One Punch Man: A Hero Nobody Knows

Spike Chunsoft ci propone la sua idea di picchiaduro, unendolo al bizzarro mondo di One Punch Man.

È incredibile come gli sviluppatori riescano in un modo o nell’altro a trasporre nel mondo dei videogiochi un’opera nata per essere usufruita altrove. Da un film nasce un’avventura unica, un libro si trasforma in un vasto open-world che amplia la lore di quell’universo e… da un manga con un protagonista pressoché invincibile viene realizzato un picchiaduro. Tutti (o quasi) conosciamo le tavole disegnate prima goffamente da ONE nel 2009 e poi rifinite magistralmente da Yusuke Murata nel 2012, e tutti sappiamo a grandi linee le capacità uniche di Saitama, un eroe in grado di abbattere anche il più titanico dei colossi (un’iperbole adatta per la storia creata da ONE) con un semplice, misero pugno.

Ma sin dalla sua presentazione, One Punch Man: A Hero Nobody Knows ha destato non pochi dubbi, specialmente sul come inserire in un videogioco alcuni elementi che funzionano in un medium unilaterale come l’animazione o il fumetto, ma che sembrano inadatti per l’intrattenimento videoludico. Ebbene, il team di Spike Chunsoft, che ha già messo mano ad altre proprietà intelletuali famose come Steins;Gate, è riuscito in questa piccola impresa, tralasciando però una certa cura dei dettagli durante il lavoro di rifinitura.

Ecco a voi SpikyPunch, il nostro personaggio da quattro soldi che tenta di diventare l’eroe più forte di sempre!

EROE CITTADINO

Gli eventi narrati in A Hero Nobody Knows sono gli stessi della prima stagione dell’anime, ovvero dalla comparsa di Saitama durante lo scontro con Vaccine Man e fino all’invasione di Lord Boros. Per ovvi motivi non vestiremo principalmente i panni dell’eroe sopracitato, piuttosto, seguendo una strada già battuta ad esempio in Dragon Ball Xenoverse, dovremo creare un nostro personaggio che vedremo diventare più forte e che ci porterà a scalare i ranghi dell’Associazione degli Eroi. Tra incarichi banali e combattimenti sanguinari, il nostro obiettivo è aiutare più gente possibile, aumentando così la nostra reputazione per avere la possibilità di accedere alle missioni del Quartier Generale, le quali permetteranno di andare avanti anche con la storia originale del manga di ONE.

Le missioni difatti sono divise in due tipologie: quelle assegnate dal QG e quelle invece affidateci dalle filiali o dagli abitanti. Le prime, come abbiamo detto, permettono all’eroe di salire di grado nella gerarchia dell’Associazione, partendo dal grado C, ovvero il livello più basso, fino a quello chiamato S, riservato ai combattenti più forti e in grado di fronteggiare minacce straordinarie. Queste missioni però si sbloccheranno solo in determinate condizioni relative alla reputazione, che può essere aumentata compiendo atti eroici per conto delle persone situate nella città. Non aspettatevi però chissà quali differenze tra le attività da completare, in quanto si alterneranno unicamente tipiche fetch quest tra i viali della piccola mappa e scontri col cattivone di turno.

MOSSE LETALI E SCHIAFFONI

Concentriamoci ora sulla colonna portante di tutto il gioco: il sistema di combattimento. Spike Chunsoft è riuscita a confezionare un gameplay adatto a chiunque, che si tratti di neofiti o esperti di picchiaduro. Di base vengono utilizzati solamente due pulsanti per colpire, che se combinati permettono al nostro avversario di non avere scampo. In aggiunta il proprio eroe avrà a disposizione degli attacchi speciali (detti colpi mortali) con effetti diversi e tutti ispirati a quelli già visti nel manga e nell’anime, come la Serie di Pugni Super Seri di Saitama oppure l’Angel Tackle di Pri Pri Prisoner.

Non sarà possibile però impostarli insieme in quanto ogni attacco mortale appartiene a determinate tipologie di combattimento, suddivise in normale, potenza, esper, arma e macchina. Non è quindi possibile utilizzare il Cannon Burst di Genos optando per un combattente esper, oppure compiere attacchi con armi contundenti scegliendo invece la potenza. Potete in compenso cambiare in qualsiasi momento la tipologia di combattimento e adattarla al vostro stile.

Molto intelligentemente, in alcuni combattimenti non disporremo immediatamente del supporto di un eroe di grado più alto e che potrebbe cambiare le sorti dello scontro. L’arrivo di un personaggio più forte sarà limitato da un timer, e nel caso in cui dovessimo combattere contro un misterioso nemico più potente, sarà nostro compito resistere fino all’arrivo dei rinforzi. Questa peculiarità viene utilizzata anche nei combattimenti del multiplayer locale a squadre o in quelli contro l’intelligenza artificiale.

Tuttavia, l’adattabilità del combat system non rende sempre gli scontri soddisfacenti, e ciò è dovuto principalmente a due motivi. La prima motivazione, che potrebbe far storcere il naso agli amanti dei picchiaduro, è la legnosità dei comandi e la scarsa reattività con cui il nostro personaggio, a prescindere dal suo livello, impiega nel compiere alcune azioni come rialzarsi da terra. Il secondo motivo è attribuibile gli sviluppatori giapponesi che non sono riusciti a dare la giusta enfasi a tutti gli scontri.

Sarebbe stato concepibile affrontare un paio di avversari fuori scala, non considerando quelli della storia principale (giustamente imbattibili anche dagli eroi più forti), però moltissime volte ci siamo trovati di fronte a scontri impari da entrambi i punti di vista, sia dal nostro e sia da quello degli avversari. Infatti, se da una parte potrà capitare di incassare cazzotti su cazzotti a causa di un’IA eccessivamente aggressiva, d’altro canto ci ritroveremo a terminare uno scontro in pochi secondi a causa dell’ingresso di un eroe di classe S che, come è facile immaginare, metterà fuori combattimento i nemici in poco tempo. Inoltre, durante gli scontri potranno accadere degli eventi campali in grado di ribaltare la situazione, e l’arrivo di una pioggia di meteore o l’intervento di un eroe potrebbe annientare definitivamente l’avversario… o viceversa.

IMPEGNO SOCIALE

Come abbiamo accennato, per completare le varie missioni dovremo girovagare per la mappa della città, che rappresenta a tutti gli effetti un hub dove accedere alle attività e incontrare gli altri giocatori di cui è possibile visualizzare la classe e il livello. All’interno della mappa sarà possibile anche accedere ai vari negozi disponibili dai quali potremo comprare, spendendo ovviamente la valuta di gioco, accessori per cambiare il proprio abbigliamento, mobili per arredare la vostra stanza (dove potrete scambiare quattro chiacchiere anche con gli eroi con cui avete legato), potenziamenti e altro ancora.

Se invece siete alla ricerca di nuove mosse mortali, l’unico modo a vostra disposizione per apprenderle è quello di rivolgersi direttamente agli eroi sparsi per la città che avranno di tanto in tanto qualche missione (più o meno critica) da affidarvi. Completando tali quest non solo imparerete una delle loro devastanti mosse, ma aumenterà anche l’affinità nei loro confronti che, una volta raggiunto il livello massimo, sbloccherà l’intero set di quel particolare personaggio. Da notare che tutte le mosse speciali utilizzate, a parte qualche eccezione di eroi come Spatent Rider che si avvale della sua bicicletta per infliggere il grosso dei danni, sono praticamente sfruttate da tutti i personaggi.

Ci ritroveremo quindi a scontrarci contro criminali che combattono con lo stile dei Tank Topper, il gruppo di eroi con la tipica canottiera da vogatore, oppure con degli esper che conoscono a menadito le mosse di Tormenta e Tempesta, le due sorelle psichiche in grado di abbattere anche il più mostruoso dei nemici. Sarebbe stato più interessante vedere una serie di colpi mortali più comuni, utilizzabili da tutti, e poi apprendere le mosse uniche di eroi e villain.

La sfolgorante testa d’uovo di Saitama colpisce ancora.

SAITAMA FAN CLUB

Passando al comparto tecnico, Spike Chunsoft non è riuscita a dare la giusta levigatura alla sua produzione che sotto diversi aspetti grafici risulta abbastanza spartana. Il problema più lampante è sicuramente la fluidità con cui ci si sposta tra le varie zone della mappa o all’interno dell’arena di combattimento. Avremmo potuto sorvolare su questo difetto nel caso in cui ci fossero stati diversi elementi da caricare, ma il più delle volte questo cali di frame avvengono all’interno di zone chiuse o povere di dettagli, per altro anche poco rifinite. Ciononostante, il caricamento delle texture degli NPC sparsi lungo la mappa avviene con una lentezza inaudita: non che questo sia un problema grave e in grado di minare l’esperienza, ma è sicuramente un aspetto poco riuscito considerando anche le ridotte dimensioni dell’area di gioco.

I punti di forza del comparto tecnico si basano unicamente sulla notorietà dell’anime, e quindi sul fan service. Se c’è una cosa che gli appassionati dell’eroe calvo apprezzeranno sicuramente, quello è il continuo rimando all’opera originale da cui è tratto il gioco; la direzione artistica è riuscita a dare al titolo la stessa enfasi presente nel manga. Dialoghi, personaggi e anche le loro espressioni strappano un sorriso a chi ha avuto modo di approfondire la storia degli eroi creati da ONE, e vedere Saitama sferrare un singolo pugno per annientare un avversario darà un certo senso di onnipotenza e soddisfazione, anche se poi nell’arco di una manciata di secondi tornerete alla monotonia dell’eroe cittadino che nessuno conosce.

One Punch Man: A Hero Nobody Knows
GIUDIZIO
One Punch Man: A Hero Nobody Knows è senza dubbio un'opera di fan service riuscita e gradevole. Il titolo in questione non è riuscito però a convincerci del tutto, anche a causa di una ripetitività delle missioni. Per carità, da un picchiaduro non ci saremmo aspettati qualcosa di diverso, ma a mancare è quel mordente che spinge i giocatori a buattarsi sempre nella mischia. Alcuni difetti sono da attribuire anche al sistema di combattimento, non troppo preciso e poco originale, specialmente per quanto riguarda le mosse e il loro utilizzo. Se siete tra i fan del manga realizzato da ONE allora One Punch Man: A Hero Nobody Knows potrebbe fare al caso vostro, ma se cercate un picchiaduro più profondo e maggiormente curato invece farete bene a spostare le vostre attenzioni altrove.
GRAFICA
5.8
SONORO
6
LONGEVITÀ
6.2
GAMEPLAY
6.7
PRO
Un tuffo nel mondo di Saitama
Combat system adatto a tutti...
CONTRO
...ma privo di mordente per gli appassionati del genere
Gli incarichi risultano troppo ripetitivi
I combattimenti spesso sono poco equilibrati
6.2