Alzi la mano chi ha storto il naso dopo aver visionato il primo trailer del film dedicato a Sonic messo online da Paramount Pictures. Va bene, ora abbassatela tutti. Il primo assaggio di quello che sarà il film live-action dedicato all’eroe videoludico di SEGA ha lasciato numerose perplessità, d’altronde le prime avvisaglie erano giunte ascoltando il sottofondo musicale scelto per il trailer, Gangsta’s Paradise del rapper Coolio, un brano che sta a Sonic come il formaggio sul pesce, il che è tutto dire. Ma in attesa di un restyling che sia all’altezza di Sonic (si spera), il porcospino di blu colorito non si è perso d’animo ed è sceso in pista con Team Sonic Racing, racing arcade in arrivo su PC, PS4, Xbox One e Switch a partire dal 21 maggio.
In ordine temporale l’ultima avventura su quattro ruote del porcospino blu risale al 2012 con Sonic & All-Stars Racing Transformed, apprezzato racing arcade che faceva appunto delle trasformazioni il suo cavallo di battaglia, riscuotendo tra l’altro un buon successo da parte di pubblico e critica. La nuova avventura su quattro ruote sviluppata da Sumo Digital e pubblicata da SEGA punta invece su inedite meccaniche rivolte principalmente alla cooperazione tra i piloti, che rendono sulla carta Team Sonic Racing concettualmente diverso dalla serie Mario Kart e dall’imminente Crash Team Reacing Nitro-Fueled, che arriverà sul mercato esattamente un mese dopo.
VELOCITÀ SUPER-SONIC-A
Cosa spinge il porcospino dalla velocità supersonica più famoso di sempre a gareggiare a bordo di veicoli che oltretutto non reggono il paragone in termini di velocità? Semplice, un misterioso invito da parte di Dodon Pa a partecipare a una serie di gare automobilistiche, un’occasione decisamente ghiotta per chi ha fatto della velocità un vero e proprio marchio di fabbrica. Attraverso alcune scene statiche dialogate Sonic e compagnia bella a poco a poco scopriranno il reale motivo per cui il misterioso Dodon Pa ha messo in piedi il torneo. Si tratta chiaramente di un pretesto, nemmeno troppo entusiasmante a dir la verità, per gettare il giocatore all’interno della modalità single-player denominata Avventura a squadre.
Sono sette i mondi su cui sono dislocati gli oltre sessanta eventi (che ricordano gli scenari visti in Super Mario Bros. 3), con gare da sbloccare accumulando un determinato quantitativo di stelle, ottenute completando i vari eventi. Si tratta nella maggior parte dei casi di singole gare a squadre o gran premi composti da quattro corse, con entrambe che talvolta pongono uno o più obiettivi secondari da provare a soddisfare, come eseguire un determinato numero di super turbo o non usare nessun power-up. In altre gare invece sarete messi alla prova individualmente con numerosi eventi che rappresentano delle sfide anche abbastanza impegnative qualora la vostra prerogativa sia puntare a vincere una medaglia di platino. Variazioni sul tema come la raccolta di ring, derapare accanto ad alcuni ostacoli e distruggere quanti più bersagli possibili, rappresentano sicuramente un buon diversivo dalle classiche corse a squadre.
VELOCE COME UN FULMINE
L’allegra brigata capitanata da Sonic è protagonista di un racing game che ripropone un modello di guida già visto a più riprese, basato interamente sul dare gas a manetta e derapare il più a lungo possibile per ottenere del turbo extra. Lontano dai tecnicismi visti nei vari episodi di Mario Kart, Team Sonic Racing è quello che si potrebbe definire un arcade racing pensato per le masse, fruibile appieno dai novizi ma che riesce a stuzzicare anche i giocatori con un certo bagaglio videoludico quando si tratta di gareggiare su kart o bolidi da corsa. In pochi tasti è racchiuso tutto il sistema di guida, dove con i due grilletti dorsali si accelera, frena o si va in derapata, con gli altri tasti dediti ad azioni come attivare il super turbo, guardarsi indietro o attivare mosse contestuali alla condivisione dei power-up mentre con l’analogico destro è possibile cimentarsi in acrobazie che se completate forniscono un boost momentaneo; anche la gestione delle derapate è volutamente semplificata, facile da padroneggiare sin dalle prime battute di gioco, che rappresenta però una tecnica indispensabile per acquisire maggiore velocità ed essere sempre nel vivo della gara. Raccogliendo inoltre i classici anelli lungo il tracciato a beneficiarne sarà la velocità massima, che aumenterà a seconda dei ring raccolti.
L’intelligenza artificiale alleata e degli avversari offre tutto sommato un discreto tasso di sfida, dove chiaramente l’abilità del giocatore al volante ha comunque una certa rilevanza. Detto ciò, il sentore è che sia tuttavia presente una sorta di “spintarella” quando a un giro dalla fine ci ritroviamo a dover rincorrere gli avversari, permettendoci quasi sempre di spuntarla; innalzando la difficoltà ecco che le gare si fanno più tirate ed è quanto mai fondamentale sfruttare al massimo la cooperazione con gli altri piloti della propria squadra, sperando che questi riescano a strappare un buon posizionamento finale dopo aver superato la bandiera a scacchi. Ma a rendere Team Sonic Racing diverso da un Nickelodeon Kart Racers qualunque sono certamente le meccaniche legate alla cooperazione tra i team, composti rigorosamente da tre piloti. Il tutto è in funzione del gioco di squadra. Niente più egoismi alla ricerca della gloria personale, con la parola “team” all’interno del titolo che in questo caso lasciare chiaramente intendere il tipo di esperienza a cui il giocatore si troverà davanti. Ed è qui che entra in scena la meccanica di gameplay su cui ruota tutta l’esperienza di gioco.
DO UT DES
La summa filosofica che si cela dietro Team Sonic Racing si può racchiudere con una certa facilità nella locuzione latina “do ut des”, ovvero “io do affinché tu dia”. Proprio sul concetto del dare per ricevere che Sumo Digital ha creato delle solide basi di gameplay, che si snodano attraverso tre semplici azioni molto rilevanti per il raggiungimento della vittoria. La prima è cercare di rimanere il più tempo possibile nella scia del compagno più avanzato, sfruttando appunto un effetto fionda che garantisce del turbo aggiuntivo, sfruttando il turbo radente da attivare passando vicino a un compagno che guida lentamente o ha sbandato, e infine offrendo o accettando i wisp (a tutti gli effetti dei power-up). Al compimento di ognuna di queste azioni vedrete l’indicatore del super turbo salire in maniera consistenze, e una volta pieno potrà essere attivato: tutto il team beneficerà di un notevole incremento della velocità e l’invincibilità a qualsiasi wisp presente in pista o lanciato dagli avversari.
Badate bene però ai singoli piazzamenti a fine gara del vostro team, in quanto un primo posto sarà del tutto inutile se poi sarà seguito da un decimo e dodicesimo posto degli altri piloti della squadra, dal momento che a ogni posizione corrisponde un quantitativo di punti ben definito, il cui totale decreterà il piazzamento finale delle quattro squadre in gara. Puntando tutto sull’immediatezza Team Sonic Racing ha centrato il bersaglio dove il troppo lungimirante OnRush l’ha mancato, peccando di voler rivoluzionare un genere con meccaniche probabilmente troppo ambiziose da assimilare per un gioco di corse dichiaratamente arcade. Bastano infatti poche gare per entrare in questo circolo vizioso fatto di accelerazioni improvvise e furiose battaglie a suon di power-up da condividere, dove inevitabilmente le meccaniche legate al gioco di squadra giocano un ruolo importante per poter ambire alla vittoria.
Chiaramente per permettere alla squadra di ottenere il gradino più alto del podio è necessario difendersi e attaccare usando alcuni dei quattordici wisp da raccogliere lungo i tracciati, ciascuno con caratteristiche difensive e offensive differenti: lo spettro giada renderà invisibile il giocatore per qualche secondo mentre ad esempio l’aquila cremisi colpirà automaticamente un bersaglio, con il cubo blu che invece può essere lanciato in pista per far sbandare gli avversari che lo colpiranno. Ma c’è di più, perché offrendo e ricevendo uno wisp questo verrà potenziato, come nel caso del razzo arancione che potrà essere usato tre volte invece che una. Per memorizzare ognuna delle peculiarità di questi strambi power-up servirà chiaramente qualche partita, dal momento che le icone non appaiono proprio chiarissime o di facile intuizione nel collegamento tra il design e la relativa funzione. In ogni caso ricordate che condividere riserva sempre notevole vantaggi, provare per credere.
RIUNIONE DI FAMIGLIA
Come una regola non scritta, ma da sempre applicata, i kart racing sono diventati ormai l’occasione perfetta per riunire tutti quei personaggi appartenenti allo stesso universo o saga. Team Sonic Racing mantiene quindi i personaggi canonici della serie ultraventennale, dove chiaramente oltre alla mascotte di SEGA abbiamo personaggi storici come Tails, Knuckles o il baffuto Dr. Eggman, ai quali si aggiungono altri come Silver, Big e Rouge. Quindici i personaggi giocabili, tutti appartenenti all’universo di Sonic, senza aggiunte extra come nei capitoli precedenti. In linea con gli altri esponenti del genere, ogni veicolo è caratterizzato da una serie di statistiche differenti, con i piloti che a loro volta sono divisi in tre raggruppamenti: potenza, tecnica e agilità, che rispecchiano le caratteristiche dei veicoli. Ogni categoria presenta inoltre un’abilità specifica dove i piloti veloci dispongono di un’onda d’urto che può distruggere alcuni colpi in arrivo, quelli tecnici riescono invece a guidare su tutte le superfici senza rallentare mentre quelli potenti possono distruggere ostacoli senza rallentare.
Ricchi di ostacoli, scorciatoie e percorsi alternativi, i ventuno tracciati presenti in Team Sonic Racing si lasciano apprezzare con un certo piacere ma di certo non appaiono così ispirati come quelli a cui la serie Mario Kart ci ha abituati. Sono presenti comunque circuiti molto ben caratterizzati e belli da ammirare, tutti appartenente a un tema specifico, come il colorato Wisp Circuit, l’impegnativo Hidden Volcano e l’adrenalinico Clockwork Pyramid. A mancare è quella magia artistica che invece contraddistingue il racing di Nintendo, tanto nel level design dei tracciati quanto nelle vetture dei quindici personaggi; probabilmente Sumo Digital è stata costretta alle cosiddette “nozze con i fichi secchi” per ragioni di budget, non a caso il team di sviluppo è ricorso al riciclo di alcuni circuiti già presenti principalmente in Sonic & SEGA All-Stars Racing.
PIMP MY KART
Al costo di dieci crediti, ottenibili semplicemente completando le gare e senza dover mettere mano al portafoglio, potrete acquistare una capsula modifiche che in maniera del tutto casuale garantirà un nuovo elemento estetico o che modificherà le caratteristiche dei veicoli. Volete essere più veloci in fase di accelerazione? Nessun problema, sappiate però che le vostre difese ne risentiranno, dove al miglioramento di una (o più) delle cinque caratteristiche corrisponde in egual misura un peggioramento delle stesse. Un compromesso necessario per evitare che vengano minati gli equilibri durante le gare online e non, assecondando al contempo i vari stili di guida dei giocatori.
Nuovi componenti prestazione modificano alcune statistiche dei veicoli, oltre chiaramente a cambiare l’aspetto estetico del proprio bolide. E su questo aspetto Team Sonic Racing offre grandi possibilità di personalizzazione tra adesivi, colori e forme della carrozzeria, agendo esclusivamente sulla parte estetica o smanettando con le statistiche dei veicoli cambiandone i pezzi tra quelli sbloccati nelle capsule modifiche.
SFIDA ALL’ULTIMA CURVA
Applicato al single-player l’ingegnoso sistema di cooperazione ideato da Sumo Digital funziona ottimamente ed è la caratteristica che rende la sua creazione diversa dagli altri racing game in circolazione. Ma il vero banco di prova per saggiare la bontà del gioco di squadra promosso in Team Sonic Racing è senza dubbio il multiplayer online pensato per dodici giocatori, e quello locale, quest’ultimo disponibile per un massimo di quattro giocatori in split-screen. Ci si può unire a una lobby già esistente, crearne una o partecipare alla sessione avviata da un nostro amico, ma non prima di aver selezionato se giocare in squadra, in singolo e se tentare di scalare la classifica partecipando a corse classificate oppure optando per le più tranquille gare occasionali. Una volta all’interno verranno proposte quattro circuiti a cui possono essere legate anche specifiche modalità, da scegliere chiaramente tramite votazione.
Inutile dire che con giocatori umani le cose si fanno di gran lunga più interessanti e chiaramente divertenti. Se in solitaria l’attuazione delle tre principali mosse per incrementare la barra del super turbo, le azioni di richiesta e donazione dei wisp risultano allo stesso modo immediate grazie alla pressione di un singolo tasto con cui aiutare e farsi aiutare nel difendere la propria posizione o tentare la scalata per quelle che contano. A livello di stabilità delle partite online tutto è filato liscio, senza rallentamenti o problemi di alcun tipo. In ogni caso le meccaniche cooperative funzionano bene anche nel comparto multigiocatore, dando vita a divertenti sessioni in compagnia o contro altri giocatori.
UNA BUONA PERFORMANCE
Team Sonic Racing è tecnicamente più che godibile da vedere ma non è di certo un fulgido esempio di meraviglia grafica o che cattura l’occhio più del dovuto. Su PS4 Pro il titolo gira a una risoluzione dinamica in 4K e 60fps, fatta eccezione per qualche momentanea incertezza del frame-rate che si verifica nelle situazioni più concitate. E diciamo la verità, un racing con un frame-rate ballerino o che non riesce a spingersi oltre ai 30fps (come nel caso di Dangerous Driving), non è proprio il massimo per un giocatore, ma fortunatamente non è questo il caso.
Sul versante sonoro troviamo un discreto numero di motivetti che accompagnano il giocatore nei menu di gioco e durante le gare, con un’alternanza di musiche più o meno attinenti alla pista in cui si gareggia. È presente il doppiaggio in italiano, mai scontato quando si parla di videogiochi, tutto sommato ben realizzato, che si manifesta con dialoghi e battute più o meno riuscite tanto durante la corsa che nelle scene statiche che precedono alcune delle gare della modalità Avventura a squadre.