F1 2020

F1 2020

Il racing game di Codemasters sfreccia velocemente verso il gradino più alto del podio.

L’inizio così particolare di questo 2020 ha certamente influito in maniera pesante su tutti gli sport a livello mondiale e anche su molte software house, costrette a uno smart working che in qualche caso ha ritardato e complicato il lavoro degli sviluppatori. Se la partenza del mondiale F1 è slittata da metà marzo agli inizi di luglio, Codemasters è rimasta invece fedele ai suoi piani, lanciando sul mercato l’edizione 2020 del suo titolo dedicato alle quattro ruote nella prima parte di luglio, addirittura in anticipo sulle uscite consuete del brand.

Il periodo di lockdown ha inoltre puntato i riflettori sul titolo con licenza ufficiale F1, grazie alle numerose iniziative di gare virtuali partite proprio dalle nuove leve del mondiale: Norris su tutti, poi Leclerc, Albon, Russell, Giovinazzi e Latifi, con gare addirittura trasmesse in diretta su Sky con telecronaca di Carlo Vanzini, voce ufficiale e ormai storica della F1. L’esperimento può dirsi globalmente riuscito, con gare entusiasmanti come quella del Brasile, e spettacoli meno edificanti come il gran caos del Gp di Monaco.

Il titolo di Codemasters non è un simulatore puro, chi segue la serie dal suo ritorno nel 2010 lo sa bene. Rappresenta tuttavia un compromesso sempre divertente e interessante, tanto da aggregare molti dei piloti ufficiali; alcune voci di corridoio vedono la FIA interessata ad un titolo più simulativo da affiancare al bestseller di casa Codemasters, e se così fosse ne saremmo ben lieti. Intanto ci siamo tuffati a capofitto in questa edizione 2020 per capire se la software house britannica è riuscita ancora ad alzare l’asticella del suo titolo di punta.

F1 2020

MANAGER E PILOTA

La modalità carriera è da sempre il cuore del titolo in ambito single player, e ha subito nell’edizione 2019 una profonda rivisitazione, mettendoci davanti a una carriera più spettacolare e cinematografica, con rapporti e rivalità da affrontare e risolvere in determinati scenari partendo dalla F2. L’idea di base si era rivelata buona, ma lo spunto narrativo andava esaurendosi già dopo una manciata di ore lasciando spazio alle consuete (e ben rodate) meccaniche della carriera pilota. In F1 2020 Codemasters punta ben più in alto, aggiungendo una nuova modalità che non solo è inedita per la serie, ma che potrebbe diventare a tutti gli effetti la punta di diamante del comparto single player. Parliamo della carriera scuderia, una modalità manageriale che ci permetterà di fondare il nostro personalissimo team e allo stesso tempo guidare la monoposto nella speranza di condurla alla gloria nel corso delle dieci stagioni a disposizione.

Se una formula del genere vi sembra azzardata e poco realistica, probabilmente dovreste rispolverare i libri di storia della F1. Se oggi la figura del manager pilota è assolutamente anacronistica, nei primi decenni di F1 era piuttosto frequente che il proprietario del team ne fosse anche pilota, come nel caso di Jack Brabham e Bruce McLaren, fondatore dell’omonima scuderia, tornata sul podio nel primo weekend di questo controverso 2020 con Lando Norris. In qualità di manager dovrete creare il vostro team e gestirne ogni aspetto, iniziando dal vostro main sponsor: ciascuna sponsorizzazione vi garantirà un bonus alla firma del contratto e delle entrate settimanali, con incentivi aggiuntivi in denaro al raggiungimento di determinati obiettivi.

Ulteriori sponsor verranno poi aggiunti nel corso della stagione, all’aumento di prestigio del vostro team. A questo punto dovrete creare la vostra livrea e il vostro logo, con tanto di colori sociali, tramite un editor semplice ma funzionale, con la possibilità di inserire contenuti speciali dedicati a Michael Schumacher e altri che potrete sbloccare avanzando di livello. La personalizzazione però non si limita a grafiche e colori, dovrete infatti scegliere il vostro fornitore di motore e la vostra seconda guida, cercando di far quadrare i conti. Se punterete sui motori più prestazionali il budget per la seconda guida sarà piuttosto risicato, richiedendo dunque scelte oculate per garantire il miglior inizio al vostro team, considerando però che eventuali fondi residui potranno essere utilizzati per lo sviluppo della vettura insieme agli ormai consueti punti risorsa.

Da questo punto di vista segnaliamo che le performance non sono ben bilanciate con i valori mostrati in pista dal primo GP dell’anno: il motore Ferrari viene per esempio proposto come quello con massime prestazioni, un po’ in linea con il 2019, mentre l’inizio di stagione 2020 sta mostrando dati piuttosto diversi. Prestazioni da bilanciare poi anche in griglia, con alcuni team che si sono mostrati più competitivi del previsto. Modifiche e piccoli aggiustamenti che ci aspettiamo subito dopo il lancio del gioco con qualche patch correttiva.

SCALARE LA VETTA

La stagione inizia con una spettacolare presentazione della nuova auto, con tanto di giochi di luci e una colonna sonora epica. Inutile dire che i primi passi del nostro team in F1 non saranno però semplicissimi, con una vettura non al top a livello di competitività. Anche in questo aspetto infatti la gestione del team è fondamentale per migliorare le prestazioni della nostra auto, e anche in questa meccanica non mancano le novità. La schermata di ricerca e sviluppo rimane invariata, con la solita ramificazione delle quattro principali aree della monoposto. I punti risorsa e il budget però dovranno essere investiti anche nel miglioramento delle varie strutture del team, consultabili e gestibili da una pagina dedicata.

Investire in una determinata struttura comporterà infatti una minor probabilità di guasti, piuttosto che una riduzione dei punti risorsa necessari per un nuovo componente, o ancora un minor tempo di sviluppo e la capacità di lavorare su più componenti contemporaneamente. Pensate bene dunque a come investire il vostro budget e assicuratevi di averne il più possibile: attraverso il calendario infatti potrete programmare le attività del vostro team, raggiungendo scopi diversi. Un evento di marketing e merchandising potrà portare per esempio fondi aggiuntivi alle casse del team, un meeting con i motoristi potrà portare benefici alle prestazioni del propulsore, o magari potrete optare per una sessione intensiva al simulatore per incrementare statistiche e prestazioni del vostro secondo pilota. Anche in questo caso sarete dunque chiamati a fare le scelte che ritenete più opportune per indirizzare il vostro team nella direzione giusta, prestando attenzione perché i giorni liberi per programmare le attività tra i vari weekend di gara non sono poi tanti.

Se invece non avete voglia di cimentarvi con gli aspetti manageriali, niente paura perché la carriera pilota è ancora disponibile ed è stata rivisitata rispetto alla scorsa edizione. L’incipit narrativo è stato eliminato, lasciando il posto alla possibilità di affrontare la stagione propedeutica in F2: potrete scegliere se completare un minimo di tre scenari, oppure sei gare o un’intera stagione di F2. Naturalmente se ne avrete voglia potrete buttarvi direttamente nel calderone della F1. Presente anche come al solito la modalità Campionato per affrontare la stagione nei panni del vostro pilota preferito e le modalità Gran Premio e Prova a tempo. Da segnalare che, come sempre nei titoli Codemasters, la modalità prova a tempo non lascia al giocatore la possibilità di controllare tutti i parametri della vettura, costringendo dunque gli utenti a fare pratica con i numerosi comandi direttamente nei weekend di gara.

F1 2020

AL VOLANTE

Abbiamo parlato in profondità delle novità proposte da F1 2020, ma come si comporta il nuovo titolo ufficiale della F1 una volta in pista? Beh, i miglioramenti rispetto all’edizione passata sono tangibili, soprattutto in quanto a feeling di guida e force feedback. La fastidiosa tendenza al sottosterzo presente in F1 2019 non è più presente, regalando al giocatore una maggior precisione e controllo dell’auto. Anche il force feedback sembra rivisto, e appare ora più pulito e comunicativo rispetto al passato, con un indurimento progressivo in curva, ma privo di forti vibrazioni e scossoni sul dritto come accadeva in maniera occasionale nell’edizione 2019 a parità di periferiche e settaggi.

Probabilmente la collaborazione con Fanatec sta portando il team ad avere un force feedback più raffinato rispetto al passato, pur non raggiungendo il livello di titoli di un altro spessore come Assetto Corsa o Iracing, che però, lo ricordiamo, non sono diretti competitor del titolo Codemasters. Il buon comportamento delle forze si percepisce anche cimentandosi con diverse vetture: le F2 per esempio vi restituiranno un feeling decisamente più fisico, con uno sterzo decisamente più pesante in curva vista l’assenza del servosterzo. Anche le vetture storiche, ormai una costante nelle ultime uscite di Codemasters, sono tutte ben caratterizzate sia dal punto di vista del modello di guida che del force feedback, rappresentando una buona alternativa alle routine della carriera, con la possibilità di usarle anche in un mini campionato dedicato proprio alle vetture classiche.

Tornando alle F1 della stagione attuale invece, segnaliamo una gestione diversa della parte ibrida della vettura: le mappe selezionabili sono infatti solo quattro, ma la grande novità è la comparsa della modalità “sorpasso”, di fatto la mappa più aggressiva che è possibile attivare con una scorciatoia mappabile su un tasto a nostro piacimento. Se la modifica vi sembra di poco conto, aspettate di provarla in gara: la gestione infatti è molto più semplice, soprattutto per i tanti utenti che non dispongono di volanti di alta gamma con decine di tasti e manettini vari.

Ottima l’intelligenza artificiale, ancora più competitiva e reattiva rispetto al passato, capace di rendere le gare in single player davvero tirate e stimolanti, con difese ben studiate, e attacchi decisi alla vostra posizione. La gestione delle gomme è come sempre un elemento chiave, e gestire la vettura alla fine di uno stint sarà particolarmente complesso per voi e per l’IA, che in maniera analoga vedrà calare le proprie prestazioni, dando vita a battaglie davvero entusiasmanti e realistiche.

MOTORI CONGELATI

Se il circus della F1 ha congelato i motori dei team per contenere i costi di sviluppo, Codemasters ha deciso di seguirne l’esempio. Sotto al cofano del nuovo F1 2020 pulsa infatti l’ormai noto Ego Engine, capace di offrire come sempre un discreto colpo d’occhio generale, senza tuttavia lasciare a bocca aperta. La sensazione che vi raccontiamo già da un paio d’anni è che si tratti di un motore che ha già espresso gran parte del suo potenziale. I miglioramenti tuttavia non mancano, con una gestione dell’illuminazione ulteriormente migliorata che possiamo apprezzare soprattutto nelle gare in notturna, e negli effetti particellari. Basta osservare lo spray in condizioni di pioggia o le scintille che arrivano dal fondo piatto della vettura davanti per rendersi conto dei passi avanti fatti in questa direzione, senza impattare il frame rate, sempre fluido anche su PC non proprio di ultimissima generazione.

I modelli poligonali delle auto sono senza dubbio il fiore all’occhiello della produzione, con riflessi molto curati sulle superfici che permettono di apprezzare al meglio livree differenti come quelle opache di Red Bull e Ferrari rispetto alla scintillante Mercedes (ancora in versione Freccia d’Argento). Finezze che è possibile ammirare attraverso l’autosalone, una sorta di showroom che ci permetterà di ammirare ogni monoposto da ogni punto di vista, rappresentando una vera e propria chicca per gli appassionati. A non convincere appieno sono invece i tracciati e gli ambienti, che restituiscono a tratti una sensazione cartoonesca e poco realistica a confronto con la perfezione pressochè totale di ogni vettura presente.

Un grande passo in avanti è stato fatto anche dal punto di vista del comparto sonoro, con propulsori campionati in maniera molto più credibile e realistica, capace di coinvolgere il giocatore in maniera ben più marcata rispetto al passato. Ma è anche la spazialità del suono a essere stata migliorata in maniera sensibile, e ve ne accorgerete usando dispositivi capaci di sfruttare le tecnologie surround: ogni suono verrà riflesso sulle superfici vicine, e vi accorgerete di sfrecciare vicino ad un muro piuttosto che nel tunnel di Montecarlo con una spazialità audio veramente notevole. Buona come sempre la telecronaca, con la voce ufficiale di Carlo Vanzini e Luca Filippi (confermata, anche se sempre fuori luogo), contestualizzata anche nella modalità carriera scuderia, mentre segnaliamo la presenza della voce del mitico Davide Valsecchi per quanto riguarda le gare del mondiale F2.

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MULTIPLAYER ED ESPORT

Codemasters è stata tra le prime software house a puntare in maniera decisa sugli eSport, dimostrandosi lungimirante e aperta alle novità. Quello di F1 è infatti di altissimo livello e ha visto il nostro David Tonizza trionfare nella stagione 2019, con la stagione trasmessa in alcuni casi prima o dopo le gare con i piloti ufficiali in fase di lockdown. Appare dunque normale che anche il titolo 2020 punti forte su questi aspetti, con una pagina dedicata proprio agli sport elettronici, e su un multiplayer solido e ricco.

Per gli utenti più competitivi e attivi in diversi campionati la scheda “leghe” permetterà di tenere sotto controllo i campionati attivi o di trovarne uno nuovo, mentre gli utenti più occasionali potranno unirsi alle partite tramite matchmaking o crearne una personalizzata. Il matchmaking è stato sempre abbastanza pronto con server stabili e performanti, sebbene il basso numero di utenti in rete prima del lancio ufficiale richiedano prudenza e test più probanti con server ben più affollati.

Vista però l’attenzione degli sviluppatori sul comparto multiplayer crediamo che gli appassionati delle competizioni online possano dormire sonni tranquilli. Da segnalare la presenza a sorpresa di una modalità a schermo condiviso per permettere a due giocatori di gareggiare condividendo lo schermo. Si tratta di una modalità che al giorno d’oggi ha quasi il sapore vintage, ma che rappresenta sempre una gradita opportunità.

F1 2020
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GIUDIZIO
Codemasters coglie ancora nel segno, offrendo probabilmente il titolo più ricco e più vario di sempre. La nuova modalità carriera scuderia è infatti inedita per la serie, ed è ben realizzata. Appagante e coinvolgente, porta i giocatori a sperimentare nuovi aspetti e nuove meccaniche da affiancare alla gestione dei weekend di gara che ormai rappresentano il fulcro del gioco, riproponendo in modo fedele quanto succede nelle piste di tutto il mondo. Per gli amanti delle modalità più tradizionali la carriera pilota e la modalità campionato sono sempre presenti, con la gradita aggiunta della stagione di F2 con vetture molto divertenti da guidare ma allo stesso tempo impegnative. Le vetture classiche sono la ciliegina sulla torta per gli appassionati, per spezzare la routine della carriera o per ripercorrere la storia della F1 con automobili che hanno segnato in maniera indelebile alcune epoche, come la McLaren di Ayrton Senna o la Benetton di Michael Schumacher, o ancora l’intramontabile F2004 dell’ultimo titolo del pilota tedesco. F1 2020 è un titolo divertente, vario e completo, probabilmente il miglior titolo della serie dai tempi del suo ritorno nel 2010. Se siete degli appassionati di F1, o semplicemente siete alla ricerca di un titolo motoristico che vi faccia divertire, allora F1 2020 è il titolo che fa per voi.
GRAFICA
8.5
SONORO
9.5
LONGEVITÀ
9.5
GAMEPLAY
9.5
PRO
Grande varietà e ricco di contenuti
Modalità manageriale ben realizzata
Comparto sonoro eccezionale
CONTRO
Comparto tecnico leggermente limitato
Gestione dell’auto poco profonda
9.3