La rinascita di Lucasfilm Games è cosa buona e giusta

L’annuncio che non ci meritiamo, ma di cui avevamo bisogno.

Partiamo da un’opinione forte: la community videoludica, specialmente legata a quella di Star Wars, non meriterebbe poi così tanto un altro titolo della “galassia lontana lontana”. Il modo di fare tossico, senza remore, l’odio per partito preso verso una determinata direzione mi hanno portato a riflettere. Allo stesso modo i detentori dei diritti non meriterebbero di possederli, a causa di una serie di scelte poco felici e rivolte solamente al proprio guadagno. C’è da dire che è passato molto da quell’episodio famoso dove l’utenza si lamentava giustamente, ma in maniera scorretta, dell’uso sconsiderato delle casse premio e ormai l’ascia di guerra sembra essere stata seppellita. Tuttavia, il segno è rimasto.

L’annuncio di Lucasfilm Games è arrivato a sorpresa, in un lunedì abbastanza anonimo. Nessuno si sarebbe mai aspettato che dalle ceneri di un marchio ormai caduto nel dimenticatoio potesse nascere la fiamma di una nuova speranza. Ma ci sono due motivi principali per cui credo che quello a venire sia un futuro roseo per gli amanti dei franchise, a partire proprio dalla gallina dalle uova d’oro nata dalla mente del buon George Lucas.

Star Wars: Squadrons
Star Wars: Squadrons è un simulatore di volo incentrato sull’universo cinematografico ideato da George Lucas.

Il risveglio del franchise

Risulta evidente che i fan di Star Wars, e in una certa misura anche il sottoscritto, si siano sentiti orfani di contenuti in grado di saziare la fame di storie e racconti ambientati nell’universo di Star Wars. Bisogna anche ammettere che non è un lavoro per nulla semplice quello degli sceneggiatori, che devono fare i conti con mille intrecci e sottotrame che la saga ha saputo cucire anche se con qualche sbavatura e una leggera continuità retroattiva. Non è semplice neanche pensare a nuove storie che riescano ad ammaliare i giocatori o ideare personaggi che siano memorabili, specialmente perché parliamo proprio di un brand di successo e conosciuto praticamente da tutti. Electronic Arts, finora detentore dei diritti videoludici, non si è particolarmente distinta in questo caso. Se è vero il detto “fai del bene e scordalo, fai del male e ricordalo”, viene da ricordare, appunto, i primi tempi dopo l’acquisizione Disney del marchio. Quando è stata la volta di Star Wars Jedi: Fallen Order e, più recentemente, di Star Wars: Squadrons, il colosso statunitense è riuscito a centrare il punto, cogliendo in pieno l’essenza che caratterizza questa saga e per certi versi venendo incontro a quelle che erano le necessità chieste a gran voce dalla community.

Ciò che però ha segnato di più gli appassionati è stata la decisione iniziale intrapresa da EA, ovvero di prediligere dei prodotti orientati al multigiocatore piuttosto che le avventure single player. Lo abbiamo visto prima con i due recenti capitoli di Star Wars: Battlefront, di cui il primo mancante di una larga fetta di contenuti e il secondo improntato, almeno inizialmente, al temutissimo pay-to-win. Inoltre, la cancellazione di 1313 la storia incentrata su un giovane Boba Fett e il piratesco Progetto Ragtag, hanno contribuito a dare un’immagine corrotta e avida del colosso di Redwood. Quindi, che significato ha Lucasfilm Games per Star Wars? Semplicemente una direzione unica che sia in grado di rispettare quelle che sono le esigenze degli appassionati, che chiedono a gran voce più storie di successo, e del canone (stabilito da Disney nel 2014) che deve essere rispettato col massimo rigore. Avere dietro una direzione nata da quello che era lo studio di tanti capolavori del vecchio canone ci permette anche di fantasticare su quelle che saranno le prossime mosse di Lucasfilm Games.

Non è un mistero infatti che pochi giorni dopo il ritorno sulla scena mondiale di Lucasfilm Games, siano state rivelate due nuovi produzioni già in corso d’opera. La prima è il nuovo capitolo open-world sviluppato da Massive Entertainment e che sarà sviluppato utilizzando il motore proprietario di Ubisoft, Snowdrop. Ricordiamo infatti che questo engine è stato utilizzato dagli sviluppatori di Malmö per Tom Clancy’s The Division e il suo seguito, oltre che per il nuovo misterioso progetto ambientato nell’universo di Avatar di James Cameron. Quello che possiamo fare quindi è solo immaginare quello che potrà essere questo nuovo capitolo. Il nuovo progetto di Massive Entertainment potrebbe recuperare qualcosa direttamente dal defunto Ragtag, vista l’anima da sparatutto che lo studio svedese possiede. Sarebbe molto interessante vedere Lucasfilm Games promuovere un nuovo “Uncharted spaziale”, come fu definito da molti il progetto 1313. Quello di cui però possiamo essere certi è che dalla mente degli sceneggiatori di questo nuovo studio ne vedremo delle belle.

Indiana Jones
Il teaser del nuovo gioco di Indiana Jones ha risvegliato l’interesse per l’archeologo più celebre al mondo.

Il tempio delle proprietà intellettuali maledette

Dopo l’annuncio di un nuovo Star Wars sviluppato di Massive, Lucasfilm Games ha già provveduto a lasciarci un piccolo teaser riguardante un’altra grande saga sempre firmata da papà Lucas. Ovviamente stiamo parlando del nuovo gioco ambientato nell’universo di Indiana Jones, il mitico archeologo che ha fatto scuola a Lara Croft e Nathan Drake. Sebbene la direzione che tale produzione potrà assumere spinga verso un gioco d’avventura in terza persona, lo studio incaricato di realizzare il nuovo episodio è esperto in ben altro.

Capeggiati dal buon Todd Howard, il peso graverà sulle spalle di MachineGames, già autori del reboot di Wolfestein, e di conseguenza esperti negli sparatutto in prima persona. Non è facile immaginare di trovarsi a esplorare in prima persona un antico tempio abbandonato da migliaia di anni visto che siamo abituati, in questo tipo di contesti, a vivere la vicenda attraverso una telecamera in terza persona. Inoltre, dato lo stile del personaggio, ci potremmo aspettare un ritmo più pacato, più esplorativo, anche se lo studio di sviluppo ci ha abituato a situazioni decisamente più “esplosive”. Chissà se anche in questo caso dovremo affrontare i nazisti, nemici già affrontati da Indy… e ovviamente da “B.J.” Blazkowicz.

Sempre rimanendo nell’ambito di vecchie proprietà intellettuali, la rinascita di Lucasfilm Games potrebbe anche significare la ricomparsa sulla scena videoludica di grandi classici degli anni ‘90, quali la serie di The Secret of Monkey Island o Day of the Tentacle. Al tempo LucasArts era diventata punto di riferimento per tutti gli appassionati di avventure grafiche, e non sarebbe bizzarro vedere il ritorno anche di questo genere. Ovviamente non possiamo illuderci di ritrovarci una serie di avventure di quel genere fedeli allo stile di trent’anni fa e passa. Infatti è più probabile che, potrebbero venire introdotte delle funzionalità aggiuntive, delle novità che permettano di avvicinarsi anche a quella fetta di giocatori abituata agli standard moderni e che vede magari nelle avventure grafiche un genere desueto, nonostante ci sia una buona fetta di utenti ancora affezionati a certe storie.

In conclusione possiamo solo aspettare di vedere le prime, concrete mosse di Lucasfilm Games, che comunque già sembrano essere proiettate verso un nuovo modo di narrare per accontentare chi ha bisogno di storie uniche.