Warframe: Fortuna

Warframe – La lotta per la libertà di Fortuna

Due passi nella nuova espansione del titolo free-to-play di Digital Extremes.

Warframe non smette mai di stupire, così come lo fanno gli incessanti sforzi di Digital Extremes per tenere sulla cresta dell’onda videoludica un titolo completamente free-to-play. Abbiamo già parlato dei grandi cambiamenti che furono apportati con l’arrivo de Il Sacrificio, ma anche questa volta il corso dell’avventura dei Tenno non si è affatto fermato; anzi sembra ancora procedere più speditamente che mai.

Il nuovo grande aggiornamento di Warframe è chiamato Fortuna e propone una nuova zona open-world rivoluzionaria quasi quanto le Pianure di Eidolon. La deriva più aperta introdotta con queste due regioni è stata cruciale per il nuovo percorso che il titolo ha deciso di affrontare, azzeccando brillantemente gli elementi che gli permettono di mettersi al pari con gli standard dell’industria odierna. Un costante lavoro di mutamenti e decisioni chiave che, dal lontano 2012, il team di sviluppo non ha mai smesso di eseguire, meritandosi una delle community più fedeli e interessate allo stato del progetto in cui partecipano. Non è un caso dunque se siamo qui, ancora una volta, a parlarvi di ciò che vi attende all’interno dell’opera di Digital Extremes, per la quale anche noi abbiamo sviluppato un’onesta passione.

WE ALL LIFT TOGETHER

Fortuna deriva dalla città meccanica costruita su Venere, la quale è una sorta di colonia Corpus che schiavizza i suoi abitanti per ottenere sempre più denaro. Come è evidente, la fortuna è forse l’ultima parola che potrebbe uscire dalle bocche metalliche degli oppressi di questo settore e scendendo dall’orbita lo capiremo già dalla canzone che canteranno all’arrivo.

Il nostro personaggio si ritroverà circondato da lavoratori finiti a servire i Corpus per colpa di debiti instillati da usurai e altri meccanismi tipici della schifezza capitalistica che questa razza immette nel Sistema Solare. Attraverso le catene dei prestiti e degli interessi, queste persone finiscono per servire a vita nel tentativo di estinguere un conto impossibile da saldare. Arrivando in questo ecosistema, finiremo per cercare di dare una mano a questi debitori attraverso piccole azioni illegali in grado di fargli guadagnare crediti facili. Purtroppo però, i Corpus non gradiranno il nostro intervento all’interno delle loro basi e ci troveremo presto invischiati in una vera e propria lotta civile per l’indipendenza. Lo schieramento vincente è piuttosto facile da intuire dato che una delle due parti possiede un ninja spaziale dai poteri immensi e quasi del tutto invincibile/immortale.

Ciò che invece teniamo a sottolineare è come la caratterizzazione dei personaggi si sia ancora una volta evoluta, arrivando a nuove interazioni e spunti narrativi. Sebbene si basi sulle Pianure di Eidolon, gli NPC appaiono molto più credibili e originali rispetto alla popolazione desertica di quelle zone (nonostante anch’essa abbia un’ottima storyline). Seguendo i venti della rivoluzione, è importante notare come ognuno dei vari mercanti interattivi cambi il proprio atteggiamento a ogni step del contributo del Tenno alla causa. Non stiamo di certo al livello qualitativo dell’esperienza cinematica della campagna principale, tuttavia queste zone open-world sono il perfetto esempio di come l’universo di Warframe possa essere effettivamente vivo e ancora più accorto delle azioni del giocatore. A livello di gameplay tutto questo si traduce in una nuova fazione di gioco che, come le altre, vede diversi gradi da poter sbloccare compiendo missioni su Orb Valis (il nome della zona open-world) e scambiando materiali o animali ottenuti in essa. Un semplice mezzo ludico per giustificare il rapporto crescente tra la nostra influenza e l’apprezzamento dei poveri abitanti di Fortuna.

Come fu per la precedente grande area, anche l’aggiornamento dedicato alla città Corpus porta diverse novità originali all’interno delle meccaniche e dell’arsenale di Warframe. Prima fra tutti è la possibilità di creare la propria arma attraverso la raccolta di materiali di vario tipo. I sapienti quanto trascurati armaioli della città di debitori hanno sviluppato un’enorme maestria nell’utilizzare qualsiasi scarto per costruire abitazioni, attrezzi e protesi meccaniche. Al giusto prezzo, questi maestri del riciclo vi permetteranno di assemblare un’arma del tutto personalizzata in base alle vostre scelte nel discreto catalogo di pezzi a disposizione. Una libertà d’equipaggiamento finora mai vista all’interno del gioco, il quale si è sempre affidato a singole armi pre-costruite senza alcuna possibilità di alterazione fisica. Allo stesso modo, sarà possibile assemblare anche un nuovo potente compagno cibernetico: un Moa corpus dall’elevata adattabilità e dalla completa fedeltà al suo padrone. Infine, per non farci mancare nulla, potremo costruire anche un hoverboard con cui sfrecciare nelle enormi mappe aperte e partecipare a divertenti minigiochi a punteggio che sembrano usciti direttamente dalla saga Tony Hawk.

Il tema da città di rottami è dunque evidente sia nella trama che nel gameplay ed è stata una scelta super azzeccata per creare un aggiornamento significativo, in grado di aggiungere una caratterizzazione specifica a una nuova sezione. Finora, con qualche eccezione degna di merito, Warframe sembra aver sempre mantenuto una sorta di linea asettica, quasi formale e distaccata. Il conflitto tra bene e male veniva vissuto direttamente dalle prospettive delle due grandi potenze, buttando tutto sulle divinità degli Orokin, sulla caduta della civiltà dorata e sul misticismo. Eppure, tra le varie guerre interne e sogni di gloria, gli abitanti e le storie esterne ai Tenno sembravano quasi lasciati in disparte, semplici passanti che al massimo ci servivano come mercanti o come rappresentanti di ideologie viste solo nel Codex. Con Fortuna e le Pianure di Eidolon abbiamo avuto un grandissimo assaggio di come potrebbe essere ricca la storia delle singole fazioni e regioni del sistema solare, caratterizzandole così tanto bene a livello tematico da cambiare radicalmente il modo in cui si percepisce l’esperienza creata da Digital Extremes, almeno su Venere. È indubbiamente un percorso ancora in divenire, ma se queste sono le fondamenta di futuri approfondimenti slegati dalla trama principale allora siamo davvero su una promettente strada, soprattutto se ogni “Pianeta” avrà una tematica così differenziata.

GARUDA E SANGUE

Ma non sarebbe un aggiornamento di Warframe senza una nuova armatura da utilizzare contro i nemici degli Orokin. Questa volta facciamo la conoscenza della temibile Garuda: un’agile quanto spietata guerriera che utilizza il sangue dei suoi nemici per curarsi e per attaccare le stesse prede da cui lo ha estirpato. Indubbiamente versatile, la maestria con questo personaggio si può ottenere solamente attraverso il corretto utilizzo delle sue abilità. Nel caso foste a corto di energia, potrete convertire la vostra salute per riempire le scorte. Mentre questo vi lascerà scoperti per un po’ di tempo, potrete assaltare i nemici per costruire uno scudo anti proiettile e un altare insanguinato per curare voi e i vostri compagni vicini. Il culmine dei suoi poteri viene raggiunto dalla possibilità di lanciare dardi scarlatti che inseguono tutti i nemici sullo schermo, rendendo vulnerabili e feriti quelli che non riesce a uccidere. Risulta quindi piuttosto essenziale sapere quando sacrificare la propria saluta e quando, invece, è troppo rischioso per poterlo fare. Tuttavia, una volta preso confidenza con le dinamiche di questo Warframe sarà possibile arrivare a possedere Salute ed Energia pressoché infinite, per non parlare poi quando la si accoppia con Trinity e altri personaggi in grado di potenziare gli scudi.

Come per ogni Warframe arrivato all’interno del gioco di Digital Extremes, è difficile dire se Garuda sia più potente dei suoi contendenti. Ognuna di queste armature possiede caratteristiche uniche che alterano sostanzialmente l’approccio al gameplay e, in questo caso, vediamo una forte ibridazione tra danno e supporto in un misto tra combattimento a distanza e ravvicinato. Un fucile a pompa e una balestra sembrano delle ottime accompagnatrici per il kit di Garuda, ma la sua fluidità è tale da permettervi qualsiasi tecnica vi aggradi.

Dal lato modifiche, Efficienza e Potenza saranno le vostre più care amiche, così come l’aumento della vita e dell’armatura/scudo a seconda delle mod in vostro possesso. Con il giusto arsenale a sua disposizione, i danni inflitti dall’abilità finale saranno decisamente maggiori, ma più di tutto vi dovrebbe interessare l’aumento di danno nei confronti di quelli feriti e proprio in questo punto entra in gioco l’efficienza. Attraverso questi piccoli accorgimenti, sarete pronti per affrontare i nemici di Orb Valis tingendo la sua neve di rosso. E nel caso ancora non l’aveste ottenuta, Garuda vi attende tra le ricompense di Solaris, a patto che aiutiate i suoi abitanti a guadagnare la loro libertà rapita dai Corpus. La lotta per l’indipendenza stellare aspetta solo il vostro intervento.