Days Gone - 5 cose da sapere

Cos’è Days Gone: i 5 cardini della nuova esclusiva PS4

Scopriamo insieme le caratteristiche principali dell'interessante survival di Bend Studio, in arrivo solo su PS4.

Dopo la Cover Story di febbraio dedicata ad Anthem, il nuovo titolo protagonista delle attenzioni redazionali per il mese di marzo è Days Gone, l’esclusiva PlayStation 4 che arriverà sul mercato alla fine di aprile. Come vi abbiamo già svelato nel nostro articolo dedicato, ogni giorno su VGN.it troverete un nuovo approfondimento per prepararvi all’uscita del titolo: certamente un ottimo modo per ingannare il tempo in attesa di mettere le mani sulla prossima avventura single-player per PS4.

In attesa della nostra nuova anteprima dopo una prova di tre ore del gioco, e prima di passare a guide, rubriche e speciali più dettagliati, è necessario capire cosa rende Days Gone uno dei titoli più attesi del 2019 e quali sono le principali caratteristiche di cui si compone questo promettente survival in terza persona. Ecco dunque le cinque cose da sapere sull’avventura firmata dal team Sony Bend Studio in arrivo il prossimo 26 aprile.

Days Gone

IL PROTAGONISTA: UN BIKER DI NOME DEACON ST. JOHN

In Days Gone i giocatori vestiranno i panni di Deacon St. John, un centauro, ex-cacciatore di taglie facente parte di una gang di motociclisti denominata Mongrel Motorcycle Club. Brutale e risoluto, Deacon incarna pienamente l’antieroe per eccellenza, nonché la figura del biker per antonomasia, rappresentante di una cultura dove violenza e fratellanza vanno decisamente a braccetto. L’universo narrativo di Days Gone ci restituisce però un personaggio devastato da una terribile perdita, costretto a sopravvivere in un mondo spietato e dove sembra essersi persa ogni traccia di umanità, in cui lo stesso genere umano lotta ogni giorno per sopravvivere.

Days Gone è un’esperienza single-player, e data l’assenza di qualsivoglia modalità multiplayer è lecito aspettarsi un impianto narrativo molto curato, con personaggi carismatici e atmosfere che ben rispecchiano la desolazione di un mondo post-apocalittico. Nella trentina di ore necessarie a completare il gioco, ben sei saranno formate da sequenze filmate, segno che Bend Studio non sia intenzionato a lasciato nulla al caso. Le premesse iniziali fanno ben sperare e la drammaticità degli eventi potrebbe fare di Days Gone una delle sorprese di questo 2019 videoludico, facendo ricredere tutti quelli delusi dai vari rinvii che hanno coinvolto il titolo in quasi tre anni dal suo annuncio, avvenuto durante l’E3 2016 di Los Angeles.  

Days Gone

LA MOTO: NON UN SEMPLICE MEZZO DI TRASPORTO

Un biker degno di questo nome non può essere considerato tale senza un adeguato bolide a due ruote. Ad accompagnare Deek nel lungo viaggio on the road troverete la sua motocicletta, che in questo caso non è relegata esclusivamente a mezzo di trasporto con cui spostarsi negli scenari di gioco, ma è un vero e proprio elemento su cui poggiano le basi del gameplay. Quella che dovrete guidare non è il classico chopper in stile Harley-Davidson: gli sviluppatori hanno infatti optato per una più agile moto off road, perfetta per districarsi tra i sentieri verticali dei picchi innevati o sfrecciare lungo fangosi tracciati boschivi, facendo slalom tra gli alberi. 

Non mancheranno occasioni dove lanciarvi in incursioni contro vari tipi di Furiosi o montare in sella velocemente per gettarsi in adrenalinici inseguimenti contro bikers appartenenti ad alcune fazioni rivali. Interessante è anche la gestione del veicolo di Deacon, che potrà essere migliorato e reso più performante proseguendo nel gioco, grazie a tutta una serie di upgrade specifici. Insomma, la moto del protagonista ricopre un ruolo di assoluta importanza, al punto tale da fungere da inventario mobile, ed è proprio per questo che i giocatori dovranno assicurarsi di non essere mai a corto di benzina, in tal caso le conseguenze potrebbero essere devastanti. 

Days Gone

IL GAMEPLAY: SOPRAVVIVERE ALL’APOCALISSE 

Solo contro decine di predoni o centinaia di Furiosi, Deacon St. John si troverà spesso e volentieri in inferiorità numerica, dovendo quasi sempre ricorrere a tattiche furtive di vario genere. Questo approccio agli scontri non l’unico messo a disposizione ma, così come confermato dagli sviluppatori, è quello decisamente più azzeccato se non volete complicarvi la vita. Non mancano però armi da fuoco ed esplosivi con cui liberarsi agevolmente delle varie minacce che infestano il mondo di Days Gone; fate attenzione a non riporre tutte le vostre speranze di sopravvivenza esclusivamente sul caro e vecchio piombo, perché le munizioni ben presto scarseggeranno e i nemici impareranno poco dopo a contrastare in modo efficace il vostro stile di combattimento. Il rumore generato da boati e colpi di arma da fuoco attirerà altre ondate di nemici, e ritrovarsi a fronteggiare anche cinquecento Furiosi contemporaneamente potrebbe rivelarsi un’impresa a dir poco impossibile.

Meglio dunque agire in maniera stealth e ricorrere all’astuzia di Deacon, attirando i nemici in punti specifici o preparando diverse trappole con cui mettere fuori gioco chiunque tenterà di frapporsi tra voi. Chiaramente in chiave sopravvivenza grande attenzione non poteva che essere riversata nel recupero di risorse, munizioni e consumabili da recuperare durante l’esplorazione, fondamentali per proseguire nel gioco. Come ogni survival che si rispetti, anche in Days Gone è presente un sistema di crafting e upgrade, entrambi estremamente utili per creare e migliorare l’equipaggiamento grazie alle risorse raccolte in giro. Pur con velleità da sparatutto in terza persona, alla base di Days Gone c’è una struttura da action survival ricco di situazioni sempre diverse, all’insegna della varietà. 

L’AMBIENTAZIONE: I PERICOLI DI FAREWELL 

Velocissimi, assetati di sangue e implacabili, i Furiosi rappresentano il pericolo principale che i giocatori si troveranno a dover fronteggiare in Days Gone, ma di fatto non l’unica fonte di preoccupazione per Deacon e soci. Esistono diverse tipologie di infetti, questi si riverseranno in massa, a centinaia, lungo la regione americana, non esitando ad attaccarvi al primo errore che commetterete. La pandemia che ha messo in ginocchio la società moderna ha trasformato gli animali in bestie ancora più fameliche, ecco quindi che non mancheranno branchi di lupi pronti ad attaccarci in gruppo o imponenti orsi contagiati dal virus (e per questo ancora più pericolosi), per cui meglio tenersi alla larga.  

Ma come il manuale dell’apocalisse insegna, in un mondo fuorilegge la natura umana riesce a rendersi perfino più pericolosa delle aberranti e deformi creature che si riversano nel mondo esterno. In Days Gone dunque dovrete prestare la massima attenzione anche a gruppi rivali di motociclisti e predoni, quasi sempre organizzati in accampamenti ben sorvegliati e ardui da espugnare. Ma talvolta una minaccia letale come quella dei Furiosi potrà rivelarsi un prezioso vantaggio se usato nel modo giusto, magari attirando le orde di infetti verso un accampamento nemico e lasciando che si attacchino a vicenda, facilitandovi di gran lunga le cose. Allo stesso modo Deacon dovrà prestare attenzione a imboscate e trappole sparse negli scenari. 

Days Gone

IL FATTORE SORPRESA: UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE 

Ambientato nel Pacific Northwest americano Days Gone offre una rappresentazione convincente dell’America settentrionale più rurale e selvaggia, tra fitti boschi di conifere, vallate e distese desertiche emerse dopo le violente eruzioni vulcaniche. Ma piuttosto che vivere il sogno americano on the road, vi ritroverete ad affrontare un vero e proprio incubo a occhi aperti, seppur molto evocativo e ben realizzato dal punto di vista delle ambientazioni di gioco curate da Bend Studio. In sella al vostro bolide sarete costantemente tentati di fermarvi per ammirare i suggestivi paesaggi incontaminati di Farewell o in cerca di preziose risorse tra le costruzioni di una cittadina abbandonata, ma dovrete prestare la massima attenzione perchè il richiamo della natura selvaggia quasi sempre nasconde pericoli di ogni genere.

Ad attendervi ci sarà inoltre un sistema di meteo dinamico che cambierà in maniera repentina, seguendo quello che è l’ecosistema del territorio del Pacifico nord-occidentale. La presenza di pioggia o neve non avrà effetti solo sulla manovrabilità del vostro mezzo a due ruote, ma col freddo i Furiosi tenderanno a essere più forti e letali mentre la pioggia attenuerà i vostri rumori, permettendo a Deacon di muoversi in maniera furtiva. A rendere il tutto ancora più intrigante ci pensa un ciclo giorno/notte che influenza in maniera attiva il comportamento dei Furiosi, che al calar del sole invaderanno l’area di gioco. Pur non rivoluzionando il concetto di open-world, Days Gone si preannuncia un titolo interessante nel proporre un mondo senza regole, letale ma estremamente affascinante da scoprire. Sarete abbastanza forti da sopravvivere in un mondo post-pandemico tanto ostile quanto letale? 

Days Gone

Queste che avete letto erano le cinque cose da sapere su Days Gone, il survival post-apocalittico la cui uscita è fissata al prossimo 26 aprile. Rimanete sintonizzati sull’hub dedicato all’esclusiva PlayStation dove ogni giorno troverete ad attendervi nuovi speciali e approfondimenti dedicati al gioco, interamente curati dalla redazione di VGN.it.