Comanche visto in anteprima alla Gamescom 2019

Lo storico simulatore di volo torna con un nuovo capitolo interamente multiplayer, che segna una novità assoluta per la serie.

La Gamescom 2019 si è aperta nel migliore dei modi per THQ Nordic, che proprio qualche giorno fa ha accolto tra i propri ranghi studi di sviluppo di una certa qualità come gli italiani di Milestone, Gunfire Games e Goodbye Kansas. In quel di Colonia sono numerosi i giochi che il publisher ha proposto durante la fiera: tra questi c’è Comanche, nuovo capitolo dello storico simulatore di volo che latita dagli schermi dal lontano 2001, data dalla sua ultima apparizione con il quarto capitolo, e si accinge a ritornare su PC, proponendo però un titolo basato interamente sugli scontri online tra giocatori.

Dopo averlo visto in anteprima alla Gamescom vi raccontiamo quanto emerso durante il nostro incontro con i ragazzi di Nukklear, impegnati nella non facile transizione da pura esperienza single-player a multiplayer.

IL PASSAGGIO DA SINGLE PLAYER A MULTIPLAYER

Se si parla di un gioco come Comanche la mente va alla serie che nel 1992 faceva vestire i panni di un pilota dell’elicottero da combattimento RAH-66 Comanche, offrendo una miscela ben bilanciata tra arcade e simulazione. Per fare un confronto, potremmo citare la saga Rainbow Six, che nella sua ultima iterazione è passato dall’essere un’esperienza single-player a una quasi esclusivamente multigiocatore, adattandosi dunque ai tempi che corrono e modificando pesantemente alcuni aspetti di gamplay per essere fruibili da gran parte dei giocatori. Lo storico simulatore di volo ha seguito lo stesso percorso, proponendo in questa veste tutta nuova scontri online tra due team composti da quattro giocatori.

Dopo la presentazione generale sugli aspetti che hanno caratterizzato questo ritorno per la serie, uno degli sviluppatori ha partecipato a una partita online nella modalità infiltrazione dove, a turno, le due squadre sono chiamate rispettivamente ad attaccare a difendere alcune stazioni radio. Il match si è diviso principalmente in due fasi: la prima è stata caratterizzata da combattimenti aerei a suon di missili e potenti colpi dalla distanza mentre avvicinandosi agli obiettivi il focus si è poi spostato su scontri che vedono protagonisti i droni lanciati dagli elicotteri, dal momento che con le loro ridotte dimensioni potranno infiltrarsi nelle basi da difendere o attaccare. Al fine di rendere il tutto più tattico, il lancio dei droni potrà avvenire entro un determinato raggio dalla posizione dell’elicottero, questo tuttavia risulterà vulnerabile agli attacchi avversari e la distruzione del velivolo comporterà automaticamente anche quella del drone controllato.

Da quanto appreso il sistema di volo degli elicotteri è prevalentemente arcade, ma non nella totalità del termine, e questo cambio di rotta rispetto ai precedenti capitoli della serie è ovviamente dettato dalla necessità di adattare la manovrabilità dei velivoli ai ritmi più elevati delle partite contro altri giocatori, rendendo gli elicotteri più reattivi di muoversi sia negli spazi aperti che nell’infilarsi in cunicoli o spazi ristretti per evitare un missile in arrivo o aggirare i giocatori dello schieramento opposto alle spalle. È tuttavia possibile sfruttare alcuni elementi nello scenario, come i banchi di nuvole, per sparire dalla vista del nemico e rendere impossibile l’aggancio dei missili sul proprio elicottero.

HELICOPTER HERO SHOOTER

Definire la nuova incarnazione multiplayer intrapresa da Comanche come un semplice gioco in cui si ripetono due azioni allo sfinimento, come volare e far fuoco contro gli altri velivoli, potrebbe rivelarsi errato dando uno sguardo più approfondito al titolo. O meglio, quelle citate rappresentano due meccaniche di gioco sulle quali si basa l’intera struttura, ma tuttavia la caratterizzazione degli elicotteri in qualche modo sembra ricordare leggermente quella degli hero shooter, dove ogni giocatore potrà creare un loadout specifico e sfruttare abilità speciali come la possibilità di agganciare più bersagli in contemporanea o rendere il proprio velivolo del tutto invisibile per qualche secondo.

Nella build mostrataci da Nukklear erano presenti soltanto due elicotteri, con gli sviluppatori che puntano ad aggiungerne altrettante in concomitanza con il lancio della versione ad accesso anticipato su PC, che dovrebbe avvenire durante il prossimo anno. Quelle mostrateci si differenziavano principalmente per tipi di armi e abilità uniche e allo stesso modo anche i droni presentano caratteristiche diverse come la possibilità di disporre di armi più potenti ma a corto raggio. Ovviamente sarà possibile personalizzare sia gli elicotteri che i droni, rispondendo così alle esigenze di un genere, quello dei giochi dotati di una forte componente online, che ormai nno può fare a meno di aspetti come la modifica della componente estetica.

D’altra parte non siamo riusciti a provare il gioco con mano per verificarne aspetti rilevanti come il sistema di controllo di droni ed elicotteri o quanto i match online siano effettivamente divertente da giocare. Per riuscire a imporsi sul mercato odierno, Comanche dovrà quindi proporre un’esperienza fresca e rivolta a un pubblico con un forte interesse per i combattimenti aerei o distanziarsi dalla concorrenza proponendo qualcosa di nuovo. I fan della serie magari si sarebbero aspettati un nuovo capitolo in tutto e per tutto, questa volta invece si troveranno di fronte a un gameplay più immediato e semplificato rispetto a quello proposto dal simulatore fino al 2001, ciò non toglie che potrebbero essere attratti dalla nuova deriva online della saga. L’accesso anticipato alla versione anticipata arriverà nel 2020 e sarà un banco di prova importante per Comanche, soprattutto per capire se la svolta multiplayer operata da Nukklear, a quello che è sempre stato un simulatore di volo apprezzato da tanti, si sarà rivelata una mossa vincente anche per THQ Nordic.