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PlayStation E3 Media Showcase, il recap della conferenza Sony

Sony ha chiuso ufficialmente il parco conferenze pre-E3 2017 (non contando ovviamente quella di Nintendo come una conferenza tradizionale) con un evento ambiguo: da una parte, l’eccezionale spettacolo messo in atto a Los Angeles sul palco dello Shrine Auditorium; dall’altra, la totale assenza di novità di rilievo, fatta eccezione per il DLC di Horizon Zero Dawn e per pochi annunci degni di nota.

La casa giapponese sceglie di catturare l’attenzione dei presenti con uno show d’intrattenimento deciso, potente e memorabile: l’avvio con la musica dal vivo realizzata da un quartetto etnico, a cui si è sovrapposta la soundtrack di Uncharted: L’Eredità Perduta, mentre sullo schermo gigante andava in onda il nuovo trailer a mostrare le avventure di Chloe e Nadine. Il palco, intanto, cambiava forma, accogliendo nuovi elementi scenografici per dare un senso di continuità con l’annuncio successivo, l’espansione di Horizon Zero Dawn intitolata The Frozen Wilds. Lo scenario, nel frattempo, muta nuovamente per adattarsi all’ambientazione post-apocalittica di Days Gone, terzo titolo mostrato da Sony nel giro di dieci minuti. Il ritmo è incessante, le prime immagini gameplay di questo survival sviluppato da Bend Studios sono promettenti. Sony, però, dà idea di non aver imparato la lezione dell’anno scorso: nessuna data di lancio per Days Gone, nemmeno un generico 2018. Male, molto male.

Uncharted: L'Eredità Perduta

Uno dei dirigenti di Sony sale sul palco a raccogliere tutti i meritatissimi applausi di un pubblico in visibilio, ma la sua presenza non è destinata a durare tanto: si alza nuovamente il sipario, per una nuova raffica di annunci che promettono spettacolo. Il primo è un titolo dedicato prettamente al mercato orientale, ma che raccoglie consensi sempre maggiori anche nel vecchio continente: Monster Hunter World. Il titolo è previsto nel 2018 e uscirà anche su altre piattaforme. Lo stesso anno, uscirà sul mercato la riedizione in alta definizione di Shadow of the Colossus, perla di Team ICO e Fumito Ueda che tornerà nel 2018 per deliziarci nuovamente con la sua storia. A seguire, è il turno di Marvel vs Capcom Infinite, nuovo picchiaduro di Capcom che uscirà a settembre. Dopo un trailer discreto, arriva una bella notizia: la demo dedicata alla campagna single-player è già disponibile per il download gratuito su PlayStation Store.

Shadow of the Colossus

Tocca ad Activision “salire” sul palco con Call of Duty: WWII, che si mostra da Los Angeles con un trailer che definire “esplosivo” è un eufemismo. No, sul serio: magari tramite Twitch e YouTube non ci avrete fatto caso più di tanto, ma sul palco dello Shrine Auditorium ci sono stati scoppi, fiamme, fumo ed esplosioni, con un impianto audio surround da capogiro che ci ha davvero immerso nel clima bellico creato da Slegdehammer Games. Bello, tutto molto bello, compreso lo spazio che Sony ha voluto offrire a PlayStation VR, con una breve parentesi che l’azienda ha voluto sfruttare per ricordare che “hey, lo scorso anno abbiamo lanciato un visore per la VR, ma non ci siamo dimenticati dei giochi”. Oltre all’annuncio di The Elder Scrolls V: Skyrim VR, titolo che completa il trittico di progetti a cui Bethesda sta lavorando per la realtà virtuale dopo Fallout 4 VR e Doom VFR, Sony svela a raffica titoli del calibro di StarchildBravo TeamThe Impatient (questi ultimi due realizzati dai ragazzi di Supermassive Games) e Moss. Senza contare che Sony ha avuto il coraggio di presentare uno spin-off di Final Fantasy XV dedicato alla pesca, al secolo Monster of the Deep: Final Fantasy XV. No, sul serio.

Monsters of the Deep - Final Fantasy XV

Terminata la parentesi VR, Sony è tornata a fare sul serio mostrando altri pezzi da novanta del suo catalogo: c’è God of War, più in forma che mai, con il burbero Kratos intento a far da guida al figlioletto mentre sono intenti a completare un viaggio alla scoperta delle divinità nordiche. Il titolo di Sony Santa Monica, però, non uscirà nei prossimi mesi: il lancio del reboot è infatti previsto per i primi mesi del 2018, lasciando un grande vuoto nella line-up first-party di Sony per la fine del 2017. Vuoto che non sarà colmato da Detroit: Become Human, perla di Quantic Dream che si mostra in un nuovo e intrigante trailer basato sul concetto di decisione e conseguenza. Il bello è che, in questo caso, di data non c’è nemmeno l’ombra. Non è chiaro se Sony abbia preferito condividere la data di lancio solo nel caso in cui il titolo fosse certamente in uscita nei primi mesi del 2018 o meno, ma in caso contrario siamo davvero preoccupati che la software house capitanata da David Cage possa prendersela troppo per le lunghe e lanciare Detroit solo nel 2019. Cage, ti prego, adoro i tuoi giochi, ma non puoi fare così. Datti una mossa.

Detroit: Become Human

È il turno di Destiny 2, ovvero l’unico gioco che aspetto da qui al 2020: Bungie mette in mostra un timido trailer con qualche scena inedita dedicata a Dominus Ghaul, l’antagonista di questo sequel che costringerà i Guardiani a dover sopravvivere in un mondo senza Luce. L’occasione è ghiotta per mostrare i tanto decantati contenuti extra esclusivi per gli utenti PlayStation 4 e, perché no, per scoprire la data di lancio della beta. Invece Bungie sceglie di non presentarsi sul palco e annunciare, a sorpresa e alla fine del trailer, che il gioco è stato anticipato e uscirà il 6 settembre in contemporanea mondiale su console. Poco male, perché da lì a breve arriva la conferma dell’uscita su PC per ottobre e la data di lancio del beta test, che come da tradizione uscirà prima per gli utenti PS4.

Destiny 2

Quando tutto sembra ormai volgere al termine e ci si aspettano le proverbiali sorprese, Sony torna sul palco per annunciare che sì, c’è spazio per un ultimo trailer. E mentre tutti sono lì a strappare petali dalle margherite per scegliere quale dei rumour improbabili sarà effettivamente svelato tra la nuova PlayStation Vita, il teaser di PS5, il nuovo Final Fantasy (ma anche il remake di FF7 non avrebbe fatto schifo, eh Sony) oppure Bloodborne 2 (!), ecco che Sony se ne esce con Spider-Man. Il che non è male, eh, anzi: Insomniac Games conferma un talento fuori dal comune confezionando un’esperienza di gioco solida, l’equivalente di ciò che Rocksteady Studios fece all’epoca con la mitologia di Batman. Creare un videogioco di Spider-Man che rendesse giustizia al personaggio Marvel non era cosa semplice, e dobbiamo ammettere di essere rimasti decisamente ammaliati dal nuovo sistema di combattimento, dai QTE e da una trama che sembra strizzare più di un occhio agli amanti dei fumetti. Anche in questo caso, però, Sony sceglie di mostrare un gioco che sfortunatamente non vedremo se non prima del 2018.

Spider-Man

E mentre lo show (perlomeno dal vivo) è stato sicuramente piacevole, probabilmente il migliore per la capacità di intrattenimento, il discorso non può certo applicarsi in termini di consistenza di una line-up che, a conti fatti, è ricca di grandi titoli e capolavori annunciati che “prima o poi usciranno”, ma estremamente povera e priva della proverbiale killer application nel breve-medio periodo. Che fine ha fatto The Last of Us: Part II? Di certo non ci aspettavamo una data di lancio, ma un breve trailer gameplay che mostrasse l’evoluzione della storia dal punto di vista di Ellie. E che dire del succitato Final Fantasy VII Remake? Aveva davvero senso mostrarlo anni fa se ancora non sappiamo quando potremo effettivamente metterci le mani? Stesso discorso per Kingdom Hearts 3 e per una marea di titoli annunciati e messi nel cassetto, fino al momento che Sony riterrà più opportuno.

Una filosofia che non apprezzo e continuo a non apprezzare, perché è la stessa che ha portato al reveal di Project Trico nel 2009, tra lo stupore e il senso di meraviglia generale della stampa, un gioco annunciato su PlayStation 3 e lanciato su PS4 sette anni più tardi con il nome di The Last Guardian, dopo uno sviluppo quasi decennale. Sony dovrebbe imparare a mostrare trailer di giochi in uscita nel corso dell’anno, con qualche piccola anticipazione su grossi titoli in uscita nell’anno successivo, ma di certo non dovrebbe basare un’intera conferenza su progetti che usciranno chissà quando. 2018, nel migliore dei casi, per quel che riguarda God of War e Days Gone. 2019, come potrebbe essere per Detroit, ancora pericolosamente senza uno straccio di data ufficiale dopo quattro anni dalla pubblicazione dell’ultima fatica di Quantic Dream. Intanto, nella line-up first-party per la fine del 2017 troviamo solo Uncharted: L’Eredità Perduta, l’espansione di Horizon Zero Dawn (volendo anche Gran Turismo Sport) come titoli davvero interessanti. A meno che non vogliate davvero considerare Everybody’s Golf e Knack II come due esclusive di peso, ovvio.