Star Wars: Squadrons

Star Wars: Squadrons

Un simulatore di volo spaziale. In tutti i sensi!

L’universo di Star Wars è una miniera senza fine per l’industria dell’intrattenimento. Partendo da Hollywood, che dopo i sei film originali ha riportato sul grande schermo uno dei brand più forti di sempre, risvegliando una community sempre viva e mai del tutto sopita. I prodotti videoludici incentrati sull’universo ideato da George Lucas non si sono fatti attendere, da sparatutto senza grandi contenuti come Star Wars Battlefront, a titoli ampiamente apprezzati come il recente Jedi Fallen Order, uno dei giochi più interessanti approdati sulle nostre console negli ultimi anni.

Seguendo la scia di predecessori più o meno illustri, arriva dunque Star Wars: Squadrons. Ma se pensate al solito prodotto banale volto a spremere fino in fondo la licenza, siete decisamente fuori strada, o meglio, fuori bordo. Si, perché questa volta non si tratta del solito sparatutto, ne tantomeno del “classico” gioco in terza persona, ma di un gioco di volo: sarete chiamati infatti a pilotare i vari caccia stellari realizzando, seppur in maniera virtuale, una delle fantasie più ricorrenti degli appassionati della saga.

Star Wars: Squadrons
I modelli delle navi spaziali sono stati riprodotti con una cura per il dettaglio davvero notevole.

UNA RIVALITÀ STELLARE

La campagna ideata dagli sviluppatori si inserisce dopo Episodio VI, riportandoci al centro di una delle rivalità più celebri della storia del cinema. Da una parte l’impero, sconfitto nella battaglia di Endor, dall’altra parte l’Alleanza Ribelle ora chiamata Nuova Repubblica. Nel corso delle missioni della campagna vedremo le cose da entrambi i punti di vista, impersonando due valorosi piloti delle rispettive squadre di volo. La trama scorre via con qualche colpo di scena più o meno prevedibile, e non brilla in maniera particolare per originalità, pur inserendosi in maniera del tutto coerente in un ambientazione tanto complessa e variegata.

Saremo chiamati a creare e personalizzare i due personaggi, affrontando le vicende nei panni del pilota imperiale così come in quelli dell’Alleanza, senza possibilità di scegliere, e questo potrebbe dare noia ai fan più accaniti di una fazione in particolare. I personaggi sono ben caratterizzati, e non troviamo una definizione netta tra il confine di giusto e sbagliato, e in questo senso il cambio di prospettiva è di grande aiuto. Nonostante qualche scena di intermezzo davvero notevole, si tratta però di una campagna piuttosto statica dal punto di vista narrativo. Una volta giù dal nostro velivolo infatti potremo solo dialogare con i nostri compagni di squadra approfondendo qualche aspetto della storia o seguire il briefing per la prossima missione. Non c’è alcun dubbio in merito: la cosa più divertente del titolo è volare.

UN SIMULATORE SPAZIALE PER TUTTI

È capitato più volte di approcciarci a titoli del genere con grande entusiasmo per poi restare piuttosto delusi, alle prese con meccaniche appena abbozzate e controlli cervellotici e poco intuitivi. Con Star Wars: Squadrons invece è successo l’esatto opposto, lo scetticismo iniziale legato all’ennesimo titolo pronto a godere di una licenza che fa gola, declinata in tutte le salse, si è diradato in pochi minuti, alle prese con un gameplay sorprendente: profondo, tattico, vario e ben studiato, capace però di dare la giusta confidenza anche agli utenti che hanno meno esperienza con giochi di volo. A colpire è intanto la cura maniacale riposta dal team di sviluppo nella realizzazione degli abitacoli.

Dalla tecnologia estrema e d’avanguardia dei veicoli dell’impero fino al solito sapore un po’ retrò dei caccia ribelli. Ogni fazione dispone di quattro veicoli diversi capaci di garantire approcci tattici anche molto diversi, e ognuno gode di una realizzazione poligonale eccezionale, sia dall’esterno e sia all’interno dell’abitacolo. E non si tratta di qualcosa di fine a se stesso: è disponibile infatti la modalità pilota, che permette al giocatore di approcciarsi al titolo senza nessun tipo di interfaccia utente, affidandosi in ogni aspetto agli strumenti di bordo. Un’esperienza profondamente immersiva e coinvolgente, rovinata però in parte dalla mancata localizzazione italiana della produzione. Il doppiaggio inglese è di ottimo livello, ma i sottotitoli vanno purtroppo a coprire parte della strumentazione, rendendo difficile controllare tutti gli aspetti di gameplay nelle fasi più concitate di gioco.

ALLA PLANCIA DI COMANDO

Una volta a bordo del nostro caccia potremo avviare i sistemi di bordo alla pressione del tasto A del controller Xbox One. Una volta in volo, lo stick sinistro viene utilizzato per gestire i motori e il rollio, mentre lo stick destro è adibito alla virata. I comandi sono intuitivi e precisi, garantendo al giocatore un buon controllo in volo sin dai primi istanti di gioco. I tasti dorsali sono invece assegnati ai due sistemi ausiliari della nave, di default troviamo un droide di riparazione sul dorsale sinistro e un missile a ricerca su quello destro. La pressione del grilletto sinistro invece ci permette di agganciare un bersaglio o un obiettivo, mentre quello destro è naturalmente usato per fare fuoco con l’arma principale. Una gestione profonda e dettagliata, che però non termina qui. La pressione prolungata del tasto X ci permette infatti di gestire in maniera manuale gli scudi, spostandoli per esempio sulla parte anteriore dello scafo nel caso di un assalto frontale contro una corazzata.

Col tasto B useremo invece le contromisure in caso di agganciamento da parte del nemico. Singolare invece l’uso dei tasti direzionali del D-pad: possiamo infatti scegliere se sovraccaricare i motori, privilegiando le prestazioni della nave e usare il turbo, oppure potenziare le armi e la loro ricarica o sovraccaricare gli scudi. Premendo invece il tasto inferiore opteremo per un bilanciamento ideale dei sistemi. Ogni modifica e ogni parametro troverà la sua collocazione sugli strumenti di bordo, facendo in modo di garantirci una piacevole sensazione di familiarità una volta all’interno di una nave che conosciamo già. Il risultato è un gameplay divertente, rapido, adrenalinico, capace di regalare grandi soddisfazioni in alcuni momenti, sia nell’esperienza singleplayer sia in multiplayer, che è ovviamente il pilastro portante dell’offerta di intrattenimento.

UNO SPAZIO… SOCIALE

Un gameplay così solido e valido regala le sue soddisfazioni anche semplicemente nella modalità pratica. È chiaro come sia la campagna, sia la modalità di pratica libera siano propedeutiche a quello che è il vero fulcro della produzione: la modalità multiplayer. Potrete affrontare un classico deathmatch a squadre in 5vs5, dove il primo team a ottenere 30 uccisioni vince la partita, o la squadra col miglior punteggio al termine dei quindici minuti. Al raggiungimento del livello 5 poi si avrà accesso alla modalità Flotta, dove l’obiettivo sarà quello di distruggere la nave ammiraglia avversaria prima che gli avversari facciano lo stesso. L’offerta potrebbe sembrare limitata, ma una volta sul campo di battaglia le differenze tra le due modalità sono più profonde di quanto potrebbe sembrare.

Nel caso del classico deathmatch non è infatti fondamentale collaborare con i propri compagni di squadra. Naturalmente l’unione fa la forza, ma con abilità ed esperienza potrete cavarvela anche agendo da piloti solitari. Nel caso della modalità Flotta invece ( affrontabile anche contro l’IA), una buona strategia è fondamentale per avere la meglio sulla squadra avversaria, soprattutto grazie ad un gameplay ancora più frenetico per via delle forze in campo: oltre alla nave ammiraglia saranno infatti presenti incrociatori o fregate e un gran numero di caccia avversari.

Ma la stessa nave ammiraglia è dotata di un gran numero di torrette e sistemi difensivi che renderanno il tutto sufficientemente complesso. In questa modalità ogni uccisione effettuata e ogni morte subita influiranno sul morale di attaccanti e difensori, portando a un’esperienza complessa e molto tattica, anche legata alla fazione di appartenenza. In fase di matchmaking potrete scegliere se partecipare in maniera casuale a una delle due fazioni, o scegliere la vostra fazione preferita. A ogni avanzamento di livello inoltre guadagnerete un punto requisizione e un ammontare di gloria. Se i punti requisizione saranno utili a sbloccare i vari componenti e potenziamenti della nave, i punti gloria serviranno solo ed esclusivamente a personalizzare il vostro velivolo dal punto di vista estetico.

Star Wars: Squadrons
Ogni tipologia di nave spaziale è personalizzabile dal punto di vista degli armamenti e quello estetico.

POTENZA AI MOTORI

Il comparto grafico di Star Wars: Squadrons è stato un altro elemento sorprendente. La qualità delle scene d’intermezzo è davvero incredibile, e sembra a tratti di essere di fronte a una produzione cinematografica. Le animazioni facciali dei personaggi, umani e non, sono convincenti, con texture molto pulite e dettagliate, al prezzo di sporadici fenomeni di pop-up a volte troppo marcati. Anche in gioco le cose funzionano piuttosto bene, grazie a una mole poligonale davvero importante ed effetti particellari molto convincenti. Tuffarsi in una nube di detriti lasciati da un caccia nemico appena esploso è qualcosa di adrenalinico, complice una direzione artistica da sottolineare.

Pianeti o resti di astronavi, le ambientazioni sono suggestive e vibranti, sostenute dal supporto alla tecnologia HDR, e influenzano in alcuni momenti anche il gameplay e le azioni del pilota, chiamato a destreggiarsi in slalom rischiosi tra i vari detriti presenti. Il frame-rate è piuttosto stabile su One X, mentre è da evidenziare qualche fenomeno di micro stuttering e qualche imprecisione nel V-Sync nelle scene d’intermezzo. Se è vero che manca la localizzazione italiana, va sottolineata la qualità audio, non solo nel doppiaggio inglese di primo livello, ma anche per l’implementazione dell’audio binaurale oltre al classico surround in 5.1 e 7.1 per un’esperienza ancora più coinvolgente, specie sui dispositivi per la realtà virtuale come PS VR.

Star Wars: Squadrons
Star Wars: Squadrons
GIUDIZIO
Star Wars: Squadrons è un titolo soprendente. Il perfetto punto d’incontro tra un gameplay profondo e accessibile, capace di soddisfare gli utenti più smaliziati quanto i novizi del genere. Una campagna apprezzabile fa da trampolino di lancio per un multiplayer capace di regalarvi diverse ore di divertimento, ancora meglio se con gli amici. La realizzazione degli abitacoli è a dir poco maniacale, e mette in evidenza un comparto tecnico di tutto rispetto, capace di sostenere il titolo anche nei momenti più frenetici e adrenalinici. Se siete dei fan dell’universo ideato da George Lucas non dovreste perdervi Squadrons per nessun motivo, ma anche se siete giocatori occasionali dovreste dare una chance a un titolo divertente e originale, con un’offerta di intrattenimento convincente e proposta a prezzo budget.
GRAFICA
8.5
SONORO
9
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
9.5
PRO
Gameplay profondo ma accessibile
Ottimo comparto tecnico
Realizzazione dei velivoli impeccabile
CONTRO
Campagna non memorabile
Peccato per la mancata localizzazione audio in italiano
Qualche leggera sbavatura tecnica
8.5