Darksiders Genesis provato in anteprima alla Gamescom 2019

Dopo averlo visto in anteprima qualche mese fa, il nuovo capitolo della serie si è lasciato provare durante la kermesse videoludica tedesca.

Della crisi esistenziale dell’E3 ce ne siamo occupati al termine della fiera losangelina, additando tra le cause di questo lento declino anche quel “vedere ma non provare” che continua a far storcere il naso a molti, addetti ai lavori e semplici appassionati. In virtù di questo è apparso molto chiaro che i cosiddetti approfondimenti pad alla mano li avremmo avuti verosimilmente alla Gamescom, dopo i due mesi che separano l’evento di Los Angeles da quello di Colonia.

Un gioco che in terra tedesca speravamo di poter vedere all’opera in prima persona è Darksiders Genesis, venendo accontentati provandolo direttamente presso alcune delle postazioni di gioco installate in uno degli enormi padiglioni della Koelnmesse. Come avvenuto con Biomutant, prima di sgranchirci le mani a suon di piombo e fendenti abbiamo partecipato all’appuntamento organizzato dagli sviluppatori di Airship Syndicate per presentarci il nuovo capitolo della serie Darksiders e mostrarci le caratteristiche principali del loro progetto.

NEI PANNI DI CONFLITTO…

Dopo aver vissuto in successione le vicende di Guerra, Morte e Furia, in Darksiders Genesis giocheremo sì con una vecchia conoscenza della serie, il già citato Guerra, ma verrà introdotto l’ultimo Cavaliere dell’Apocalisse mancante all’appello dei personaggi giocabili, Conflitto. Questa sorta di versione dark di Deadpool (ci piace paragonarlo al mercenario chiacchierone dell’universo Marvel, e a quanto pare anche agli sviluppatori), brandisce un paio di pistole ed essenzialmente trasforma il gameplay action degli episodi canonici in un twin-stick shooter a tutti gli effetti.

Non si tratta solo di scaricare quintali di piombo sui propri nemici, perché controllando Conflitto possiamo innanzitutto scegliere tra diversi tipi di munizioni, con alcune che indirizzano sui nemici scariche elettriche che si propagano da uno all’altro, e abilità uniche come la proiezione di un clone che ci aiuterà a liberare lo scenario. Abbiamo poi aggiunte come la possibilità di caricare un devastante colpo e rilasciarlo per fare a pezzi chi si para davanti o trasformarsi in un demone con tanto di cannone mitragliatore che spunta da un braccio.

…E IN QUELLI DI GUERRA

Se Conflitto ricopre a tutti gli effetti il ruolo di spalla comica dell’apocalittico duo, Guerra riesce a tenergli testa dimostrandosi un personaggio più incentrato sulla risolutezza, tanto negli atteggiamenti che quando c’è da farsi strada tra i meandri degli inferi. Il personaggio che ha dato il via alla serie predilige invece approcciarsi ai combattimenti in maniera più diretta anche se non disdegna qualche raro attacco dalla distanza, ad esempio lanciando contro i nemici una sorta di scudo, puntando così su un gameplay prettamente hack ‘n’ slash. Ovviamente anche il bellicoso cavaliere può contare su abilità come attacchi ad area o in slancio verso uno o più nemici. Non disponendo di armi da fuoco ma della sua fidata Chaoseater, saremo in grado di scegliere tra una sorta di munizioni elementali da applicare sulla lama, ad esempio producendo attacchi infuocati molto efficaci.

Cosa succede se poi il vostro amico si fosse stancato di giocare con uno dei personaggi? Nessun problema, gli sviluppatori hanno pensato anche a questo e ci si potrà alternare tra Guerra e Conflitto senza ricorrere al classico scambio di pad, ma semplicemente tenendo premuti due tasti. Una soluzione pratica e veloce. L’esperienza di Genesis è caldamente consigliata per essere fruita da due giocatori (online a schermo intero o in split-screen in locale), con i lupi solitari che però perderanno parte del divertimento. Proprio al giocare in coppia sono poi legate situazioni relative alla fasi di platforming con meccaniche pensate ad hoc, ma che sono chiaramente risolvibili anche avviando una sessione di gioco in solitaria, passando da Guerra a Conflitto in qualsiasi momento lo si riterrà opportuno.

DUE BIGLIETTI PER L’INFERNO, GRAZIE

Al cambio delle meccaniche di gameplay, nemmeno poi così tanto considerata la natura action di Genesis, semmai è il tipo di visuale isometrica adottata ad apparire come una grande differenza, ne è corrisposto anche un passo indietro nella timeline degli eventi narrati. Questo capitolo va visto a tutti gli effetti come un prequel degli altri tre arrivati sul mercato nella scorsa generazione e in quella attuale. Darksiders Genesis si inserisce cronologicamente come capostipite nella sequenza temporale degli eventi narrati nel corso della saga, rappresentando una mossa intelligente per attirare verso la serie nuovi giocatori, e chiaramente accontentare i fan della prima ora, che invece ritroveranno vecchie conoscenze riprese dai capitoli precedenti e approfondiranno diversi aspetti della trama. Chi volesse approfondire la storia dell’intera saga sarà libero di recuperare le varie edizioni rimasterizzate e comprensive di contenuti aggiuntivi disponibili su ogni piattaforma, anche su Nintendo Switch se amate giocare in mobilità.

Nella nostra precedente anteprima risalente all’E3 2019 avevamo già menzionato come Airship Syndicate stia confezionando un’esperienza cooperativa incentrata sull’azione pura, non snobbando completamente la componente RPG che non appare sviluppata come in un gioco come Diablo 3, portando avanti aspetti come il recupero dei nuclei delle creature, ottenuti uccidendo boss e nemici, da usare per sbloccare nuove abilità, potenziare armi e migliorare le statistiche, con questi oggetti che all’occorrenza potranno essere allocati nell’albero della progressione e dar vita a nuovi loadout a seconda della necessità. Passando alla parte giocata siamo riusciti dapprima ad affrontare quello che potremmo definire un ratto molto affezionato alle sue ricchezze, uno dei tanti boss che sembrano essere stati inseriti nel gioco. Proiettile dopo proiettile, fendente dopo fendente, lo schermo si è ben presto riempito di artefatti magici evocati dall’avversario da eliminare. Siamo poi passati a testare l’altro contenuto della demo, una piccola parte del quinto livello dove ci siamo alternati nell’uso di Guerra e Conflitto, scontrandoci anche con un nemico di media importanza abbastanza impegnativo da abbattere.

Dopo averlo visto e provato possiamo affermare che lo sviluppo di Darksiders Genesis procede molto bene, non avendo rilevato particolari intoppi o situazioni che non ci hanno proprio convinto. Le modifiche al gameplay e l’anima cooperativa di questo capitolo funzionano come si deve, mentre chi cerca una copia uno a uno di Diablo farà bene a valutare prima la profondità della componente ruolistica. Comunque tutti gli elementi per un’esperienza di qualità, in grado di non scontantare i fan di lungo corso della serie e lasciare sorpresi quelli nuovi, sembrano essere al punto giusto, seppur qualche aspetto lasciato volutamente all’oscuro andrà analizzato con calma. Parliamo tuttavia di una produzione sviluppata con un budget abbastanza contenuto, quindi alcune limitazioni dovute alla natura economica del progetto è lecito aspettarsele.