The Last of Us: Part II

Intervista a Beatrice Caggiula, doppiatrice di The Last of Us

Quattro chiacchiere in compagnia con la voce di Tess e Dina nella serie di Naughty Dog.

Finalmente The Last of Us: Part II. L’esclusiva PlayStation 4 si è fatta attendere a lungo, forse più del dovuto, tra ritardi e imprevisti vari, ma alla fine siamo riusciti a mettere le mani sul secondo capitolo del capolavoro di Naughty Dog, a distanza di sette anni dall’uscita di The Last of Us. Durante questa lunga settimana che sembrava infinita abbiamo cercato di tenervi compagnia dedicandogli una serie di speciali in cui abbiamo esplorato una parte dell’universo post-apocalittico ideato dalla software house americana. Nei prossimi giorni pubblicheremo anche il nostro giudizio definitivo sul gioco, per cui tenete d’occhio le pagine di VGN.it.

Per festeggiare l’arrivo di The Last of Us: Part II, e chiudere in bellezza questa settimana all’insegna del gioco sviluppato da Naughty Dog, abbiamo avuto il piacere di intervistare una delle voci italiane della serie The Last of Us. Infatti, quella che vi proponiamo di seguito è la nostra chiacchierata con Beatrice Caggiula, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, doppiatrice di Tess e Dina. Oltre ad aver prestato la voce ai personaggi sopracitati, Beatrice ha doppiato tutta una serie di figure videoludiche come Cora nel remake di Ratchet & Clank, Sara Fisher in due episodi di Splinter Cell, Emily in Until Dawn e tanti altri ancora.

Beatrice Caggiula
Non solo videogiochi, Beatrice Caggiula è anche la voce della regina Elisabetta II (interpretata dll’attrice Claire Foy) nella serie televisiva The Crown.

VGN.it: Ciao Beatrice, benvenuta su VGN.it. Puoi dirci cosa hai provato nel prestare la tua voce a Tess e Dina, protagoniste di due dei giochi più apprezzati di sempre dalla critica e dal pubblico?

Beatrice Caggiula: Devo dire che il lavoro su Tess è stato relativamente breve, visto che la sua presenza nel gioco è limitata. Su Dina invece ho potuto approfondire le varie sfumature della personalità molto più a fondo, essendo stato un lavoro lungo e quindi più particolareggiato. È sempre bello dare un’anima e un po’ del proprio “io” ai personaggi che si devono doppiare, e imparare a conoscerli ora dopo ora.

VGN.it: Ti è mai capitato, come nel caso di The Last of Us, di aver giocato a un videogioco in cui hai effettivamente doppiato uno dei personaggi? O il tuo interesse verso di essi rientra solo nell’ambito lavorativo?

BC: Purtroppo sono una schiappa con i videogiochi. Non ho pazienza, e secondo me ce ne vuole tanta. Mi limito a dare la voce ai personaggi, anche perché avrei vita breve nel giocarli, ne sono sicura.

The Last of Us: Part II
Dina è uno dei nuovi personaggi della serie, doppiato nella versione italiana da Beatrice Caggiula.

VGN.it: Che idea ti sei fatta di The Last of Us e The Last of Us Part: II dopo aver doppiato i personaggi di Tess e Dina?

BC: È sempre bello quando un videogioco riscuote tanto successo, ma devo ancora capire perché alcuni spiccano più di altri. The Last of Us credo sia indubbiamente un prodotto molto curato e con una storia intrigante, e il lavoro che è stato fatto “dietro le quinte” è stato davvero notevole.

VGN.it: Quale dei due personaggi (Tess e Dina) ti ha creato più empatia o è stato più difficile da interpretare?

BC: Sicuramente sono entrata molto più in sintonia con Dina, anche perché, ripeto, il lavoro su Tess è stato molto limitato. Con Dina invece sono entrata maggiormente in sintonia, le ore di lavoro e di fatica sono state tantissime, e ho apprezzato le molte sfumature caratteriali di questo bel personaggio. Mi è piaciuta proprio.

The Last of Us
In The Last of Us la voce italiana di Tess è quella di Beatrice Caggiula.

VGN.it: Hai dato voce anche ad altri personaggi nei videogiochi, ma qual è stato quello che più ti è piaciuto interpretare e quello che vorresti doppiare in futuro?

BC: Non posso fare un torto a nessuno dei personaggi doppiati, in tutti loro c’è un po’ di me. Però sì, qualcuno non l’ho particolarmente amato, ma non farò nomi nemmeno sotto tortura! E non ho particolari preferenze per il futuro, mi adatto a ogni nuova sfida lavorativa. Ogni volta è una scoperta, è questo il bello del mio lavoro.

VGN.it: Quanto è diverso doppiare un videogioco è diverso rispetto a un film, un anime o una serie televisiva? In che modo ti cali nel ruoto e che tecniche usi?

BC: Sicuramente film o e serie tv ti danno la possibilità di calarti maggiormente e più rapidamente nel personaggio che stai doppiando, proprio grazie all’ausilio delle immagini, che fa la differenza. Nei videogiochi si lavora per la maggior parte del tempo su un’onda sonora, sono due modi di lavorare piuttosto diversi. Ma col progresso della tecnologia i videogiochi diventano sempre più evoluti, e quindi capita sempre più spesso di lavorare su dei veri e propri video. E lì ci si diverte ancora di più! Tutti i lavori però richiedono una grandissima concentrazione, e quindi un’altrettanta fatica. Non è per niente facile, specie se si è pignoli e rigorosi come la sottoscritta. Quindi sì, è parecchio faticoso!

Metro Exodus
Se avete una certa esperienza con la serie Metro non faticherete a riconoscere la voce di Beatrice, doppiatrice del personaggio di Anna.

VGN.it: Negli anni hai prestato la tua voce a tanti personaggi dei videogiochi come Anna nella serie Metro o Cinerea in Spyro. Sei anche tu dell’idea che i videogiochi possono essere in alcuni casi considerati una forma d’arte?

BC: Assolutamente sì! Dietro un videogioco fatto e finito c’è il lavoro di centinaia di persone che mettono a frutto la fatica di anni di studio e applicazione. E il risultato è sicuramente una forma d’arte che anno dopo anno riceve sempre di più il giusto interesse che merita.