Lo shōnen è un genere di manga molto diffuso e apprezzato in Giappone e, ovviamente, nel mondo. Questa tipologia di racconto vede il protagonista, principalmente giovane, lottare contro avversari sempre più forti al fine di crescere sia a livello fisico e sia caratteriale. Di esempi ce ne sono a centinaia, basti pensare a Dragon Ball, a Naruto, oppure a One Piece, capostipiti del genere e ormai noti anche a chi non bazzica il mondo del fumetto nipponico.
Tra le tante affinità di queste opere bisogna citare anche la loro comparsa su Weekly Shōnen Jump, la rivista dell’editore Shūeisha che ha lanciato anche gli artisti più importanti del settore come Akira Toriyama, papà del suddetto Dragon Ball. Si potrebbe infatti dire che per raggiungere il successo bisogna passare dal settimanale, come è accaduto a Kōhei Horikoshi.
Quasi due anni fa Byking ci proponeva l’adattamento videoludico di My Hero Academia, manga ideato da Kōhei Horikoshi e, successivamente, anime di successo che vede protagonisti dei teenager alle prese con i loro superpoteri unici e iscritti presso una delle scuole per eroi più famose del mondo. Con My Hero One’s Justice 2 gli sviluppatori giapponesi ci riportano alla Yuuei per farci rivivere l’avventura di Izuku Midoriya nel tentativo di diventare l’eroe più forte di sempre.
ONE FOR ALL
My Hero Academia, il manga da cui il videogioco prende spunto, parla di Midoriya, un ragazzo nato senza poteri ma altruista e dotato di notevole senso del dovere; il suo sogno è quello di diventare come All Might, l’eroe più forte al mondo. Per un caso fortuito, quest’ultimo incontra il giovane, dandogli la possibilità di diventare suo discepolo ed ereditare il suo potere Quirk, chiamato “One For All”. Da quel momento in poi Midoriya dovrà affrontare i terribili nemici dell’Unione dei Supercattivi, disposti a tutto pur di sconfiggere All Might e chiunque osi sfidarli, e compiere il suo destino prendendo il posto di eroe numero uno.
My Hero One’s Justice 2 non riesce a scostarsi troppo dal primo capitolo di cui vi parlammo al tempo, a partire dalla modalità Storia, che riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati. Con All Might ormai arrivato allo stremo e con la sua condizione fisica precaria che non gli permette più di trasformarsi, il più forte degli eroi lascia così l’azione, affidando al protagonista il peso della sua eredità. In questa modalità, della durata di circa cinque o sei ore, avremo la possibilità di vivere la vicenda da diversi punti vista: quello principale, che segue il corso dell’opera originale, e quello di un villain o di un altro eroe presente sulla scena. In entrambi i casi verranno proposti all’utente degli obiettivi da completare al fine di ottenere dei bonus aggiuntivi, come titoli da mostrare sul tesserino personale del giocatore oppure accessori per personalizzare i personaggi.
Tali oggetti cosmetici potranno essere assegnati nell’apposita sezione del menù principale. Ognuno avrà a disposizione un proprio set di costumi unico indossabile da quel personaggio specifico; tuttavia alcuni accessori, come visiere o ginocchiere, saranno disponibili per tutti, permettendoci di dare un look eccentrico a ogni personaggio del roster.
IN MISSIONE!
Anche in My Hero One’s Justice 2 torna la modalità Missione, vero e proprio campo di battaglia studiato per stimolare i giocatori a prendere decisioni in base allo stato delle varie zone. In questa modalità, infatti, dovremo affrontare un numero prefissato di nemici senza avere la possibilità di ricaricare la nostra salute, se non grazie a qualche bonus sparso per la mappa. Da non sottovalutare il fatto che a ogni turno i nostri avversari indeboliranno la zona dove sono posizionati, motivo per cui ogni azione va ponderata. Un altro dettaglio da ponderare è la scelta del team che affronterà la missione, in quanto non tutti i personaggi hanno affinità con gli altri membri e potreste ricevere dei malus che si rifletteranno sulle statistiche dell’eroe principale. Completata la missione otterremo oggetti per personalizzare i personaggi e delle carte speciali che aumenteranno le nostre abilità durante la missione.
Unica vera novità rispetto al primo episodio è la presenza della modalità Arcade, dove verrà richiesto al giocatore di completare una serie di battaglie contro avversari casuali, una nuova proposta interessante che ci impegnerà leggermente di più rispetto alle altre modalità. In questi combattimenti bisognerà ogni volta vincere due round per aggiudicarsi la vittoria, motivo per cui il giocatore dovrà scegliere bene il team a cui affidarsi per completare il percorso. A questa carrellata di combattimenti, non possono certo mancare le classiche modalità multiplayer in locale oppure online. Nella prima si potrà affrontare la CPU oppure un amico in couch play, mentre nella seconda si avrà accesso a combattimenti contro altri giocatori che si potranno disputare amichevolmente oppure in partite classificate.
PADRONEGGIARE IL PROPRIO QUIRK
My Hero One’s Justice 2 propone combattimenti abbastanza semplici e che non mettono particolarmente in difficoltà i giocatori. I comandi di base per attaccare sono tre: colpo rapido (quadrato per i possessori della versione PS4) e due Quirk (triangolo e cerchio). Da qui è possibile anellare combo devastanti e, visivamente parlando, spettacolari, che lanceranno il vostro avversario contro muri e pavimenti. Una nota di demerito va però alla facilità di alcuni combattimenti che spesso e volentieri sfociano nella pressione casuale di tasti, una tecnica a volte più efficace di una combo più ragionata.
Mettendo a segno colpi, riempirete la barra del Plus Ultra, la quale vi permetterà di utilizzare attacchi unici che faranno ingenti danni. Un attacco Plus Ultra di terzo livello vi farà sferrare un colpo combinato assieme alle vostre Spalle (un elemento fondamentale durante i combattimenti) che annienterà il nemico. Tutte le lotte saranno uno contro uno, ma da entrambe le parti si potrà fare affidamento alla presenza di due personaggi di supporto che entreranno in combattimento per pochi instanti, ma che saranno vitali nel caso in cui dovessimo ritrovarci bloccati dalla combo avversaria.
VELOCITÀ DI ESECUZIONE
La prima cosa che abbiamo notato mettendo mano a questo titolo è l’incredibile velocità di alcune movenze. Non abbiamo rilevato durante la prova grandissime mancanze tecniche come cali di frame o bug grafici che possano aver minato la nostra esperienza visiva, nonostante il titolo sia stato giocato su PlayStation 4 standard. Piuttosto a infastidirci è stata la gestione della telecamera, non adatta ad alcune situazioni in cui il campo visivo è limitato dalle dimensioni dell’arena; una visuale differente o l’utilizzo di ambientazioni più grandi avrebbe aiutato a superare il problema.
Dal punto di vista sonoro, My Hero One’s Justice 2 conferma le buone sensazioni che ci aveva lasciato il primo capitolo, con i doppiatori originali dell’anime che tornano ancora una volta nei panni dei loro rispettivi personaggi. Allo stesso modo manca una localizzazione in italiano durante gli ingressi e le uscite di eroi e villain, problema che avevamo denotato anche nella valutazione del primo episodio. Chi non mastica giapponese infatti non potrà godere delle frasi dette dai personaggi, limitandosi a capire solo alcuni termini in inglese.
