5 videogiochi di cui (forse) non vedremo mai un seguito

5 videogiochi di cui (forse) non vedremo mai un seguito

MAX PAYNE 4

Semplicemente una pietra miliare dell’industria. Il primo Max Payne, realizzato da Remedy Entertainment, è stato senza ombra di dubbio rivoluzionario. Un thriller dalle profonde tinte noir, caratterizzato da un’eccezionale regia per gli standard dell’epoca e dall’inserimento, per la prima volta in un videogioco, del cosiddetto bullet time (che consiste nella possibilità di rallentare il tempo per un certo periodo, così da avere una migliore gestione della situazione nelle sparatorie), divenuto poi un must nei titoli action delle generazioni successive.

Dopo un brillante secondo capitolo, la software house finlandese ha venduto i diritti del franchise a Take-Two Interactive, società a cui fa capo anche Rockstar Games. Il terzo episodio della serie, realizzato proprio da una branca del team dietro alla saga Grand Theft Auto, è stato comunque supervisionato dallo sceneggiatore originale dell’opera: Sam Lake, colui che, nel primo gioco della serie, ha donato le proprie fattezze al protagonista.

Nonostante un buon riscontro da parte di critica e pubblico, il titolo è sparito dai radar da ormai sei anni e, al momento, pare che Rockstar e Take-Two non siano propense a continuare le tragiche disavventure di Max.

Il ritorno di Remedy tra gli studi indipendenti potrebbe essere una buona occasione per provare a restituire alla saga la propria identità truce e grottesca che, con un ritorno alle origini, sarebbe sicuramente una gioia per tutti gli ammiratori dello storico videogioco del 2001.

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