Desperados 3 provato in anteprima alla Gamescom 2019

Abbiamo provato il nuovo capitolo della serie tra pistoleri, riti vodoo e tanta strategia nel Far West immaginato da Mimimi Games.

Il mondo degli strategici in tempo reale è sempre stato considerato ingiustamente un genere di nicchia, quando i fan di questi giochi in realtà sono in constante aumento. Se l’E3 2019 era stata l’occasione per un incontro più da vicino a due titoli appartenenti al genere in questione, come le versioni rimasterizzate di due classici come Commandos 2 e Praetorians, questa edizione della Gamescom ci ha visto assistere alla presentazione di Desperados 3 e di provarlo nello stand a tema western che THQ Nordic ha allestito in occasione della fiera di Colonia.

L’atteso terzo capitolo della serie RTS è in sviluppo presso Mimimi Games, che qualche anno fa avevano tirato dal cilindro l’apprezzato Shadow Tactics: Blades of the Shogun, pur rivelandosi poco fortunato in termini di vendite. Desperados 3 dovrebbe arrivare nel corso di quest’anno su PC, PS4 e Xbox One, sebbene non ci siano state indicazioni in merito da parte del publisher di THQ Nordic, con l’uscita prevista per la fine del 2019.

Desperados 3

SOMOS BANDIDOS… DESPERADOS

Durante l’appuntamento tenutosi nell’area riservata alla stampa ci sono stati mostrati due scampoli di missioni, differenti per situazioni e tipi di approcci. Nella prima abbiamo fatto la conoscenza del personaggio di Isabelle, rinchiusa in una gabbia da cui presto si è liberata sfruttando la possibilità di controllare con la mente uno degni ignari banditi nelle sue vicinanze, portandolo prima a far crollare una pila di casse sopra la testa di un suo compagno di scorribande, poi ammazzarne un altro e infine recuperare la chiave che ha dato alla protagonista l’agognata libertà. Poi la donna esperta di magie esoteriche ha stabilito un collegamento tra due nemici, in modo tale che alla morte di uno l’altro subisse lo stesso destino. Infine Isabelle ha distratto una sentinella con un’altra delle sue abilità, un gatto che ha catturato le attenzioni della guardia, un po’ come avveniva con l’adorabile tanuki di Takuma in Shadow Tactics.

Il salto temporale di 250 anni che separa la nuova produzione della software house tedesca dalla precedente ha permesso di puntare maggiormente su abilità che prevedono l’uso di armi quali revolver, fucili di precisione e a canne mozze, bocche da fuoco che nel Giappone del 1615 chiaramente non esistevano. Questa significa sostanzialmente che si potranno far fuori nemici con armi dalla distanza, anche se muoversi furtivamente è sempre consigliato, dal momento che nessuno dei livelli potrà essere portato a termine solo con questo approccio e le munizioni saranno tuttavia limitate a pochi colpi. Gli amanti dello stealth potranno in ogni caso fare totalmente a meno del piombo, a tutti gli altri invece sarà data la possibilità di sparare qualche colpo in pieno stile Clint Eastwood. Come sempre starà ai giocatori scegliere come agire e mettere in pratica le mosse preparate minuziosamente, sfruttando la modalità showdown che permetterà di sincronizzare movimenti e azioni del party di personaggi, facendoli poi compiere le azioni in tempo reale. Sbagliare in ogni caso è contemplato ed è alla base dell’esperienza, per cui si viene costantemente invitati a sperimentare, pianificare e agire.

Desperados 3

CINQUE PERSONAGGI PER MOLTEPLICI APPROCCI

Per far sì quindi che il gioco risulti interessante ed equilibrato i cinque Desperados sono stati caratterizzati in maniera differente e dotati ognuno di una serie di abilità uniche che, combinate con quelle degli altri, permettono di fronteggiare un gran numero di nemici in ogni scenario. Nel corso della seconda missione che ci è stata mostrata ne sono stati introdotti di altri come un energumeno dotato di fucile a pallettoni e una tagliola per orsi, il pistolero Cooper che con il suo revolver può liberarsi di due nemici velocemente, o distrarli tirando loro una monetina, e un dottore equipaggiato di un revolver a canna lunga, con tanto di ottica per colpire i nemici dalla distanza.

Tutti i cinque personaggi giocabili sembrano ben amalgamati tra loro e ci è stato mostrato come sfruttando le loro abilità e caratteristiche si riesca a dar vita a situazioni interessanti, che invogliano a sperimentare modi alternativi per completare il livello. Quello che però ci ha intrigato maggiormente è stata la figura di Isabelle, che appare come la chiave di volta per risolvere in maniera creativa anche le circostanze più rognose. Tuttavia lo sviluppatore di Mimimi Games ci ha spiegato che l’abilità come il controllo mentale sarà limitata a pochi usi e comporterà la perdita di un punto vita di Isabelle, che potrà comunque curarsi.

La missione a cui accennavamo in precedenza consisteva nel salvataggio di un Cooper intrappolato su un battello a vapore incastrato tra le rocce, impossibilitato a muoversi per via del fuoco nemico a opera dei personaggi ostili situati nell’ambientazione. Sfruttando principalmente le doti di Isabelle e degli altri personaggi sono stati necessari più passaggi per completare l’obiettivo. Poi ci è stata mostrata la medesima situazione ma affrontata in maniera differente, in questo caso usando la mitragliatrice Gatling per sbarazzarsi velocemente dei banditi che tenevano sotto scacco Cooper. Ovviamente di modi per risolvere tutti questi “grattacapi” in tempo reale ce ne saranno a bizzeffe nel gioco completo, a testimonianza della giusta direzione intrapresa per lo sviluppo di questo terzo capitolo della serie.

Desperados 3

RACCONTI DALLA FRONTIERA

Parte del successo della serie Desperados è dovuto anche alla scelta di un setting che riprende un periodo storico da sempre molto amato anche in ambito videoludico, l’ambientazione western. Se paragonato al precedente lavoro di Mimimi Games allora questo titolo rappresenta un nuovo cambio di scenario partendo dalle stesse meccaniche di base. Ma è confrontandolo con il secondo episodio dell’RTS ambientato nel Far West che si assiste a un cambiamento più marcato. Parliamo in questo caso di un prequel che, seguendo la stessa filosofia adottata da Darksiders Genesis, potrà essere apprezzato anche dai chi in vita sua non ha mai giocato a uno dei precedenti Desperados, e ovviamente lo stesso divertimento vale per chi la serie ha imparata ad amarla nel corso degli anni.

Con il Giappone del periodo Edo lo studio di sviluppo tedesco era riuscito a cucire sulle meccaniche RTS un setting squisitamente accurato e molto ispirato, che però peccava su alcuni aspetti della trama principale e su dialoghi non troppo originali. Seguendo i cliché, le opere cinematografiche e i riferimenti alla serie originale, per Desperados 3 gli sviluppatori hanno confermato che daranno ampio spazio a un maggior numero di conversazioni nelle scene di intermezzo e durante l’esecuzione del gioco stesso. Mostratoci in 4K su PC, con settaggi impostati su un livello di dettaglio alto, siamo riusciti ad apprezzare un colpo d’occhio molto buono nonostante qualche problemino invece nelle animazioni di qualche personaggio, come in occasione della build provata sullo showfloor, con un bug grafico che ci ha addirittura costretto a riavviare il livello.

Da simpatizzanti del genere non possiamo nascondere che Desperados 3 è uno di quei giochi che attendiamo anche con una certa impazienza, dovuta anche alle ottime impressioni che Shadow Tactics: Blades of the Shogun ci aveva lasciato oltre due anni fa. Non si tratta di una rivoluzione rispetto all’RTS citato poc’anzi, ma prosegue su quella strada e sembra migliorarla sotto alcuni aspetti, sfruttando per certi versi un contesto, come quello western, decisamente più aperto in termini di varietà generale. Al momento proprio i personaggi e le loro abilità sembrano essere stati caratterizzati in maniera ottima, e la possibilità questa volta di adottare un approccio più diretto promette sulla carta di imbastire ancora più complesse. Se le premesse saranno mantenute allora Desperados 3 potrà essere uno di quei giochi che gli amanti degli strategici in tempo reale non possono assolutamente lasciarsi sfuggire.