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Super Lucky’s Tale

Le avventure del giovane Lucky iniziano quando la sorella Lyra, appena rientrata da un viaggio alla ricerca di un tesoro di inestimabile valore, torna finalmente a casa per mostrare l’oggetto delle sue ricerche: Il Libro delle Ere. Sfortunatamente, proprio in quello stesso istante anche il malvagio Jinx e la sua schiera di cuccioli fanno la loro comparsa per rubare l’antico manufatto e carpirne il potere, senza però poter far nulla di fronte all’inaspettata reazione del Libro, che catturerà tutti al suo interno tranne Lyra.

Sarà proprio quest’ultima a narrare la storia di Lucky che, in un’avventura divisa in quattro macro mondi, dovrà viaggiare nel tempo tra livelli a volte colorati a volte più oscuri ma sempre ben caratterizzati per scoprire il potere nascosto all’interno del Libro. Analizziamola insieme nella nostra recensione di Super Lucky’s Tale, la nuova esclusiva di Microsoft per Xbox One e Windows 10.

UN’INASPETTATA COINCIDENZA

Era dai tempi di Kameo o del ritorno di Banjo-Kazooie su console Xbox 360 che Microsoft non proponeva sulle sue console un vero e proprio platform. Se il primo, con la sua complessa varietà, non era riuscito a lasciare il segno tra i titoli di lancio della scorsa generazione e Banjo-Kazooie non è stato in grado di attrarre quei fan della serie che lo avevano apprezzato su console Nintendo, con questo nuovo Super Lucky’s Tale la curiosità di noi giornalisti e anche di tanti utenti Xbox One sparsi per il globo era comunque stata solleticata. Microsoft presenta infatti sulla sua console ammiraglia un platform a breve distanza dal lancio di Super Mario Odyssey, quasi come a voler sfidare Nintendo proprio nel terreno di scontro a lei più congeniale. In realtà basta poco però per rendersi conto che si è trattata di una concatenazione di eventi che poco ha a che vedere con il tentativo di competere con quella che si sta dimostrando una nuova pietra miliare nel genere.

Super Lucky’s Tale è fondamentalmente una delle poche nuove esclusive che giungono sugli scaffali dei negozi contemporaneamente al lancio di Xbox One X ma non esalta in alcun modo le caratteristiche della nuova console di Microsoft. Il nuovo prodotto realizzato da Playful è un platform che, pad alla mano, è chiaramente dedicato a un pubblico di giocatori giovani che non vanno alla ricerca di una mappa enorme da visitare ma delle aree chiuse in cui cercare oggetti nascosti, sconfiggere qualche nemico e raccogliere monete per riuscire ad avanzare alla fase successiva dell’avventura. I quattro mondi che compongono la storia di Lucky sono infatti realizzati sotto forma di mappa esplorabile con una serie di portali chiusi che si apriranno, di volta in volta, dopo aver superato il livello precedente.

LE ASPETTATIVE ERANO TROPPO ALTE?

Osservando i vari video che si sono susseguiti nel corso dell’ultimo anno negli eventi che Microsoft ha organizzato in giro per il mondo era chiaro fin da subito lo stile cartoonesco che avrebbe caratterizzato Super Lucky’s Tale. La caratterizzazione di ambienti e personaggi è gradevole, senza alcuna cura dei dettagli particolare, e ricorda molto quella dei cartoni animati 3D a cui i bambini di oggi sono ormai abituati. Con il controller in mano, però, ciò che risulta evidente è la non condivisibile decisione di “bloccare” la telecamera intorno a Lucky senza permettere un movimento libero e comprendere meglio cosa ci stia circondando. Gli sviluppatori consentono infatti di variare la camera su tre diverse angolazioni che, in alcune occasioni, risultano evidentemente insufficienti. Vi facciamo un semplice esempio: già all’inizio dell’avventura vedrete delle monete poste in alto su una roccia, ma cercando di raggiungerle potrete cadere e non vedere più Lucky, che sarà nascosto alle spalle di queste. Con un movimento sbagliato cadrete tra le nuvole e, di conseguenza, non sarà facile capire in occasioni come questa se avrete o meno modo di salvarlo.

Non è raro che il protagonista scompaia dietro un oggetto e non è ben chiaro quando un salto sarà sufficiente a raggiungere la piattaforma che si trova di fronte a voi. Problemi come questi appena descritti sono all’ordine del giorno e anche i giocatori più esperti si troveranno a vivere situazioni a volte frustranti che rendono l’avventura di Super Lucky’s Tale non difficile quanto “scomoda” da giocare. In certe situazioni sarà possibile sopperire a questa scelta sfruttando la vista in prima persona dagli occhi di Lucky ma, ovviamente, questo interrompe l’azione e non sempre dona la libertà dovuta: in più di un’occasione ci siamo chiesti come raggiungere delle monete “nascoste” che si intravedevano con la telecamera “a scatti”, ma che sfortunatamente non riuscivamo a vedere neanche con quella “libera” in prima persona, arrendendoci in preda alla frustrazione dopo pochi tentativi. Se questo è l’effetto su un adulto, un bambino alla ricerca di un semplice e divertente passatempo potrebbe reagire anche peggio.

Le varie aree di gioco alternano mappe platform a tre dimensioni (con aree segrete da scoprire e la ricerca delle lettere che compongono il nome Lucky per ottenere preziosi quadrifogli utili ad avanzare nell’avventura) ad altre a due dimensioni. Queste ultime risultano ben studiate, ma in alcune occasioni ci sono sembrate più difficili di quelle con visuale aperta: soprattutto nei cambi d’inquadratura, quando utilizzando un portale verrete trasportati in una piattaforma alle spalle della scena in primo piano, diventa molto più difficile controllare Lucky e risulta di conseguenza anche più facile morire. In certe occasioni ci siamo chiesti come un titolo del genere, spiccatamente dedicato ai giocatori più piccoli, possa portare a situazioni complicate anche per chi è cresciuto a pane e Super Mario Bros.

Dal punto di vista narrativo Super Lucky’s Tale non decolla praticamente quasi mai. La storia è molto semplice e con altrettanta semplicità vi accompagna nel corso del susseguirsi di livelli. Gli enigmi sono fondamentalmente sempre gli stessi e, pur variando i personaggi e le ambientazioni, andando avanti nel gioco vi daranno quella strana sensazione di ripetitività che non sempre invoglia a completare del tutto un’avventura.

Non presentando particolari modifiche alla trama, la longevità è aiutata dalla possibilità di rigiocare i livelli già superati per ottenere un numero maggiore di monete e conquistare un numero sempre più alto di quadrifogli. Il senso di sfida, di contro, si assesta sempre sullo stesso livello dato che Lucky non otterrà nuovi poteri e si limiterà quindi a scontrarsi sempre e comunque con gli avversari, con la possibilità di dare un colpo di coda per stordire i nemici più ostici e finirli saltandogli sulla testa, nel classico stile a cui ci ha abituato il genere platform. 

Sulla carta Microsoft aveva ottime possibilità di proporre una nuova icona per Xbox One, questa volta dedicata ai più piccoli. Anche cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, in realtà l’occasione che gli studi Playful avevano a disposizione non è stata colta ed è davvero un gran peccato vista la penuria di titoli esclusivi per la console della casa di Redmond.

Super Lucky’s Tale
GIUDIZIO
Non è facile compete con i mostri sacri firmati Nintendo ma proporre oggi un gioco spiccatamente "per bambini" quando questi ultimi sono orientati verso tipologie di prodotto ben più complesse è un'arma a doppio taglio. Da una parte con Super Lucky's Tale gli sviluppatori di Playful solleticano sicuramente il palato dei giocatori più piccoli, dall'altro questi stessi giocatori oggi si attendono molto di più. I reboot di Ratchet & Clank e Crash Bandicoot, o il recente Yooka-Laylee riescono a catturare tanto i bambini quanto gli adulti, grazie alla possibilità di adattare il livello di difficoltà alle capacità dell'utente che ha in mano il pad. Ci saremmo aspettati un concorrente di questo livello da Microsoft nel giorno del lancio di Xbox One X, in realtà abbiamo avuto l'impressione di trovarci un gioco carino da vedersi ma a volte frustrante, a causa di una telecamera "bloccata" che impedisce in diverse occasioni di capire dove si sia incastrato il protagonista. Le fasi platform bidimensionali regalano una variante à la Rayman ma non sempre l'effetto voluto è all'altezza della situazione, sfortunatamente anche in questa occasione per colpa della telecamera. Lucky è comunque un personaggio simpatico e non ci dispiacerebbe che Microsoft possa rivalutarlo per future avventure con maggiore cura.
GRAFICA
6.5
SONORO
7
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
6.5
PRO
Un platform Microsoft mancava su Xbox One
Livelli colorati e personaggi ben disegnati
CONTRO
Telecamera non libera
Sistema di controllo impreciso
Tende a creare morti frustranti
6.5
5032
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