Project xCloud, provato in anteprima il servizio di cloud gaming di Microsoft

Ecco le nostre impressioni dopo aver testato la promettete piattaforma del colosso di Redmond.

Finalmente ci siamo, il momento tanto atteso dagli amanti del cloud gaming è arrivato. Qualche giorno fa infatti Microsoft ha ufficialmente dato il via ai test di project xCloud anche in Italia, permettendo a molti utenti che avevano risposto presente alla chiamata di qualche settimana fa, di provare in anteprima il servizio di streaming promosso dal colosso di Redmond.

Ma che cos’è di preciso Project xCloud? Il nome scelto da Microsoft per indicare il suo progetto è piuttosto esplicativo, e si traduce essenzialmente nella possibilità da parte degli utenti di usufruire di un servizio di cloud gaming, ovvero di poter giocare ai propri titoli preferiti grazie allo smartphone o tablet, il tutto sfruttando le componenti hardware messe a disposizione da Microsoft, senza dunque dover necessitare di console o PC.

Avevamo parlato proprio qualche tempo fa di come il mondo del cloud gaming avrebbe influenzato il mercato mobile, prendendo poi in esame lo strano caso di Google Stadia, altra contendente al trono del cloud gaming. Oggi a riaprire la contesa ci pensa Microsoft con un servizio potenzialmente rivoluzionario.

Era il 2018 quando per la prima volta l’azienda americana presentava al mondo il suo progetto, entusiasmando le folle e mettendoci di fronte all’evidenza di quello che, da lì a breve, tutti avremmo pensato diventasse il futuro del gaming. Oggi, a due anni (quasi) di distanza l’entusiasmo, in linea generale, è rimasto lo stesso, così come non sono cambiate le stesse le aspettative e le promesse. Ciò che è mutato è che, quello che sembrava essere un lontano futuro, oggi lo stiamo pian piano imparando ad associare a un presente non del tutto compiuto, ma che sicuramente si appresterà a rivoluzionare il modo e il concetto di gioco.

Dopo averci fatto assaggiare nei mesi precedenti il sapore di giocare ai maggiori titoli su un piccolo schermo grazie allo streaming da console, è finalmente arrivato il momento di goderci la vera e propria essenza del cloud gaming. Se fino a pochi giorni fa l’unico modo per giocare a titoli come Sea of Thieves, Gears 5 o Forza Horizon 4 su uno smartphone era quello di accendere la nostra console e avviare il gioco in streaming in contemporanea sul dispositivo mobile, oggi quella stessa console può tranquillamente rimanere spenta, e tutto può avvenire grazie al cloud, facendo comunicare direttamente il nostro tablet o smartphone con i server Microsoft, permettendoci di giocare comodamente a letto, o in viaggio.

Il funzionamento del servizio dal punto di vista dell’utente è estremamente semplice. Non bisognerà far altro che possedere un account Xbox Live, avere tra le mani un controller Xbox One o dotato di connesione Bluetooth e scaricare l’app Xbox Game Streaming sul proprio dispositivo, accedendo poi con le proprie credenziali.

A questo punto ci troveremo nella schermata home della che ci metterà di fronte alla scelta di quale servizio scegliere, se lo streaming da console se avviare o Project xCloud. Scegliendo la prima opzione ovviamente, come detto poco fa, avremo la necessità di tenere accesa la nostra console, la quale ci invierà in tempo reale i dati necessari per riprodurre lo streaming del videogioco scelto. Ovviamente è necessario che lo smartphone e la console siano connesse alla stessa rete Wi-Fi.

Qualora invece scegliessimo di sfruttare il servizio basato sul cloud ecco che potremo avviare dall’apposita app uno dei titoli presenti nel catalogo, a prescindere da dove ci troviamo, anziché dover essere a casa o in qualsiasi altro luogo si trovi la nostra console. L’unico punto a favore del servizio di streaming è che esso ci permette di sfruttare anche i nostri giochi in versione fisica (sempre a patto di inserire il disco nella console) o quelli acquistati o presenti su Xbox Game Pass.

Per quanto riguarda la qualità del servizio offerto siamo di fronte a qualcosa di davvero eccezionale. Project xCloud funziona, e anche piuttosto bene. I miei test sono stati effettuati in situazioni differenti: connessione Wi-Fi 2.4GHz intorno ai 30Mbps, stessa rete su banda 5Ghz (diverso telefono) e infine sfruttando la rete dati 4G/4G+ del mio operatore telefonico. Negli ultimi due casi la giocabilità è stata praticamente perfetta e la qualità grafica eccezionale, così come molto buono anche l’audio. Input Lag e problemi di sorta estremamente rari e per lo più constatati soltanto con la connettività mobile quando la batteria dello smartphone stava per abbandonarmi (il tutto con un consumo orario di circa 2.5GB).

Grossi problemi invece sono stati riscontrati sfruttando la rete a banda 2.4GHz, con una disconessione continua che ha reso di fatto impossibile testare il servizio. L’enorme differenza riscontrata potrebbe essere imputabile alla scarsa qualità delle componentistiche di rete dello smartphone in questione, ma di certo è un test che necessiterebbe di ulteriori approfondimenti, in quanto va in forte contrasto con quanto dichiarato da Microsoft, secondo la quale una velocità di download di 10Mbps dovrebbe essere sufficiente a permettere la fruizione del servizio senza problemi.

Ottima anche la quantità di giochi presenti nella libreria, con più di cinquanta titoli tra quelli presenti anche all’interno del servizio di abbonamento di Xbox Game Pass e che attualmente sono al momento disponibili per essere testati su Project xCloud. Tra questi spiccano sicuramente il simulatore piratesco Sea of Thieves, il piccolo gioiello Ori and the Blind Forest, Hellblade: Senua’s Sacrifice (assolutamente da recuperare e giocare in attesa dell’imminente secondo capitolo) e tanti altri ancora.

Tirando le somme possiamo dire che quello compiuto da Microsoft in questi giorni è un enorme passo in avanti verso il futuro del cloud gaming. Dopo tanti mesi di attesa possiamo finalmente abbracciare il progetto tanto pubblicizzato e tanto desiderato da migliaia di videogiocatori, per un servizio che punta a essere la vera essenza del cloud gaming.