Anno 1800

Da Ubisoft Blue Byte arriva un nuovo gestionale ambientato all'alba della Rivoluzione industriale.

Ubisoft ha dimostrato negli ultimi anni di essere una delle software house più attive sul mercato, caratterizzandosi non solo per il gran numero di produzioni lanciate a ogni stagione, ma anche per l’incredibile varietà nell’offerta di intrattenimento. La serie Anno, creata originariamente nel 1998 dal team Sunflowers e seguita successivamente dai ragazzi di Related Designs, ha esplorato negli anni differenti epoche storiche, dal 1600 al futuro più remoto. Da qualche anno, la saga è passata stabilmente nelle mani di Blue Byte, team autore di The Settlers acquisito nel 2001 da Ubisoft, che si è fatto notare con interessanti idee a ogni episodio della serie.

Con Anno 1800, il team di sviluppo sceglie di tornare a un’ambientazione a stampo storico dopo le sperimentazioni futuristiche degli ultimi due capitoli, portandoci infatti agli albori della Rivoluzione industriale, analizzandone l’evoluzione e le conseguenze sui paesaggi naturalistici. Il team fornisce così un’ambientazione senza dubbio profonda e affascinante, che affiancata a qualche novità di rilievo, ha saputo conquistarci nelle tante ore trascorse nell’età industriale a creare la città ideale.

QUESTIONI DI FAMIGLIA

Il pretesto narrativo della modalità campagna del nuovo gestionale targato Ubisoft è legato a una vicenda familiare: in giro per il mondo in cerca di fortuna, il nostro protagonista viene chiamato in patria dalla sorella per scoprire che il padre, titolare di una grossa impresa, si è tolto la vita dopo essere stato imprigionato e accusato di tradimento. Il fratello del defunto padre approfitta dunque della situazione per prendere le redini di azienda e città, relegandoci a un nuovo difficile inizio e a far fronte alle spese della cerimonia funebre. Un pretesto interessante (che poteva essere senza dubbio proposto con maggiore enfasi e spessore narrativo) che si dimostra valido per l’inizio della nostra avventura. Il livello di difficoltà scelto influirà sulla quantità di risorse disponibili, sia per quanto riguarda la somma iniziale a vostra disposizione, sia la quantità di risorse e fertilità presenti sulla piccola isola, passando per costi di trasferimento di un edificio e rimborsi al momento di demolire una struttura esistente.

Una meccanica semplice e ampiamente consolidata, che tuttavia offre una curva di apprendimento ben calibrata capace di soddisfare giocatori meno incalliti e occasionali, così come i veterani della gestione, alla ricerca di sfide più ardue e poco margine di errore. Per i giocatori che cercano poi un’esperienza più libera e non vincolata agli obiettivi della campagna, la modalità Sandbox permette di dar vita alla vostra creatività senza vincoli, concentrandosi solo sulla costruzione e sulla gestione del proprio avamposto. Non manca una modalità multiplayer, con partite particolarmente durature che determinano il vincitore al raggiungimento di particolari obiettivi, come ad esempio il numero di cittadini, l’ottenimento di particolari somme economiche, e altro ancora.

La gestione della città e dei nostri abitanti terrà conto di parametri ovvi per il genere, ma che sono invece gestiti talvolta in maniera piuttosto originale. I nostri cittadini avranno bisogni primari e di lusso che dovranno essere soddisfatti per garantirne il benessere: cliccando sulle singole abitazioni potremo verificare le necessità degli abitanti, e se le necessità dei contadini saranno più semplici da soddisfare, migliorando la nostra popolazione sarà sempre più complesso soddisfare i bisogni dei ceti sociali più elevati, portando nelle fasi più avanzate di gioco a predisporre rotte commerciali più complesse per importare determinati tipi di merci e risorse.

Produrre determinati beni infatti non è semplice e scontato come in altri titoli gestionali: per creare del pane, tanto per fare un esempio, sarà necessario predisporre una fattoria di grano con il terreno da coltivare adiacente alla fattoria stessa. Questo ci assicurerà la produzione del grano, che però dovrà essere trasformato in farina da un mulino, per poi permettere al nostro fornaio di produrre del pane. Ogni merce dovrà essere resa disponibile nei pressi di un magazzino in modo che ogni struttura abbia a disposizione le merci di cui necessita. La gestione dei magazzini invece rappresenta una piccola semplificazione nella gestione delle risorse e di un ecosistema che risulta abbastanza complesso: i molteplici magazzini che costruirete nella vostra città avranno in realtà un inventario unificato, rendendo di fatto le merci disponibili in tutta la città. La costruzione della città ci renderà comunque la vita non facile nella distribuzione di risorse e servizi, e in questo senso risulta utilissima la nuova modalità di pianificazione.

Questa nuova aggiunta al sistema di gioco ci permette di piazzare gli edifici prima di costruirli e di disporre delle relative risorse, in modo da avere un’idea chiara della realizzazione della zona su cui operiamo. Quando le risorse saranno disponibili, o quando vorremo concretizzare la realizzazione di un determinato edificio, basterà selezionarlo e cliccare sulla relativa icona. Senza dubbio un’idea efficace che semplifica la pianificazione della nostra città. Un po’ troppo banale invece la gestione delle strade, che si limita a una realizzazione simmetrica della viabilità.

UN MONDO VIVO

Non solo dinamiche di gioco: il mondo offerto da Anno 1800 è più che mai vivo e vibrante, anche grazie a un comparto tecnico che rappresenta un livello di eccellenza per il genere. La città prende letteralmente vita sotto i vostri occhi: cittadini per strada, cortei di protesta, cerimonie di tutti i tipi, gente intenta a bere nei pressi dei pub. Occasionalmente potrete addirittura imbattervi in semplici missioni secondarie offerte dai cittadini, o notare che i vostri cittadini soddisfatti organizzino una festa della birra in città, con un corteo di festa in giro per le strade che godrà momentaneamente di bonus importanti dal punto di vista economico e della produttività.

A questi aspetti si sommano poi le interazioni con le isole vicine, una componente di esplorazione via nave interessante e capace di spezzare il ritmo della gestione cittadina. La realizzazione di una buona flotta è un elemento importante sia nella gestione delle rotte commerciali, sia nel potenziale offensivo e difensivo del vostro avamposto, oltre a essere una buona alternativa in caso di difficoltà finanziarie: potrete vendere infatti le vostre navi una volta recate in un porto, e soprattutto per le imbarcazioni di alto profilo il profitto può essere importante. L’aspetto navale influisce anche sulla natura turistica della città, introducendo un altro aspetto a dir poco fondamentale: quello turistico e dell’attrattiva.

Il tutto viene sorretto come anticipato da un motore di gioco solido e appagante dal punto di vista del colpo d’occhio generale, con una realizzazione superba dell’acqua e del suo movimento. Molto buono anche il livello di dettaglio poligonale del mondo di gioco e degli oggetti, ben caratterizzati e realizzati, impreziosite da texture di buona qualità. Il sistema di illuminazione lavora bene e rende bene anche le fasi di meteo dinamico, con un frame-rate abbastanza stabile, dimostrazione pratica di una buona ottimizzazione generale.

Anno 1800
GIUDIZIO
Anno 1800 è un titolo valido da ogni punto di vista. Un ottimo comparto tecnico sorregge un’idea di gioco non rivoluzionaria, ma che ripropone il genere gestionale del city-building in modo personale e con carattere. Il mondo di gioco è vivo, vibrante, capace di trasmettere appieno il senso di una città che si evolve sotto i vostri occhi, con cittadini intenti a bere, o a festeggiare in cortei festosi e rumorosi. Il tutto incastonato in una cornice storica accattivante e da una trama utile a tenere sul filo il giocatore, spezzando talvolta il ritmo di gioco. Peccato per una profondità di storia e personaggi non certo memorabile, ma nel complesso la modalità campagna svolge bene il suo ruolo.
GRAFICA
8.5
SONORO
8
LONGEVITÀ
9
GAMEPLAY
9
PRO
Ottimo comparto tecnico
Modalità campagna interessante
Sistema gestionale profondo e personale
CONTRO
Gestione delle strade eccessivamente semplificata
Narrativa e personaggi non memorabili
Semplificazione di alcune meccaniche
8.6
7085