Naughty Dog illustra l’accessibilità di Uncharted 4

Nel caso in cui abbiate navigato tra i vari menu di Uncharted 4: Fine di un Ladro, avrete di certo notato una sezione piuttosto insolita, da cui gestire le opzioni di accessibilità per personalizzare i comandi e il sistema di controllo, rendendolo più adatto alle esigenze di eventuali giocatori affetti da disabilità fisico-motoria.

Sony ha da poco rilasciato un interessante e a tratti commovente video, in cui alcuni membri di Naughty Dog spiegano i motivi che hanno portato il team ad adottare un approccio attento all’accessibilità e quali accortezze si siano rese necessarie per rendere il gioco fruibile dalla più ampia utenza possibile. Tutto ha avuto inizio grazie all’intervento di Josh Straub, responsabile editoriale di DAGERS (Disabled Accessibility for Gaming Entertainment Rating System), sito internet che si occupa di valutare i videogiochi in base al loro indice di accessibilità e che già offre consulenza a Ubisoft ed Epic Games, il quale ha contattato Alexandria Neonakis, User Interface Designer presso lo studio californiano, illustrandole i motivi che gli avevano reso impossibile portare a termine il secondo capitolo della serie, facendole capire quanto fosse importante per una persona disabile poter godere appieno di un videogioco.

Emilia Schatz, Lead Game Designer, ha poi spiegato nel dettaglio alcuni degli accorgimenti adottati per venire incontro ai giocatori come la possibilità di tenere premuto un pulsante per eseguire azioni che normalmente richiederebbero una pressione veloce e ripetuta e che può tornare utile anche durante i combattimenti corpo a corpo. Nel gioco è inoltre possibile effettuare molte azioni complicate senza l’utilizzo del secondo stick analogico, mentre la videocamera aiuta i giocatori a inquadrare i nemici nei paraggi in modo da agevolarne l’individuazione e facilitare la mira durante le sparatorie e le fasi stealth. Nulla sembra essere stato lasciato al caso, nemmeno piccoli dettagli come i colori delle squadre nella modalità multiplayer, scelti appositamente per evitare che utenti affetti da daltonismo come lo User Interface Scripter di Naughty Dog, Andres Ortiz, potessero incontrare difficoltà e risultassero in qualche modo svantaggiati durante gli scontri.

È importante capire, citando lo stesso Straub, che “quando gioco a un titolo come Uncharted, non sono confinato a una sedia a rotelle. Sono un cacciatore di tesori spavaldo e irresponsabile, come Nathan Drake. Quel breve periodo di fuga è il motivo per cui l’accessibilità è così importante in un videogioco: perché più titoli sono in grado di offrire un’esperienza accessibile, più persone con disabilità saranno in grado di fuggire dalla propria condizione e vivere una vita migliore“.

Per maggiori informazioni su Uncharted 4, vi lasciamo in compagnia della nostra recensione sull’ultima avventura di Nathan Drake per PS4.