Watch Dogs Legion

La scommessa di NVIDIA alla Gamescom 2019: il futuro dei videogiochi passa dal Ray Tracing

A Colonia abbiamo provato in anteprima la tecnologia RTX in alcuni dei giochi più importanti dei prossimi mesi, da Watch Dogs: Legion a Call of Duty: Modern Warfare.

La Gamescom 2019 ha aperto i battenti nella giornata di ieri, con una sfilza di eventi e presentazioni che sono culminate nell’interessante evento Opening Night Live condotto da Geoff Keighley, ma per noi di VGN.it l’avventura in quel di Colonia è iniziata qualche ora prima. Ospiti di NVIDIA nella suggestiva cornice del The New Yorker – Dock One, abbiamo avuto l’opportunità di testare con mano le potenzialità della tecnologia RTX, il sempre più diffuso Ray Tracing, all’interno di ben otto giochi presenti per l’occasione.

Si è trattato di un ottimo modo per comprendere, se ancora ce ne fosse bisogno, come questa tecnologia sia in grado di accrescere il realismo nei videogiochi grazie all’uso di illuminazioni dinamiche e superfici riflettenti che variano in base al materiale utilizzato. Scopriamo dunque come si comporta il Ray Tracing nei giochi testati durante l’evento, con dei video gameplay esclusivi che abbiamo avuto l’opportunità di acquisire per quasi tutti i prodotti visti in anteprima.

Call of Duty: Modern Warfare
Il Ray Tracing darà certamente il massimo nella campagna, ma è parso particolarmente valido anche nella modalità multiplayer Gunfight.

CALL OF DUTY: MODERN WARFARE

La mattinata si è aperta con Call of Duty: Modern Warfare, la cui versione PC supporterà la tecnologia Ray Tracing già al lancio. La prova si è focalizzata sulla nuova Gunfight, una modalità multiplayer 2vs2 che prevede scontri rapidi ed estremamente frenetici tra due squadre. Giusto il tempo di assistere a una brevissima presentazione, durante la quale Infinity Ward ci ha mostrato come il Ray Tracing aiuterà la re-immaginazione di Modern Warfare ad apparire ancora più realistica, che ci siamo lanciati nella mischia. 

Della modalità Gunfight vi avevamo già parlato: round da un minuto, mappe compatte, giocatori posizionati in modo estremamente ravvicinato per favorire la frenesia, e un loadout di armi identico, scelto casualmente dal gioco, a rendere il tutto più divertente e imprevedibile. Ma come si comporta il Ray Tracing? Bene, molto bene. Le ombre sono effettivamente più realistiche, l’illuminazione reagisce dinamicamente alle sorgenti e si riflette in modo credibile sullo scenario, ma la cosa più importante è che tutto ciò non sembra avere particolari ripercussioni sulla stabilità e fluidità dei match multiplayer.

La mappa mostrata da Activision per l’occasione, chiamata King, era perfetta in tal senso: all’interno di un magazzino con dei container e fonti di luce a rendere illuminati determinati spot (e quasi oscuri altri) ha permesso di scoprire le notevoli differenze nel sistema di illuminazione attivando o disattivando la tecnologia RTX, il tutto (vale la pena ripeterlo) senza ripercussioni sulla stabilità del multiplayer. Certo, tutto dipenderà dalla bontà del proprio PC: non sappiamo con precisione l’entità della configurazione del PC utilizzato, se non che sfruttasse una RTX 2080ti. Le impressioni sono positive: il Ray Tracing è un valore aggiunto che rende il tutto più accattivante e bello da vedere. E in un gioco come Modern Warfare, tutto ciò non può che giovare all’esperienza finale.

Watch Dogs Legion
La demo di Watch Dogs Legion è stata una delle più spettacolari, grazie alle migliaia di opportunità offerte dalla città di Londra.

WATCH DOGS LEGION

Il secondo appuntamento ci ha visti esplorare le strade di Londra nel prossimo Watch Dogs Legion, il nuovo capitolo della saga di Ubisoft ambientato in un futuro post-Brexit e caratterizzato da una miriade di luci, giochi al neon e riflessi che vengono enfatizzati in modo considerevole dal Ray Tracing. Per l’occasione, gli sviluppatori ci hanno permesso di provare una porzione della stessa demo già vista all’E3 2019, esplorando parte della zona di Camden. La breve demo, di circa quindici minuti, ci ha impegnati nella ricerca ed eliminazione di tre bersagli sensibili prima di raccogliere dei dati da un server protetto, sfruttando la classe Infiltratore per colpire i nemici ignari grazie alla mimetizzazione. Ma il bello di tutto ciò è come il RayTracing riesce a supportare l’ambiente circostante con cura e sapiente maestria.

Il risultato è sorprendente: il modo in cui la luce si riflette sui vetri e la caratterizzazione dei riflessi sembra quasi trasformare Watch Dogs Legion in un gioco completamente diverso: probabilmente, l’integrazione da parte di Ubisoft ha giovato di una tempistica superiore e una maggiore cognizione da parte degli stessi sviluppatori, che hanno sfruttato il Ray Tracing per enfatizzare elementi specifici dell’architettura e non solo per rendere ombre e giochi di luce più belli da vedere. Giocare Watch Dogs Legion su PC potrebbe essere un must solo per poter godere del Ray Tracing, aspettando che diventi uno standard anche sulle console di prossima generazione.

Minecraft: Super Duper Graphics Pack
Il Super Duper Graphics Pack sarà anche stato cancellato, ma fidatevi: il Ray Tracing non ve lo farà rimpiangere per nulla!

MINECRAFT

La cancellazione del Super Duper Graphics Pack aveva lasciato i fan di Minecraft con un po’ d’amaro in bocca, ma la mossa di Mojang e Microsoft risulta comprensibile alla luce dell’annuncio arrivato nelle scorse ore: anche il sanbox creato dall’azienda svedese sarà impreziosito dal Ray Tracing. Intendiamoci, quando parliamo di integrazione di RTX nelle produzioni già esistenti, generalmente si parla di piccole aggiunte o novità che rendono il gioco più bello da vedere, ma nel caso di Minecraft si tratta di una trasformazione così radicale da trasformarlo letteralmente in un altro gioco. E il fatto che un update di tale portata sia completamente gratuito, rende il tutto ancora più appetibile.

Come potete vedere dalla demo gameplay seguente, la tecnologia RTX stravolge tutte le superfici e fonti luminose presenti nel mondo di Minecraft, a partire dal Sole e dalla sua luce che illumina lo scenario circostante e dà vita a fantastici giochi di luci e ombre, fino all’utilizzo di diversi materiali e superfici riflettenti che reagiscono dinamicamente alla fonte, al colore e all’inquadratura. Persino l’acqua esce trasformata dall’abilitazione del Ray Tracing: il risultato è sorprendente e rende la produzione di Mojang uno dei migliori esempi di come dovrebbe essere sfruttata questa tecnologia.

VAMPIRE: THE MASQUERADE – BLOODLINES 2

Tra i giochi presenti all’evento c’era anche Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2, disponibile in una versione pre-alpha sfortunatamente non giocabile direttamente a Colonia. Dopo i riscontri del primo episodio, che sfortunatamente non è andato come previsto, gli sviluppatori hanno continuato a supportare il gioco grazie al supporto dei fan, pubblicando patch non ufficiali che hanno creato un legame speciale tra il team di sviluppo e la community.

Dopo quindici anni, Bloodlines 2 nasce dalle sue ceneri grazie al supporto di un team composto da veterani e alcuni fan, che hanno lavorato alacremente per portare in vita il concept originale. Il sequel abbandona l’ambientazione del primo episodio, Los Angeles, per spostarsi in uno scenario più adatto a narrare una storia ricca di sfumature: Seattle. Una città che offre la possibilità di evidenziare il contrasto tra ricchezza e povertà, tra tradizione e progresso. Scenario perfetto per raccontare una storia dalle tinte noir, ma anche per sfruttare la tecnologia RTX: i numerosi neon non fanno altro che rendere lo scenario credibile e coinvolgente, l’utilizzo di questa tecnologia permette di aggiungere brillantezza in alcuni spot specifici, consentire al team di enfatizzare dettagli altrimenti impercettibili, riflessi ed elementi che contribuiscono ad accrescere il senso di realismo.

L’uso di RTX contribuisce a mostrare aspetti dello scenario e del mondo di gioco che altrimenti andrebbero persi (come ad esempio i riflessi dalle vetrine, resi più evidenti da neon e led). In generale, attivando o disattivando la tecnologia si avverte un incredibile balzo in avanti che promette di rendere la versione PC di Bloodlines 2 un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

Vampire: The Masquerade - Bloodlines 2
Con le sue luci al neon, la città di Seattle offrirà al team di Bloodlines 2 notevoli possibilità per sfruttare il Ray Tracing al fine di rendere lo scenario più credibile e avvolgente.

SYNCED: OFF-PLANET

Una delle sorprese dell’evento è stato certamente SYNCED: Off-Planet, il nuovo shooter creato da NeXT Studios in collaborazione con Tencent, abbandonando per la prima volta il mercato mobile per dedicarsi su un prodotto in esclusiva per PC. Si tratta di un TPS in grado di mescolare elementi PvE e PvP con alcune trovate molto originali, tra le quali la presenza di orde di zombie che possono essere controllate dal giocatore uccidendone uno e sincronizzandosi con loro, con la possibilità di muoverli come fossero una grande mente collettiva tramutatasi in un’arma. Tenendo conto di questi elementi, i giocatori devono contendersi una posizione al cui interno è presente un’astronave, con la quale tentare di fuggire dal pianeta ostile. Un concept interessante per un gioco sicuramente da tenere d’occhio.

Per quanto riguarda il Ray Tracing, NeXT Studios ci ha mostrato brevemente gli elementi di interesse prima di lasciarsi provare con mano l’applicazione della tecnologia, tuttavia considerata la frenesia del breve match che abbiamo potuto provare con mano, non ci è stato possibile attivare e disattivare in continuazione l’RTX per valutare oculatamente le differenze. Ciò che possiamo confermare è che grazie al Ray Tracing, le ombre risultano molto più credibili e realistiche: gli sviluppatori hanno mostrato come rispetto ai giochi moderni, la tecnologia di NVIDIA sia in grado di proiettare ombre verosimili e credibili che si muovono dinamicamente in base all’illuminazione generale e al comportamento del personaggio. Potete ammirarlo in azione nel video gameplay che vi proponiamo di seguito.

WOLFENSTEIN: YOUNGBLOOD

Una delle ultime demo che abbiamo avuto l’opportunità di provare con mano era quella del recente Wolfenstein: Youngblood, il nuovo capitolo della saga di MachineGames che per l’occasione è stata supportata da Arkane Studios, impegnata sul level design. Ed è proprio la sapiente cura del team francese nella realizzazione degli ambienti e nell’uso di sorgenti luminose a enfatizzare il comparto grafico di Youngblood e renderlo ancora più bello da vedere.

Il risultato lo potete vedere nella demo da circa un quarto d’ora con Ray Tracing attivo.

CONTROL

Aspettando il lancio ufficiale di Control, ci siamo lanciati nuovamente nell’avventura di Jesse Faden creata da Remedy Entertainment testando con mano la quarta missione della campagna, intitolata Old Boys Club. La missione ci vedeva impegnati nella ricerca di un personaggio cruciale per la storia ed è sfociata nello scontro con alcuni nemici e una misteriosa creatura. Una buona occasione per provare il funzionamento del Ray Tracing nei vari ambienti proposti dalla casa finlandese.

La tecnologia RTX sarà infatti disponibile dal lancio nella versione PC di Control e andrà a focalizzarsi principalmente sui riflessi, che saranno basati interamente sul Ray Tracing e restituiranno comportamenti credibili in base alla situazione, ai materiali e superfici su cui si riflette la luce. Luce che Remedy vuole diffondere in modo naturale e dinamico proprio grazie all’RTX, enfatizzando il tutto con un focus sulle Transparent Reflections e sulle ombre. Il grande lavoro svolto dal team rende Control uno dei giochi più meritevoli e indicati per l’acquisto di una scheda che supporta questa tecnologia. Se non ci credete, date un’occhiata a questo video da 14 minuti ambientato nel Bureau. 

METRO EXODUS: I DUE COLONNELLI

L’ultima demo a nostra disposizione era legata a Metro Exodus, e in particolare al primo DLC intitolato I Due Colonnelli. Orfani del protagonista Artyom in quello che è una sorta di prologo dell’avventura principale, abbiamo esplorato la base militare di Novosibirsk in compagnia di una nuova arma, l’attrazione principale di questo DLC: il lanciafiamme. Un mezzo offensivo poderoso capace di distruggere con sorprendente facilità i mutanti che si parano davanti, ma che necessita di costanti attenzioni da parte del giocatore. Con il DLC, 4A Games pare volere tornare alle ambientazioni dei primi due capitoli di Metro e a un mood più claustrofobico, chiuso, opprimente.

Non è un caso che Deep Silver abbia scelto un’ambientazione simile per mostrare come il Ray Tracing possa impreziosire Metro Exodus: gli scenari oscuri possono essere illuminati grazie al lanciafiamme che, con un’apposita leva, può addirittura aumentare la gittata e dunque creare dinamicamente dei giochi di luci e ombre. Il fuoco volumetrico e la gestione dinamica di tutte le sorgenti luminose contribuisce a restituire un sistema di illuminazione credibile e realistico, e bisogna certamente fare un plauso alla software house per la buona ottimizzazione del codice mostrato a Colonia, che è parso stabile e privo di particolari incertezze. Sfortunatamente, nonostante l’uscita ravvicinata del DLC, non ci è stato possibile acquisire video della nostra sessione di prova, un vero peccato visto l’esito del nostro combattimento contro i pericolosi mutanti e il temibile boss, un implacabile Blind One che ci ha costretto a svuotare numerose taniche di carburante per sopravvivere alla sua ira.