Destroy All Humans!

Perché comportarsi bene quando si può distruggere l'intera razza umana?

Non sono moltissimi i giochi in cui vestiamo consapevolmente i panni del cattivo. Siamo solitamente abituati a interpretare eroi, o al massimo anti-eroi, o comunque personaggi con cui possiamo instaurare un rapporto verso cui possiamo provare un qualche tipo di empatia. E questo vale non solo nel mondo videoludico, ma per qualsiasi tipologia di opera che veda contrapporsi due forze, una tipicamente buona (o comunque positiva) e l’altra malvagia, tendente alla distruzione totale del mondo o alla sua conquista, o qualsiasi altro diabolico piano venga in mente al cattivo di turno.

Molti di noi erano piccoli e ingenui (me compreso) quando nel 2005 uscì Destroy All Humans!, un titolo bizzarro, con un umorismo particolare e che si distaccava dalle storie più classiche. Quindici anni dopo, l’alieno grigio più cinico e sadico del mondo torna con una nuova veste a opera del team di Black Forest Games e sotto l’egida di THQ Nordic, che va a ripescare dai suoi archivi storici uno dei giochi più amati dai fan. Pronti ad annientare di nuovo il genere umano in nome dell’Impero Furon?

Destroy All Humans!
Guarda guarda se non è il nostro alieno grigio preferito!

IL RITORNO DI CRYPTO

Sin dalla prova dello scorso anno all’E3, l’obiettivo del team tedesco era chiaro: creare un’esperienza completa e ripulita dell’avventura di Cryptosporodium-137, o per gli amici più stretti, Crypto. Prendendo quindi in mano l’avventura originale del 2005, gli sviluppatori tedeschi hanno unito la bizzarra storia dell’invasione Furon con nuovi contenuti, a partire dalla storia stessa. La missione sarà quindi sempre quella di annientare gli umani e ottenere il DNA Furon celato nel codice genetico dell’uomo, al fine di continuare a clonare gli esemplari Furon rimasti.

Destroy All Humans! si compone delle circa venti missioni riprese dal capitolo originale, partendo dalla Fattoria Turnipseed fino alla conquista di Washington D.C., passando ovviamente per la fantomatica Area 42. Tuttavia, il remake propone una nuova missione aggiuntiva, recuperata dal codice originale e mai pubblicata, anche se non stravolge particolarmente l’esperienza, né ci si accorge della sua presenza. Inoltre, gli sviluppatori hanno incluso degli obiettivi totalmente facoltativi che permettono di affrontare ogni missione in maniera alternativa e con un pizzico di follia.

Destroy All Humans!
Il nuovo Scatto vi permette di evitare situazioni critiche… o semplicemente di fare skate.

NUOVE ARMI, NUOVI MODI DI UCCIDERE

Tra i tanti miglioramenti, uno dei più importanti è sicuramente quello approntato al gameplay. Chi avrà giocato alla versione originale si ricorderà molto probabilmente della tediosità dell’azione. Crypto era sì capace di annientare gli esseri umani come fossero mosche, ma lo faceva in maniera lenta, costretto scegliere tra un’arma e l’altra. Black Forest ha pensato bene, per rendere più moderna l’esperienza, di togliere qualsiasi vincolo legato all’utilizzo delle abilità e lasciare al giocatore la possibilità di colpire utilizzando tutto ciò che Crypto ha a disposizione allo stesso momento. Si potranno quindi sollevare oggetti, mentre inceneriamo i nemici, oppure estrapolare il cervello e nel frattempo sganciare bombe sui soldati.

Sempre sull’onda delle novità del gameplay, Crypto può avvalersi di nuove capacità che gli permettono di non perdere tempo (sacrificando di fatti l’esperienza di gioco), ma soprattutto di approcciare ogni eventualità in modi differenti. Tra le tante aggiunte il nostro alieno grigio è ora capace di farsi seguire dai miseri umani e addirittura usarli come forza d’attacco, oppure può muoversi liberamente con lo scatto e attivare una sorta di skate gravitazionale per liberarsi delle situazioni più spinose. Non mancherà certo la possibilità di potenziare il nostro armamentario con il DNA Furon raccolto durante le missioni, e a questo proposito sarà possibile sbloccare ben 66 upgrade, più del triplo di quelli di quelli disponibili nella versione originale.

Ma se da una parte gli sviluppatori hanno voluto lasciare libertà d’azione, dall’altra i comandi e i movimenti ci hanno un po’ rallentato. Durante la prova abbiamo riscontrato che Crypto non è così fluido come ci si potrebbe aspettare, e diverse volte ci siamo ritrovati a fare i conti con la rigidità piuttosto che con i nemici veri propri, che ovviamente possono approfittare della nostra confusione per sconfiggerci. Tra l’altro anche la telecamera non è sempre precisa e in alcuni momenti più concitati ci ha fatto colpire oggetti sbagliati, o che magari rimanevano dietro quello desiderato ma per un millimetro erano considerati agganciati.

Destroy All Humans!
Santa Modesta è uno dei luoghi esplorabili ed è ispirata alle cittadine californiane.

IN GIRO PER L’AMERICA

Altra novità del remake è la possibilità di esplorare in totale libertà le sei cittadine sparse per tutti gli Stati Uniti, creando il panico più assoluto tra donne e uomini. Black Forest Games ha quindi realizzato delle piccole mappe free-roaming, sfruttando lo stile tipico degli anni ’50, dove è possibile accedere a quattro tipi di sfide che metteranno alla prova le vostre capacità di correre, di rapire e di annichilire tutto ciò che trovate davanti.

Ovviamente queste sfide aggiuntive sono totalmente opzionali e non vanno a impattare particolarmente la storia, se non per il fatto che garantiscono grandi quantità di DNA Furon per il potenziamento delle abilità. Oltretutto, sparsi nei posti più disparati, si potranno trovare le Sonde Furon, dei robot malmessi che se recuperati concederanno un piccolo quantitativo di DNA, ma soprattutto andranno a sbloccare i bozzetti e gli artwork, accompagnati dai modelli originali, nella sezione apposita.

Destroy All Humans!
Richard Horvitz è tornato nei panni di Invader Zim… cioè del caro vecchio Orthopox.

DOVE HO SENTITO QUESTA VOCE?

Passiamo ora al lato tecnico di Destroy All Humans! perché purtroppo, sotto questo punto di vista, il titolo soffre leggermente. Nonostante l’immenso lavoro fatto dai ragazzi di Black Forest per riportare questo storico gioco ai giorni nostri tramite l’utilizzo dell’Unreal Engine, la fisica di alcuni modelli poligonali non è per niente impeccabile. Crypto è capace di prendere al volo razzi o granate lanciate dai soldati, ma se rispedite al mittente, dopo averli mirati, l’ordigno passa attraverso senza esplodere sul corpo del malcapitato.

Per quanto invece concerne il sonoro, abbiamo provato emozioni contrastanti per un semplice motivo: le voci sono le stesse del 2005. Tralasciando musiche e effetti sonori che fanno il loro lavoro, il doppiaggio, interamente in inglese anche se abbiamo a disposizione i sottotitoli in italiano, ci riporta indietro nel tempo con il buon Richard Horvitz ancora una volta nei panni di Orthopox, il leggendario cervellone Furon a capo della missione. Tuttavia sembra che i dialoghi si siano fermati al 2005 a livello qualitativo, a causa di un suono non proprio pulitissimo e che si percepisce sin dalle prime battute che i due alieni si scambiano. Il dolceamaro dei dialoghi originali però culmina con la ciliegina che è il contenuto di tali battute, sporchi, pieni di doppi sensi e imbarazzanti, che però tuttavia ci fanno sbellicare nonostante siano passati quindici anni.

Destroy All Humans!
GIUDIZIO
Destroy All Humans è una perla storica tirata fuori dagli abissi degli archivi passati di THQ per essere apprezzata anche dai giovani di oggi. Un'esperienza completa in tutto e per tutto, con nuove modalità e contenuti recuperati dal vecchio progetto, ma che non vanno a oscurare il cuore del gioco. A livello tecnico, Crypto sente un po' il peso degli anni sulle spalle, ma niente di particolarmente grave da non farci svagare con l'obiettivo di fare fuori quanti più umani possibile. Black Forest però ha peccato leggermente sul lavoro di rifinitura grafica e sonora, anche se quest'ultima può avvalersi delle voci originali con le loro battute stereotipate, ma in sintonia con il mood del gioco.
GRAFICA
7
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
6.8
GAMEPLAY
7
PRO
Il ritorno di uno degli action più amati
Nuovi modi per divertirsi e distruggere la razza umana
Battute immutate nel tempo...
CONTRO
...ma con la qualità sonora del 2005
Telecamera e sistema di mira non sempre collaborativi
Alcuni movimenti sono legnosi
7
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