Se n’è parlato tantissimo negli ultimi mesi tra leak, rumor, falsi annunci e tweet di personaggi più o meno attendibili del mondo del web. Ieri, finalmente, Nintendo si è decisa a presentare Super Mario 3D All-Stars, l’attesissima collection dedicata al 35° anniversario della nascita dell’idraulico più famoso del pianeta. Un nome che non è stato assolutamente scelto per caso, dato che si tratta di un netto richiamo a Super Mario All-Stars uscito su Super Nintendo, e una raccolta che come da suffisso racchiude al suo interno i capitoli in tre dimensioni più importanti e significativi della casa di Kyoto: Super Mario 64, Super Mario Sunshine e Super Mario Galaxy.
Diciamo che nessuno dei tre ha bisogno di particolari presentazioni, anche perché ciascuno, a suo modo, ha avuto grande importanza nella crescita del platform nintendiano, un genere all’interno del quale da ormai oltre trent’anni il brand di Mario detta il passo a suon di sforzi straordinariamente virtuosi. Scopriamo allora quali sono le novità che ci attendono a partire dal prossimo 18 settembre, quando Super Mario 3D All-Stars arriverà sul mercato in esclusiva (ovviamente) per Nintendo Switch e, ci sembra doveroso precisarlo, in edizione limitata, visto che successivamente al 31 marzo 2021 sarà ritirata dal mercato, sia in versione digitale sia in edizione fisica.
Super Mario 64
Il capostipite di Super Mario 3D All-Stars non poteva che essere l’indimenticabile Super Mario 64, primo vero platform in tre dimensioni lanciato dal colosso nipponico su Nintendo 64 nel 1997 e vero precursore di ciò che è oggi il platform secondo Nintendo. I miglioramenti di questa versione, però, non sono poi così eclatanti: c’è infatti solo un aumento di risoluzione, che arriva sia in modalità TV sia in quella portatile a 960×720 mantenendo la proporzione originale di 4:3, e per questo motivo sui TV moderni e sullo schermo della console si avranno dunque le bande nere ai lati.
Per il resto è lo stesso Super Mario 64 apprezzato all’epoca, anche e soprattutto grazie a quel magnetico gameplay che ci accompagnerà nuovamente verso la raccolta delle agognate centoventi stelle. Inutile negarlo, il tuffo nel passato sembra esserci tutto, anche se il sogno di tutti gli appassionati sarebbe stato vederlo reincarnato in un vero e proprio remake, soprattutto grafico, dato che nonostante l’aumento di risoluzione il gap poligonale rispetto alle produzioni odierne si fa sentire. Ci sarà in futuro un’altra occasione?
Super Mario Sunshine
Esordito sul mercato nel 2002 per GameCube, Super Mario Sunshine è senza dubbio uno degli episodi più controversi tra i titoli in 3D di Mario, soprattutto per l’introduzione dello Splac 3000, un particolare spruzzino utilizzato dall’idraulico baffuto per sparare acqua e sconfiggere i nemici. Tra i tre titoli presenti nella collection è però forse quello che ha beneficiato di più miglioramenti: presenta infatti il passaggio sia all’alta risoluzione sia al widescreen, e dunque grazie ai 16:9 sarà visualizzabile a schermo intero sullo schermo della console e sul TV di casa.
Dal punto di vista del pixel avremo una risoluzione di 1280×720 in portatile e 1920×1080 in modalità TV, sfruttando dunque al meglio, da questo punto di vista, le potenzialità di Nintendo Switch. L’aspetto sembra essere molto gradevole e quindi meno “spigoloso”, anche perché il Gamecube era decisamente più potente di un Nintendo 64; peccato solo per il frame rate, ancorato come l’originale ai 30 frame per secondo, ma con un po’ di lavoro in più si sarebbe potuto puntare ai 60fps.
Super Mario Galaxy
L’ultimo titolo presente in Super Mario 3D All-Stars, ma di certo non in ordine di importanza, è Super Mario Galaxy, giunto su Wii nel 2007 e straordinariamente apprezzato per un level design stellare e capace di sfruttare al massimo i controlli della console. In questa rivisitazione troviamo solo il passaggio all’alta definizione, con una risoluzione che come per Sunshine arriva a 1280×720 in portatile e 1920×1080 in modalità TV. Per il resto, i 16:9 erano già presenti nell’originale come anche i 60 frame per secondo, anch’essi mantenuti in questa nuova edizione. Sicuramente è il Mario che sente meno il peso degli anni, in primis perché ne ha di meno rispetto agli altri, inoltre perché al di là di una mera questione di carta d’identità presenta una mole poligonale e d’effettistica di tutto rispetto ancora oggi.
Chiudiamo la carrellata aggiungendo che oltre ai tre giochi, sarà disponibile anche un lettore musicale virtuale con il quale riascoltare le colonne sonore dei tre titoli, in modalità portatile anche a schermo spento. Dunque tutti contenti? Da una parte sì, nel senso che effettivamente una collezione di questo tipo era richiesta dalla fanbase da tanto tempo, e dunque la possibilità di avere tre titoli di Mario in un’unica collezione non può che rendere felici gli appassionati del baffuto idraulico. E’ pero vero che, al di là delle mere questioni tecniche, la mancanza di Super Mario Galaxy 2 pesa veramente tantissimo: primo perché non se ne capisce il motivo di tale assenza, dato che lo sforzo in più sarebbe stato oggettivamente minimo, secondo perché con l’arrivo anche di Super Mario 3D World il prossimo febbraio, anch’esso annunciato durante il Mario Direct, di fatto sarà l’unico Mario in 3D a mancare nella ludoteca di Nintendo Switch.
Che ci siano altre sorprese in arrivo? Ci penseremo più avanti, nel frattempo l’appuntamento è per il prossimo 18 settembre, quando finalmente potremo mettere le mani su Super Mario 3D All-Stars.