Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077, cosa spero di vedere nel nuovo titolo di CD Projekt RED

Cosa può rendere indimenticabile il nostro soggiorno a Night City?

Quando viene annunciato un nuovo titolo è impossibile, per ogni videogiocatore, non crearsi delle aspettative su questo, soprattutto quando il gioco ha alle spalle una grossa produzione e, a lavorarci su, è una delle più importanti software house del momento. Alle porte della nuova generazione di console sono rimasti ormai una manciata di titoli di tale spessore e, dopo The Last of Us: Part II in arrivo il prossimo mese, il gioco che insieme ad altri appassionati attendo maggiormente è Cyberpunk 2077 di CD Projek RED. La software house polacca ci ha deliziato con la saga di The Witcher, impressionandoci con la qualità dell’ultimo capitolo The Witcher 3: Wild Hunt, tanto da far impennare le nostre aspettative su Cyberpunk 2077.

I motivi sono semplici, perché gli sviluppatori hanno deciso di voltare completamente pagina su molti aspetti delle avventure di Geralt di Rivia, passando da un contesto fantasy a un universo fantascientifico, facendo lo stesso con un gameplay in terza persona, centrato sull’uso di armi bianche, cambiato in favore di uno shooter in terza persona. Le strade intraprese sono un chiaro esempio di come la compagnia abbia voglia di mostrare ai suoi fan di essere in grado di impressionare i giocatori, anche producendo titoli con meccaniche e generi piuttosto differenti tra loro. E tutto questo non fa altro che aumentare il cosiddetto hype, ovvero la voglia da parte degli utenti di mettere le mani sul prodotto finito, facendo sorgere inevitabilmente molte aspettative sul nuovo gioco.

Da un punto di vista assolutamente personale e da amante del genere fantascientifico, Cyberpunk 2077 è il gioco che più attendo in questo 2020 e, come spiegato, non ho potuto fare a meno di riporre molte aspettative sul nuovo gioco di CD Projekt RED. E proprio in queste righe vorrei spiegarvi quali caratteristiche del gioco mi aspetto di trovare il 17 settembre, giorno in cui verrà pubblicato Cyberpunk 2077.

Cyberpunk 2077

Rispettoal la serie di The Witcher, in Cyberpunk 2077 c’è un po’ quella sensazione di una maggiore personalizzazione del personaggio presente già all’inizio del gioco con la scelta del sesso e dei dettagli dell’aspetto fisico. A differenza della produzione fantasy della casa polacca, mi aspetto che in questo gioco l’utente abbia a disposizione una maggiore personalizzazione del proprio alter ego che abbracci altri aspetti, oltre il semplice cambio abiti che, tuttavia, abbiamo già visto in The Witcher con i diversi set di armature con cui equipaggiare Geralt.

Sebbene la visuale in prima persona potrebbe costituire un controsenso, non permettendoci di apprezzare a pieno la nostra creazione e scelte cosmetiche del nostro personaggio, in cutscene e momenti di dialogo con gli altri personaggi è sempre apprezzabile vedere in scena il modello e l’aspetto del nostro alter ego. Tuttavia, oltre al personaggio in sé, sarebbe apprezzabile che il sistema di personalizzazione del gioco permettesse agli utenti di modificare anche l’aspetto delle armi e dei veicoli arricchendole di shader, adesivi ed effetti in modo da renderle uniche non solo nella città di Night City, ma anche tra i giocatori.

Cyberpunk 2077

Oltre agli aspetti puramente estetici, sappiamo che la personalizzazione di Cyberpunk 2077 influisce anche sul gameplay grazie all’utilizzo di innesti cibernetici con i quali potremo potenziare il personaggio e, così come già accennato dagli sviluppatori, a volte ne entreremo in possesso obbligatoriamente per poter andare avanti nella storia principale.

Sotto questo punto, oltre alla varietà di effetti visivi che potrebbero riflettersi sul nostro corpo, ci si aspetta che i potenziamenti apriranno nuove possibilità nell’affrontare le missioni: non solo l’uso degli innesti potrebbe sbloccare nuovi dialoghi nelle missioni in modo da poter seguire altri percorsi per portarle a termine, ma mi aspetto che ci permetteranno di pianificare diversi approcci anche nelle fasi di puro combattimento, agevolandoci negli scontri più intensi.

Tuttavia, ciò che più confido di vedere in Cyberpunk 2077 sotto questo aspetto, con l’utilizzo degli innesti un po’ simile a quello delle sostanze stupefacenti, è vedere sì ampliato il gameplay ma non senza un prezzo da pagare. L’abuso e l’utilizzo continuo di questi potrebbero causare infatti effetti irreversibili non solo sul nostro corpo, ma anche sulla nostra psiche andando a influenzare la nostra reputazione nella città e anche nel finale della storia complessiva. 

Cyberpunk 2077

Se non si fosse capito, la varietà è forse la cosa che più mi piacerebbe vedere in Cyberpunk 2077, una diversificazione che va oltre a quella da imprimere al personaggio con innesti e cosmetici, e che si rifletta anche nelle missioni di gioco. Come sappiamo, la nuova produzione di CD Projekt RED ci offrirà una città assediata da diverse gang e governata da altrettante fazioni e corporazioni, ognuna contraddistinta da precise ideologie e obiettivi e, nel corso della trama principale andremo sicuramente a interagire con ognuna di loro che ci affiderà degli obiettivi da portare a termine.

Quello che vorrei trovare nel gioco finale è la diversificazione delle missioni a cui potremo prendere parte, variandone la natura a seconda della fazione alla quale ci rivolgeremo, andando a rafforzare il rapporto con queste anche in base al tipo di missione che più ci piace affrontare. Inutile scrivere che, andando così a preferire delle gang rispetto ad altre e in base alle scelte prese a favore di determinati gruppi, mi piacerebbe vedere non solo finali differenti ma anche il crearsi delle rivalità che il nostro personaggio a doversi guardare le spalle con più attenzione proprio nelle zone governate dalle fazioni rivali e, se necessario, chiedere l’aiuto invece di quelle alleate in caso di necessità.

Cyberpunk 2077

Tuttavia, c’è una caratteristica che più di altre mi aspetto di vedere in Cyberpunk 2077 ed è legata alla città di Night City. Gli sviluppatori ci hanno da subito confermato che la mappa della metropoli sarà meno vasta rispetto quella offerta in The Witcher 3, ma in questo caso gli spazi saranno recuperati tramite uno sviluppo in verticale con la possiiblità di esplorare ad esempio più piani di uno stesso edificio.

Principalmente mi aspetto di trovare una città piena di vita con attività, segreti, collezionabili e personaggi con cui interagire, posizionati in ogni angolo e appartamento, pronti ad affidarci incarichi o semplici richieste in modo da incentivare l’esplorazione così come accade in The Legend of Zelda: Breath of The Wild.

Inoltre, anche dopo la conclusione della trama principale e all’aggiunta di nuovi DLC, spero che la città venga tenuta continuamente attiva con nuovi eventi, legati ad esempio alle festività o a cadenza stagionale con ricompense a tema, che verranno implementati dopo il lancio del gioco in modo da avere sempre un motivo per ritornare a vagare tra le vie di Night City.

Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 arriverà su PC, PlayStation 4 e Xbox One nel mese di settembre e, senza alcun dubbio, nei prossimi quattro mesi gli sviluppatori non mancheranno di mostrarci altre caratteristiche e funzioni del gioco, che di certo non faranno altro che aumentare la voglia di mettere le mani sul titolo. Naturalmente su VGN.it verrete aggiornati su tutte le novità in arrivo, a partire dal prossimo mese con l’evento Night City Wire in programma l’11 giugno.