Da sempre caratterizzate per la loro grandezza e un ottimo level design, le mappe della modalità multiplayer della serie Battlefield hanno visto milioni di giocatori scendere su tanti campi di battaglia in periodi storici spesso diversi. La tradizione continua anche con Battlefield V, che propone alcuni scenari inediti per il brand, reinventando ancora una volta il campo di battaglia con un sistema di fortificazioni ben riuscito, e sorretto da un sontuoso comparto grafico che unisce un level design sopraffino a una distruttibilità ambientale senza pari.
Nell’approfondimento odierno partiremo insieme per un viaggio in giro per il mondo alla scoperta delle otto mappe presenti nel comparto multiplayer di Battlefield V, dopo aver visto da vicino il funzionamento delle classi e delle modalità di gioco. Se il numero di queste può sembrare esiguo, non disperate perchè sono già previste aggiunte in tal senso che con l’introduzione dei Venti di Guerra vedrà l’arrivo di nuovi campi di battaglia.
ROTTERDAM
Il primo campo di battaglia che andremo a esaminare è quello di Rotterdam, la città olandese che nel 1940 fece da sfondo all’invasione tedesca che vide contrapporsi una strenua resistenza da parte dell’esercito locale. In questa mappa è stata ricreata perfettamente parte del centro storico olandese, con un level design davvero incredibile sia dal punto di vista architettonico che estetico. Il lungo ponte ferroviario si estende per gran parte della mappa, fungendo da collegamento tra i vari distretti della città, ricchi di strade secondarie per poter cogliere di sorpresa il nemico. Particolarmente utile si rivela il nuovo sistema di fortificazioni, soprattutto in modalità che prevedono il respingimento degli attacchi nemici come nel caso di Operazione su vasta scala; costruendo barricate e postazioni fisse nelle varie zone si riesce a mantenere il possesso di queste.
La sopraelevata ferroviaria si rivela presto un ottimo posto per riuscire a raggiungere velocemente gran parte delle zone, oltre a fornire un’ottima linea di tiro per chi ama usare armi di precisione. Essere giocatori versatili premia sempre dal momento che Rotterdam valorizza diversi stili di gioco, grazie anche alla possibilità di aggirare il nemico tanto sia di spalle che dai fianchi. Il corso d’acqua che separa idealmente la città in due, dove potrete anche immergervi per scampare agli attacchi nemici, facendo attenzione a risalire in superficie poco dopo per evitare di subire danni. Allo stesso tempo l’alta distruttibilità dello scenario garantisce una varietà di situazioni differenti, tra scontri a fuoco dalla distanza o ravvicinati.
DEVASTAZIONE
Devastazione ribalta completamente il level design e le architetture raffinate di Rotterdam, con un cambio di ambientazione che mette in mostra la parte più drammatica della Seconda guerra mondiale. Lo scenario ci vede impegnati in una sorta di guerriglia urbana, dove furiosi combattimenti si concentrano all’interno di una biblioteca ormai del tutto distrutta, circondata da macerie di edifici in fiamme.
La conformazione prettamente urbana dello scenario vede prevalere combattimenti a corto raggio, salvo qualche eccezione. Seguendo quelli che sono i dettami stilistici degli scenari presenti in Battlefield V, anche in questa mappa presenta numerosi percorsi alternativi che permettono ai giocatori di attaccare da ogni parte. La stazione ferroviaria distrutta da un lato e quel che resta di un centro commerciale dall’altro, sono gli altri punti di interesse dove sporadicamente si scontrano le due fazioni avversarie.
Non mancano carri armati e furgoni blindati, ma tra vie strette e percorsi incidentati, la guidabilità è messa a dura prova e il rischio di finire bloccati è abbastanza alto, rendendo spesso i veicoli esposti al fuoco nemico.
ARRAS
Un tranquillo borgo di campagna trasformato in un inferno di fuoco dalla furia devastatrice della guerra. È questa in sintesi la presentazione di Arras, mappa ambientata tra le gialle coltivazioni di colza e i ruderi campestri del territorio francese. In questo scenario, a una fitta vegetazione si alternano zone urbane, con al centro una serie di villette e una vecchia chiesa che sovrasta l’intera area. Un buon modo per sfuggire al fuoco nemico è proprio quello di mimetizzarsi tra i campi di colza che ricoprono una buona parte dello scenario di gioco, sfruttando questo elemento anche per sferrare attacchi a sorpresa.
Attenzione anche ai numerosi carri armati che si aggirano minaccioso su e giù per la mappa; il pericolo proviene anche dalle zone incendiate dove giacciono le carcasse di carri armati andati a fuoco, che arrecheranno danno ai giocatori che non faranno attenzione a dove metteranno i piedi. Con il fronte della battaglia che può cambiare improvvisamente, grazie anche a una moltitudine di situazioni di gioco, Arras è una delle mappe più ispirate che troverete in Battlefield V.
FERRO FUSO
Se avete giocato e apprezzato il prologo iniziale La nazione chiama delle Storie di Guerra, allora Ferro fuso potrebbe diventare uno dei vostri scenari preferiti tra quelli presenti nel comparto multiplayer. Anche in questa mappa troviamo un lungo ponte che divide idealmente in due grandi macro zone il campo di battaglia, con tanto di agglomerati urbani e un’area caratterizzata da acquitrini e paludi.
Il controllo dell’imponente struttura in ferro gioca un ruolo chiave, tanto da poter essere sfruttato per tenere sotto controllo anche altre zone grazie alla posizione sopraelevata. I difensori in questa zona faranno bene a sfruttare al massimo il sistema di fortificazioni, impedendo agli attaccanti di sfondare la linea difensiva, preoccupandosi anche di eventuali veicoli nemici pronti ad assaltare la posizione.
Sui quattro lati troviamo invece case a schiera o avamposti militari, utili se conquistati per allentare la spinta nemica o circondare il nemico nel caso sia riversato in grandi quantità sul ponte che domina l’intera mappa. L’area paludosa è quella più pericolosa da approcciare, data l’assenza di edifici o punti in cui ripararsi dagli attacchi lanciati dal ponte o quelli frontali.
AERODROMO
Tra le otto mappe disponibili, Aerodromo è quella meno convincente dal punto di vista del level design, per via di una scarsa caratterizzazione estetica. Al centro troviamo un grande hangar, con vari avamposti e strutture militari posizionate a distanza da esso. Strutturalmente ritroviamo alcuni punti in comune con Devastazione, di cui condivide la centralità di un punto nevralgico dove avvengono la maggio parte degli scontri, ma gli ampi spazi aperti lasciano una libertà di azione a trecentosessanta gradi. Le linee di tiro appaiono abbastanza pulite, il che rende questa mappa perfetta per la classe Ricognitore e nell’uso di fucili semi automatici con ottiche a ingrandimento.
In questo scenario è quindi fondamentale sfruttare i pochi ripari a disposizione e muoversi velocemente, evitando di diventare facili bersagli per i cecchini nemici. Controllare il grande hangar centrale pone la squadra in una posizione di vantaggio, vista la possibilità poi di raggiungere facilmente anche gli altri punti di interesse della mappa. Grande spazio viene dato anche alla presenza dei veicoli, con cui tentare di sopraffare il nemico e costringerlo alla ritirata verso quelle poche postazioni che offrono riparo.
HAMADA
La seconda mappa ambientata in Nord Africa è Hamada, una grande distesa desertica caratterizzata da dune, avvallamenti sabbiosi e rovine in pietra sparse in diverse zone dello scenario. Si tratta di una delle mappe più grandi presenti in Battlefield V, che esalta il concetto di guerra totale tipico della serie, con combattimenti che vedono coinvolti fanteria, mezzi terrestri e aerei.
La scarsa presenza di edifici rende questa mappa il “paradiso dei tiratori scelti” ed estremamente divertente per chi ama lanciarsi in spettacolari inseguimenti aerei o serrati scontri tra carri armati e veicoli corazzati. Gran parte degli obiettivi da conquistare nelle varie modalità sono spesso protetti da trincee e rientranze, dove poter costruire barricate per difendersi dai letali attacchi dalla distanza o tentare di fermare l’avanzata di veicoli.
NARVIK
Dalle distese sabbiose del deserto nord africano ci spostiamo più a settentrione, tra i pendii innevati della gelida Norvegia. La piccola cittadina costiera di Narvik inaugura la prima delle due mappe ambientate dove i giocatori si daranno battaglia tra cumuli di neve e scontri ad alta quota.
Ripresa anche nella Storia di Guerra Nordlys, questo affascinante ambientazione invernale è caratterizzata da una struttura che, a differenza delle altre, si sviluppa in larghezza piuttosto che in ampiezza. Su uno dei due lati è presente un passaggio ferroviario ormai distrutto, che continua lungo una sorta di cantiere minerario a cielo aperto, mentre dall’altro troviamo una serie di colorate abitazioni che è possibile distruggere liberamente grazie all’ottimo impiego del motore di gioco Frostbite. Tra i due lati troviamo una sorta di lungo canale interrato da percorrere nella sua interezza per raggiungere tutti i punti di interesse che compongono Narvik.
FJELL 652
Infine, ma non per importanza, troviamo Fjell 652, una mappa ambientata su un picco montuoso che vede i giocatori sfidarsi ad alta quota. Se la struttura di Narvik si sviluppava in lunghezza, qui si ritorna alla conformazione circolare tipica della serie. Fjell 652 offre una moltitudine di punti rialzati dove lanciarsi all’attacco verso gli obiettivi, o controllandoli a distanza in tutta sicurezza. Fatta eccezione per aerei e bombardieri, l’assenza di veicoli terrestri permette ai giocatori di concentrarsi esclusivamente sui combattimenti tra fanteria.
Posizionate in vari punti della montagna, le postazioni anti aeree rappresentano un pericolo per i velivoli che, dal canto loro, potranno sganciare bombe o colpirle per metterle fuori uso. I diversi sentieri che circondano le varie zone rappresentano una buona occasione per effettuare aggiramenti alle spalle del nemico, in una mappa che punta tutto sulla frenesia degli scontri e premia la dinamicità dei giocatori. Trattandosi di un’ambientazione decisamente aperta, prestate particolare attenzione ai tanti ricognitori nemici mimetizzati tra i cumuli di neve in attesa di poter premere il grilletto.