Nintendo prima di Mario: perché Labo è un ritorno alle origini della casa giapponese

Nintendo Labo è al centro delle discussioni degli appassionati di videogiochi sin dal suo annuncio avvenuto qualche giorno fa, eppure di primo acchito non sembrerebbe minimamente legato agli stessi. Stiamo parlando di pezzi di cartone da montare per giocare, una cosa che esiste effettivamente nel nostro piano materiale e non rappresenta un insieme di bit rinchiuso in una cartuccia o scaricato da chissà quale server remoto sulla console di casa.

Cos’ha a che vedere dunque questa nuova iniziativa con Nintendo? Probabilmente poco o nulla penserete voi, dal momento che l’idea stessa delle costruzioni in cartone è una delle più cose più distanti dall’industria videoludica moderna. Tuttavia la verità è un’altra. Storicamente, infatti, Nintendo è un’azienda molto vecchia: se seguite il nostro canale Instagram, allora avrete già notato la nostra foto del prodotto con cui la casa nipponica ha avviato il proprio business nel lontano 1889.

Ebbene sì, più di un secolo fa Nintendo era una neonata azienda che produceva carte da gioco, per la precisione le carte Hanafuda (le carte dei fiori), un mazzo giapponese usatissimo e dalle dimensioni estremamente ridotte.
Leggenda narra che le carte Nintendo fossero le preferite dalla mafia giapponese, la Yakuza, e che a ogni partita la malavita utilizzasse un set nuovo per evitare bari e/o mazzi contraffatti (per la gioia di Nintendo).

Dalle carte da gioco ai… “giochi di carta” il passo fu breve. Nintendo iniziava ad ampliarsi e crescere sempre più, e così oltre ai piccoli mazzi di Hanafuda ben presto iniziò a produrre anche altre tipologie di giocattoli. Tra questi progetti, come riportato dal blog BeforeMario, Nintendo realizzò degli stampi di cartone che, una volta piegati, andavano a formare veicoli di ogni genere, animali, luna park, fattorie e persino… una riproduzione in miniatura di Venezia.

Nintendo Labo

Sembra proprio che Nintendo sappia decisamente come reinventarsi e sfruttare a proprio favore i suoi trascorsi, ripescando dal passato conoscenze oramai dimenticate e sconosciute ai più.

Solo una casa come Nintendo avrebbe potuto rimettere in mano ai giocatori di oggi un materiale concettualmente “obsoleto” come la carta, quello stesso materiale che abbiamo visto scomparire in questi ultimi anni da ogni gioco a favore dei più moderni manuali elettronici, così impersonali e incapaci di regalarci le stesse sensazioni tattili o di riempirci le narici di quell’odore di inchiostro che si respirava aprendo le confezioni incellofanate.

Nintendo Labo

Nintendo LABO ha quindi radici antichissime. Speriamo ben presto di vedere disponibili altri modelli e altri set oltre a quelli attualmente disponibili e ordinabili. I mezzi da cui la casa di Kyoto può attingere non mancano di certo. Vi basta guardare a quanto è stato realizzato in passato grazie alle immagini di BeforeMario: