The Time Machine – La storia di Fallout

L'evoluzione della saga ruolistica dagli esordi sotto l'egida di Interplay alla rivoluzione di Bethesda.

The Time Machine - La storia di Fallout

FALLOUT 4

Piattaforme: PC, PS4, Xbox One
Data di lancio: 10 novembre 2015

Totalmente rinnovato dal punto di vista grafico grazie al rodato Creation Engine (già visto in The Elders Scrolls V: Skyrim), Fallout 4 provò a rivedere la componente survival del gioco. La più grande introduzione fu la possibilità di costruire in luoghi prestabiliti degli accampamenti dove far crescere una piccola comunità di coloni. Riutilizzando i materiali, era possibile costruire case, banchi da lavoro e sistemi di difesa. I coloni potevano essere assegnati a vari lavori, in modo da sostenere autonomamente la comunità creatasi e difendersi da attacchi esterni. In Fallout 4 fu inserita anche la possibilità di modificare a proprio piacimento l’armatura indossata, mescolando i vari pezzi di armatura tra loro. I vari banchi da lavoro venivano utilizzati per la modifica delle armi e il loro potenziamento, a patto di avere il necessario numero di materiali.

A livello di gameplay, il sistema SPAV venne rivisto: non era più possibile fermare il tempo, che veniva piuttosto rallentato e cambiava in modo dinamico le possibilità di colpire o meno un punto selezionato dal giocatore. Fu abbandonato invece il sistema classico degli attributi, al fine di far spazio a un sistema di perk acquistabili a ogni passaggio di livello. Per la prima volta in un Fallout, Bethesda scelse di doppiare interamente il nostro protagonista con tanto di semplificazione del sistema di dialogo, qui presente con il classico box a risposta multipla, molto più semplice ma non apprezzato particolarmente dagli appassionati della saga.

Nonostante tutto, Fallout 4 venne accolto positivamente grazie alla profondità di gameplay che permetteva di passare centinaia e centinaia di ore nei dintorni di Boston.

The Time Machine - La storia di Fallout

FALLOUT SHELTER

Piattaforme: iOS, Android, PC, Xbox One, PS4, Switch
Data di lancio: 14 giugno 2015 (iOS), 13 agosto 2015 (Android), 14 luglio 2016 (PC), 7 febbraio 2017 (Xbox One), 10 giugno 2018 (PS4, Switch)

Inizialmente lanciato su dispositivi mobile, Fallout Shelter è un capitolo non canonico che permetteva di vestire i panni del Sovrintendente di un vault. Come in ogni gestionale che si rispetti, il titolo (poi apparso anche su PC e console domestiche) imponeva al giocatore di fare attenzione ai bisogni dei nostri residenti, nonché a proteggerli dal mondo esterno e dalle sue amenità. Lo spin-off richiamava anche agli altri titoli canonici, facendo apparire personaggi dei vecchi episodi.

Fallout Shelter permetteva di mandare in missione i nostri abitanti al fine di ottenere risorse, facendo attenzione sia all’andata che al ritorno: più l’emissario si allontanava dal vault, maggiore sarebbe stata l’attesa per farlo tornare alla base, con il rischio di essere attaccato costantemente dai nemici. Inutile sottolineare come Bethesda abbia avuto un’ottima intuizione: Shelter è stato accettato positivamente dalla community, che pur non elogiandolo particolarmente (anche a causa di una profondità di gioco non troppo elevata), non disdegna tutt’ora una partitina nel tempo libero.

The Time Machine - La storia di Fallout

BONUS: FALLOUT 3 VAN BUREN / FALLOUT ONLINE / FALLOUT TACTICS 2

La storia di Fallout è caratterizzata anche da numerosi progetti cancellati, il più famoso dei quali è Fallout 3: Van Buren. Embrione di quello che poi sarebbe stato il terzo capitolo, Van Buren fu poi cancellato nel 2003, con conseguente chiusura degli studi Black Isle. Il titolo avrebbe dovuto proporre un concept molto simile ai primi due capitoli, aggiungendo al gameplay un multiplayer cooperativo e utilizzando il Jefferson Engine utilizzato in Baldur’s Gate 3. Quest’avventura avrebbe dovuto farci esplorare la zona sud-ovest degli Stati Uniti nel 2253.

Fallout 76 non è il primo tentativo della saga di spostarsi al multiplayer online. Prima dell’uscita di Fallout 3 nel 2008, infatti, Interplay voleva realizzare un gioco interamente online ambientato in una Seattle devastata. Tuttavia, una serie di dispute legali con Bethesda portarono Interplay Entertainment ad abbandonare definitivamente. Fallout Online, o com’era noto ai tempi Project V13 venne dimenticato… fino all’ultimo E3 di Los Angeles, quando Bethesda ha annunciato al mondo lo sviluppo di Fallout 76.

Infine, Fallout Tactics 2 avrebbe dovuto essere un sequel dello spin-off lanciato nel 2001. La storia ci avrebbe visto parte di una missione della Confraternita d’Acciaio alle prese con un GECK malfunzionante, il quale avrebbe creato un “Giardino dell’Eden” infetto con creature mutanti e funghi. Il gameplay rimaneva basato sullo stile strategico a turni, e i bozzetti trapelati in rete facevamo ben sperare sulle potenzialità di alcune idee. Di quel retaggio rimase solamente il Gatorclaw, il coccodrillo mutante che abbiamo imparato ad amare in Fallout 4: Nuka-World.

The Time Machine - La storia di Fallout

FALLOUT 76

Piattaforme: PC, PS4, Xbox One
Data di lancio: 14 novembre 2018

Fallout 76 ci porterà nel West Virginia, in un mondo ostile e al contempo emozionante. La vera sorpresa però ce la riserva il nuovo comparto multiplayer, che ci permetterà di esplorare questo nuovo mondo in compagnia di altri giocatori. Bethesda sperimenta così un nuovo modo di affrontare Fallout, dopo averci abituato a un vastissimo comparto single-player basato principalmente sulla narrazione. Un rischio interessante, una scommessa che potrà essere valutata solo con il tempo. Rimanete sulle nostre pagine per conoscere di più sul mondo di Fallout in attesa della nostra recensione di Fallout 76, in uscita questo 14 novembre su PC, PS4 e Xbox One!


Questo è uno degli articoli del nostro Road to Fallout 76, il processo di avvicinamento alla recensione del nuovo titolo targato Bethesda. Non perdete nuovi approfondimenti sul gioco di ruolo in arrivo nei prossimi giorni!