Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077

Il nuovo titolo di CD Projekt Red, tra tante luci e molte ombre.

Dopo anni e mesi di attesa, numerosi rinvii e disavventure varie, finalmente ci siamo: Cyberpunk 2077 è finalmente tra noi. E se state leggendo questa recensione, vi sarete certamente imbattuti nel polverone mediatico sollevato dal titolo concepito da CD Projekt RED. Eppure ci aspettavamo qualcosa di diverso, è inutile negarlo, nella storia recente del settore videoludico si fa fatica a ricordare un lancio così atteso e allo stesso tempo travagliato. L’attesa per il gioco è salita in maniera graduale ma netta, sin dal suo annuncio nell’ormai lontano 2012, e l’enorme successo di The Witcher 3 ha di fatto raccogliere al team polacco numerosi consensi tra pubblico e critica, sempre più impaziente di mettere le mani su un progetto così ambizioso. A conti fatti la lunga gestazione di Cyberpunk 2077 si è rivelata un problema.

Al momento dell’annuncio infatti PlayStation 4 e Xbox One non erano ancora sul mercato, mentre oggi all’approdo sul mercato del titolo le console sopracitate sono state ampiamente superate non solo dai nuovi hardware di Sony e Microsoft, ma anche da una generazione intermedia. Il risultato è un gioco che di fatto non è perfettamente giocabile sulle vecchie console, che stenta in maniera terribile sulla generazione intermedia, e che non supporta (o almeno non ancora pienamente) le nuove console, su cui però gira piuttosto bene in retrocompatibilità. Discorso a parte invece merita la versione PC, ampiamente recensita al lancio di Cyberpunk 2077, dove con il consueto compromesso di un hardware di primo livello il titolo è una gioia per gli occhi, rappresentando l’esperienza di gioco che molti aspettavano. La nostra avventura per le strade di Night City è stata resa possibile da Xbox Series X, ed è a questa versione che faremo riferimento nel corso della nostra recensione.

Cyberpunk 2077
Benvenuti a Night City.

PRIMI PASSI A NIGHT CITY

Nell’esperienza ruolistica ideata da CD Projekt RED sarete chiamati a compiere una quantità considerevole di scelte, sin dai primi istanti di gioco. Il protagonista della nostra avventura è un mercenario di nome V, ed è questa l’unica cosa che non potrete cambiare. Fattezze e genere del personaggio stanno invece alla vostra creatività e alla capacità di districarvi in un editor piuttosto completo, che però non prende in considerazione i parametri fisici. Uomo o donna che sia, il nostro mercenario sarà comunque alto e slanciato. Non è mancata poi qualche velata polemica già partendo dall’editor, vista la possibilità di modificare anche gli attributi sessuali del nostro personaggio, in una scelta sicuramente unica che avrebbe però potuto essere risparmiata. Opzione ben più importante è invece quella che ci consente di selezionare il passato e la provenienza di V: Nomade, Vita di strada o Corporativo. I Nomadi vivono nelle Badlands, un’area pressoché desertica fuori Night City, con veicoli truccati adatti a sfrecciare nello sterrato.

Scegliendo Vita di strada farete invece parte della criminalità di Night City, mentre optando per il Path Life Corporativo affronterete l’avventura nel lusso delle corporazioni. Ogni scelta condizionerà non solo le prime ore di gioco, ma influenzerà i rapporti con ogni personaggio grazie alle opzioni di dialogo che vi avvantaggeranno in determinate situazioni e penalizzeranno in altre. La nostra scelta è ricaduta sulla Vita da strada, che ci sembrava più adatta ad un mercenario in una città pericolosa come Night City. In questo caso verremo coinvolti nel più classico dei furti d’auto ritrovandoci poi coinvolti nell’incarico che darà il via alla storyline principale di Cyberpunk 2077. Il furto di un innovativo chip sperimentale faranno si che V si trovi al posto sbagliato nel momento sbagliato, dando il via a una trama piuttosto originale e raccontata in modo efficace e mai banale, tanto nella quest principale quanto nelle numerosissime missioni secondarie e incarichi di cui Night City abbonda. Infatti Cyberpunk 2077 finisce col risultare dispersivo, soprattutto nelle fasi iniziali: già dopo una manciata di ore la mappa di gioco è un susseguirsi di indicatori, incarichi, contratti, missioni, con il telefono di V letteralmente sommerso da messaggi e chiamate dai vari datori di lavoro, tanto da disorientare il giocatore con una mole enorme di contenuti.

L’EVOLUZIONE DI V

Trovarsi a muovere i primi passi per le strade di Night City fa un certo effetto, mettendo subito in luce alcuni degli aspetti più imponenti della produzione, con una direzione artistica impressionante. Night City è una città pericolosa, malfamata, ma non per questo meno affascinante, anzi. Siamo di fronte a un ambiente di gioco molto ben caratterizzato e vibrante, pur non raggiungendo le vette delle versioni PC per densità di traffico e persone per strada. L’impressione è comunque quella di trovarci in un mondo vivo, addirittura affollato in alcuni momenti. Un breve tutorial ci illustrerà i fondamenti del gameplay, ma CD Projekt RED ha scelto di non guidare il giocatore passo passo, quindi gli aiuti e i tutorial finiscono qui, e forse ci sarebbe stato bisogno di qualcosa di più perché di fatto il giocatore si trova catapultato in una serie di menu, statistiche e attributi che soprattutto nelle prime fasi di gioco sono difficili da comprendere e interpretare al meglio, anche per via di una gestione dei menu non proprio intuitiva, come ormai da tradizione per il team polacco. La progressione di V è gestita tramite punti livello e punti talento, attraverso i quali personalizzare la propria esperienza di gioco.

I punti livello possono essere spesi nei cinque rami principali: fisico, riflessi, capacità tecnica, freddezza e intelligenza. Ognuno di essi ha però un due o più categorie di talenti con abilità attive e passive da sbloccare, e dovrete pensare bene in che modo indirizzare lo sviluppo del vostro mercenario, perché riassegnare i vostri punti abilità costerà caro, tanto da risultare impossibile fino a che non arriverete in una fase avanzata di gioco. Da questo punto di vista era forse da valutare un sistema di progressione simile a quello apprezzato in Assassin’s Creed Valhalla, con il giocatore assolutamente libero di riassegnare in qualsiasi momento i propri talenti, soprattutto considerato l’approccio poco guidato scelto dai ragazzi di CD Projekt RED. La profondità del sistema è però innegabile: le vostre abilità danno infatti accesso a particolari opzioni di dialogo che si sommano a quelle fornite dal vostro background, e potrebbero inoltre sbloccare diverse opzioni nel corso di alcune missioni. Un valore elevato nella statistica fisico potrebbe consentirvi per esempio di forzare una porta altrimenti inaccessibile, o potreste far valere la vostra elevata capacità tecnica tranciando una recinzione per una via di fuga molto più semplice. L’esperienza di Cyberpunk 2077 è insomma varia e profonda, e i vari aumenti di livello non sono soltanto numeri: sono una vasta gamma di possibilità.

COMBATTERE E SOPRAVVIVERE

A dare l’idea della profondità di Cyberpunk 2077 c’è un dato di fatto: si potrebbe completare l’intero gioco senza uccidere nessun nemico. Impressionante, anche se a conti fatti sfoderare il vostro potenziale offensivo è la scelta più logica. C’è da sottolineare però che in molte missioni abbiamo optato per un approccio totalmente furtivo, evitando lo scontro e utilizzando in alcuni casi delle armi silenziate, e la soddisfazione è stata tanta. Il sistema di shooting funziona piuttosto bene e fa il suo dovere, anche se occorre qualche ora per prendere le misure ed essere realmente efficaci. Il feedback delle armi è eccellente e anche ben differenziato, e c’è da evidenziare l’ottimo lavoro svolto dalla software house nel design di armi e componenti, dal design originale e molto personale. Peccato per una personalizzazione estetica che avrebbe dato un tocco di originalità in più all’equipaggiamento del giocatore. Avrete la possibilità di equipaggiare tre armi, dando dunque una vasta scelta tra fucili d’assalto, mitra, pistole, shotgun, fucili di precisione, mitragliatrici leggere o armi bianche.

Ecco, l’esperienza con queste ultime è appena sufficiente, con un feedback quasi completamente assente e animazioni che sembrano provenire da generazioni passate, compromettendo il coinvolgimento del giocatore. Un peccato, perché l’arsenale a vostra disposizione spazia da coltelli da combattimento a mazze a due mani, passando per le immancabili katane giapponesi. Quella delle armi da taglio non è però l’unica criticità del sistema di combattimento, compromesso almeno in parte da una intelligenza artificiale deficitaria e davvero poco credibile. Nell’inventario del giocatore c’è poi spazio per i vari slot di armature e materiali per il crafting, utile per costruire non solo armi e oggetti migliori, ma anche consumabili: dalle granate ai kit medici che ripristinano parte della salute. Menzione particolare per tutte le modifiche cibernetiche a cui potremo sottoporre V, partendo dalle mod che potremo applicare direttamente nel nostro inventario, fino agli impianti più sofisticati a cui avremo accesso recandoci dal nostro “bisturi” di fiducia.

A SPASSO PER NIGHT CITY

Come in ogni open world che si rispetti, abbiamo a che fare con una mappa di dimensioni considerevoli e particolarmente densa di contenuti visto il suo sviluppo orizzontale e verticale, soprattutto nel cuore della città. Da questo punto di vista la gestione dello spostamento rapido è peculiare e per certi versi penalizzante: bisogna infatti raggiungere i vari indicatori sparsi per la mappa e potremo spostarci solo da uno all’altro, costringendo dunque il giocatore a raggiungere il punto di viaggio più vicino prima di poter fare uno viaggio veloce. Importante dunque anche gli spostamenti con i veicoli, che potrebbero rappresentare la scelta migliore per godersi la realizzazione di un mondo di gioco così ispirato.

Siamo però davanti a un modello di guida poco convincente e divertente, con una tendenza alle derapate e a essere piuttosto scivoloso, che si tratti di due o quattro ruote. E anche in questo caso c’è un po’ di rammarico, perché il design e la caratterizzazione di tutti i veicoli sono perfettamente coerenti con l’ambientazione di gioco e piuttosto azzeccati, con interni e abitacoli realizzati con grande dovizia di particolari e diversi stili in base al tipo di mezzi. Dalle linee rozze dei veicoli dei Nomadi fino alle luci a led e schermi vari delle super sportive di lusso; particolare anche la scelta di dare accesso all’acquisto dei veicoli solo tramite i vari venditori che vi proporranno uno specifico veicolo tramite messaggio. Da questo punto di vista, la gestione del modello di guida e della gestione dei veicoli del buon vecchio GTA V resta ancora al top della sua categoria.

Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077 non se la cava male sulle console next-gen, ma presenta ancora troppi difetti che in alcuni casi rovinano l’esperienza di gioco.

L’ARTE DELLA TECNICA

Se dal punto di vista artistico siamo di fronte a un titolo clamoroso, il comparto tecnico è senza dubbio croce e delizia della produzione CD Projekt RED. Su PC dotati di hardware sufficientemente potenti il gioco è piuttosto sbalorditivo, ma su console le cose sono andate, come sappiamo, in maniera piuttosto diversa. Non entreremo nel corso di questa recensione nelle diatribe spinose che stanno affollando il web dal momento del lancio, ma lo stato del titolo sulle console base della precedente generazione è sotto gli occhi di tutti. E se era lecito attendersi un comparto tecnico ridimensionato, visti gli hardware ormai superati di PlayStation 4 e Xbox One, un’esperienza di gioco completamente diversa, e di fatto non godibile per via di un frame-rate che raggiungi talvolta i 12fps, che non era certo ipotizzabile prima del lancio, così come i numerosi crash. La potenza di Series X ha reso fortunatamente migliore la nostra esperienza, ma ha anche lasciato l’amaro in bocca per un lancio che di fatto non sfrutta le potenzialità dei nuovi hardware appena immessi sul mercato, che di fatto riproducono il titolo in modalità retrocompatibilità. Nella modalità prestazioni Cyberbunk 2077 raggiunge i 60 fps, con una buona stabilità generale, ma con qualche calo di frame che seppur non drastico o invalidante risulta comunque fastidioso a una frequenza così alta.

Poco da segnalare invece nella modalità qualità, dove i fotogrammi al secondo scendono a 30fps, ma con una pulizia e una stabilità migliore. Nel complesso il colpo d’occhio generale è piuttosto buono, ma è soprattutto nelle fasi in notturna che Night City si lascia apprezzare con le sue luci abbaglianti, i riflessi, le insegne olografiche, e proprio alcuni missioni ci hanno regalato vette artistiche e tecniche notevoli. Di giorno però l’impatto è molto ridotto, e si lascia spazio a texture non all’altezza della produzione. Solo le Badlands offrono il meglio di sé sotto il sole cocente, sottolineando un territorio arido e inospitale; la densità di traffico e di popolazione, come già accennato è apprezzabile, anche se naturalmente lontana da quelle ammirate su PC. Buona la definizione delle ombre, con un ottimo antialiasing a rendere il tutto molto morbido e meno spigoloso. Peccato per qualche fenomeno di pop-up e tearing con textures che appaiono anche dopo diversi secondi, dando vita a scene esileranti, con V ad impugnare armi inesistenti, o personaggi alle prese con oggetti immaginari. Discorso a parte invece per gli innumerevoli bug e glitch presenti, che in certe occasioni risultano invalidanti e che minano profondamente l’esperienza di gioco. Siamo stati costretti a rifare completamente una missione della quest principale per via di un bug che ha impedito al gioco di riconoscere il completamento della missione e a nulla è servito cercare di caricare gli ultimi salvataggi automatici.

Infinite compenetrazioni poligonali, personaggi che si sovrappongono, oggetti con cui non è possibile interagire, sottotitoli che compaiono spontaneamente nonostante disattivati e che rimangono bloccati a schermo. La lista di problemi è lunga e varia, nonostante la software house polacca abbia già rilasciato numerose patch, e altrettante sono già in programma per sistemare un’opera che dopo tanti anni di attesa è sbarcata sulle nostre console indiscutibilmente acerba e poco rifinita. Una menzione particolare va invece al comparto audio con un doppiaggio integrale di altissimo profilo, con Federico Viola (già doppiatore maschile di Eivor in Assassin’s Creed Valhalla) a doppiare V, e Luca Ward come sempre doppiatore di Keanu Reeves anche nei panni digitali di Johnny Silverhand. Il comparto audio di Cyberpunk 2077 è la ciliegina sulla torta di una caratterizzazione dei personaggi semplicemente impeccabile, che permette ai giocatori italiani di godersi il titolo senza mediazioni e finalmente con una qualità degna di produzioni così importanti. Eccellente anche la resa con il nuovo spatial audio di Xbox Series X, con suoni ambientali ben direzionati e un ambiente sonoro realistico e immersivo.

Cyberpunk 2077
Cyberpunk 2077
GIUDIZIO
Cyberpunk 2077 è sicuramente un titolo ambizioso, forse anche troppo. Siamo davanti a un action-GDR in prima persona profondo come pochi, caratterizzato da un mondo di gioco ispirato, vivo e vibrante. Sarete letteralmente trascinati in un vortice di missioni, incarichi, contratti che fanno da cornice a una trama principale ben scritta e molto originale, con momenti memorabili e una direzione artistica sublima. Un peccato che non tutti gli aspetti della produzione possano godere della stessa cura: un'intelligenza artificiale deficitaria e un modello di guida poco convincente sporcano in parte l’esperienza, con un comparto tecnico che probabilmente è ancora lontano dalla sua piena realizzazione e compromesso da una lunga serie di bug e imprecisioni varie. La speranza è che le versioni console possano essere valorizzate dalle patch annunciate per l’inizio del prossimo anno, con attenzione particolare all’aggiornamento agli hardware di nuova generazione che dovrebbero portare Cyberpunk 2077 al livello che gli spetta, e che noi tutti ci auguriamo.
GRAFICA
7
SONORO
9
LONGEVITÀ
8.6
GAMEPLAY
8.5
PRO
Un mondo di gioco ben caratterizzato
Ottima la realizzazione di armi e veicoli
Doppiaggio in italiano sontuoso
CONTRO
Comparto tecnico da rivedere, farcito di bug e glitch
Intelligenza artificiale deficitaria
Combattimenti corpo e corpo poco soddisfacenti
8.3