Benvenuti ancora una volta all’appuntamento con la nostra rubrica Le Leggende di Tamriel, in cui andiamo alla scoperta delle figure più accattivanti della lore di The Elder Scrolls: Legends. Oggi chiudiamo il ciclo relativo alla Confraternita Oscura provando a sviscerare i segreti che ruotano attorno a colei che è a capo della setta: La Madre Notte.
LA STORIA
A capo della gerarchia della Fratellanza Oscura si trova la Madre Notte, uno spirito immortale che è adorato e riverito da tutti i membri della Confraternita. La sua entità rimane un mistero. È possibile incontrarla faccia a faccia solo in circostanze eccezionali, e quando accade viene vista in forma di spirito. È colei che guida la mano degli assassini, colei che ascolta le preghiere di morte e ne passa i dettagli al suo Ascoltatore. A questo punto, l’Ascoltatore informa un Oratore, il quale si accorda con un assassino per redigere un contratto.
Non è chiaro comunque chi sia esattamente la Madre Notte. Alcune fonti dichiarano che la donna fosse uno stimato membro dei Morag Tong, organizzazione segreta che adorava il principe daedrico Mephala. Tale donna ricopriva la carica di Madre Notte, il titolo riservato alla donna di grado più alto dell’organizzazione. Fu Sithis, il Signore del Terrore a trasformare la donna in spettro.
Dopo l’assassinio del Monarca nell’anno 324 della Seconda Era, la setta dei Morag Tong venne spazzata via. Sithis si sentì dunque deluso dal fallimento dei Morag Tong e, secondo la leggenda della Confraternita Oscura, il Signore del Vuoto andò in visita dalla Madre Notte nella sua alcova e le diede cinque figli, i quali, due anni dopo, furono uccisi dalla donna stessa. Quando la voce di questo terribile abominio si sparse gli abitanti del villaggio in cui viveva, ritenendo quello compiuto un atto indegno dei Morag Tong, uccisero la Madre Notte.
Circa trent’anni dopo questo atroce fatto, un uomo senza nome sentì nella sua testa la voce della Madre Notte che lo guidò sino alla fondazione della Confraternita Oscura. Tale uomo senza nome divenne dunque il primo Uditore della storia della setta di assassini. Da questo momento in poi la Confraternita crebbe in potenza e ricchezza, giorno dopo giorno, rimanendo sempre fedele nei secoli allo spirito che li aveva fatti sorgere.
ANALISI DELLA CARTA
In The Elder Scrolls: Legends, Madre Notte appare come carta supporto, la quale una volta per turno ci permette di evocare sotto il controllo dell’avversario una creatura 0/1 con guardia. Il suo potere passivo si abbina perfettamente con quello di attivazione. Infatti una volta che avremo raggiunto un totale di 20 uccisioni saremo in grado di infliggere in maniera automatica 20 danni al nostro avversario, e recuperare noi stessi altrettanti punti vita, oltre a pescare ben dieci carte dal mazzo.
Dal punto di vista storico non si notano dettagli della carta riconducibili alla storia di questo misterioso personaggio. In linea generale si può dire comunque che sta alla base del principio della Confraternita Oscura, ovvero l’uccisione. Anche nel gioco di carte infatti la Madre Notte è una carta molto importante nei mazzi uccisione assieme a tutte le carte fondamentali viste negli appuntamenti precedenti della rubrica. Se invece volessimo deviare leggermente dall’ambito delle uccisioni intese come Abilità Uccisione, ma volessimo solamente riuscire a sfruttare al massimo potenziale la nostra Madre Notte, sicuramente una carta che ci permette di farlo è Cauldron Keeper, che ci permetterebbe di attivare una volta in più ogni turno il potere della Madre Notte così da riuscire a raggiungere in minor tempo il limite di 20 uccisioni per attivarne l’effetto secondario.
Tuttavia la risoluzione delle condizioni di attivazione risulta difficoltosa e tutt’oggi non vi è ancora un mazzo che basi le sue meccaniche su questa carta.
L’appuntamento con Le Leggende di Tamriel è fissato alla prossima settimana, fateci sapere quale personaggio del gioco vi piacerebbe vedere come soggetto del prossimo episodio!