WRC 9

WRC 9

Riuscirà il nono capitolo della serie WRC a far mangiare la polvere alla concorrenza?

Il retaggio e l’importanza dei titoli rallystici nel panorama videoludico dell’ultimo ventennio è più che consolidato, tanto da far risultare quasi superfluo ogni tipo di menzione. Capolavori del calibro di Colin McRae Rally, la serie Dirt Rally, o ancora V-Rally e la serie WRC, giunta ormai alla sua nona interazione, hanno segnato vere e proprie ere videoludiche conquistando intere schiere di fan, dai patiti del motorsport e della disciplina fino ai giocatori occasionali, incuriositi dalla voglia di scorrazzare di traverso tra ghiacci e fango.

I ragazzi di Kylotonn propongono quindi WRC 9, il nono capitolo della storica saga dedicata alla disciplina del rally, tornando alla cadenza annuale dopo il buon lavoro svolto con l’ottavo capitolo dell’anno scorso. Non ci rimane che sporcarci di fango e polvere per scoprire se la software house parigina ha saputo spostare ulteriormente l’asticella verso l’alto.

WRC 9
WRC 9 torna in pista con netti miglioramenti rispetto alla precedente edizione.

UN INIZIO DI GRAN CARRIERA

Al primo avvio del titolo verremo messi alla prova, subito alle prese con un breve percorso che consentirà al titolo di consigliarci le impostazioni più indicate al nostro livello di guida e alla nostra abilità ed esperienza al volante. Se avete già le idee abbastanza chiare potete tuttavia scegliere le impostazioni che preferite e buttarvi a capofitto in quella che è un’offerta quanto mai completa e appagante, iniziando dall’immancabile modalità carriera. Se è vero che ormai da qualche anno la presenza della carriera è un punto cardine delle esperienza di gioco nei titoli sportivi e non rappresenta di per sé una grossa novità, alcune software house sono state in grado di rivedere e tirare a lucido quella che è una delle modalità più apprezzate dai fan. Basti pensare al lavoro egregio svolto da Codemasters con la nuova modalità MyTeam nel nuovo F1 2020.

I ragazzi di Kylotonn hanno scelto un concetto simile, portando il giocatore a gestire una propria scuderia, occupandosi dunque di ogni aspetto di gestione, oltre che di portare la vettura a spasso sui percorsi di tutto il mondo. Una modalità molto profonda e coinvolgente, ma piuttosto complessa. Da qui la scelta di guidare il giocatore ad ogni singolo passo nelle fasi iniziali della carriera, in un tutorial piuttosto lungo ma necessario. La prima scelta da compiere è senza dubbio quella della categoria di partenza: al giocatore viene infatti lasciata la possibilità di scegliere di iniziare la propria carriera nella classe regina delle WRC, o iniziare dal WRC Junior scalando dunque le gerarchie passando per WRC 3 e WRC 2. Il consiglio degli sviluppatori (e anche il nostro) è quello di iniziare dal basso, per garantire una progressione più apprezzabile, ma anche per prendere le misure con vetture meno prestazionali per arrivare in maniera graduale a sfruttare la potenza bruta delle WRC, che richiederanno una certa abilità e notevoli riflessi.

Una volta scelto il nostro team saremo chiamati a scegliere le attività da svolgere settimana per settimana, scegliendo se affrontare una semplice sessione di allenamento piuttosto che eventi particolari come sfide in condizioni estreme, gli eventi ufficiali in calendario o gare storiche. Senza però trascurare il giusto riposo. Si, perché il nostro team sarà composto da sei professionisti che potremo reclutare per i nostri eventi: dal meteorologo all’ingegnere, dal meccanico all’agente, passando per il fisioterapista capace di ottimizzare le energie di tutto il team durante gli eventi. Dovremo dunque preoccuparci di ingaggiare i migliori professionisti del settore, facendo in modo di avere sempre forze fresche al nostro fianco, facendo riposare la squadra o richiamando persone diverse garantendo il giusto turnover.

La progressione della modalità carriera ci farà guadagnare valuta virtuale, esperienza e reputazione presso il nostro costruttore, mediante i nostri risultati e il raggiungimento di vari obiettivi a medio e lungo termine. Se i crediti saranno utili a coprire le spese di allenamenti, sviluppi e riparazioni, a ogni livello esperienza riceveremo un punto abilità spendibile in un vasto albero delle abilità sviluppato su quattro diversi rami di sviluppo: miglioramenti del team E della squadra, prestazioni e affidabilità. La reputazione col costruttore ci permetterà invece di avere possibilità di contratti migliori, anche per salti di categoria.

L’ARTE DEL CONTROSTERZO

Ma quali sono le sensazioni una volta alla guida della nostra auto? WRC 8 aveva mostrato buoni passi avanti sul fronte della fisica e dell’handling delle vetture, ma non aveva ancora convinto appieno la fascia di utenti più hardcore. Possiamo dire senza mezzi termini che in WRC 9 è stato compiuto un altro importante passo in avanti sul modello di guida. Il comportamento delle auto è infatti sempre credibile e divertente, con la giusta curva di apprendimento; gli utenti meno smaliziati potranno contare infatti su una serie di aiuti che rendono il tutto molto più semplice senza però mai snaturare il modello di guida. Apprezzabile inoltre l’accessibilità offerta ai giocatori anche nel setup dell’auto: potrete scegliere una configurazione di base in relazione alle condizioni e all’aiuto del meteorologo, per poi apportare modifiche nelle varie aree del veicolo scegliendo tra la modalità standard, con pochi e basilari settaggi, e quella avanzata che dà invece accesso a tutte le impostazioni che faranno la felicità dei maghi del setup.

Le sensazioni variano in maniera drastica in base al terreno di gara: affrontare il velocissimo Rally del Giappone sull’asfalto sarà infatti capace di trasmettere un feeling completamente diverso rispetto allo sterrato arido e roccioso della Sardegna, o alle nevi della Finlandia, piuttosto che il fango del Galles. E il giocatore sarà chiamato di volta in volta a trovare un feeling nuovo con la superficie, dosando con sapienza l’acceleratore e l’angolo volante per innescare quel meraviglioso e appagante effetto di sovrasterzo controllato tipico della disciplina. A impreziosire un modello di guida davvero apprezzabile c’è poi un force feedback davvero sorprendente che piazza il titolo di Kylotonn davanti agli altri concorrenti. Il volante trasmette in maniera sincera il contatto delle gomme sulla superficie di gara, permettendo di sentire ogni sassolino nel caso di corsa su sterrato, o lo slittamento delle gomme sul ghiaccio, o ancora il grip generato sull’asfalto. Davvero una gradita sorpresa, magari frutto della collaborazione con Fanatec, da ormai molti anni esponente di spicco se si parla di periferiche dedicate al mondo del motorsport.

INCIDENTI DI PERCORSO

Se da un lato abbiamo lodato le migliorie del modello di guida e la sua totale godibilità, dall’altro occorre evidenziare però alcune pecche del motore fisico e qualche piccola caduta di stile in generale. Le collisioni infatti sono parse a tratti approssimative e poco credibili, con auto che finiscono col capovolgersi in seguito a contatti leggerissimi, piuttosto che rallentare in maniera clamorosa in seguito a una leggera strisciata su un guardrail. In generale, la reazione dei veicoli a urti e collisioni appare poco credibile e, sebbene sia un aspetto non primario e che non compromette l’esperienza di gioco, è una cosa che occorre certamente sottolineare.

Così come qualche caduta di stile, come un’animazione della sterzata assolutamente inadeguata nella visuale abitacolo e che non corrisponde mai all’input effettivamente fornito dal giocatore e che si limita a pochi gradi di sterzata, anche quando magari starete affrontando un tornantino stretto col volante a fondo corsa o quasi. Anche in questo caso parliamo di una sbavatura che non crea problemi gli utenti hardcore, che sicuramente preferiranno la visuale cruscotto o quella dal cofano, alla ricerca di una visuale quanto più realistica possibile. Ma gli utenti console o in generale i videogiocatori che si approcceranno al titolo con il controller e vorranno godersi la visuale abitacolo avranno sicuramente qualcosa da ridire. Incomprensibile poi la scelta di non fornire al giocatore la scelta di un avatar, aspetto che stride ancor di più se pensiamo alla cura e agli sforzi profusi nella realizzazione della modalità carriera. Il risultato però è esilerante: pilota e navigatore hanno lo stesso identico aspetto!

NON SOLO CARRIERA

Abbiamo parlato della modalità carriera in lungo e in largo, ed è certamente il fulcro dell’offerta ludica dei ragazzi di Kylotonn. Ma non è certo l’unica cosa che WRC 9 ha da offrire. Le modalità di gioco sono infatti varie, anche se nessuna (almeno per il momento) brilla per originalità. Intanto segnaliamo con gioia il ritorno della modalità split-screen, che dopo un periodo di epurazione torna lentamente alla ribalta in qualche titolo sportivo. Presente anche una classica modalità multiplayer, sebbene la natura della disciplina porti il pilota a confrontarsi con il cronometro più che con avversari ruota a ruota.

Nella modalità stagione potrete invece cimentarvi nella stagione ufficiale WRC scegliendo un team a vostra scelta, senza l’incombenza di gestirlo dedicando del tempo ad altre attività. Se c’è poco da dire sulla partita rapida, in cui potrete esplorare senza vincoli i contenuti che il titolo ha da offrire, la modalità sfide vi metterà di fronte a uno scenario predefinito in termini di auto, percorso e condizioni meteo, richiedendo al giocatore di raggiungere obiettivi vari: si va dal semplice tempo obiettivo, al percorrere la maggior distanza possibile in condizioni meteo estremo e con un veicolo fortemente danneggiato. Un piacevole diversivo tra le vostre attività rallystiche, così come la possibilità di creare un proprio club o unirsi ad uno esistente, affrontando campionati dedicati. Un’idea interessante che però è parsa al momento deficitaria in quanto a personalizzazione.

Non manca poi una sezione per eventi online giornalieri e settimanali e una dedicata agli eSport, con un evento ufficiale già programmato per la metà di novembre. Sempre apprezzabile poi la scelta di inserire uno showroom con la possibilità di apprezzare il proprio bolide in vari scenari e condizioni meteo. Da segnalare invece il supporto post-lancio annunciato dal team francese con l’aggiunta di nuovi percorsi e una modalità cooperativa per due giocatori, con uno chiamato a vestire i panni del pilota e l’altro alle prese con gli appunti e le note del navigatore. Sicuramente qualcosa di inedito e di interessante che non vediamo l’ora di provare con mano.

WRC 9
WRC 9 offre tante auto su cui gareggiare, anche vecchie glorie del passato e che hanno fatto la storia di questa disciplina.

UNO SGUARDO SOTTO AL COFANO

A muovere l’intera struttura di gioco di questo nuovo capitolo in salsa WRC è il KT Engine, motore proprietario del team francese. Se dal punto di vista della fisica abbiamo già analizzato i pregi e i difetti del titolo, dal punto di vista grafico siamo davanti a un titolo interessante, capace di mettere il giocatore nel mezzo di scenari realizzati con la giusta cura e ricreare atmosfere uniche e riconoscibili a diverse latitudini: i paesaggi aridi della Sardegna, piuttosto che le montagne giapponesi, o la sabbia rossa del Kenya. Complice una buona gestione a livello artistico e di level design, WRC 9 si lascia apprezzare pur senza lasciare a bocca aperta per qualità delle texture e degli effetti. Eccellente invece la realizzazione poligonale di tutti i veicoli presenti, da quelli ufficiali alle vetture storiche che hanno segnato le varie epoche del mondiale WRC.

Da segnalare poi una buonissima gestione dell’illuminazione, capaci di generare giochi di luce davvero interessanti in determinate condizioni e un frame-rate che si è dimostrato piuttosto stabile a patto di rispettare la configurazione hardware consigliata. I problemi tuttavia non mancano, anche su questo aspetto. Ci siamo infatti imbattuti in numerosi crash, e se alcuni sono stati certamente sporadici e occasionali, ci siamo ritrovati con un bug sistematico nel caso di un evento specifico del nostro costruttore, che di fatto ci ha impedito di proseguire in modo opportuno la carriera. Dopo un cospicuo numero di tentativi infatti, l’unica opzione è stata quella di abbandonare l’evento, perdendo dunque i bonus del nostro costruttore.

Nulla di irrimediabile, ma bug di questa portata non dovrebbero verificarsi nella versione pressoché definitiva del gioco; non ci resta allora che sperare in una patch post-lancio. Eccellente invece il lavoro svolto sul comparto audio, con il sound dei motori sempre coinvolgente e ricco di personalità, con una buona componente ambientale apprezzabile soprattutto mediante l’utilizzo di cuffie in modalità surround.

WRC 9
WRC 9
GIUDIZIO
WRC 9 è un titolo che ci ha sorpreso, con un modello di guida che si lascia apprezzare dai neofiti quanto dai piloti più smaliziati. Il nuovo gioco di rally di KT Racing riesce a divertire e a regalare tonnellate di adrenalina soprattutto grazie a un force feedback che gli permette di svettare tra i concorrenti: sempre preciso, comunicativo, sincero e impegnativo, riesce a coinvolgere il giocatore in maniera importante in ogni situazione, dalle vecchie glorie ai bolidi contemporanei, dalla neve all’asfalto, dalle rocce al fango. Il divertimento è assicurato in ogni situazione, supportato da una modalità carriera profonda e ben strutturata, vero fulcro del titolo. Per gli amanti della competizione non mancano sfide giornaliere classificate e multiplayer con la possibilità di eventi eSport già programmati, e un supporto post-lancio che si preannuncia interessante. Un peccato per qualche sbavatura tecnica di troppo, ma che siate fan sfegatati dei rally, semplici amanti del motorsport o utenti occasionali alla ricerca di un titolo emozionante, WRC 9 è un titolo di qualità che non dovreste farvi scappare.
GRAFICA
8
SONORO
9
LONGEVITÀ
9
GAMEPLAY
9
PRO
Modello di guida accessibile e divertente
Modalità carriera ben strutturata
Supporto post-lancio interessante
CONTRO
Collisioni poco credibili
Sbavature e imperfezioni varie
8.7