Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Un nuovo capitolo dedicato a Tsubasa Ozora e compagni arriva su console e PC a distanza di anni dall'ultima apparizione.

Dalla prima messa in onda dell’anime di Captain Tsbubasa (tratto dall’omonimo manga di Yōichi Takahashi), avvenuta in Giappone nel lontano 1982, intere generazioni di bambini e ragazzi (ma anche appassionati di calcio un po’ in là con l’età) hanno accolto con grandissimo entusiasmo un anime divenuto poi celebre in ogni angolo del pianeta. Così è stato anche in Italia, un paese che ha fatto del giuoco del calcio uno sport nazionale e una passione viscerale, rimasto da subito affascinato da un cartone animato che proponeva una visione del calcio in pieno stile giapponese e spettacolare come non mai.

Vidoludicamente parlando, Captain Tsubasa (conosciuto in italia con il nome di Oliver Hutton) ha fatto incetta di capitoli che per la maggiore sono stati ad appannaggio del mercato giapponese e poche volte si è affacciato sul mercato europeo. Negli ultimi anni le avventure calcistiche degli adolescenti nipponici hanno fatto capolino su smartphone (Captain Tsubasa: Dream Team), ma è con Captain Tsubasa: Rise of New Champions che i nostri Holly e Benji (nella realtà il mitico portierone è sempre stato comprimario e mai protagonista) tornano su console e PC in uno gioco di calcio fedele al credo calcistico che a partire dagli anni ‘80 ha emozionato platee di giovanissimi.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions
Tsubasa è pronto a guidare i compagni della Nankatsu alla conquista del terzo titolo del campionato scolastico.

L’ASCESA DEI NUOVI CAMPIONI

Captain Tsubasa: Rise of New Champions punta più di ogni altra cosa ad accontentare i fan con personaggi e squadre rese indimenticabili dall’accoppiata manga-anime di Takahashi. Per l’occasione gli sviluppatori di Tamsoft hanno pensato di inserire una duplice campagna: una ci mette negli scarpini di Tsbusasa Ozora alle prese con un nuovo torneo scolastico da vincere, l’altra invece è un’avventura calcistica in cui portare alla gloria il Giappone con un personaggio creato da zero. Questa doppia offerta di gioco rappresenta un grande tutorial a cui prendere parte per comprendere e padroneggiare i rudimenti del gameplay, oltre a intrattenere i giocatori per una ventina di ore. La campagna dedicata a Tsubasa ci permette di ripercorre le sue gesta e quelle di altri comprimari attraverso una quantità industriale di dialoghi, condite da una manciata di partite contro le altre rappresentative capitanate da personaggi iconici della serie.

Il registro cambia radicalmente quando si avvia la campagna New Hero che ci permette invece di creare un calciatore a nostro piacimento, scegliendone il ruolo e intraprendendo uno dei tre percorsi diversi a seconda della scuola scelta. Non mancano anche qui tutta una serie di dialoghi che però rendono maggiormente partecipi i giocatori con risposte multiple che non hanno però un impatto sulle vicende narrative. L’editor in questo caso è piuttosto articolato e partita dopo partita vedremo il nostro fuoriclasse diventare sempre più forte a seconda delle sue prestazioni, oltre a poter imparare nuove abilità stabilendo dei legami attraverso delle carte personaggio.

UN PALLONE PER AMICO

Per definizione ogni gioco dedicato a Captain Tsubasa è quanto di più lontano ci possa essere da una simulazione calcistica, ergo Rise of New Champions non ha nulla a che vedere con i vari PES e FIFA. Tra tiri improbabili, campi lunghi quanto autostrade e stadi strapieni più del Marcanazo dei bei tempi, il gameplay è di base piuttosto basilare ma è regolato da alcune meccaniche che lo rendono piuttosto particolare e atipico. Le azioni dei ventidue in campo sono regolata da una sorta di stamina che gli permette di eseguire dribbling ubriacanti, scattare e recuperare il pallone con un contrasto, ma anche compiere parate o eseguire tiri speciali. Fin qui niente di strano, se non fosse che le finte e i contrasti sono caratterizzati da una speciale meccanica di gameplay dove per superare/fermare un avversario ci si affida a due tasti (R1 e R2 prendendo come riferimento il DualShock 4): se chi è in possesso del pallone premerà un pulsante differente dall’avversario allora riuscirà a dribblarlo l’avversario, ma se entrambi sceglieranno lo stesso tasto allora sarà il difensore ad avere la meglio.

Riuscendo a effettuare più dribbling il giocatore che attacca attiverà una modalità speciale chiamata Zona, in cui la sua barra della stamina calerà meno velocemente e vedrà un miglioramento temporaneo delle statistische. Concatenando passaggi, tiri e azioni con successo potremo invece attivare invece la Zona V (da non confondere con la Bizona di Oronzo Canà), un boost temporaneo di squadra che aumenta le prestazioni in campo dei giocatori o che può essere usata per permettere al proprio portiere di parere un tiro speciale. Quello qui proposto è un calcio che emula in tutto e per tutte le vicende dell’anima e del manga di Captain Tsubasa, senza falli e calci di punizione (c’è il fuorigioco ma è assai raro vederlo fischiare), con sporadiche sfide a rigori che si verificano soltanto dopo un pareggio nell’arco dei sessanta minuti (anziché novanta). Tutto sommato si riescono a imbastire azioni spettacolari tra passaggi, cross e potenti tiri che i fan del manga ideato da Yōichi Takahashi apprezzeranno di sicuro.

TIRO DELLA TIGRE O CATAPULTA INFERNALE?

Captain Tsubasa: Rise of New Champions non poteva che portare sullo schermo la spettacolarità delle giocate d’alta scuola ammirate sullo schermo da almeno tre generazioni di fan di Holly e Benji. Tutte le tecniche ammirate nell’anime sono state riprodotte fedelmente, non solo per quanto riguarda le rasoiate dei vari Tsubasa o Hyuga (conosciuto dalle nostre parti come Mark Lenders), ma anche le impossibili parate di Genzo Wakabayashi (il mitico Benji Price) e gli interventi salvifici di difensori pronti a immolarsi verso una bordata indirizzata nel sette. A questi si aggiungono dribbling funambolici e contrasti decisi, ma anche cross precisi e triangolazioni in stile tiki-taka; parliamo comunque di abilità che i giocatori possono personalizzare a piacimento e selezionare tra un discreto numero di varianti.

È sempre un piacere vedere in azione il Tiro della Tigre di Hyuga o l’Hurricane Skylab (aka La catapulta infernale) dei fratelli Tachibana (i funambolici gemelli Derrick), lo è meno quando nel corso di una partita queste abilità speciali vengono riproposte decine e decine di volte, dando vita a un loop ben definito da seguire se si vuole sfiancare gli estremi difensori per poi vincere le loro resistenze quando il loro indicatore di spirito è esaurito o molto basso. Queste dinamiche non nascondo però una certa dose di tatticismo, soprattutto durante le partite online contro un altro giocatore in carne e ossa, rendendole spesso imprevedibili e combattute pur seguendo un leitmotiv che si ripete ancora e ancora.

SUL TETTO DEL MONDO

La modalità online di Captain Tsubasa: Rise of New Champions permette a un massimo di quattro giocatori di sfidarsi in match in locale oppure online, oppure di prendere parte a incontri di lega con cui scalare le divisioni con una propria squadra personalizzata. Il matchmaking si affida a un sistema di stanze online per creare la propria sessione, scegliendo così numero di giocatori e tutte le impostazioni del caso, oppure unendosi a una già esistente. Il sistema adottato dagli sviluppatori non è proprio il massimo in quanto a praticità e sarebbe stato il caso di affidarsi al matchmaking classico, ma perlomeno durante le sfide multigiocatore non sono stati riscontrati problemi di lag o disconnessioni dal match.

Senza dubbio il sistema di divisioni online rappresenta un bel passatempo una volta completate le due campagne single player e si pone come una sorta di FIFA Ultimate Team, anche se con una struttura generale meno complessa e non così sfaccettata. Si crea dunque una propria squadra, personalizzandola praticamente in ogni suo aspetto (dallo stemma alle divise) e scegliendo i calciatori che ne dovranno entrare a far parte. Per questioni di bilanciamento il valore massimo del team non potrà inizialmente superare un certo punteggio, ma giocando diverse partite (inizialmente contro l’IA, poi si passerà a quelle online) si potrà accedere alla divisione successiva (o anche retrocedere) e il limite per la costruzione del dream team personale verrà aumentato.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions
La campagna New Hero è incentrata sulle vicende calcistiche di un personaggio che dovremo creare da zero tramite un editor davvero ricco di opzioni.

TSUBASA-SAN

Dal punto di vista grafico c’è una forte affinità tra Rise of New Champions e il relativo anime, come ormai ci hanno ben abituato la maggior parte delle produzioni nipponiche pubblicata da Bandai Namco e dedicate ad altre celebri saghe. Troviamo quindi una predominanza di colori vivaci e brillanti, su cui spicca ovviamente l’ottimo lavoro per quanto riguarda la realizzazione dei personaggi più celebri. Tecnicamente l’ultima fatica di Tamsoft non presenta grossi difetti anche se non tutte le animazioni appaiono impeccabile; tuttavia è presente qualche bug di troppo che porta a situazioni grottesche che a volte costringono al riavvio dell’applicazione.

La mole di dialoghi presenti nella doppia campagna giustifica perfettamente l’assenza di un doppiaggio alternativo a quello giapponese (avrebbe richiesto un lavoro extra non indifferente), che in ogni caso può vantare alcune delle voci originali dell’anime, ma i puristi potranno inoltre ascoltare decine e decine di brani che formano una colonna sonora di assoluto valore. Rise of New Champions si distingue anche per le differenti opzioni di personalizzazione che coinvolge vari aspetti come il proprio personaggio creato in New Hero, ma è anche possibile personalizzare squadre o abilità di ogni giocatore.

Captain Tsubasa: Rise of New Champions
Captain Tsubasa: Rise of New Champions
GIUDIZIO
Captain Tsubasa: Rise of New Champions segna un discreto ritorno della saga calcistica nata dalla matita di Yōichi Takahashi. Tamsoft è riuscita a mantenere intatto lo spirito dell’anime con un gioco di calcio interamente arcade e basato sulla spettacolarizzazione delle partite grazie alle varie abilità di Tsbubasa e compagnia, ma proponendo al contempo un’esperienza che poteva dare di più in termini di varietà e tecnica applicati al gameplay. Le due campagne da giocare in solitaria faranno la gioia di chi è cresciuto con i vari Tsubasa, Hyūga e Wakabayashi, soprattutto con la modalità New Hero che è strutturalmente più complessa e godibile, dando poi modo di apprezzare anche le modalità online e i tanti extra da sbloccare. Con il consueto pizzico di cura generale in più e alcune scelte di gameplay differenti, Captain Tsubasa: Rise of New Champions avrebbe potuto stuzzicare anche l’interesse di chi è stanco delle solite simulazioni calcistiche, scrollandosi di dosso l’etichetta di un gioco comunque divertente e spettacolare ma comunque caldamente consigliato soprattutto ai fan più sfegatati.
GRAFICA
7.2
SONORO
8
LONGEVITÀ
7.9
GAMEPLAY
7
PRO
Riprende pienamente lo spirito dell'anime
La campagna New Hero è ben confezionata
Alti momenti di spettacolarità...
CONTRO
... ma anche di ripetitività
Alcuni bug fastidiosi
Alcune idee andavano sfruttate meglio
7.5