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Warframe: le Conseguenze del Sacrificio

Torniamo a parlare nuovamente di Warframe in uno dei momenti più topici del gioco di Digital Extremes. Lo facciamo alla luce del nuovo aggiornamento dedicato alla trilogia di missioni cinematiche che scandiscono la trama dell’universo creato dalla software house: Il Sacrificio.

Nel nostro precedente speciale, abbiamo brevemente ripercorso la storia del gioco, partendo dagli albori e sottolineando come, nel corso degli anni, siano state fatte moltissime aggiunte e migliorie. Se volete avere un riassunto di ciò che vi serve sapere fino a ora, quello è un ottimo punto di partenza.

Il viaggio del nostro Tenno, e dalla community nel senso più generale, continua e giunge a un nuovo punto di arrivo con l’introduzione della quest Il Sacrificio e dell’update omonimo che va a dare alcuni ritocchi alla base precedente. Dopo la Guerra Interna e Il Secondo Sogno, i personaggi e gli eventi sono stati esplorati in maniera approfondita, dandoci un obiettivo da perseguire e un nemico da abbattere. Non è stato certo facile arrivare fin qui, soprattutto per quei nuovi giocatori che hanno scoperto i ninja spaziali solo di recente. Tutti noi, nel ruolo di guerrieri scelti da Lotus, abbiamo dovuto combattere infestazioni, antichi spiriti, corporazioni di cloni abominevoli e Warframe ostili, eppure siamo ancora in piedi a combattere per ritrovare la dispersa guida, rapita da Ballas dopo gli eventi del Prologo dell’Apostasia. Ai Tenno non resta dunque che imbracciare le armi e partire per una nuova caccia stellare all’insegna dei misteri del passato.

SACRIFICI DEL PASSATO

Iniziando la quest dal Codex, vi accorgerete subito che Il Sacrificio è interamente basato sul svelare cosa sia il Warframe Excalibur Umbra e sul suo collegamento con il rapimento di Lotus. Quest’ultima armatura da combattimento è sempre stata un grande mistero fin dalla sua prima apparizione nelle sezioni principali dell’avventura, nonché oggetto del desiderio di milioni di giocatori. Del resto, un’arma oscura dalle vibrazioni demoniache è un artefatto a cui è difficile resistere, soprattutto in un looter-shooter online!

Seguendo quindi le orme di La Guerra Interna e la quest per il Warframe Harrow, il team di sviluppo continua a espandere il passato degli Orokin, della creazione delle armature e delle proprietà del Void. Ciò che più si palesa all’interno delle scene de Il Sacrificio è proprio il contrasto tra l’opulenza ornata d’oro di questa civiltà super tecnologica e la sua decaduta in una massa informe infestata da una natura corrotta, come a indicare il seme dell’avarizia che ha portato al collasso del vecchio impero. In questo, il nostro caro Ballas ha un ruolo centrale e nella quest assisteremo in prima persona ai suoi intenti e alle sue capacità, caratterizzandolo definitivamente come un cattivo con i fiocchi.

Il bagliore di speranza rappresentato dal giocatore – e dai Tenno nell’accezione più generale – è abbastanza presente ma spesso dai dialoghi viene sottolineato come il loro arrivo sia ormai troppo tardivo per fermare le cose. Certo, i Warframe possono impedire le minacce future e potenziarsi, ma cosa si può dire delle conseguenze delle azioni passate che si ripercuotono ancora? In tale prospettiva ritorna nuovamente quel sistema di “scelte morali” viste in La Guerra Interna, solo che in questa occasione sembrano avere un impatto meno diretto per favorire una riflessione interna – o psicologica – riguardo ciò che spinge il nostro avatar a combattere e a superare il passato tanto burrascoso della sua creazione. Ancora però sembra che la conclusione di tali decisioni sia ben lontana.

UNA LOTTA SECOLARE

Effettivamente Il Sacrificio non cala affatto il sipario della storia di Warframe, per quanto il team di sviluppo abbia sempre comunicato che questa fosse la conclusione dell’esperienza cinematografica. Al momento, con il finale apertissimo che ci lascia la missione finale, potremmo aspettarci molte cose nel prossimo futuro.

La prima potrebbe essere una nuova modalità che si avvicini a quelle che vengono chiamate Incursioni. Il colpo di scena finale lascerebbe spazio all’arrivo della minaccia più grande che l’universo di Warframe abbia conosciuto in tutta la sua storia, ricordando molto il discusso finale canonico di Drakengard per i pochi che se lo ricordano. Se così fosse, effettivamente la conclusione dell’esperienza cinematica avverrebbe, proprio perché sarebbe un nuovo modo di vivere la narrazione al di fuori di quanto già visto, trasportandola all’interno delle meccaniche di gioco.

Se invece fosse l’opposto, quello che potremmo aspettarci è un’altra serie di missioni cinematografiche. Una nuova trilogia probabilmente, ma ciò che è certo è che non è possibile chiudere bene il cerchio con una semplice catena di quest singole. Il colpo di scena è così importante e d’impatto da sradicare l’intero sistema su cui si è basata la nostra esperienza di gameplay, quasi come se fosse solo un grande preludio al vero e proprio conflitto. Orokin, Grineer, Infested, tutte le razze perdono di senso di fronte a un potere così grande e autonomo, fuori dalle lotte di potere che abbiamo visto svolgersi in questi anni a favore di una minaccia universale.

Qualsiasi futuro ci aspetti, la solidità strutturale della trama di Warframe è sicuramente un punto da elogiare. Se consideriamo il fatto che questo gioco sia un free-to-play totale, la mole di contenuti narrativi è semplicemente stupefacente sia nella quantità che nella qualità. C’è un coinvolgimento dell’utente non indifferente, soprattutto perché alla fine si tratta proprio di dare una nostra personificazione del giocatore all’interno della storia del gioco, per questo i Tenno sono stati inseriti in maniera tardiva rispetto al lancio del gioco. Quella fu un’idea che cambiò per sempre il modo di concepire Warframe sia dal lato che del gameplay sia da quello prettamente percettivo.

Purtroppo però, quello che avviene è che spesso le missioni della Storia sono bloccate da un grinding non necessario, da requisiti eccessivamente ludici e da meccanismi poco funzionali al racconto della nostra avventura. Ad esempio, in Sacrificio ci verrà chiesto di inseguire Umbra e distruggere i suoi scudi attraverso una lenta battaglia logorante che è possibile svolgere solo in forma umana. Perché, invece, non si è optato per una soluzione più scenografica? Per quanto siano odiati, Vanquish ci insegna che i Quick Time Event possono essere fatti bene, soprattutto in questa tipologia di scontri. Nella nostra lotta contro Umbra (e anche nella boss fight finale piuttosto anonima) manca la spettacolarità che altri videogiochi cinematografici propongono. La mancanza di capitalizzazione in Il Sacrificio è molto più evidente rispetto ai suoi predecessori, che ancora se la cavano attraverso le cinematiche. Tuttavia, quello che doveva essere il climax viene quasi esposto come se fosse una missione secondaria, nonostante gli intensissimi momenti del passato di Umbra e le coreografie scenografiche.

IL BALLO DEL LIMBO PRIME

Prima di lasciare il segno con la quest cinematica, ciò che il nuovo aggiornamento di Warframe fa è aggiungere e correggere elementi di gioco, come ogni buona patch di un videogioco. Sul sito ufficiale sono disponibili tutti i dettagli del caso, tuttavia il cambiamento più evidente è l’ennesima rivisitazione dell’HUD di gioco, ormai mutata diverse volte dal periodo di lancio. In questa occasione, vediamo abbandonare la schermata con il caricamento statico o la Mappa Stellare in favore di un design che mette al centro di tutto il nostro Warframe in un tripudio d’oro. Naturalmente, come molte cose nel gioco, sarà possibile personalizzare la schermata d’avvio a nostro piacimento. L’inventario e il mercato subiscono un trattamento simile, venendo organizzati e snelliti in maniera esteticamente più appagante.

Gli altri menu subiscono cambiamenti veramente minimali e rimangono sostanzialmente invariati, se non per alcuni accorgimenti che rendono il tutto più chiaro. Stesso discorso per ciò che coinvolge i nostri Warframe e i combattimenti. Più che correttivo, l’aggiornamento de Il Sacrificio è contenutistico, vista l’aggiunta di nuove armi, Warframe ed elementi cosmetici acquistabili nel mercato. Oltre alla missione principale, la novità maggiore è l’introduzione della nuova variante Prime di Limbo, uno dei primi “personaggi” a essere introdotti tramite una quest cinematica personale. Il gentiluomo dal cappello sgargiante torna in una nuova elegante veste che ne risalta i punti di forza, permettendo maggiore capacità per le modifiche e nuove possibilità di potenziamento.

Per chi non conoscesse Limbo, si tratta del “signore del tempo” dell’universo di Warframe ed è estremamente utile nelle attività di fine gioco. Le sue abilità gli permettono infatti di creare un’enorme area a effetto che immobilizza i nemici fermando completamente il tempo utilizzando dei varchi spazio-temporali. Come se non bastasse, Limbo diventa intangibile se è immerso nel varco e non può essere danneggiato da nessuna fonte di danno. La versione Prime ovviamente complimenta l’estetica del personaggio aggiungendo effetti dorati al suo aspetto e alle abilità più significative.

Come per tutti gli altri Warframe Prime, sarà possibile ottenere questo gioiellino semplicemente svolgendo le attività da end-game che ne forniscono gli schemi. Tuttavia, nel caso voleste supportare il gioco o semplicemente accelerare il processo, è possibile acquistare Limbo Prime attraverso il Pacchetto d’Accesso Prime, il quale fornisce diversi bonus come del Platino, alcune armi come Destreza Prime e diverse soluzioni cosmetiche che complimentano il vostro acquisto. Le due armi introdotte (ottenbili anche in-game) sono il fiore all’occhio dell’arsenale del gentelman spaziale, sfoggiando uno stocco dall’enorme DPS e Pyrama Prime: un cannone secondario in grado di sdoppiarsi nel caso in cui si facessero diverse uccisioni in rapida successione.