Pixel Cartacei #04 – Commodore 64: A visual commpendium

Bentornati tra le pagine virtuali di VGN.it dove vi parliamo delle pagine, quelle reali, dei libri che ci hanno in qualche modo colpito e che parlano di argomenti a noi vicini. Questo mese, per la rubrica Pixel Cartacei, abbiamo scelto di parlarvi di una leggenda come il Commodore 64, vista la fresca uscita sul mercato dell’edizione mini del computer più venduto al mondo. In suo onore, eccovi Commodore 64: A Visual Commpendium, un doppio volume edito da Bitmap Books a opera dell’attivissimo Sam Dyer.

Nato su Kickstarter grazie ai finanziamenti di fan e appassionati Commodore il primo volume vide la luce nel 2014, ben presto però si sentì il bisogno di un’espansione dello stesso.

L’enorme mole di giochi usciti per il Commodore 64, unita alla quantità di contenuti disponibili come interviste esclusive e la voglia di raccogliere ancora più immagini realizzate da artisti come Oliver Frey (diventato poi una leggenda, grazie alle realizzazione di decine di copertine per giochi e riviste in quegli anni), hanno portato a una seconda campagna che ha superato il successo della precedente.

Finanziati e stampati tutti e due i progetti, è stata creata una versione che li raccogliesse entrambi in un unico e pratico volume, pronto per essere sfogliato e letto: un tuffo tra quei (pochi) pixel così grandi e dai colori spesso improbabili ma diventati oramai un marchio riconoscibile di una generazione che ha imparato ad attendere il caricamento dei giochi per un tempo che ora ci consentirebbe di vedere una puntata di una serie TV.

Pixel Cartacei #04: Commodore 64 - A Visual Compendium

Il volume (nel nostro caso due, perché stiamo trattando la versione originale lanciata per i backer di Kickstarter) si presenta con la oramai nota perfezione di ogni produzione Bitmap Books, stampato su carta di qualità con una solida rilegatura e copertina a prova di macchia e lavabile. Ricco di immagini, curiosità, retroscena e interviste, il libero copre praticamente ogni aspetto immaginabile, dai famigerati “Loader” ovvero le musiche che andavano ad accompagnare i caricamenti dei giochi fino alla Demoscene, anch’essa presente in piccola parte.

Ecco un tipico Loader, se oggi vi lamentate dei caricamenti troppo lunghi di un gioco allora non avete mai avuto un Commodore 64.

Sfogliare le pagine di questo volume ci fa capire quali e quante limitazioni dovessero allora fronteggiare i giovani team di sviluppo che usavano la macchina di Commodore, confini da oltrepassare dovuti a dei vincoli hardware imposti dalla tecnologia del tempo che, per quanto fosse assolutamente all’avanguardia nel Commodore 64, si doveva scontrare tuttavia con una serie di impossibilità tecniche che ancora non era possibile scavalcare. Ancora oggi escono giochi e programmi per questo prodigioso computer e ancora oggi possiamo trovare persone che si dilettano a spingere l’hardware della macchina oltre limiti che mai avremmo potuto immaginare anni fa.

Leggere il libro e guardarne le immagini ci porta quindi in un viaggio nel tempo in cui era l’uomo a piegare la macchina al suo volere, in cui le limitazioni diventavano superabili attraverso ingegnosi stratagemmi, talvolta banali ma dannatamente geniali. Ogni singolo aspetto della storica macchina di Commodore è in un continuo stato di studio e ricerca da parte di appassionati, musicisti e programmatori, ogni anno che passa i limiti vengono raggirati in maniera sempre diversa e spinti oltre così tanto che viene da chiedersi quando finiremo di stupirci per quello che può fare un computer con oltre 35 anni di carriera sulle spalle. A tal proposito, vogliamo darvene un piccolo esempio con questo video:

Tornando alla carta stampata e alle pagine del libro ci accorgiamo di quanto fosse così importante ogni singolo pixel, quanto pesasse la posizione a schermo di ognuno di essi, disponibili in numero così limitato e quindi così preziosi e delicati da risultare una risorsa da utilizzare con estrema cautela.

Nelle quasi 500 pagine che andranno a comporre il libro troverete veramente ogni tipo di curiosità, centinaia di giochi da ricordare e rispolverare da qualche cassetto della memoria, immagini che magari con gli anni si sono sbiadite ma che, grazie a questo libro, torneranno vivide nella vostra testa.

Pixel Cartacei #04: Commodore 64 - A Visual Compendium

Non possiamo che consigliarvi di sfogliare questo libro capace di raccogliere dentro di sé così tanti ricordi legati ad un periodo in cui l’espansione e la diffusione dei computer era qualcosa di magico, in cui era tutto una sorta di sperimentazione attraverso tanti passaparola e pochi bit attraverso le poche, costose, e decisamente fuori portata connessioni a internet dell’era.

In definitiva quindi un volume consigliato a chi ha vissuto quegli anni a 8-bit, a chi ha saputo scoprirli grazie ad amici, parenti o genitori, e a chi magari oggi vuole respirare l’atmosfera fatta di pixel enormi che ha segnato gli albori di una rivoluzione informatica in cui tutto era permesso e in cui tutto era sperimentazione.