Le Leggende di Tamriel #02 – Cicero, il traditore

Benvenuti al secondo appuntamento con la rubrica Le Leggende di Tamriel, dedicata agli eroi di The Elder Scrolls: Legends. Proseguiamo il filone sulla Confraternita Oscura, trattando una figura del tutto particolare: Cicero, il traditore.

LA STORIA

Cicero fu un assassino della Confraternita Oscura e Custode della Fratellanza. Come tale era responsabile della cura per lo scrigno della Madre Notte. Poco si sa di lui prima del 4E 186, quando arrivò al Santuario della Fratellanza Oscura a Cheydinhal e iniziò a scrivere un diario con i dettagli di alcuni dei suoi numerosi contratti. Quando la cripta della Madre Notte a Bravil fu profanata, la bara fu portata a Cheydinhal e Cicero fu nominato Custode.

Fino a questo momento egli era un assassino estremamente letale nell’uso della sua arma preferita: il pugnale. Per questo motivo, pur essendo onorato di diventare Custode, fu a lungo riluttante nell’abbandonare il suo lavoro. Prima di iniziare i suoi nuovi compiti, gli fu concesso un ultimo assassinio, un giullare senza nome di cui Cicero non si dimenticò mai.

Una volta accettato l’incarico da Custode, Cicero diviene fermamente rispettoso del suo dovere, tanto da arrivare a chiudersi nella sala assieme alla Madre Notte, dove venne più volte udito parlare e complottare a favore dell’uccisione di Astrid, Capo della Confraternita Oscura. Solo l’intervento del Sangue di Drago riuscì a evitare una violenza che sembrava già destinata a consumarsi.

Nel corso degli anni successivi la Confraternita Oscura si logorò pian piano, e Cicero tentò di fuggire con il corpo della Notte Madre sperando di trovarle un rifugio e un nuovo ascoltatore che potesse ringiovanire la Confraternita. Tuttavia questo tentativo non sortì gli effetti sperati da Cicero, la cui mente non seppe darsi pace divenendo sempre più instabile, fino al punto di far emergere in sé stesso la personalità del giullare ucciso che mai aveva dimenticato.

Il giullare giace morto. Il mio contratto finale è stato completato. Oh, come rideva e rideva. Fino a quando non l’ha più fatto” – Diario di Cicero, Volume 3

ANALISI DELLA CARTA

Cicero, il traditore, è una carta appartenente alla fazione Resistenza. Ha un costo di magicka pari a 6, il che lo rende una carta adattissima al mid game, supportata tra l’altro da un buon body che si compone di 1 punto di attacco con tocco letale e ben 6 punti di salute, dunque una creatura che giocata in una ipotetica situazione di turno 5/6 ci conferisce una discreta tranquillità.

Cicero dispone dell’abilità Tocco Letale, che consente di uccidere qualsiasi creatura indipendentemente dal valore di salute. A questo si accompagna l’abilità Uccisione, tipica degli assassini della Confraternita Oscura, che permette, ogniqualvolta uccidiamo una creatura tramite Cicero, di pescare ben due carte. Se già così vi sembra abbastanza, non avete ancora fatto caso all’abilità passiva più importante della carta, quella che maggiormente a tutte le altre rispecchia l’ultimo periodo di follia vissuto da Cicero: il tradimento. Con Cicero in gioco saremo infatti in grado di colpire e uccidere le nostre stesse creature, così magari da riuscire in un sol colpo, non soltanto di attivare le abilità di evocazione del nostro giullare, ma anche le abilità ultimo respiro delle altre nostre creature presenti in gioco.

Sulla base di queste statistiche Cicero si colloca benissimo in un mazzo Scout, assieme a carte come Brotherhood Sanctuary, che ci permetterebbe di pescare addirittura quattro carte da una singola uccisione, la stessa Astrid che ci permetterebbe di ottenere anche un contratto rispettato. Oltre a ciò una combo decisamente interessante può essere quella che vede Cicero assieme a Lucien Lachance, con il cui potere passivo a ogni uccisione riusciremo a potenziare il giullare con +2+2.

L’appuntamento con Le Leggende di Tamriel è fissato alla prossima settimana, fateci sapere quale personaggio del gioco vi piacerebbe vedere come soggetto del prossimo episodio!