Le sette di Vampire: The Masquerade

Camarilla o Sabbat? Umanità o Bestia? Scopriamo insieme le organizzazioni più influenti di questo universo.

Nel mondo di Vampire: The Masquerade una setta è un’organizzazione di vampiri appartenenti a clan diversi, spinti a organizzarsi in società per la sopravvivenza e il dominio. Le due più grandi sette, alle quali aderiscono la maggior parte dei clan, sono senza dubbio la Camarilla e il Sabbat, seguite poi dagli Anarchici. Oltre a queste ci sono moltissime altre società segrete, ma le due che spiccano sono l’Inconnu e la Tal’mahe’Ra (o più comunemente la Vera Mano Nera). Ma andiamo con ordine.

L’evento che portò alla creazione della Camarilla e del Sabbat fu la Prima Rivolta Anarchica, avvenuta durante il periodo dell’Inquisizione. I vampiri infanti (abbracciati da poco) venivano usati come carne da cannone, sacrificati per ordine degli anziani in modo da preservare l’integrità dei clan e per nascondersi dagli inquisitori, finché un membro del clan Brujah, Patricia of Bollingbroke, decise di opporsi e di muovere guerra verso i nemici mortali che tanto stavano opprimendo la società cainita.

Patricia.

Gli Anziani non furono d’accordo con questa scelta, preferendo nascondersi e mischiarsi ai mortali, gettando quindi le basi di ciò che sarebbe stata la Masquerade e la Camarilla. Stanca di stare a guardare mentre i suoi Fratelli venivano massacrati senza che nessuno muovesse un dito, Patricia organizzò una vera e propria resistenza formata da membri del suo clan e marciò contro Hardestadt, uno degli Anziani. Ne conseguì una violenta battaglia culminata con la sconfitta di Hardestadt e la Diablerie dello stesso da parte di Patricia.

Quando la notizia della morte dell’Anziano si diffuse, molti Brujah spagnoli iniziarono a ribellarsi contro i loro Anziani e adottarono il nome di Anarchici. Non passò molto tempo prima che queste rivolte iniziarono a coinvolgere sempre più clan in sempre più nazioni, toccando l’apice quando il clan Tzimisce fornì ai vampiri il modo di rompere un legame di sangue in cambio della loro fedeltà alla causa anarchica: la rivolta era diventata incontrollabile.

L’avanzata degli Anarchici e quella dell’Inquisizione, che nel frattempo non aveva smesso di mietere vittime, costrinse infine alcuni clan a stringere un’alleanza (dopo alcuni tentativi non andati a segno) per fare fronte a queste minacce, così nel 1435 nacque la Camarilla, fondata dai clan Brujah, Gangrel, Malkavian, Nosferatu, Toreador, Tremere e Ventrue.
La neonata organizzazione riuscì grazie all’aiuto dei clan membri a sedare la rivolta, durata anni, conclusa ufficialmente con la Convenzione di Thorns nel 1493. La Camarilla offrì agli Anarchici di unirsi alla setta e così fecero la maggior parte di loro, tranne i Lasombra e gli Tzimisce che formarono successivamente il Sabbat.

Così la Camarilla iniziò il suo lungo percorso, sorretta dai pilastri delle Tradizioni e della Masquerade, mentre gli Anarchici sono diventati più un’ideologia a cui aderire che una vera e propria organizzazione, unendo vampiri che non vogliono schierarsi da un lato o dall’altro del compasso politico e che vogliono rovesciare gli Anziani.

Il simbolo del Sabbat.

In risposta alla Convenzione di Thorns nacque il Sabbat, con a capo i clan Lasombra e Tzimisce e con alcuni vampiri che decisero di non sottostare alle condizioni imposte dalla Camarilla. Le ideologie estreme di questi due clan traspaiono a partire da un’azione compiuta da entrambi: uccidere il proprio Antidiluviano. Non passò molto tempo prima che molti vampiri rimasti insoddisfatti dalla conclusione della Prima Rivolta Anarchica decisero di unirsi a questa neonata setta, che dopo un tortuoso inizio fatto di guerre interne riuscì finalmente a stabilizzarsi e a creare una propria organizzazione.

I membri del Sabbat credono che la Masquerade e l’Umanità non siano propri dei vampiri e che servano solo a indebolirli, dato che la Bestia va assecondata per raggiungere il vero potere, e per fare ciò un vampiro deve accettare che la sua natura non è più quella di un essere umano, ma quella di un essere evoluto. Il Sabbat, come anticipato dalle azioni dei due principali clan, è contro gli Antidiluviani e i suoi membri si definiscono Spada di Caino, pronti ad aiutarlo quando arriverà Gehenna, l’apocalisse. La struttura del Sabbat rispecchia bene l’idea di culto diviso gerarchicamente secondo questi ranghi:

  • Falso Sabbat
  • Vero Sabbat
  • Abate
  • Sacerdote
  • Ductus
  • Templare/Paladino
  • Vescovo
  • Priscus
  • Cardinale
  • Reggente
Un vampiro del Sabbat.

All’interno del Sabbat, inoltre, vi è una setta interna chiama La Mano Nera che agisce come una squadra di assassini che vivono separati dal resto del Sabbat. I membri della Mano Nera sono perlopiù Assamiti, ma tra le loro fila contano vampiri appartenenti a tutti i clan.
Proprio fra i membri di questa setta si nasconde un oscuro e antico segreto proveniente dall’epoca di Caino: la Tal’mahe’Ra, la Vera Mano Nera. Si dice, infatti, che dai tempi della città di Enoch questa organizzazione agisse nell’ombra per favorire il ritorno degli Antidiluviani nella loro missione di distruggere e consumare gli altri vampiri. I loro membri si dice siano sparsi in tutte le organizzazioni, anche se l’influenza più grande la esercitano all’interno del Sabbat.

Infine abbiamo l’Inconnu, una setta di cui si sa davvero poco in quanto i suoi membri non partecipano attivamente alle questioni politiche che dominano il mondo umano e non. Questa setta è formata esclusivamente da Anziani di 6° generazione o inferiore, seleziona i suoi membri tra coloro che decidono di abbandonare i classici giochi politici e di potere, in favore di ricercare Golconda, il dominio totale della Bestia. L’Inconnu trova le sue radici ai tempi dell’antica Roma, dato che furono proprio alcuni membri della setta a rendere grande questa città e a farla prosperare. Nei tempi moderni si è certi che l’influenza esercitata da questa setta sia sparsa in ogni clan e in tutte le sette, svelando come ancora una volta molti individui siano ignare pedine che vengono passate di mano in mano.