L’epoca delle remastered ha avuto inizio nell’ormai lontano 2010, fenomeno che comporta la “restaurazione” delle vecchie glorie in alta definizione. Nel 2018 fu il tempo del primo Age of Empires, lo strategico in tempo reale dell’ormai defunta Ensemble Studios, e l’anno seguente dell’acclamato sequel Age of Empires 2.
Entrambe le raccolte furono denominate “Definitive Edition” dal momento che raccoglievano tutti i contenuti rilasciati per i rispettivi titoli, espansioni incluse e piccoli bilanciamenti di gameplay, oltre a un nuovo supporto per il gioco online. Dal punto di vista tecnico in Age of Empires III: Definitive Edition è stato introdotto il supporto al 4K con texture più definite, modelli ridisegnati e alcuni effetti grafici aggiuntivi.
IMPERIALISMO DEFINITIVO
Allo stesso modo Age of Empires III: Definitive Edition ci porta nell’epoca dell’imperialismo, raccogliendo tutti i contenuti del gioco original con l’aggiunta delle due espansioni The WarChiefs e Asian Dynasties e alcune modalità del tutto nuove. Nelle partite “a schermaglia”, sia offline e sia online, abbiamo a disposizione 16 civiltà di cui due inedite: gli Inca e gli Svedesi.
Possiamo scegliere se conseguire la vittoria in modalità deathmatch o in supremazia, specificando il terreno di gioco. Nella modalità online possiamo gestire il nostro profilo con tanto di statistiche e creare dei clan per giocare con gli amici, oppure semplicemente assistere a quelle degli altri da spettatori; è inoltre previsto il supporto al cross-network tra Steam e Xbox Live.
DALLE AMERICHE ALLA CINA
La modalità storia è composta dalle tre campagne Sangue Ghiaccio e Acciaio, Fuoco e Ombra e Le Dinastie asiatiche: sono le medesime presenti nel gioco originale e includono le due espansioni. La qualità narrativa non è il massimo ma la loro complessità soddisferà anche il palato degli strateghi più esigenti, soprattutto affrontandole alle difficoltà più elevate. Buona anche la longevità: impiegherete 20- 25 ore per completare tutte e tre le campagne.
Le due modalità inedite sono Battaglie Storiche e L’Arte della guerra. La prima, come suggerisce il titolo, consiste in una serie di ricostruzioni (più o meno riuscite) di alcune battaglie storiche, come quella di Algeri. La seconda è una più semplice (si fa per dire) serie di sfide che fanno guadagnare al giocatore tutte una serie di medaglie visibili sul proprio profilo online.
POCHE NOVITÀ DI GAMEPLAY
In ogni partita il giocatore deve costruire un possente insediamento per dar vita a un potente esercito e combattere le forze nemiche per il dominio della mappa, con la distruzione dei centri avversari o il raggiungimento di determinati obiettivi. Specificamente, il terzo capitolo da la possibilità al giocatore di rifornirsi nella città madre, un elemento che assieme ad altre semplificazioni dell’aspetto gestionale fece, già nel 2005, storcere il naso a molti appassionati della saga. Per fortuna, come dicevamo poco fa, la difficoltà delle battaglie riesce a bilanciare tutto il resto.
Di aspetti legati al gameplay, poche sono le novità offerte dalla Definitive Edition se non un una maggiore cura nell’ambito della storicità. La prima volta che avviamo il gioco veniamo infatti informati che errori ed elementi stereotipati sono stati corretti grazie ad una collaborazione diretta con alcune popolazioni indigene. Altra novità riguarda l’interfaccia grafica: è ora possibile scegliere, oltre a quella classica, quella definita Definitive, molto più intuitiva e in linea con quella rielaborata in Age of Empires: Definitive Edition e Age of Empires II: Definitive Edition e quella standard, una via di mezzo tra le due.
UN COMPARTO TECNICO MODERNIZZATO
Per quanto concerne l’aspetto tecnico: Age of Empires III: Definitive Edition è stata migliorata nei modelli poligonali che adesso sembreranno più vicini ad un gioco di attuale generazione. Purtroppo non si può dire la stessa cosa delle animazioni, per esempio i personaggi quando parlano nelle cut-scene non muovono la bocca. Buoni gli effetti speciali, l’occlusione ambientale e piacevole il miglioramento dei riflessi.
Come per le due edizioni definitive dei precedenti capitoli della saga, potrete giocare con il supporto alla risoluzione 4K. Se non potete beneficiare di una risoluzione così elevata niente paura, gli effetti di anti-aliasing rendono la scena comunque godibilissima. Ultima ma non meno importante migliorie riguarda la colonna sonora, che è stata completamente rimasterizzata in alta definizione.