternal non è un FPS per mammolette, questo ci teniamo in ogni caso a ribadirlo. Ce ne eravamo accorti anche dopo averlo provato in anteprima a Los Angeles, e anche a Colonia siamo stati colpiti da quel piacevole senso di frustrazione che ci ha pervaso dopo essere stati dilaniati in malo modo o a causa di un salto troppo corto finito male, anche se bisogna dire che non sempre la colpa è di chi impugna il pad (o mouse e tastiera). Ci è capitato infatti di riprovare almeno una ventina di volte un passaggio che prevedeva alcuni salti tra costoni di roccia sospesi nel vuoto, senza munizioni e con uno sputo di salute. Dopo esserci meritati l’inferno, anche qui letteralmente, la demo si è conclusa con uno spettacolare botto! Chiusi all’interno di un’arena sviluppata su due livelli, ci siamo dati alla pazza gioia nel “rendere la vita un inferno” a qualsiasi creatura si fosse anche solo azzardata a guardarci storto, spostandoci come cavallette impazzite da prima su e poi giù, poi a destra e poi a sinistra. Riempito lo scenario di ettolitri di sangue la demo si è conclusa, la fine di un viaggio intenso e che crea in un certo modo assuefazione.

Con un arsenale così vario e distruttivo gli incastri mortali possono essere limitati solamente dalla fantasia circoscritta di alcune persone, mentre quelli più creativi godranno nel passare continuamente tra armi esplosive, mitragliatrici sputa-piombo e fucili a pallettoni in grado di vivisezionare perfettamente un demone in due, giusto in tempo per la mostra di scienze. Per questo non sfruttare la motosega, le Uccisioni Gloriose o il lanciafiamme vuol dire innanzitutto divertirsi poco e male, e in seconda battuta boccheggiare tra munizioni che scarseggiano e lottare sempre tra la vita e la morte per la mancanza di corazza e energia risicata. Dalla varietà dell’armamentario bellico passiamo poi al bestiario infernale, dove ci siamo trovati a fronteggiare Mancubus e Archnotron forgiati nel metallo, fastidiosi Cacodemoni, oltre alla solita carne da macello più o meno imponente tra demoni e zombi di varia estrazione infernale. Praticamente per uccidere ogni essere immondo con ognuna delle armi messe a disposizione potrebbero volerci ore, e chissà che id Software non abbia pensato a una sorta di sfida o trofeo da sbloccare a riguardo. 

DOOM Eternal

ETERNAMENTE DOOM 

Nel corso della sua longeva storia la serie ha debuttato su un numero incalcolabile di piattaforme, dettando legge su ognuna di esse anche grazie alla combinazione di grafica avanzata per l’epoca e un design complessivo che è entrato negli annali videoludici. Si sa, erano altri tempi e anche una manciata di pixel bastava a stuzzicare (vedi lo scandalosissimo Custer Revenge) la fantasia di ogni giocatore. Con il reboot della serie avvenuto tre anni fa si è tornati a fare sul serio anche sul piano tecnico-artistico che ha riportato di nuovo la serie nell’olimpo degli sparatutto in prima persona, e questa nuova follia videoludica quel posto intende consolidarlo con uno stile semplicemente inimitabile. Queste deformi creature sono così dannatamente dettagliate che durante la demo un po’ ci è dispiaciuto di doverle trasfigurare fino a farle implodere. Bugia, in realtà ci siamo divertiti da morire!

Non troppo sorprendentemente la versione PC da noi testata ha iniziato sin dai primi minuti di gioco a mostrare i muscoli, anche se da qui alla data di lancio un po’ di lucidatura del motore tecnico e un’ingrassata generale non possono che far bene. Nessuna incertezza, niente apparenti difetti che disturbano la visione (disturbante) e un frame-rate stabile che è riuscito a tenere a bada diavoli, esseri immondi e creature orripilanti accorse da ogni lato dello schermo, pronte a darci il benvenuto. Su console ci auguriamo che la situazione sia pressappoco la stessa, non prettamente in termini di qualità grafica vista la distanza tra i diversi hardware, ma offrendo piuttosto un’ottima fluidità soprattutto quando il caos regna sovrano.  

Al 22 novembre manca ancora qualche settimana ma inevitabilmente il conto alla rovescia per il giorno del giudizio universale è partito e sarà impossibile fermarlo. Quanto abbiamo riprovato è servito se non altro a consolidare l’idea di trovarci di fronte a uno sparatutto imponente e che promette fuoco e fiamme, nel vero senso della parola. Ci sarebbe da verificare la questione relativa al multiplayer, una beta a riguardo sarebbe perfetta, ma almeno per la componente single player possiamo dormire sonni tranquilli, in attesa degli incubi che ci tormenteranno dopo aver giocato alla versione completa di DOOM Eternal.