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iPadOS trasforma il proprio tablet Apple in una console portatile

Aspettando Google Stadia e Project xCloud, il nuovo sistema operativo studiato da Apple per i suoi tablet ci dà un assaggio del futuro.

Da qualche ora è disponibile la beta pubblica del nuovo sistema operativo iPadOS, la speciale versione di iOS 13 studiata da Apple appositamente per sfruttare le peculiarità dei tablet della famiglia iPad. Tra le novità principali di questo sistema operativo, quella che più riguarda gli appassionati di videogiochi è l’introduzione del supporto ufficiale ai controller di PS4 e Xbox One, funzionanti con Apple TV, iPhone e iPad in vista del lancio di Apple Arcade.

Con il futuro dell’industria dei videogiochi che tende sempre più verso lo streaming, ci siamo decisi a fare un salto nel tempo e provare ad anticipare l’esperienza di gioco dei servizi Google Stadia e Project xCloud. Come? Scopritelo con noi.

Apple Arcade
La compatibilità con i due controller tornerà particolarmente utile al lancio di Apple Arcade.

PREPARARSI AL FUTURO

La prima cosa da fare per poter utilizzare il controller di PS4 o Xbox One sul proprio dispositivo iOS (che, lo ricordiamo, da quest’autunno sarà diviso in tre versioni distinte: iOS 13 per iPhone e iPod, iPadOS per iPad, e tvOS per Apple TV) è proprio scaricare la versione di prova del sistema operativo grazie al nuovo Beta Program indetto dalla casa di Cupertino. Una volta scaricata la public beta di iOS 13, iPadOS e tvOS 13 e installata sul vostro dispositivo, è sufficiente seguire la nostra guida per collegare DualShock 4 o Xbox Wireless Controller al tablet o smartphone ed essere pronti a dar via alle danze.

A questo punto, avrete bisogno di due applicazioni che vi consentiranno di sfruttare lo streaming da console per poter giocare direttamente sullo schermo del dispositivo, anche a TV spenta. Nel caso della console di Sony, è sufficiente scaricare l’app ufficiale chiamata PS4 Remote Play ed effettuare il collegamento con la vostra console (a patto di aver consentito la connessione remota delle impostazioni di sistema), mentre su Xbox One il discorso è leggermente più complesso.

La casa di Redmond, infatti, lancerà la sua piattaforma Project xCloud in autunno, e con essa permetterà l’uso della console come server tramite un’opzione chiamata Console Streaming. Fino ad allora, l’unico modo che avete di sfruttare questa funzionalità è di acquistare l’app OneCast, che vi permette di effettuare lo Screen Sharing in pochi passi ma necessita d’altra parte di un esborso di 11,99 euro.

OneCast
PS4 offre un sistema di Riproduzione Remota ufficiale, mentre su Xbox è necessario acquistare un’app di terze parti come OneCast.

PS4: TUTTO (QUASI) PERFETTO

Per la prova su PlayStation 4, abbiamo deciso di utilizzare un modello Standard della console di Sony con l’app ufficiale Remote Play, potendo contare così su prestazioni ancorate sui 720p di risoluzione massima e 30fps per quanto riguarda il frame-rate. In caso di utilizzo di PS4 Pro, ricordiamo che la risoluzione massima arriva fino a 1080p e il frame-rate sale a 60fps, a patto ovviamente che la vostra connessione abbia sufficiente banda per gestire il flusso streaming e la connessione ai server di gioco.

Nel nostro caso, abbiamo testato il tutto con iPad e PS4 connesse alla stessa rete Wi-Fi (evitando volutamente la connessione cablata per verificarne le prestazioni lontani dal router), una fibra FTTC di TIM con banda di 100Mbps in download e 20Mbps in upload. Una volta collegata l’app Remote Play alla console, abbiamo collegato il DualShock 4 in Bluetooth direttamente a un iPad Pro da 12.9″ del 2018, aggiornato con la public beta di iPadOS, sperimentando così la risposta ai comandi con il controller che passa dall’app di Remote Play e non utilizzando iPad come un semplice second screen.

Il risultato lo potete vedere in questo video confronto diretto tra la versione PS4 e quella iPad Pro via Remote Play, acquisito tramite una scheda Avermedia Game Capture HD II nel caso di PS4 e sfruttando la Registrazione schermo nativa del sistema operativo per la versione iPad. Eccovi dunque un match di Azzardo nell’edizione PS4 di Destiny 2, con un confronto tra le due versioni e differenze in tempo reale nelle stesse fasi di gioco.

Per mantenere un’immagine in 16:9, specialmente su una cornice inusuale come quella di iPad Pro (1920×1440 pixel, contro i 1920×1080 di PS4), Remote App crea delle bande nere per adattarsi alla larghezza dello schermo. Serve un po’ di abitudine per muoversi con questo “spazio extra” rispetto alla cornice principale, ma la risposta ai comandi di DualShock 4 connesso direttamente al tablet è ottima, specialmente se si considera che entrambi i dispositivi erano connessi in wireless e che in quel momento, nell’istanza di Destiny 2, erano ospitati simultaneamente otto giocatori.

Dunque, nel nostro test siamo riusciti a giocare per circa un’ora in diverse attività PvE e PvP senza riscontrare particolari differenze tra le due versioni, lasciando che il pad della console restasse connesso a iPad Pro anche mentre cercavamo di seguire la partita su PS4. Ciò che manca, al momento, è la possibilità di utilizzare tutti i tasti del controller in modo naturale, esattamente come avviene su PS4: non sappiamo se per via dell’update di iPadOS in versione beta o per limitazioni del modello attuale di PS4 Remote Play, ma il Touchpad di DualShock 4 era completamente inutilizzabile dal controller e necessitava di un doppio tap sullo schermo di iPad Pro per richiamare le funzioni a esso legate.

Ecco come si vede Destiny 2 sfruttando l’app Remote Play con DualShock collegato direttamente a un iPad Pro. Lo streaming è avvenuto dal modello standard di PS4, dunque a una risoluzione massima di 720p e 30fps.

XBOX ONE: ASPETTANDO XCLOUD

Se è vero che Xbox one non dispone (ancora) di una propria soluzione per lo streaming da console, è altrettanto vero che OneCast offre certamente più opzioni per rendere più personale ed efficace l’esperienza di gioco. Ancora una volta, a patto di possedere una buona banda larga, potrete impostare l’applicazione per effettuare uno streaming alla risoluzione più elevata possibile (1080p) a prescindere dal modello di console in vostro possesso. La nostra prova, in questo caso, è avventura su Xbox One X in compagnia di Anthem, che abbiamo testato su entrambi i dispositivi sfruttando il medesimo processo di prima (con OneCast al posto dell’app ufficiale di Sony e la stessa scheda AverMedia per estrapolare audio e video in Full-HD).

In questo caso, il risultato ci è sembrato probabilmente superiore per via della migliore qualità del flusso streaming, con la risposta ai comandi che è parsa decisamente buona anche in caso di collegamento del controller in Bluetooth direttamente al tablet. Per non rendere disomogeneo il confronto tra le due applicazioni, infatti, abbiamo volutamente evitato di utilizzare la funzione di OneCast che permette di collegare direttamente il pad alla console e inviare il solo flusso video allo schermo di iPad, e i risultati sono positivi. Se volete vederlo con i vostri occhi, osservate il video confronto di Anthem giocato nello stesso momento su entrambe le piattaforme.

A livello software, anche in questo caso abbiamo riscontrato qualche difettuccio nell’app OneCast, che come nel caso di PS4 Remote App non consente l’uso del tasto Xbox se non tramite una combinazione di tasti un po’ scomoda. Si tratta di limiti che in un’app a pagamento sono meno condivisibili di un software gratuito come quello di Sony, ma che a conti fatti non sono poi così rilevanti dal momento che il tasto Xbox è utilizzato molto meno frequentemente del Touchpad di PS4. Speriamo comunque che Microsoft possa creare un’applicazione ad hoc che permetta di utilizzare tutti i tasti del proprio pad sugli smart device.

Aspettando Project xCloud, che ho avuto modo di provare a Los Angeles in una versione di prova su smartphone che includeva Halo 5: Guardians, Forza Horizon 4, Hellblade: Senua’s Sacrifice e Gears of War 4, questa soluzione mi è sembrata molto valida. L’idea di utilizzare DualShock 4 e Xbox Wireless Controller nativamente su iPad, iPhone e Apple TV favorirà di certo la diffusione di questi dispositivi in ambito gaming. Già, perché se già in passato, con l’arrivo di titoli come Fortnite e PUBG, il mercato del gaming su mobile ha iniziato un percorso di maturazione notevole, con la possibilità di collegare un pad di qualità come DualShock 4 e Xbox Wireless Controller siamo sicuri che molti sfrutteranno i propri dispositivi Apple come vere e proprie console “portatili”.

Anthem
Non vi importa del supporto ai controller? Beh, potete sempre giocare in streaming sfruttando il sistema di controllo virtuale!

Come Nintendo Switch, lo streaming e l’uso di controller su mobile permetterà di vivere esperienze da salotto anche su schermi più piccoli e lontani dalla TV, potendo contare tuttavia su un’esperienza graficamente più appagante e su controlli precisi e identici alla controparte per console. In attesa che Google annunci i suoi piani per portare Stadia su dispositivi di terze parti e che Microsoft lanci finalmente Project xCloud, questo assaggio del futuro ci ha convinto che la direzione intrapresa dai colossi videoludici potrebbe non essere poi così male.