Cyberpunk 2077, dieci film e serie TV che hanno ispirato il gioco di ruolo

10 produzioni che, in un modo o nell'altro, ricordano il prossimo progetto di CD Projekt Red.

Il mondo di Cyberpunk 2077 si è dimostrato da subito folgorante e più vivo che mai, con mille sfaccettature date dai colori con cui il centro di Night City viene illuminato anche nella tarda notte e dai grigi cunicoli che compongono il cosiddetto Sprawl, la zona più malfamata della città. Tuttavia il gioco di ruolo di CD Project Red non è il primo ad aver proposto questo tipo di ambientazione, le cui radici risalgono ai primi anni ’80.

In occasione della nostra Cover Story totalmente dedicata all’ultima, immensa fatica del team polacco, abbiamo voluto raccogliere i dieci film e serie che hanno fatto la storia del genere e che, oltre al materiale originale del gioco da tavolo Cyberpunk 2020 creato da Mike Pondsmith, potrebbero aver in parte ispirato la realizzazione di Cyberpunk 2077.

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COWBOY BEBOP

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In un futuro prossimo, l’umanità è stata costretta a fuggire sui vari pianeti del Sistema Solare: dopo la scoperta dei viaggi interplanetari tramite i cosiddetti gate, l’esplosione di uno di questi ha causato un’immensa spaccatura nella Luna, con alcuni detriti precipitati successivamente sulla Terra, rendendola di fatto inabitabile. A causa di ciò, la maggior parte della popolazione si è trasferita su Marte, nuova dimora dell’uomo e, ovviamente, di tutta la feccia che popolava le strade delle città terrestri. Spike, protagonista di questa avventura futuristica, è un cacciatore di taglie che, in compagnia dell’amico Jet, esplora il sistema solare alla ricerca di criminali a bordo della nave Bebop.

In Cowboy Bebop, un concetto fondamentale è l’unione tra vecchio e nuovo, tra antico e moderno. Si passa dalla tecnologia sfrenata delle città e veicoli a cattedrali abbandonate come quella vista nel mitico episodio “Ballad of Fallen Angels”. Immaginate di esplorare un vecchio monumento in Cyberpunk 2077 depredato dalle gang criminali che vivono in quel di Night City, e magari affrontare un boss malavitoso all’interno di un palazzo ottocentesco.

Cowboy Bebop presenta moltissimi riferimenti al mondo dei cyborg, del potenziamento umano e dell’eugenetica. Un esempio è Jet stesso, che dopo aver perso un braccio in un combattimento, l’ha prontamente sostituito con una protesi meccanica, certamente non dello stesso calibro e potenziale tecnologico di quelle viste in Cyberpunk 2077, ma che comunque conferisce all’ex-poliziotto una forza notevole.

MATRIX

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Non potevamo non inserire il film che ha sancito la consacrazione di Keanu Reeves nel mondo del cinema. La pellicola realizzata dalle sorelle Wachowski rappresenta uno dei più importanti punti nella storia cinematografica, non solo per i notevoli effetti speciali, ma anche per gli importanti temi trattati. Il canovaccio vede il protagonista Neo scoprire che la sua esistenza è tutta una menzogna: una matrice costruita per ingannare l’uomo, soggiogato dalle macchine nel mondo reale.

Il più importante riferimento a questo film è sicuramente la presenza di un’altra realtà, una simulazione al cui interno il personaggio può amplificare le sue facoltà e superare i limiti umani. Questa capacità tuttavia nasce dalla consapevolezza dell’Io reale e infatti Neo riesce a saltare interi palazzi solo dopo aver scoperto la verità.

Anche in Cyberpunk 2077 esiste una Rete, un cyberspazio a cui i Netrunner possono in qualche modo accedere per completare le proprie mansioni tramite la creazione di un alter ego digitale. Per farlo, il navigante deve immergersi in una vasca piena di ghiaccio, poiché tutto il corpo diventa una sorta di CPU e deve essere refrigerato costantemente per evitare che si surriscaldi e comprometta il cervello del Netrunner irrimediabilmente. Ciò succede anche nella trilogia di Matrix: gli uomini prigionieri delle macchine erano infatti conservati all’interno di capsule piene di una sorta di liquido amniotico, capace di conservare le persone in uno stato di stasi in attesa del risveglio.

ELYSIUM

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Pur non essendo un film di stampo propriamente cyberpunk, la pellicola del 2013 creata e diretta da Neill Blomkamp ci porta in un futuro in cui l’umanità stenta a vivere sulla Terra a causa del sovrappopolamento. La casta dei ricchi, estranea a qualsiasi problema che affligge il pianeta, si è trasferita su una stazione orbitante chiamata Elysium, un’oasi idilliaca che non tollera la presenza di clandestini, destinati a morte certa a causa delle rigide leggi anti-immigrazione.

Nel film Max Da Costa, interpretato da Matt Damon, deve tentare di salire sulla stazione orbitale a causa di un ingente ondata di raggi gamma che lo ha colpito, lasciandolo in fin di vita. Da notare subito come la discrepanza tra ricchi e poveri sia un tema importante anche in Cyberpunk 2077, e come analizzato nel nostro editoriale sul tema dei cyborg, la visione consumistica di questo futuro potrebbe portare ad allargare il divario tra le due caste. Chi dispone del vil denaro vive nel lusso, indipendentemente dal fatto che sia un grattacielo di Night City o una stazione orbitante nello spazio, mentre coloro che non dispongono di tali possibilità economiche sono costretti a vivere in condizioni pessime.

Nel corso della sua avventura, Max Da Costa acquisisce uno speciale esoscheletro che gli permette di continuare a combattere nonostante le sue deteriorate condizioni fisiche grazie a una connessione neurale che ha con lo stesso. Un esoscheletro del genere non è nient’altro che una versione preliminare delle stesse protesi che, nel futuro ideato da Mike Pondsmith, saranno collegate direttamente al sistema neurale anziché basarsi su impulsi dei muscoli e del cervello.

SAMURAI JACK

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La mitica serie animata di Genndy Tartakovsky comincia nel lontano Giappone feudale, quando il nostro samurai era solo un bambino ma sapeva già di dover lottare contro un destino infausto. Quando il demone Aku invia le sue truppe per conquistare il Giappone, il bambino parte per un viaggio in giro per il mondo per apprendere tutte le arti marziali esistenti e sconfiggere Aku al suo ritorno. Il demone però ha preparato una trappola che teletrasporta il samurai in un futuro lontano, dove la creatura domina col pugno di ferro su tutto ciò che vede.

Il punto di contatto tra il mitico cartone animato e Cyberpunk 2077 è certamente la città in cui Samurai Jack si trova per la prima volta dopo essere stato inviato nel futuro e che ricorre anche in altri episodi della serie. Jack si ritrova spaesato tra grattacieli, creature aliene e soprattutto cyborg, che cercheranno di ucciderlo in nome di Aku.

La presenza dei samurai all’interno di Cyberpunk 2077 ha dato vita ad alcune parodie, specialmente dopo la presentazione di Keanu Reeves nei panni di Johnny Silverhand che invita il protagonista ad alzarsi, in quanto c’è una città da bruciare. Ora immaginate che al posto di V ci fosse stato Samurai Jack: il risultato sarebbe stato unico.

STRANGE DAYS

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In Strange Days, Ralph Fiennes interpreta Lenny Nero, un ex-poliziotto che, tramite uno speciale visore per la realtà virtuale chiamato SQUID, può vivere delle esperienze di altri individui registrate nella sua interezza, dunque con l’ausilio di tutti gli organi di senso. La pratica è tuttavia illegale, in quanto rappresenta un progetto governativo abbandonato. I pochi fornitori rimasti vendono a Nero “esperienze fuori dal comune”, tra le quali non mancano rapine e altri crimini.

L’essenza stessa della Rete di Cyberpunk permette ai Netrunner la possibilità di vivere un’esperienza extrasensoriale, permettendo a chiunque lo desideri di visitare i luoghi più disparati. D’altronde, per gli hacker di Cyberpunk 2077 la realtà digitale rappresenta una seconda casa e non è da escludere che questo gruppo di persone sia ormai riuscito a diventare un tutt’uno con la rete, percependo dolore e altre esperienze sensoriali che un esterno non riuscirebbe a provare.

Non è da escludere che al suo ingresso nel Cyberspazio, V possa intraprendere una missione un po’ particolare, avventurandosi nella mente di un bersaglio e vivere un suo ricordo come se lo stesse vivendo l’ospite stesso. Questo tipo di missione investigativa all’interno della mente di una persona o di una zona remota della Rete, aggiungerebbe certamente un notevole spessore al gameplay.

GHOST IN THE SHELL

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Creato dal mangaka Masamune Shirow, Ghost in the Shell narra le vicende di Motoko Kusanagi, altresì detta Major, e di una squadra della sezione di pubblica sicurezza nella ricerca del misterioso hacker chiamato il Burattinaio. L’hacker riesce a violare i cervelli delle persone e ottenere importanti informazioni, che potrebbero compromettere le vittime o intere aziende.

Il mondo di Ghost in the Shell è tetro, inquinato, un mondo dove le grandi corporazioni hanno completamente monopolizzato il mercato. Un mondo in cui robot e androidi camminano in mezzo alle persone, anch’esse dotate di protesi cibernetiche, dove ogni androide, anche quelli che fino a un secondo prima credevamo dalla nostra parte, sono compromessi da un misterioso avversario e che potrebbe rivoltarsi contro qualsiasi macchina.

Quello di rubare direttamente dal cervello di un importante magnate dell’industria del futuro potrebbe essere il pane quotidiano dei netrunner di Night City. Ne è un esempio T-Bug, la più famosa Netrunner di Night City che, al termine della missione vista durante l’E3 2019, riesce a bypassare i sistemi di sicurezza di V, mettendolo a serio rischio di fronte al tradimento di Dexter DeShawn.

JUDGE DREDD

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Nel futuro di Judge Dredd, dopo un violento cambiamento climatico che ha distrutto gran parte dell’ecosistema, la popolazione mondiale si è rifugiata all’interno di enormi città, evento che ovviamente ha fatto sì che la criminalità crescesse esponenzialmente. Per risolvere questa crisi non bastano più le vecchie istituzioni: a fare il lavoro “sporco” ci pensano i Giudici, un’organizzazione paramilitare (che ricorda vagamente il Trauma Team di Cyberpunk 2077) con lo scopo di catturare i criminali ed emettere la sentenza al momento.

È facile pensare che nel mondo di Cyberpunk 2077 ci sia spazio per un ruolo del genere, che magari potrebbe toccare allo stesso V in missioni specifiche per conto delle milizie locali, che lasceranno al protagonista il compito di decidere il fato del criminale appena soggiogato. Come ci è stato detto più volte, tali decisioni porterebbero a conseguenze inaspettate, anche a lungo termine: un criminale risparmiato dal protagonista potrebbe dimostrarsi un valido alleato in una missione più complicata proseguendo nella storia.

Non essendoci un vero e proprio sistema morale in Cyberpunk 2077, emettere sentenza al momento diventa quindi una mera questione di convenienza. La figura di V potrebbe leggermente deviare da quella interpretata sul grande schermo da Sylvester Stallone, più improntata sulla violenza e sulla giustizia cieca. Tramite le sue decisioni, V potrebbe divenire un eroe positivo per gran parte della popolazione di Night City.

JOHNNY MNEMONIC

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Probabilmente Keanu Reeves è nato per interpretare ruoli all’interno di film futuristici. Secondo titolo con protagonista l’attore canadese, Johnny Mnemonic narra le vicende di un cosiddetto ricordante, un agente in grado di trasportare dei dati grazie alla propria mente, immagazzinandoli all’interno di una “bolla” posta nel proprio cervello. Tuttavia, maggiore è lo spazio occupato da queste piccole banche dati, maggiore è il rischio di perdere i ricordi legati all’infanzia o di incappare in un collasso mentale.

La possibilità di installare all’interno del proprio cervello un hardware per aumentare lo spazio di archiviazione era un vero sogno proibito: in Johnny Mnemonic, 160GB erano considerati un’infinità, sebbene al giorno d’oggi rappresentino una quantità modesta. Chissà, magari in Cyberpunk 2077 assisteremo a una missione simile a quella di Johnny, dove V sarà costretto a “trasportare” i ricordi di un agente sotto copertura e consegnarli a un boss malavitoso (qualcuno ha detto Dexter DeShawn?).

Allo stesso modo un chip impiantato nel cervello di V da parte del dottor Victor Vector potrebbe portare a un potenziamento del nostro cyberpunk, dopo il visore Kiroshi che lo stesso ripperdoc (liberamente ispirato al film) ha applicato al corpo del protagonista in una delle missioni principali della storia.

AKIRA

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Dopo la Terza Guerra Mondiale, che ha quasi raso al suolo la capitale del Giappone con l’ennesima bomba nucleare, gli abitanti sopravvissuti hanno costruito intorno al cratere dell’esplosione una nuova città, Neo-Tokyo. La storia di Akira vede come protagonista il capo di una banda di delinquenti, Kaneda, che all’occorrenza si scontra con una gang rivale chiamata Clown, e Tetsuo, il più giovane del gruppo che viene improvvisamente rapito da una misteriosa organizzazione militare che vuole utilizzarlo per il cosiddetto Progetto Akira.

Il manga/anime di Katsuhiro Ōtomo mostra dal punto di vista dei reietti una civiltà allo sbando, dove tra rivolte dei ceti più bassi ed esperimenti segreti solo il più forte riesce a sopravvivere. La lotta tra gruppi di teppisti rivali rappresenta l’incipit di una storia la cui tematica principale è apparsa anche in diverse fasi dei gameplay di Cyberpunk 2077, ad esempio nelle missioni in cui potrete scegliere se collaborare con le bande criminali o se affrontarli per ottenere potenziamenti e denaro.

La presenza del Trauma Team nel mondo di Cyberpunk 2077 ci ha ricordato il gruppo militare segreto che cerca di dar vita al Progetto Akira. Ovviamente non sappiamo cosa succede alle persone “sequestrate” dal gruppo paramedico (si pensi al personaggio di Sandra Dorsett), ma se fosse anche solo vagamente ispirato a quello del manga, forse è meglio che ciò che succede in quei laboratori rimanga nascosto.

Cyberpunk 2077

La cosa più evidente di Akira che ha ispirato CD Projekt Red, tuttavia, è l’iconica moto che proprio di recente è stata mostrata in un artwork promozionale di Cyberpunk 2077 e che il protagonista V potrà utilizzare per girovagare tra le strade di Night City.

BLADE RUNNER

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Non poteva certo mancare in questa raccolta Il film concepito da Ridley Scott, principale precursore di questo affascinante mondo tecnologico. Ambientato nel 2019 in una Los Angeles totalmente trasformata, l’ispettore Deckard (interpretato da Harrison Ford) ha come compito quello di cercare degli androidi fuggitivi. Il film si concentra sulla tematica della vita e della schiavitù, che abbiamo approfondito in un episodio della nostra rubrica Museo Videoludico. Gli androidi di Blade Runner sono destinati a essere ritirati dopo un certo lasso di tempo, dopo aver lavorato in colonie extraterrestri in condizioni pessime.

Sicuramente la più grande fonte di ispirazione per Cyberpunk 2077 (e più in generale per l’universo creato da Pondsmith) è stata l’ambientazione: ancora una volta, gli ampi spazi della ricchezza si contrappongono a quelli ridotti e sudici della povertà. Ecco che l’opulenza dei forti si mette in mostra, come negli androni sfarzosi di Tyrell, mentre tra le vie cittadine l’uomo (o ciò che ne resta) tenta di farsi largo anche solo per prendere un ciotola di ramen.

Nel mondo di Blade Runner c’è spazio anche per il potenziamento e perfezionamento del genere umano, tanto che uno dei temi più importanti è proprio quello sul corretto uso di eugenetica e della clonazione. Dove non si può arrivare a creare nuova “vita”, si preferisce realizzare animali robotici, tutto al di sotto di una coltre nube di smog causata dalla cupidigia dell’uomo.

BONUS: FILM E SERIE CHE SOMIGLIANO A CYBERPUNK 2077

Dal primo teaser di Cyberpunk 2077 si sono succedute molte altre produzioni a tema, ambientate nel futuro distopico che abbiamo apprezzato negli anni, che pur non avendo influenzato direttamente il progetto di CD Projekt Red, ricordano le atmosfere e lo stile dell’attesissimo gioco di ruolo della casa polacca.

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Tra i tanti, giusto per restare in tema, ci viene in mente Blade Runner 2049, sequel con protagonista Ryan Gosling nei panni di un androide cacciatore di suoi simili. Meno tetro rispetto al primo capitolo, il film del 2017 ha mostrato una versione ancora più solitaria dell’uomo (o meglio della macchina) in un mondo dove la miglior compagnia possibile è quella di… un ologramma.

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Lo scorso anno è stato anche il momento di Love, Death & Robots, serie antologica di Netflix che, nelle sue storie, ha mostrato vari spaccati di vita di possibili futuri distopici. Ci viene in mente l’episodio “Il vantaggio di Sonnie“, dove la protagonista, domatrice di un fortissimo mostro, si scopre avere un vantaggio non solo sui nemici nelle arene, ma anche su coloro che vorrebbero sfruttarla per le proprie incredibili abilità da domatrice. Infatti la sua mente non è all’interno di un corpo, ma nel cloud.

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Concludiamo con un’altra produzione Netflix, Altered Carbon, serie TV di successo in cui l’uomo è riuscito a conservare i ricordi e l’identità di una persona all’interno di supporti, detti pile corticali. Questi ricordi possono essere impiantate in altri corpi per consentire all’uomo di diventare virtualmente immortale, a fronte di un imponente capitale. La storia vede protagonista, ex-militare di cui l’identità è stata messa in “carcere”, tornare nel corpo di un poliziotto per indagare sulla misteriosa morte di un ricco magnate.


Questo articolo fa parte della nostra Cover Story di Cyberpunk 2077, in arrivo il 20 aprile 2020 su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Non perdete il nostro hub dedicato per scoprire tutti i segreti sul nuovo gioco di ruolo di CD Projekt Red.