Tell Me Why

Tell Me Why

La nuova avventura narrativa firmata da Dontnod è pronta a farci vestire i panni dei gemelli Alyson e Tyler.

I prodotti di Dontnod Entertainment non si sono mai rivelati banali, e anche questa volta la software house francese si è rivelata pronta a coinvolgere tutti noi in una nuova avventura narrativa, mescolando elementi del thriller e del soprannaturale, temi delicati come i legami familiari e la società in cui viviamo, la propria sessualità e l’accettazione di sé stessi, ambientando la storia in una suggestiva cittadina dell’Alaska. Tell Me Why è suddiviso in tre capitoli e noterete fin da subito che gli argomenti scelti dal team verranno trattati con una certa accortezza e garbo.

Scelta peculiare è stata quella di inserire un personaggio protagonista transgender, impegnandosi nel voler dare un segnale positivo e di maggiore inclusione delle persone LGBT nei videogiochi. Infatti Dontnod Entertainment e Xbox Game Studios hanno voluto precisare sin dal primo momento che hanno condotto ricerche sul campo e collaborato strettamente con esperti culturali, oltre ad aver consultato professori per tematiche così complesse. Questo perché c’è stata la volontà di creare un’esperienza ben studiata e realistica, per dare origine a una storia che non era fine a sé stessa ma con un proprio scopo.

Tell Me Why
Alyson e Tyler sono i protagonisti di una storia che tratta anche temi importanti, come la propria sessualità e l’accettazione di sé stessi.

I RICORDI SONO COME POLAROID SBIADITE

Tell Me Why è ambientato in una sperduta cittadina fittizia dell’Alaska, Delos Crossing, la quale vedrà il ritorno dei gemelli, Alyson e Tyler Ronan, per la vendita della casa della madre, dopo un lungo periodo di separazione forzato. Quest’ultimo è un ragazzo transessuale, al tempo Ollie, che fin dalla tenera età si sentiva imprigionato in un corpo sbagliato. Tyler fu mandato in un riformatorio che gli ha permesso di raggiungere un proprio equilibrio interiore, consentendogli di andare avanti con più forza e ottimismo rispetto alla sorella Alyson, rimasta a vivere nella città natale e non riuscendo a superare un trauma causato da un tragico evento che aveva coinvolto i due personaggi principali.

Il rapporto che c’è tra i due gemelli si rivelerà molto particolare, quasi soprannaturale, poiché hanno un potere, la Voce. Nota a loro fin da bambini, si sorprenderanno di averla ancora, permettendogli di sentire, condividere emozioni e pensieri senza parlare. Ed è grazie a questa loro particolarità che potremo scoprire aneddoti sulla loro infanzia. Fondamentali saranno i ricordi per ricostruire gli avvenimenti del passato, ma a volte capita che i ricordi non sono mai come sembrano, soprattutto se vissuti e visti da più occhi.

Capiterà così di imbattersi in due versioni diverse di uno stesso ricordo e starà solo a noi quale scegliere, tenendo conto che ogni scelta comporterà delle conseguenze. Infatti, in questo racconto interattivo ogni nostra preferenza avrà una ripercussione sul futuro dei gemelli, sul loro legame soprannaturale e sulla storia stessa. Avremo quindi nelle nostre mani la responsabilità di unire sempre di più o allontanare Alyson e Tyler.

I BAMBINI SONO GOBLIN

Lungo il percorso narrativo dovremo armarci di ingegno e voglia di riscoprirci un po’ bambini, perché saremo coinvolti in enigmi divertenti e storie fiabesche, ambientate in un immaginario bosco popolato da animali, troll dei ghiacci, re dei venti e una principessa con i suoi goblin. Ma come i due gemelli sospetteranno fin dall’inizio, il loro famoso libro dei Goblin si rivelerà parte integrante per portare avanti le loro ricerche e scoprire cosa è successo quella fatidica notte prima che vennero divisi.

Capiterà quindi di dover risolvere indovinelli la cui risposta sarà celata nel libro dei bambini, e permetterà ai protagonisti di aprire stanze e collegare i personaggi fittizi delle loro storie a quelli reali, cercando di capire chi li sta aiutando, chi mente o nasconde qualcosa. Tutto sembra essere collegato ma avvolto da un fitto alone di mistero, per il quale i ragazzi faranno non poca fatica per arrivare alla verità.

ALASKA, TERRA DI MISTERI E REMINISCENZE LUMINOSE

In Tell Me Why, se c’è qualcosa che colpisce fin dall’inizio sono i personaggi, che risultano così realistici e umani ma non solo. Anche i meravigliosi paesaggi, resi così autentici e riccamente dettagliati che possono essere scambiati per delle immagini della National Geographic, daranno il loro contributo, rendendo il tutto più coinvolgente e immersivo. Il comparto grafico quindi risulta fantastico e si sposa bene con le scelte musicali di fondo, riuscendo a lasciare spazio anche ai suoni reali del bosco, dell’acqua e degli uccellini. Niente è stato lasciato al caso, ma tutto rientra in una meticolosa riproduzione.

Come ben sappiamo, il gameplay nelle storie interattive spesso viene messo in secondo piano, eppure qui abbiamo quella giusta interattività tale da non farci staccare dallo schermo. Alternando l’uso dei due protagonisti potremo cercare, prendere ed esaminare oggetti per ottenere informazioni importanti. Ma il momento che aspetteremo maggiormente sarà quando il controller vibrerà e dovremo cercare la scia dei ricordi luminosi per vedere un pezzetto dell’infanzia di Alyson e Tyler.

Tell Me Why
Tell Me Why
GIUDIZIO
Tell Me Why si diversifica dalle solite avventure narrative, riesce a colpire nel profondo grazie a un racconto basato su temi duri da affrontare e complicati. I personaggi sono ben caratterizzati, coinvolgendo il giocatore nel circuito delle emozioni. La storia di Alyson e Tyler appassiona fin da subito, anche se qualche tempo morto rende il gioco un po' piatto in certi momenti. Tuttavia però, appena si riprende il filo della storia torna subito la voglia di scoprire cosa si nasconde dietro i ricordi dei gemelli, regalandoci un’esperienza molto toccante.
GRAFICA
8
SONORO
8
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
8
PRO
Storia raccontata molto bene
Ottima caratterizzazione dei personaggi
Le scelte fatte hanno un impatto sul legame dei gemelli
CONTRO
Qualche momento piatto tende a spezzare il ritmo della narrazione
8