Rocket Arena

Rocket Arena

Da Electronic Arts arriva uno sparatutto in terza persona a suon di razzi e divertimento.

In un mercato videoludico dove si cerca sempre più di offrire ciò che la moda del momento richiede, alle volte scostarsi da tali tendenze e fare un tuffo nel passato, ammesso che così si possa definire, non può certo che far bene, permettendoci magari di riscoprire o riapprezzare dinamiche che fino a poco tempo fa sembrano starci strette.

Ecco dunque che Electronic Arts tira fuori dal cilindro Rocket Arena, uno shooter in terza persona dallo stile semplice e accattivante, scegliendo di non cavalcare ancora una volta l’onda del successo dei Battle Royale (un terreno già tastato dal publisher americano con Apex Legends), ma riproponendo dinamiche appartenenti alla vecchia concezione degli sparatutto multiplayer.

RAZZI IN FACCIA

Dopo averlo provato qualche ora con qualche problema tecnico di troppo soprattutto con il matchmaking, ora è possibile godere appieno di Rocket Arena, e tirare le somme su questo nuovo e interessante progetto. A prima vista il titolo di EA può dare l’idea di frivolezza, dovuta sicuramente alla sua grafica cartoonesca e colorata, che è però sinonimo anche di grandi successi, come Fortnite. Addentrandoci maggiormente però nelle dinamiche di gioco, Rocket Arena si fa apprezzare in maniera molto più seriosa, senza comunque mai abbandonare del tutto quell’aria spensierata che lo contraddistingue. A far capire che il progetto di Electronic Arts vuole ritagliarsi un ruolo tutt’altro di comparsa sono le tante modalità che il gioco offre, accompagnate da un comparto competitivo per il quale sono già state annunciate diverse stagioni.

Al classico scontro a squadre 3vs3 fan da contorno Razzosfera, neanche troppo velatamente ispirata a Rocket League, in cui controllare una sfera e spedirla nella porta avversaria è la condizione necessaria per la vittoria. Un’altra modalità interessante è quella che prevede una sorta di caccia al tesoro. Un forziere apparirà a intervalli regolari in un punto casuale della mappa, e dovrà essere recuperato e custodito dai membri di un team per un tempo massimo di venticinque secondi. Più tempo terremo in possesso il forziere e più saranno i punti ottenuti; conclusa la conquista dell’oggetto dovremo recuperare monete d’oro sempre con lo scopo di fare punti, così il primo team che raggiunge i 250 punti si aggiudicherà la partita. Tutto questo, associato all’esigua durata delle partite, rende Rocket Arena un ottimo passatempo che riesce a creare una forte dipendenza sin dai primi match.

SENZA ESCLUSIONE DI COLPI

Se a questo aggiungiamo dinamiche semplici e intuitive ecco che abbiamo un mix quasi perfetto. Al primo Avvio Rocket Arena ci insegnerà le basi con un breve ma intenso tutorial, permettendoci così dopo una manciata di minuti di padroneggiare salti doppi, tripli, sprint verticali e schivate e, soprattutto, ci insegnerà a padroneggiare i razzi, arma unica e caratteristica del gioco nel cui titolo ritroviamo proprio questa peculiarità. I razzi su cui gli scontri a fuoco si basano sono caratterizzati da una fisica che fornisce un duro contraccolpo ai personaggi colpiti spingendoli sempre più lontani, dritti verso i margini dell’arena.

Ecco che quindi si presenta già una delle due condizioni di eliminazione degli avversari: spingerli a suon di razzi fuori dal campo di battaglia. La seconda è quella che, nelle primissime battaglie, può creare più confusione. Si tratta infatti di dover colpire ripetutamente gli avversari sino a riempire la loro barra del Boom, causando così la loro esplosione. È proprio questa tendenza inversa che visivamente può risultare fuorviante, spingendoci talvolta, presi dalla concitazione del momento, a concentrarci su bersagli con una barra del Boom poco carica scambiandola per la salute rimanente.

TEAM ROCKET

Dal punto di vista dei personaggi giocabili Rocket Arena non si comporta male, anche se si sarebbe potuto fare di più. Allo stato attuale sono ben dieci i personaggi giocabili, tutti ottimamente caratterizzati e equipaggiati ciascuno con tre differenti abilità. Il lato negativo lo si trova quando si prova a dare un ruolo ai vari personaggi e osservandoli poi agire nel contesto delle varie arene. Il risultato finale è che la distinzione dei ruoli non si percepisce granché, riducendo di fatto la scelta iniziale a pochi personaggi decisamente sopra la media, senza che le singole caratteristiche intrinseche si adattino alla mappa di gioco.

I personaggi in questione sono forti e lo sono sempre, mettendo ben in luce uno squilibrio tra gli eroi che, se non tempestivamente corretto, finirà col far accantonare completamente alcuni eroi in favore di altri, rischiando di appiattire di molto il gameplay che per ora si mantiene frenetico e divertente. Interessante la possibilità di personalizzare i vari eroi tramite l’equipaggiamento di specifici artefatti, i quali una volta slezionati conferiranno dei bonus in termini di velocità di movimento, via terra o aria. Per dare un tocco estetico in più è presenta una serie abbastanza importante di costumi e accessori che non influiscono in alcun modo sul gameplay. A far la differenza in battaglia poi ci pensano delle box contenenti degli oggetti particolari, quali bombe o scudi magnetici, che possono essere recuperati in giro per la mappa e utilizzati come arma supplementare per sconfiggere i nostri avversari.

STILE CARTOON

Dal punto di vista tecnico, escluso quello grafico di abbiamo già tessuto le lodi nella giusta misura, Rocket Arena si comporta bene senza far gridare al miracolo. Il doppiaggio dei personaggi è ben realizzato e prova a dargli una caratterizzazione caratteriale senza tuttavia lasciare il segno, anche se sono apprezzabili comunque alcune frasi e battute. Da segnalare che già prima dell’uscita non abbiamo riscontrato bug o malfunzionamenti di sorta (escluse le problematiche del matchmaking segnalate in apertura), e che dunque il gioco scorre sempre fluido e godibile in ogni momento dei match, anche quelli più concitati.

Anche il level design delle mappe è buono, con arene non troppo grandi che permettono lo scontro quasi immediato, e dettagli grafici davvero ben realizzati, ovviamente rapportato allo stile grafico di cui Rocket Arena fa sfoggio. Dunque,al netto di qualche piccola incertezza e problemi di bilanciamento, Rocket Arena conferma quanto di buono avevamo accennato nella nostra anteprima, riuscendo sapientemente a far tesoro delle qualità migliori dei giochi a cui si ispira e ad amalgamarle all’interno di un mix assolutamente vincente, e che speriamo Electronic Arts abbia la capacità di mantenere sullo stesso livello per un lungo periodo.

Rocket Arena
Rocket Arena
GIUDIZIO
Tirando le somme Rocket Arena è uno shooter divertente e colorato, leggero al punto giusto e nel quale si vede tutta la volontà del publisher americano di imporsi in questo settore. In Rocket Arena non c'è nulla che faccia veramente storcere il naso se si considera la quantità di carne al fuoco messa sin dall'inizio, tra modalità di gioco, personaggi e un comparto competitivo pronto a partire a... razzo.
GRAFICA
7.5
SONORO
7
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
8
PRO
Tante modalità di gioco in cui cimentarsi
Comparto tecnico nel complesso gradevole
Diversi personaggi ottimamente realizzati...
CONTRO
...ma che soffrono di problemi di bilanciamento
7.5