Tennis World Tour 2

Tennis World Tour 2

I ragazzi di Big Ant Studios piazzano un altro colpo vincente!

L’uscita del primo capitolo di Tennis World Tour a giugno del 2018 era stata preceduta da un’attesa febbrile da parte degli appassionati. Dopo anni di distanza finalmente un titolo dedicato al tennis si affacciava nuovamente sull’universo videoludico, in una nuova generazione di console capace di elevare al massimo i concetti osservati in un passato ormai lontano in giochi come quelli della serie Top Spin o Virtua Tennis, in grado di dare vita a un dualismo vero e proprio. I titoli dedicati al mondo del tennis però erano letteralmente spariti dai radar, lasciando i giocatori virtuali piuttosto perplessi. Ecco perché il titolo sviluppato nel 2018 dai ragazzi di Breakpoint rappresentava per certi versi la luce in fondo al tunnel.

Una volta messe le mani sul titolo però la delusione era stata cocente: diciamolo senza grossi giri di parole, una delle peggiori uscite della generazione, con bug imperdonabili e un comparto tecnico a dir poco approssimativo, peraltro mal supportato da un gameplay superficiale e poco appagante. Nel corso del tempo il team si è dato da fare per risolvere alcuni dei problemi e aggiungere importanti contenuti su licenza, sia sul versante degli atleti disponibili sia per quanto riguarda campi e tornei, ma non è bastato per rientrare nelle grazie di una community delusa. Tennis World Tour 2, il cui sviluppo è stato affidato stavolta a Big Ant Studios, punta a una vera e propria rivoluzione del brand, sulla scia del buon lavoro svolto dallo stesso team già all’opera con AO Tennis 2. Sarà questa la palla giusta per riportare i giocatori virtuali in campo?

Tennis World Tour 2
Il parco tennisti di Tennis World Tour 2 è davvero ampio, peccato invece per l’assenza del campione serbo Novak Djokovic.

NEL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Il cambio di rotta si avverte immediatamente, sia per l’adozione di un motore grafico differente, sia per una diversa impostazione del gameplay che offre una profondità diversa rispetto al passato. Intendiamoci, Tennis World Tour 2 non propone nulla di inedito o nuovo per il genere, riprende semmai alcuni vecchi concetti proposti dai migliori titoli del passato, e lo fa a ragion veduta e soprattutto nel modo giusto. Il concetto di tempismo assume infatti un’importanza primaria nella riuscita di un colpo, e per tirarne uno vincente non basterà posizionarsi in modo corretto e caricare il colpo per dargli la giusta potenza. Il giusto tempismo nello swing del giocatore è fondamentale, e dovrete rilasciare il tasto al momento giusto per eseguire un colpo ben indirizzato.

Anticipare o posticipare il colpo potrebbe avere effetti disastrosi, con palle ampiamente in corridoio o addirittura steccate o affossate in mezzo alla rete, cosa che accadeva davvero raramente nel primo capitolo. Potrete anche optare per un colpo di precisione, mediante la singola pressione del tasto selezionato, per assestare un colpo poco potente ma ben piazzato. Anche in questo caso però il tempismo assume la stessa importanza, portando dunque a un gameplay impegnativo e profondo che richiederà la giusta curva di apprendimento.

Rivisto anche il servizio, effettuabile tramite un doppio indicatore, il primo dedicato al lancio di palla, il secondo all’impatto con la stessa nel punto più alto. Un servizio efficace necessiterà di una perfetta simbiosi tra i due fattori, che vi permetteranno di cercare angoli più stretti e precisi con lo stick sinistro. Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda il layout dei comandi: sul pad Xbox One il tasto A è infatti dedicato al colpo piatto, X per lo slice e B per il top spin. Se con Y è possibile effettuare un pallonetto o un servizio da sotto, è possibile effettuare una smorzata mediante la pressione del tasto X e RB.

GIOCARSI LE PROPRIE CARTE

Le novità di gameplay però non si esauriscono nel modo nuovo di colpire la palla. Le carte potenziamento, già presenti nel primo titolo, sono state riviste e pensate per offrire un gameplay ancora più dinamico. Se prima l’utilizzo delle carte veniva definito a inizio partita per attribuire dei bonus fissi al giocatore per il match successivo, in Tennis World Tour 2 potrete acquistare delle bustine di carte dall’apposito negozio con valuta in-game. Le carte sono divise per categoria: agilità, precisione, potenza, e possono fornire un bonus al giocatore o indebolire i punti deboli dell’avversario. Ogni carta però non è più fissa, ma è di fatto un consumabile con effetti temporanei.

Ognuna di queste potrà essere richiamata tramite le frecce del d-pad e avrà dunque un effetto limitato. Una buona scelta, che dona anche un maggiore equilibrio nel sistema economico del titolo, portando il giocatore a investire parte dei guadagni dei match nell’acquisto di carte, oltre che in nuovo equipaggiamento. Oltre ai premi di ogni singola partita o torneo, nel corso dei match potrete completare diversi obiettivi bonus con cui incrementare il vostro gruzzoletto. Si va dal servire un ace, o non commettere errori in un game, o fare un punto con una voleè, o ancora giocare 6 dritti in un game, o colpire con tempismo perfetto 10 volte. Gli obiettivi sono vari e contribuiscono a un gameplay decisamente più dinamico rispetto al passato.

SUPERFICI E NON SOLO

Il nuovo motore fa sentire i suoi benefici non solo nel gameplay, ma anche in un colpo d’occhio generale decisamente migliore rispetto al passato. Giocare su un campo in terra battuta porterà il campo a rovinarsi col proseguire del gioco, e vedremo le tipiche strisciate lasciate dal nostro giocatore col procedere del match, per poi vedere il campo ripulito al cambio di set, come da regolamento. Anche la realizzazione di erba e cemento è apprezzabile, e segnaliamo anche la presenza di campi in sintetico e un inedito campo indoor in legno. Molto bella la realizzazione delle superfici, del sound di ogni colpo, ma anche la fisica e il gameplay risentono finalmente dell’area di gioco, con effetti e rimbalzi ben calibrati.

Differenti anche gli effetti climatici e di temperatura: giocare di giorno in un clima torrido influirà negativamente sul vigore degli atleti, mentre le condizioni indoor influiranno sulla velocità della palla. Tanti piccoli dettagli che sicuramente faranno felici gli appassionati. Buone nuove anche dal punto di vista dei contenuti, che di fatto riprendono il lavoro svolto nei due anni di sviluppo, con 38 atleti ufficiali (nei top player segnaliamo solo l’assenza di Novak Djokovic) e una grande varietà di campi. Su licenza però solo i campi del master di Madrid e i campi del Roland Garros, per un pacchetto che comunque si presenta piuttosto completo e vario. Presenti anche racchette su licenza, con modelli iconici di marchi come Wilson, Head e Babolat, mentre non sono presenti capi d’abbigliamento firmati.

GIOVANI IN CARRIERA

Immancabile nell’offerta d’intrattenimento, la modalità carriera affianca le solite modalità esibizione (ora anche in doppio), torneo e online. Potremo come di consueto creare il nostro alter ego virtuale per scalare le classifiche mondiali e diventare un top player. Interessante la scelta della modalità, che porterà a scegliere tra match della durata realistica, a una carriera invece con match più corti e dunque più immediata. Peccato che l’editor non sia decisamente all’altezza, non in merito alle opzioni di personalizzazione, decisamente numerose, quanto a qualità delle texture e delle animazioni facciali, non proprio il punto forte della produzione.

Abbiamo speso tanti minuti per creare il nostro giocatore virtuale, non proprio per minuziosità, ma piuttosto nel tentativo di tirar fuori un essere che non sembrasse una creatura di dubbia provenienza… e non ci siamo riusciti del tutto Una volta avviata la carriera ci siamo trovati di fronte una modalità che segue in qualche modo le orme di quella precedente, rinunciando però a parte della sua profondità, soprattutto per quello che riguarda la gestione dell’allenatore, in questa versione decisamente più superficiale. Giocando tornei, eventi di esibizione e allenamenti avremo l’opportunità di salire di livello, guadagnando punti da attribuire agli archetipi del giocatore: precisione, attacco e difesa. I singoli attribuiti possono essere inoltre influenzati dall’equipaggiamento scelto. Nel caso di racchette su licenza non sarà possibile cambiare nulla, mentre scegliendo le racchette generiche potrete scegliere corde, grip e anti-shock, ognuno dei quali con caratteristiche e bonus diversi sui singoli attributi.

Avremmo in realtà preferito un approccio più profondo con punti da spendere direttamente sui singoli attributi, in modo da dare uno spessore ancora maggiore alla modalità carriera che ci è sembrata in realtà un po’ statica e poco coinvolgente. Un peccato, perché giocando con un giocatore di basso livello si apprezzano le tante finezze a livello di gameplay: tenere un semplice scambio senza commettere grossolani errori sarà un impresa nelle vostre prime partite, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dal team di sviluppo. Da sottolineare poi il salvataggio automatico a partita in corso, che permette di giocare le partite più lunghe in diverse sessioni di gioco senza preoccupazioni di sorta.

Tennis World Tour 2
Tecnicamente Tennis World Tour 2 mostra qualche incertezza di troppo.

UNA TECNICA DA RIVEDERE

Se fino a ora tutto è sembrato andare per il verso giusto, fatta eccezione per una carriera un po’ sottotono, è arrivato il momento di sottolineare gli aspetti meno entusiasmanti della produzione. Si perché i difetti non mancano, partendo da una modalità online che prova a rinnovarsi con un sistema di partite classificate, ma che di fatto resta una chimera. Nei nostri tentativi abbiamo riscontrato un matchmaking lento, ma soprattutto un lag davvero importante che quasi impedisce lo svolgimento di un match regolare, con effetti audio enormemente ritardati o anticipati, animazioni che arrivano anche con un paio di secondi di ritardo. Vi sembrerà di aver servito un ace, con il vostro avversario lontanissimo dalla palla, salvo vederla improvvisamente tornare verso di voi. La speranza è naturalmente quella di vedere sistemato il netcode quanto prima, magari con una patch correttiva.

Abbiamo poi parlato degli atleti su licenza, numerosi e caratterizzati in maniera adeguata, ma non perfetta. Sono per esempio presenti le classiche animazioni che precedono il servizio di Nadal, eppure le animazioni nei colpi dello stesso Nadal o di Federer, tanto per citare i due giocatori più riconoscibili, non sempre sono riconducibili a quelle reali. Un peccato, perché le animazioni sono tutte di buona qualità e anche ben collegate tra loro, restituendo una buona fluidità generale e una conseguente coerenza dei colpi. Anche dal punto di vista della struttura corporea degli atleti c’è qualcosa da rivedere: sono tutti infatti slanciati e snelli, con una parte inferiore decisamente troppo magra. Anche nella modalità carriera abbiamo potuto constatare come pur selezionando una corporatura muscolosa, le gambe del nostro giocatore siano rimaste sempre piuttosto esili, restituendo un’immagine poco veritiera.

Qualche appunto anche sul motore grafico, capace in generale di offrire un buon colpo d’occhio generale, ma protagonista di qualche impuntamento quando per esempio si colpisce la rete col servizio, o di un v-sync non ottimale durante i replay. Rimane anche qualche sbavatura con compenetrazioni poligonali, qualche artefatto o fenomeni particolari, come lo spostamento del giocatore lungo la linea di servizio, mentre la palla rimane sospesa per aria senza seguire il giocatore! Sebbene a tratti esilaranti, si tratta di imprecisioni di piccola entità, che non vanno a compromettere la struttura di gioco come invece accadeva nel primo capitolo. Un peccato davvero invece le sbavature nelle animazioni degli atleti più riconoscibili, che tolgono un pizzico di immersione al giocatore più smaliziato. Molto buono invece il comparto audio, con effetti ambientali convincenti e che rinuncia alla telecronaca italiana, che in precedenza era risultata ripetitiva e spesso fuori contesto.

Tennis World Tour 2
Tennis World Tour 2
GIUDIZIO
Tennis World Tour 2 mantiene le promesse di quello che doveva essere il lancio del suo predecessore. Se nel 2018 i fan di questo fantastico sport avevano dovuto ingoiare un boccone amaro, con un titolo che era quasi ben lontano da una release accettabile. In questo caso siamo davanti a un prodotto maturo e rifinito, capace di offrire un gameplay profondo ed appagante, che riesce a divertire grazie ad una struttura di gioco dinamica. Una modalità carriera un po’ sottotono e un comparto online ancora poco stabile stonano nel contesto di un’offerta d’intrattenimento comunque valida e ricca di contenuti. Tennis World Tour 2 non è perfetto, ma è sicuramente il titolo tennistico che mancava e che i giocatori stavano aspettando.
GRAFICA
7.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
8.5
PRO
Gameplay profondo ed appagante
Roster piuttosto completo
La licenza degli stadi
CONTRO
Modalità carriera poco coinvolgente
Infrastruttura online al momento poco stabile
Qualche sbavatura tecnica
8