Watch Dogs: Legion

Watch Dogs: Legion provato in anteprima all’E3 2019

Abbiamo messo le mani sul nuovo titolo di Ubisoft Toronto, in arrivo a marzo su PC e console.

Doveva essere una delle grandi sorprese dell’E3 di Ubisoft, ma come buona parte della line-up della casa franco-canadese, l’esistenza di Watch Dogs: Legion e le informazioni principali sul gioco sono trapelate prima della presentazione ufficiale alla conferenza di Los Angeles. Poco male, a ogni modo, dal momento che il reveal del terzo capitolo di Watch Dogs è stato comunque convincente e ha stimolato i fan della saga con un concept sulla carta davvero interessante: nessun protagonista preconfezionato, bensì una vera e propria “legione” di hacker al servizio dell’onnipresente gruppo DedSec, che si muovono in un Londra resa irriconoscibile dal fenomeno Brexit.

Dopo una breve presentazione a porte chiuse con il team di Ubisoft Toronto, che ha colto l’occasione per ribadire le caratteristiche principali del progetto, abbiamo potuto provare con mano una versione work-in-progress di Watch Dogs: Legion e testare personalmente se ciò che Ubisoft ha in mente è destinato a restare una promessa o se si confermerà una solida, sorprendente realtà.

Watch Dogs: Legion
In Watch Dogs: Legion si potrà controllare ogni sorta di tecnologia in una Londra profondamente cambiata dalla Brexit.

UNA LEGIONE CONTRO LA BREXIT

In Legion, il team di sviluppo si è lasciato ispirare dall’attualità e politica del mondo reale e ha scelto di ambientare il terzo capitolo di Watch Dogs in un futuro ormai prossimo e uno scenario come quello londinese, profondamente colpito dalla Brexit. Dopo Chicago e San Francisco, tocca alla capitale inglese trasformarsi in un nuovo parco giochi per hacker, corporazioni militari e organizzazioni specializzate in sorveglianza, aspetti che cercano di mantenere una certa fedeltà con le origini del progetto. È un’era di paura e terrore per gli abitanti di Londra, la cui vita è sotto lo stretto controllo del governo, pronto a bloccare sul nascere qualsiasi rivolta e a scatenare le milizie per colpire chiunque tenti di ribellarsi. Lo sviluppo di droni autosufficienti ha ridotto drasticamente i posti di lavoro, portando a un vero e proprio crollo dell’economia che ha reso indispensabile l’uso di una criptovaluta per sopravvivere.  

In Watch Dogs: Legion, come dicevamo, non si vestono i panni di un solo protagonista, ma di un’intera legione: ogni abitante di Londra infatti può essere arruolato come nuova leva per la squadra, e starà al giocatore scegliere chi integrare al team, chi controllare durante le missioni e a chi affidare i compiti DedSec. Questa novità è certamente la più importante studiata dalla software house: l’assenza di un vero leader o protagonista spinge il giocatore a esplorare la città di Londra in cerca di un abitante che, in qualche modo, corrisponda ai propri gusti ed esigenze. Potrete assoldare l’uomo d’affari, la giovane influencer amante della moda, un vecchietto che ha barattato la passione per i cantieri con quella per le armi, forze di polizia o guardie del governo che possono essere aggiunte alla resistenza per cercare di entrare nella “mente” del nemico. Oltre ad abilità specifiche e tutta una serie di statistiche, ogni personaggio ha una propria storia, un profilo social e una vita simulata, con tanto di dimora fissa e una serie di appuntamenti quotidiani che permettono di monitorarne gli spostamenti durante la giornata. Inquietante, vero?

Watch Dogs: Legion
Quale modo migliore di esplorare la città se non utilizzando dei droni volanti?

1001 MODI DI ARRUOLARE UN HACKER

Il profiler crea un’impronta digitale indelebile che può essere utilizzata dal giocatore a suo uso e consumo, influenzando con le proprie azioni il gameplay. Premendo il tasto dorsale destro del controller, ogni profilo può essere salvato nei contatti e da quel momento in poi monitorato dalla mappa di Londra. Ogni singolo abitante delle città avrà caratteristiche create proceduralmente (ma sempre con un senso logico, assicura Ubisoft) e una biografia personale, con tanto di relazioni (familiari o semplici amici, che corrispondono ad abitanti della Londra di Watch Dogs) che potranno essere sfruttare per “spingere” il NPC di turno a unirsi alla propria causa. Riuscire ad arruolare un nuovo personaggio non sarà tuttavia una passeggiata: una volta effettuata la scansione con il profiler, scoprirete anche l’opinione che questo personaggio ha nei confronti del gruppo DedSec. Vien da sé che un abitante che simpatizza per la legione degli hacker sarà più incline a unirsi al gruppo, mentre uno particolarmente avverso alla causa dovrà essere in qualche modo “convinto”. Ed è qui che viene il bello. 

Dal profiler, potete studiare a fondo il comportamento dei contatti e valutare l’approccio più adatto per convincerlo che il gruppo DedSec ha buone intenzioni. Nella nostra prova in compagnia di uno sviluppatore di Ubisoft Toronto, abbiamo tentato di arruolare un NPC di Watch Dogs: Legion che possedeva perk e caratteristiche utili per la riuscita di una missione (ci torniamo tra un attimo). Su consiglio dello sviluppatore abbiamo quindi studiato la sua storia, i rapporti e gli appuntamenti quotidiani per capire come portare il personaggio dalla nostra parte. È così che abbiamo scoperto l’esistenza di uno stalker che tormentava continuamente la sorella del personaggio. Eliminando il tizio, avremmo risolto il problema della sorella e influenzato l’opinione del NPC nei confronti del gruppo DedSec. Così è stato: nei panni di una gentile vecchietta (uno dei personaggi che faceva parte del nostro roster), ci siamo lanciati alla ricerca del ricattatore e, una volta scovato, lo abbiamo convinto con “modi gentili” che era meglio lasciar perdere la sorella del nostro amico.

Watch Dogs: Legion
In qualsiasi momento potrete prendere il controllo delle vetture altrui e creare piacevoli diversivi durante gli inseguimenti.

UN’ESPERIENZA RUOLISTICA

Con la donna finalmente libera dal suo ricattatore, il personaggio si è visto “costretto” a cambiare opinione sulle intenzioni del gruppo DedSec: una volta raggiunta la fiducia necessaria, al giocatore basterà premere un tasto per aggiungere il personaggio al roster e richiamarlo in qualsiasi momento dell’avventura. In totale, sono venti i membri che è possibile arruolare nella propria legione, e al fine di creare un gruppo omogeneo e pronto a ogni genere di missione, è bene tenere a mente i perk di ciascun membro della squadra e di scegliere oculatamente quale classe affidare a ciascun personaggio. Già, perché l’altra novità di rilievo di questo episodio è la presenza di tre classi che possono cambiare il ruolo e l’equipaggiamento di ciascun membro della legione.

Nella nostra prova, Ubisoft ha mostrato le peculiarità di ciascuna: l’Assaltatore predilige la forza bruta ed è sempre pronto in prima linea a combattere, sfruttando mine adesive, armi pesanti, colpi esplosivi e tanto altro. L’Infiltratore invece può sfruttare un modulo in realtà aumentata che gli dona l’invisibilità e gli consente di colpire il nemico in modo stealth, visualizzando la posizione dei bersagli oltre gli ostacoli e sfruttando un attacco elettrico per stordire i nemici. L’Hacker, infine, offre l’esperienza classica di Watch Dogs e include un drone che può infiltrarsi negli edifici e hackerare strutture senza essere nei paraggi. All’occorrenza,  il drone può trasformarsi in una torretta che protegge la fuga del giocatore o bypassare i controlli di sicurezza, e tanto altro ancora. Ogni classe può essere personalizzata e include una sorta di progressione, con tanto di nuove abilità sbloccabili al raggiungimento di un determinato livello di esperienza.

Watch Dogs: Legion
Il sistema di combattimento è stato rivisto pesantemente per offrire maggiore varietà, specialmente nel corpo a corpo.

Se c’è una cosa che stupisce di Watch Dogs: Legion, quella è certamente la libertà di approcciare alla missione nel modo più personale possibile. Ubisoft definisce la città di Londra come un vero e proprio “parco giochi” da esplorare, con tecnologie di ogni tipo che potranno essere utilizzate per raggiungere il proprio obiettivo. Oltre alle classiche telecamere di sorveglianza da hackerare per monitorare gli spostamenti dei personaggi o da sfruttare per violare altri oggetti, non mancano nuovi droni da utilizzare nei modi più impensabili. Ci saranno droni da consegna, droni da combattimento e persino droni volanti che possono essere cavalcati per raggiungere posizioni sopraelevate e sfruttare un level design che pare offrire già da ora una verticalità non indifferente. Ma stiamo pur sempre parlando di Watch Dogs, e allora perché non prendere il controllo dei veicoli con il proprio cellulare? Potrete mandare le auto avanti o indietro per esporre i nemici fuori dalla copertura, o semplicemente interagire sui comandi della vettura durante un inseguimento per mandare fuori strada l’auto di un bersaglio. Come dicevamo, la libertà d’approccio è davvero totale e dà spazio a una certa capacità di improvvisare nel caso in cui una strategia non vada nel verso giusto.

Nella nostra prova, infatti, abbiamo tentato di ingaggiare un hacker potenzialmente utile per una missione furtiva nei panni di un vispo anziano che, introdottosi in una stazione di polizia, doveva cancellare la fedina penale di un NPC per convincerlo a unirsi al team. Sfortunatamente, però, mentre cercavamo di introdurci nella sorveglianza locale per cancellare i dati da remoto, abbiamo inavvertitamente estratto l’arma da fuoco e siamo stati scoperti da un agente di polizia londinese, il quale ha dato l’allarme scatenando una sparatoria nel bel mezzo della città. A quel punto, abbiamo risposto al fuoco grazie all’inimmaginabile passione del nostro vecchietto per le armi da fuoco e dei perk che ne favorivano l’utilizzo. La cosa interessante è che anche a livello di combattimenti, Watch Dogs: Legion include una profondità e una libertà di approccio totale: il sistema melee è stato ricostruito dalla testa ai piedi, con un’escalation che gestirà i combattimenti in base all’arma che sceglierete (melee contro melee, armi da fuoco contro armi da fuoco, con soluzioni progressivamente più distruttive). La metà delle armi presenti in Legion sarà di tipo non-letale, scelta votata a garantire la massima libertà d’approccio.

Non lasciatevi ingannare dall’aspetto di questa simpatica anziana: ha un carattere terribile!

Fate attenzione, però, a non tirare troppo la corda e a comprendere quando è arrivata l’ora di svignarsela: Legion infatti è il primo capitolo della serie Watch Dogs a introdurre la permadeth, ovvero la morte permanente. Si tratta di una caratteristica inusuale per un gioco del genere, che in parte è giustificata dall’assenza di un vero protagonista come i precedenti Aiden Pearce o Marcus Holloway (che, a onor del vero, non sono mai riusciti a entrare nei cuori dei fan). Ogni membro della legione corre il rischio di perdere la vita in missione, e in caso di morte, non ci sarà alcun respawn ma dovrete scegliere un altro personaggio. Questo aspetto spingerà verosimilmente a non andare all’arrembaggio a cuor leggero: come sottolineato da Ubisoft, potrete portare uno dei vostri personaggi al limite, ma ogni azione potrebbe avere conseguenze e ripercussioni irreversibili. In caso di arresto, un personaggio potrebbe marcire in prigione per sempre. In combattimento, potrebbe essere ucciso e non fare più ritorno.

In entrambi i casi, correte il rischio di perdere una combinazione unica di perk, classi e statistiche che potrebbe tornarvi utile in una missione successiva. Un aspetto da non sottovalutare, in particolare se si considera che il comparto narrativo di Watch Dogs: Legion includerà oltre 60 missioni suddivise in cinque storyline, con una varietà che si preannuncia più che mai ricca. A prescindere dal personaggio che sceglierete, questo sarà integrato nelle cut-scene con animazioni, espressioni e doppiaggio differenti, con un algoritmo speciale che Ubisoft ha sviluppato per dar vita a numerosi varianti di voci e animazioni per rendere ogni personaggio “unico”. Ciò che sembrava impossibile prima dell’annuncio ufficiale da parte della software house, funziona particolarmente bene nella build alpha che abbiamo potuto testare con mano per un’ora a Los Angeles.

Watch Dogs: Legion
Legion supporterà il multiplayer per quattro giocatori, ma Ubisoft non ha ancora svelato le novità di questa modalità.

TIRANDO LE SOMME

A conti fatti, Watch Dogs: Legion convince grazie a un gameplay che prende tutto ciò di buono fatto dai primi due capitoli e introducendo una serie di meccaniche interessanti (e in alcuni casi inusuali per un prodotto del genere). La possibilità di vestire i panni di qualsiasi personaggio che popola la Londra virtuale confezionata da Ubisoft, sommata all’unicità di ogni personaggio e al sistema di morte permanente, rende l’esperienza di gioco intrigante e dà al giocatore il pieno controllo del proprio destino. In attesa di scoprire in che modo il team di sviluppo reinventerà il comparto multiplayer, che farà parte del gioco ma sarà svelato solo nei mesi a venire, non possiamo che fare un plauso al team di Toronto per la capacità di ricreare una città convincente, con zone facilmente riconoscibili e caratterizzate da una cura maniacale per i dettagli.

Ed è importante, perché nonostante l’immancabile dose di bug e glitch della build alpha su cui abbiamo messo le mani, il gioco sembrava già particolarmente completo a circa nove mesi dal suo debutto ufficiale. Ci sarà tempo dunque per rifinire l’esperienza di gioco al meglio, intervenendo su ciò che al momento non convince del tutto: tra queste, il sistema di controllo, che sembra fin troppo ricco di opzioni e tasti per interagire con oggetti e dispositivi. Probabilmente nel gioco completo la software house ci introdurrà alle varie opzioni disponibili in modo progressivo e più naturale, ma nel caos generale della fiera losangelina abbiamo avuto come l’impressione che tenere a mente tutte le opzioni per sfruttare a dovere ogni novità nel gameplay non fosse proprio una roba alla portata di tutti. Come detto, ci sarà tempo per intervenire anche su questo aspetto di Legion, ma se il buongiorno si vede dal mattino, Ubisoft potrebbe ritrovarsi con una piccola perla che ha tutte le carte in regola per sancire la definitiva consacrazione della saga di Watch Dogs.