Final Fantasy XV
Versione testata: PS4

Final Fantasy XV

Il mondo di Eos sembra simile al nostro: è composto da strade, città e natura. Dopo i primi capitoli che abbiamo affrontato in apertura di recensione, dopo quell’introduzione sorprendente, la storia torna indietro, portandoci all’inizio della nostra avventura, dove un giovane principe Noctis lascia la sicurezza della grande città di Insomnia alla volta del lontano regno di Altissia. Il suo compito è quello di sposare Lunafreya, una giovane sciamana che ha già incontrato un paio di volte da bambino, accompagnato dai suoi inseparabili amici e compagni di viaggio.

Durante il suo tragitto, Noctis viene a sapere che il suo regno è stata invaso dal malvagio impero di Nifelheim e il re, suo padre, è stato ucciso. Noctis decide dunque di stravolgere i suoi piani e partire alla ricerca delle armi e dei poteri che lo aiuteranno a lanciare un contrattacco. Non è necessario aver visto il lungometraggio Kingsglaive per godere appieno della trama di Final Fantasy XV, anche perché molte delle scene del film sono inserite all’interno del gioco per aiutarci a comprendere adeguatamente i fatti e i loro intrighi politici.

Final Fantasy XV

Final Fantasy XV focalizza la sua attenzione quasi esclusivamente sui nostri quattro eroi, che faranno di tutto per salvare la loro amata città. Insieme combatteranno mostri mortali, parleranno del più e del meno, tenteranno di superare le insidie, s’incoraggeranno e si aiuteranno a vicenda quando le cose si metteranno male. Si tratta di una storia “viaggio su strada” di quattro amici. Potrebbe sembrare forse una visione eccessivamente riduttiva per una saga famosa per le sue narrazioni contorte, ma ciò non significa che non possano esserci milioni di sfaccettature ad accompagnare il nuovo episodio del franchise.

Insieme ai suoi amici, Noctis deve affrontare numerose sfide e insidie come infiltrazioni furtive nel cuore di una guarnigione imperiale, grotte labirintiche popolate da misteriose creature, combattimenti mortali contro gli dei e mostri orripilanti. Le missioni secondarie, decisamente più semplici di quelle principali e riconducibili a cacce e ricerche di materiali, ci permettono di accumulare guil e punti XP con cui progredire nelle quest della campagna.

 

CHE LA RIBELLIONE ABBIA INIZIO

Questo sistema di missioni non è certo nuovo ai giochi di ruolo né alla saga di Square-Enix, ma Final Fantasy XV ha il merito di elevare sia le quest, sia il combat-system a un nuovo livello, infondendo una quantità incredibile di umanità, anche dalla più banale delle attività, il tutto grazie a Prompto. Il suo atteggiamento nei confronti delle situazioni ci ricorderà spesso che abbiamo di fronte un gruppo ragazzi, il più delle volte quasi inconsapevoli di ciò che li circonda.

Prompto è colui che chiede di prendere una deviazione per fermarsi a fare foto o selfie. Sempre lui canta vittoria con il classico tema iconico della serie, quando si completa con successo una battaglia. Sarà addirittura possibile salvare e inserire nel proprio social network preferito le foto scattate da lui durante la giornata. È sorprendente come il semplice atto di scegliere le foto alla fine di ogni giornata, poterle salvare e condividere possa riempire il mondo di Final Fantasy XV di vita. Sfortunatamente, però, la stessa cura nella caratterizzazione dei protagonisti non è stata messa dal team di sviluppo nella realizzazione dei personaggi secondari o dei villain: quello che è da sempre stato un marchio di fabbrica, ovvero l’immensa caratterizzazione del mondo di gioco e dei suoi abitanti, in Final Fantasy XV è solo un miraggio. Il mondo è vasto, a tratti gigantesco, ma dopo lo stupore iniziale sembra inconsistente. Non c’è carattere, non c’è spessore nei NPC incontrati per strada.

Final Fantasy XV

La Regalia diventa la modalità principale di trasporto per muoversi nel mondo di Eos. Percorrere lunghe distanze a piedi diventa ben presto insopportabile (soprattutto prima di aggiornare la resistenza Noctis) e i Chocobo sono costosi, ma sopratutto non permanenti. L’auto di Noctis dal canto suo offre la possibilità di godere del panorama senza preoccuparsi del percorso. Il mondo è vastissimo e ricco di dettagli da ammirare senza tenere a bada una minimappa per raggiungere l’obiettivo. Certo, volendo si può scegliere di guidare manualmente, ma c’è da dire che il sistema di guida aggiunge ben poco all’esperienza di gioco, dal momento che Regalia si sposta su binari ben definiti e non è possibile, almeno nelle fasi iniziali e intermedie di gioco, viaggiare dove si vuole. In alternativa, si può scegliere di raggiungere velocemente una determinata zona con lo spostamento rapido (pagando 10 guil), ma solo quando è il gioco a permetterlo.

Durante la prima metà del gioco, saremo dunque liberi di vagare ed esplorare il mondo affrontando le missioni e combattendo i mostri, viaggiando tra un parcheggio e l’altro con la nostra fidata Regalia. Quando la trama prende una piega particolare però, Final Fantasy XV muta notevolmente il suo stile, tralasciando la concezione tipica da open world e abbracciando una progressione su binari. Eventi lineari si susseguiranno in questa seconda fase di gioco, accelerando il completamento dei capitoli in modo considerevole, tanto da far pensare che le due macro-aree appartengano a giochi completamente differenti. Sarà possibile tornare nelle zone open-world soltanto dai punti di ristoro una volta superata la prima parte dell’avventura.

Tra un’esplorazione e l’altra, ci imbatteremo negli immancabili combattimenti. Sebbene inizialmente il sistema di combattimento abbia mostrato novità interessanti, è sul lungo periodo che il tutto risulta fin troppo semplificato a livello di strategia. I compagni di Noctis non posso essere influenzati direttamente da noi, se non utilizzando le rispettiva abilità, le magie sono caratterizzate in modo talmente da superficiale da risultare spesso superflue, con la conseguenza di dimenticarsene ben presto. Le boss-fight più influenti sono caratterizzate nella maggior parte dei casi da quick-time event che, pur essendo altamente spettacolari, trasformano i combattimenti in una sorta di cut-scene.

NON È TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA

In termini di grafica, Final Fantasy XV resiste sorprendentemente bene considerando le critiche più comuni nel mondo console. Non è difficile, infatti, individuare texture di bassa qualità in giro per la vasta mappa, ma data la qualità della direzione artistica, nonché le dimensioni e la portata del mondo, è semplice chiudere un occhio. La giustapposizione di tecnologie ed edifici particolari, di stile, insieme a mostri fantasy e paesaggi, sono gli aspetti che più di tutti attraggono o respingono in egual misura il giocatore, ciò che garantisce al titolo una forte identità. Identità che emerge gradualmente con la colonna sonora di Yōko Shimomura (compositrice storica della saga e di Kingdom Hearts), che ha composto un’eccellente mix di melodie sia per il gioco stesso, sia per il lungometraggio in computer grafica. Ancora una volta, la compositrice ha dimostrato al mondo la sua innata capacità artistica, con musiche capaci di farci viaggiare con la mente e creare ricordi indelebili da legare all’esperienza di gioco.

Final Fantasy XV

Tecnicamente, il frame-rate non supera mai i 30fps, generalmente stabili a eccezione delle fasi nelle grosse città, aspetto sicuramente migliorabile in futuro con aggiornamenti software da parte di Square Enix. La versione PS4 Pro garantisce un’immagine generalmente più pulita, oltre alla risoluzione Ultra-HD in 4K, mentre con un futuro update la software house sbloccherà il limite dei 30fps, permettendo la visualizzazione in 1080p e 60fps.

Un altro grosso riscontrato nel corso dell’avventura deriva dal combat-system, soprattutto nelle fasi avanzate di gioco: di fronte a un gran numero di nemici su schermo, non è raro imbattersi in centinaia di compenetrazioni poligonali e animazioni palesemente non volute, oltre a dover fare i conti con una gestione della visuale alquanto difficoltosa.

D’altronde, con uno sviluppo travagliato com’è stato quello di Final Fantasy XV, era davvero difficile pretendere più di questo senza il rischio di incappare in un altro ritardo, l’ennesimo nella storia del gioco di ruolo. Forse non sapremo mai quanto di questo mix sia stato frutto dell’idea di partenza (quello che fu annunciato originariamente come lo spin-off di Final Fantasy XIII) e dieci anni di idee, aggiunte, migliorie o revisioni, o se il risultato finale rappresenti davvero ciò che Final Fantasy XV avrebbe dovuto essere sin dal principio. Di sicuro, nonostante gli alti e bassi, il nuovo gioco di ruolo segna un ritorno di tutto rispetto per la saga di Square-Enix.

Final Fantasy XV
FINAL FANTASY XV
GIUDIZIO
Final Fantasy XV divide sicuramente in due il pubblico. Ha il merito di portare una boccata di aria fresca rispetto alle dinamiche principali della serie (grazie all'inserimento di una componente open world e il rinnovamento delle quest secondarie) a discapito però di una trama raffazzonata. Sicuramente dieci anni di sviluppo possano aver inciso (e in qualche modo compromesso) sull’integrità di una storia ben costruita. Tutto questo tempo però ha portato anche beneficio al titolo Square-Enix permettendo la creazione di un mondo dettagliatissimo e stupendo da vedere, popolato da creature maestose. Pur con i suoi difetti, Final Fantasy XV rimane un gioco godibilissimo capace di offrire parecchie ore di divertimento. Non sarà perfetto, ma rientra a tutto diritto nell’Olimpo dei migliori capitoli della saga.
GRAFICA
8
SONORO
9
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
7
PRO
Mondo vasto e affascinante
Sistema di combattimento spettacolare
Colonna sonora degna di nota
CONTRO
Trama eccessivamente approssimativa
Scarsa caratterizzazione dei personaggi
Difficoltà complessivamente medio-bassa
8
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