Minecraft Dungeons

Minecraft Dungeons

Lo spin-off di Mojang Studios è una piacevole variazione sul tema dei classici dungeon crawler.

Da ben undici anni tantissimi giocatori continuano a riempire il loro tempo libero divertendosi con Minecraft, il survival a cubetti che ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi anche grazie al suo stile inconfondibile. Oltre duecento milioni di copie vendute e vari progetti in cantiere rappresentano prove inconfutabili del desiderio da parte di Microsoft, in collaborazione con Mojang Studios, di espandere un brand che continua imperterrito a macinare numeri straordinari.

Forte di un recente cambiamento che ha visto la nascita di un nuovo logo e l’adozione di un nome differente, la software house svedese continuerà i festeggiamenti per l’undicesimo compleanno di Minecraft in grande stile, con questi che saranno resi ancora più speciali dell’imminente arrivo di Minecraft Dungeons su PC, Xbox One, PlayStation 4 e Nintendo Switch a partire dal prossimo 26 maggio.

Non fatevi ingannare dalla sua altezza, l’Arci-abitore riuscirà spesso e volentieri a mettervi in difficoltà evocando potenti creature.

LA VENDETTA DELL’ARCI-ABITORE

Dopo essere stato ripudiato dai suoi simili che lo hanno condotto all’esilio, l’Abitore riesce a mettere le mani su un potente manufatto chiamato Sfera del Predominio, in grado di donare grandi e oscuri poteri a chi ne entra in possesso. Desideroso di vendetta e avido di potere, l’Arci-abitore raduna a sé potenti eserciti composti da creature malefiche che in poco tempo seminano il caso in tutti i villaggi. Ed è qui che entrano in gioco i nostri eroi, disposti a sfidare innumerevoli pericoli per salvare il Sopramondo dalla malvagità del cattivo di turno.

Minecraft Dungeon non propone dunque nessun intrigo o sottotrame troppo articolate da seguire e si limita a narrare la classica storia fantasy, piuttosto godibile e facile da seguire anche grazie ai brevi filmati coadiuvati da una voce narrante (purtroppo in inglese, anche se sono presenti sottotitoli in italiano) che introduce i giocatori in ogni singola missione. Prima di addentrarsi nei livelli che compongono la campagna i giocatori impareranno le meccaniche di base attraverso un pratico tutorial. Sbrigate le formalità del caso si viene condotti al proprio accampamento, un hub principale dove è possibile selezionare le missioni, dislocate lungo una mappa del mondo di gioco, e acquistare casse di equipaggiamento casuale con gli smeraldi recuperati durante le missioni, oltre a testare le potenzialità di armi e manufatti su inermi manichini di paglia.

Controller alla mano (nel nostro caso quello di Xbox One) si impiegano circa cinque minuti per prendere dimestichezza con l’ottimo sistema di controllo, dove l’analogico sinistro è adibito al movimento del personaggio e quello destro permette di effettuare una schivata direzionale; a pressione del tasto A dà modo al personaggio di attaccare con l’arma principale mentre con RT si possono scagliare frecce con archi e balestre in dotazione. L’uso delle tre abilità speciali avviene invece con la pressione dei tasti X, Y e B, che all’occorrenza possono essere assegnate anche a una configurazione diversa a seconda delle proprie preferenze, infine con il pulsante LB è possibile usare la pozione curativa.

UN DUNGEON CRAWLER ESSENZIALE

Nella sua immediatezza Minecraft Dungeons sa divertire e intrattenere a dovere. Ci si alterna tra attacchi corpo a corpo con asce, spade e picconi, frecce da scoccare e l’uso speciali manufatti dalle caratteristiche più disparate, in grado tra le altre cose di stordire i nemici, danneggiarli o capaci di applicare effetti di stato positivi sul proprio personaggio come una maggiore velocità di movimento o creare aree curative. Un altro modo per tenere in vita il nostro eroe potrà essere, oltre a usare la pozione curativa regolata dal cooldown, quello di sfruttare i vari consumabili presenti nelle casse o lasciati cadere dai nemici. Diverse fiale applicano effetti di stati specifici che vanno da una maggiore efficacia degli attacchi corpo a corpo all’invisibilità, mentre consumabili come la mela e il pane aiutano a ripristinare nel tempo i punti vita del personaggio.

C’è un certo dinamismo nel dover districarsi tra zombie, arcieri scheletrici e Creeper suicidi che avanzeranno minacciosi non appena entreremo nel loro raggio visivo, pronti a sopraffarci forti di una superiorità numerica costante. Da soli, o in compagnia di altri tre giocatori, si viene spinti inoltre a esplorare ogni pixel dello scenario in cerca di casse del bottino contenenti equipaggiamenti e anche scoprire dungeon segreti che traboccano di ricchezze nascoste. L’essenzialità di Minecraft Dungeons si riflette anche sulla struttura dei livelli che, senza complicazione di sorta, portano i giocatori ad attivare interruttori, aprire porte o sconfiggere boss principali e secondari presenti in ciascuna missione.

Creature e nemici sono stati con giusta ragione ripresi da Minecraft e sono stati riproposti in buon numero tra streghe, ragni e nemici corazzati dotati di scudo o archi, ma non mancano poi creature storiche della serie come l’Enderman o pecore e mucche che talvolta rilasceranno consumabili curativi. Più in generale le boss fight si sono al momento dimostrate abbastanza impegnative e godono di una discreta varietà in termini di pattern d’attacco dei nemici. Tre sono invece le vite messe a disposizione per completare il livello, ma una volta esaurite si farà ritorno all’accampamento e la missione dovrà essere ripetuta interamente.

RPG A CUBETTI

Quella di Minecraft Dungeons è una barriera d’ingresso piuttosto semplice da attraversare, tutt’altro che insormontabile quindi, ed è facile intuirne il perché. Potremmo starcene qui a citare i giochi a cui il dungeon crawler si ispira (vedi la serie Diablo) o quelli con cui ha poco a che spartire, ma crediamo che sia più interessante concentrarci sull’esperienza di gioco ideata dagli sviluppatori. Concettualmente quanto proposto dalla software house svedese non differisce più di tanto da un action RPG classico con visuale isometrica, ma quello che salta all’occhio è la semplicità nello snellire la gestione del personaggio e una totale libertà nel non vincolarsi a meccaniche di gioco che non appesantiscono una produzione pensata per essere accessibile a chiunque.

In soldoni il nostro alter ego in carne e pixel non avrà a disposizione nessuno skill tree e nemmeno acquisirà abilità speciali. Nel calderone cubettoso di Minecraft Dungeons troviamo però una caratteristica piuttosto sui generis come gli incantesimi da applicare ad armi principali, armature e balestre o archi. Combattendo si otterranno dei punti magia da trasformare in abilità attive o passive per migliorare una delle categorie di oggetti menzionate in precedenza, scegliendo un potenziamento (o più a seconda degli slot presenti) tra quelli disponibili. Ad esempio si potranno incantare armi per incendiare i nemici o avvelenarli, e migliorare armature perchè ricarichino i manufatti più rapidamente, con queste abilità speciali che potranno essere a loro volta potenziate fino a tre volte, con un costo in termini di punti magia ovviamente maggiore.

Diciamo che si può dare vita a build più o meno originali, data anche l’assenza di un sistema di classi standard, improntate magari su attacchi elementari o sulla capacità di assorbire salute dai nemici, il tutto finalizzato a una maggiore efficacia in battaglia. In questo modo gli sviluppatori hanno cercato di rendere l’esperienza di gioco piuttosto profonda anche per quei giocatori abituati a una gestione del personaggio decisamente più stratificata. Tuttavia, l’anima da dungeon crawler è tangibile e spinge il nostro eroe a cubetti a sconfiggere centinaia di nemici per mettere le mani su equipaggiamenti di volta in volta migliori, potenziandoli e riciclando quelli superflui. A seconda della rarità degli oggetti questi presentano in alcuni casi abilità e caratteristiche uniche, che però sarete in qualche modo costretti a sostituire quando vi imbatterete in equipaggiamenti di livello più alto, poco importa se di grado inferiore.

COLORATO MA IMPEGNATIVO

Dietro quel tripudio di blocchetti colorati si nascondono però diverse insidie che spuntano fuori settando verso l’alto il livello di difficoltà, che sicuramente faranno felici i giocatori più esperti. Ed è in quelle occasioni che Minecraft Dungeons dimostra di riuscire a essere un’esperienza decisamente profonda ma senza rinunciare alla sua immediatezza di fondo. Ovviamente sfidare nemici più arcigni e pericolosi offre ricompense congrue al grado di sfida maggiormente elevato, ma è possibile godersi un’esperienza più rilassata selezionando una difficoltà minore o in linea con il proprio livello di equipaggiamento.

Completando tutte le missioni potrete rigiocarle nella modalità Avventura che in sostanza inasprisce la difficoltà delle missioni, ma che rende disponibili equipaggiamenti inediti e più efficaci. Lo step successivo è rappresentato dallo sblocco dalla modalità Apocalisse che segue grosso modo la medesima struttura di quella precedente, ma è comunque possibile passare da una all’altra in qualsiasi momento. Non ci troviamo di fronte a un vero e proprio end-game con chissà quali variazioni sul tema, ma la possibilità di mettere le mani su drop di livello più alto rappresenta un buon motivo per completare nuovamente la campagna principale.

In tal caso per completare agevolmente le missioni sarà necessario affidarsi all’aiuto di altri giocatori e sfruttare maggiormente gli incantamenti di armi e armature, ponderando con cura i bonus e le abilità applicabili spendendo gli appositi punti. Inoltre setacciare da cima a fondo i livelli di gioco è, come dicevamo in precedenza, molto utile per mettere le mani su casse contenenti armi, manufatti e armature da usare o riciclare per l’acquisto di nuovi nuovi equipaggiamenti. Mojang Studios ha comunque in programma dei contenuti aggiuntivi che nei mesi a seguire espanderanno l’offerta di gioco del suo dungeon crawler.

TUTTO IN FAMIGLIA

Fin dal suo annuncio era apparso chiaro che Minecraft Dungeons sarebbe stato un gioco perfetto per essere fruito in famiglia, indistintamente dall’età dei giocatori. Proprio grazie alla sua scalabilità lo spin-off del celebre survival ha il grande merito di divertire i più piccoli e non solo, perché anche un adulto che non ha mai impugnato un controller in vita sua troverebbe in Minecraft Dungeons dei validi motivi per unirsi alla battaglia contro il malvagio Arci-abitore. È possibile affrontare l’esperienza di gioco in solitaria attraverso la manciata di livelli che compongono la campagna principale (completabile in sei ore), senza incappare in momenti frustranti o che richiedono la presenza di altri giocatori per essere completati.

Ma il dungeon crawler di Mojang Studios ha quel quid in più proprio se il nostro eroe viene spalleggiato da altri avventurieri in carne e ossa; fino a quattro giocatori possono infatti unirsi alla partita sfruttando il multiplayer locale o quello online e divertirsi così nell’affrontare orde di nemici pericolosi, cimentandosi in una sessione calibrata a seconda del numero di partecipanti. Va comunque sottolineato che sbloccando i livelli di difficoltà Avventura e Apocalisse, che aumentano sensibilmente il tasso di sfida, avere un gruppo di amici a supporto può agevolare di molto il completamento delle missioni più impegnative.

Esplosioni e incantesimi colorano ulteriormente gli scenari di gioco di Minecraft Dungeons.

MINECRAFT AL CUBO

Chi ha una certa dimestichezza e conoscenza dell’universo minecraftiano sa bene come la distruzione degli ambienti ha fatto la fortuna del survival ideato da Markus “Notch” Persson. Ci sarebbe piaciuto vedere gli ambienti di gioco deformarsi in seguito all’esplosione di casse TNT o di un Creeper, ma per ragioni di game design la distruttibilità degli ambienti di gioco è stata depennata dalle caratteristiche di Minecraft Dungeon. Se non altro la generazione procedurale dei livelli e dei dungeon segreti porta i giocatori a esplorare aree sempre nuove, benché gli scenari si compongono di una struttura fissa e una variabile che modifica in parte la conformazione dei livelli.

Parliamo in ogni caso di una produzione che riprende per filo e per segno i dettami stilistici di Minecraft, a partire dal design di nemici e ambientazioni ripresi dalla serie principale. Più che sul singolo dettaglio ci si sofferma su un quadro generale che si presenta molto piacevole alla vista, forte comunque di una risoluzione nativa in 4K disponibile su alcune piattaforme. La versione Xbox One X da noi provata non ha evidenziato problemi di frame rate o difetti grafici evidenti, e anche con numerosi nemici a schermo la console mid-gen di Microsoft si è comportata in maniera impeccabile. L’altro filo conduttore che ricollega il dungeon crawler isometrico al survival in prima persona è rappresentato dalla medesima campionatura di suoni e versi udibili mentre si gioca, dove tutti gli elementi sonori tipici della serie sono stati riprodotti con estrema fedeltà.

Minecraft Dungeons
Minecraft Dungeons
GIUDIZIO
Nel suo essere immediato e colorato Minecraft Dungeons si rivela un dungeon crawler ben più articolato di quanto ci si potesse aspettare. Pur non raggiungendo la profondità di produzioni più illustri, lo spin-off di Mojang Studios ha dalla sua una piacevole atmosfera e anche qualche interessante trovata di gameplay. Oltremodo divertente in cooperativa, ma godibile anche in solitaria, quella di Minecraft Dungeons è un'esperienza che vi consigliamo assolutamente di provare grazie a un prezzo di vendita più che accessibile e la possibilità di giocarlo gratuitamente se siete abbonati al servizio Xbox Game Pass.
GRAFICA
8
SONORO
8
LONGEVITÀ
7.7
GAMEPLAY
8.3
PRO
Gameplay che diverte nella sua immediatezza
Apprezzabile tanto dai neofiti quanto dagli esperti
CONTRO
La trama poteva essere più accattivante
Non particolarmente longevo
8