Monster Hunter World: Iceborne

L'epopea della caccia prosegue in una veste glaciale.

Quando Monster Hunter World è approdato nelle nostre case, si è trattato decisamente amore al primo sguardo (e combattimento). La celebre saga di Capcom ha infatti registrato numeri da record nelle vendite del suo titolo multipiattaforma incontrando il favore di pubblico e critica, estasiando gli amanti del genere e accogliendo una mole impressionante di nuovi cacciatori pronti a sfidare i pericoli del Nuovo Mondo. Il gioco è stato inoltre supportato nei mesi successivi in maniera impeccabile col rilascio di nuovi e potenti mostri da cacciare, eventi stagionali, collaborazioni varie e molto altro.

Monster Hunter World: Iceborne si è presentato dunque come l’essenza finale del progetto di Capcom, andando ad abbandonare sistemi come il G-Rank in favore di una espansione in chiave moderna degna di tale nome, a partire da una maggiore cura del comparto narrativo, aggiungendo una quantità di contenuti e attività clamorosa. Tutto è stato perfezionato e limato allo scopo di accentuare maggiormente i punti di forza del titolo senza tralasciarne alcun aspetto, nell’ottica di un miglioramento delle meccaniche già presenti nel gioco base con l’aggiunta di nuovi livelli di profondità.

Cacciare i mostri non è mai stato tanto appagante come in questa espansione.

UNA CACCIA TRA LE NEVI

Persino la storia, che non era mai stata approfondita più del dovuto (ma fungeva piuttosto da linea guida per le nostre battute di caccia), fornisce adesso molti più dettagli sul mondo di gioco grazie a un maggior numero di cut-scene sui comprimari come l’Assistente. Gli studi e le esplorazioni della Commissione di Ricerca ci porteranno infatti alla scoperta di nuove terre gelide oltreoceano, a causa di comportamenti anomali nella fauna causate principalmente dalla presenza di un nuovo drago anziano: il Velkhana. La Quinta verrà dunque incaricata di far luce sulla situazione esplorando le Distese Brinose, la nuova area con cui dovremo approcciarci fin dalle prime ore di gioco.

Dopo una bevanda calda e aver indossato i giubbotti pesanti, siamo dunque pronti a gettarci nuovamente nella mischia per affrontare tutte le insidie che queste lande ghiacciate nascondono. I cacciatori più navigati avranno pane per i loro denti, trovandosi di fronte a un roster di mostri davvero ingente da affrontare, tra avversari inediti e vecchie conoscenze (alcune rivisitate in veste di sottospecie), reso ancora più avvincente e arduo dall’introduzione della nuova difficoltà di grado Maestro o GM.

Affronteremo nuove minacce come il Banbaro, un gigantesco erbivoro dalle sembianze di un alce e torneremo a sfidare gli implacabili Glavenus e Tigrex. La lista è parecchio lunga e desideriamo siate voi stessi a scoprire uno ad uno tutti i vostri “compagni di giochi”, che vi assicuriamo saranno in grado di mettere a dura prova le vostre capacità grazie a nuove mosse mai viste fino a oggi. Tutte le creature infatti, sia nuove che vecchie, sono state fornite di nuove abilità per il grado Maestro, quindi aspettatevi una certa imprevedibilità.

Una location davvero curata e suggestiva.

HUB DOLCE CASA

Insieme al nuovo grado di difficoltà sono ovviamente presenti armi e armature che adesso potranno spingersi fino al livello 12 (con abilità e caratteristiche ancor più peculiari), gioielli di livello 4 in grado di amplificarne gli effetti o contenere ben due abilità differenti, amuleti adesso in grado di fornire abilità al livello massimo (se adeguatamente potenziati) e un nuovo sistema di ottimizzazione delle armi, che potremo resettare in qualunque momento andando a recuperare le risorse spese qualora avessimo dei ripensamenti.

A supporto di tutto questo, ci sarà un nuovo rifugio che la Commissione utilizzerà per esplorare la nuova regione. Subito dopo le prime missioni, verrà infatti fondata la nuova base operativa Seliana, un accampamento sommerso dalla neve a metà tra il rustico e il tecnologico, che rivela una maggiore cura nell’organizzazione degli spazi e dei punti chiave, che sono adesso facilmente raggiungibili e meglio gestiti rispetto ad Astera. Troveremo infatti l’aggiunta di nuove attività quali le terme, nuovi alloggi ancor più personalizzabili e la Centrale a Vapore, una sorta di slot machine da alimentare col combustibile per fornire energia alla base, che ricompenserà con oggetti di consumo di vario genere, in una sorta di minigioco nel gioco.

Se da un lato troviamo un HUB più curato e funzionale, tra le principali novità del kit del cacciatore non bisogna dimenticare l’aggiunta di nuove mosse che vanno a dare un valore aggiunto principalmente a fionda e rampino. Tutte le armi avranno dunque delle nuove mosse da eseguire in combattimento sfruttando le munizioni della fionda per potenziare o evolvere le proprie peculiarità, mentre il rampino ci consentirà di ancorarci alle creature allo scopo di stordirle e farle cadere al suolo, ferirle per aumentare i danni o ricavare munizioni per la stessa fionda, conferendo ulteriore profondità al già variegato gameplay. Saremo inoltre in grado di potenziare altri strumenti dell’equipaggiamento come i mantelli, con degli slot gioiello da inserire al loro interno, amplificare l’effetto dei bengala, espandere lo spazio nella cassa raccolto del Laboratorio Botanico e molto molto altro ancora.

Una quantità di contenuti davvero notevole e tale da eguagliare l’offerta del gioco base con una rigiocabilità quasi infinita data anche dalle attività endgame che andremo a sbloccare subito dopo la fine della storia principale: le Terre Guida.
Uno strano luogo dove i vari biomi (Foresta Antica, Guglie Selvagge, Altipiani corallini e Valle Putrefatta) si mescolano e coesistono ospitando diverse creature ancor più potenti e agguerrite, con materiali unici e sorprese e mostri inediti una volta che proseguiremo le nostre ricerche facendo salire di livello i suddetti. Sarà necessario concentrarsi su uno o due biomi per volta perché i progressi potranno salire o diminuire a seconda delle nostre azioni. Potremo anche attirare determinate specie una volta che avremo riempito un apposito indicatore rompendo parti di mostro, analizzando segni di lotta e raccogliendo varie risorse. Tutto ciò allo scopo di offrire ai giocatori più incalliti e ai veterani della saga una sfida maggiore, se non superiore, a quella alla quale eravamo stati abituati col sistema G-Rank. Attualmente, dopo una settantina di ore passate ad affettare, infilzare e prendere sberle, non siamo ancora sazi!

Tutti i mostri, incluse le sottospecie, sono dettagliati e incredibili.

NON SOLO CACCIA AI MOSTRI

Sentiremo sempre il bisogno di migliorare il nostro equipaggiamento, provare qualche nuova interazione con l’armamentario, approfondire gli studi sulla fauna endemica ed esplorare le vecchie zone dopo esserci rilassati con un bagno caldo nelle terme. Il viaggio che ci condurrà ad esplorare le Distese Brinose ci riporterà spesso sui nostri passi a causa degli sconvolgimenti climatici e geologici che andranno a influire sul comportamento della fauna delle diverse regioni, creando nuove sottospecie. Queste in particolare ci sono sembrate molto ben realizzate, non solo dal punto di vista stilistico, ma anche sul versante gameplay, dotate di attacchi unici e mosse molto diverse dalle loro varianti base, tanto da farci avere l’impressione di affrontare creature del tutto nuove che richiederanno un po’ di tempo per essere assimilate per intero, potete starne certi.

Trovare difetti su una perla del genere che influiscano sull’esperienza finale è un po’ come cercare il pelo nell’uovo, ma se davvero bisogna muovere delle critiche al titolo Capcom allo scopo di ambire alla perfezione, l’unica funzione che ancora sembra essere in passo indietro insieme al resto è il famigerato sistema di matchmaking. Il gioco infatti presenta l’interessante funzione di SOS come supporto al multigiocatore, sia per chiedere aiuto nelle cacce più impegnative sia per unirci noi stessi ad altri cacciatori.
Purtroppo risulta ancora mal implementato e davvero troppo macchinoso. Forse davvero l’unico difetto in un opera che definire una perla rara è riduttivo.

Nell’insieme, però, Capcom sottolinea ancora una volta una filosofia identitaria e coerente alle idee stilistiche e di contenuto di uno dei suoi titoli più amati di sempre, un action-GdR che fa ancora scuola nel settore e che senza alcun dubbio ci regalerà ancora molte gioie in futuro.

Monster Hunter World: Iceborne
GIUDIZIO
Monster Hunter World è senza dubbio un titolo del quale questa generazione aveva bisogno. La sua prima espansione Iceborne ha catturato nella sua gelida morsa il consenso unanime dei giocatori, dagli amanti della serie alle nuove leve. Con il perfezionamento delle meccaniche già presenti e una mole di contenuti spiazzante, Iceborne è in grado di tenerci impegnati per ore alla ricerca di materiali, con un comparto endgame profondo e appagante. Un action-GdR che non può mancare alla vostra collezione e con una roadmap ricca di contenuti gratuiti in arrivo nei prossimi mesi. Affilate le lame cacciatori, che la Stella di Zaffiro vi illumini sempre il cammino.
GRAFICA
8.5
SONORO
9
LONGEVITÀ
10
GAMEPLAY
9
PRO
Un'offerta di contenuti impressionante, pari alla versione base
Meccaniche e funzioni di gameplay implementate e migliorate
Sistema di armi e armature ancora più vario e stratificato
Un comparto narrativo più curato e con nuovi spunti sul mondo di gioco
Endgame e attività di grinding convincenti e impegnative
Il design dei mostri è sempre il fiore all'occhiello della produzione
CONTRO
Sistema di gestione del matchmaking che necessita decisamente di una svecchiata
9.5
7898